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[h=1]Fiat: Marchionne, risolveremo sovracapacita' Italia con export verso Usa[/h]

TORINO (MF-DJ)--Fiat puo' risolvere il problema della sovracapacita' produttiva in Italia esportando un maggior numero di automobili negli Stati Uniti.

A ribadirlo e' stato ieri l'amministratore delegato Sergio Marchionne parlando in esclusiva con la Dow Jones Newswires a margine della presentazione nuovo Iveco Stralis a Torino.

Marchionne ha rivelato che la strategia export oriented potrebbe coinvolgere tre stabilimenti italiani, ma Fiat ha bisogno di una maggiore collaborazione da parte della forza lavoro per assicurarsi una produzione piu' regolare e affidabile.

"Ho bisogno di stabilita' e flessibilita' del lavoro", ha ricordato Marchionne.

Il Lingotto, che ha ottenuto l'accesso al mercato statunitense grazie all'acquisizione di Chrysler Group LLC, ha siglato un accordo con alcuni sindacati ma deve ancora affrontare l'opposizione della Fiom alle richieste sulle nuove condizioni di lavoro. Contestualmente il mercato automobilistico europeo continua a registrare una contrazione in particolare nei segmenti di riferimento per la Fiat (A e B).

Gli ultimi dati di vendita negativi provenienti dalla Francia e dalla Spagna, due dei cinque mercati europei principali, hanno registrato a giugno un calo rispettivamente dello 0,9% e del 12%. In Italia i dati sulle immatricolazioni saranno pubblicati alle 18h00, ma ieri Marchionne ha anticipato un nuovo crollo superiore al 10%. La maggior parte, se non tutti, i costruttori europei stanno perdendo soldi in Europa e i loro impianti stanno funzionando ben al di sotto della capacita' del 75%/85% necessaria per raggiungere il break-even. La Fiat che sta gestendo i propri stabilimenti ad un tasso di utilizzo inferiore al 60%.

Dopo aver gia' chiuso lo stabilimento siciliano di Termini Imerese, Marchionne guarda all'esportazione verso gli Stati Uniti come alternativa alla chiusura di un altro dei cinque stabilimenti italiani. Fiat ha in programma di esportare un nuovo Suv per il brand Jeep dallo stabilimento di Mirafiori a Torino e una berlina di lusso per il marchio Maserati dalla fabbrica di Grugliasco.

Marchionne ha aggiunto che la casa torinese potrebbe anche utilizzare lo stabilimento di Cassino per produrre modelli destinati all'esportazione, perche' l'impianto laziale e' stato attrezzato per costruire modelli su una piattaforma facilmente adattabile ai gusti e agli standard degli Stati Uniti.

La casa torinese ha fatto il suo ritorno negli Stati Uniti l'anno scorso con il brand Fiat e il modello 500. Nel 2013 aggiungera' alla gamma proposta nel Paese nordamericano un secondo modello, la 500L prodotta in Serbia. Marchionne ha ribadito l'obiettivo di avere circa 200 concessionari statunitensi per il marchio Fiat nei prossimi 12 mesi e ha riconosciuto che i dealer non sono ancora redditizi a causa di un'offerta limitata ad un solo modello ma la 500L potrebbe consentire un miglioramento.

Un ulteriore incentivo per i concessionari Fiat negli Usa potrebbe essere rappresentato dal ritorno sul mercato nordamericano della Alfa Romeo previsto, dopo una serie di ritardi, nel 2013. Marchionne ha confermato la sua opinione sul potenziale globale del brand del Biscione e ha infine riconosciuto come la svalutazione dell'euro nei confronti del dollaro potrebbe fornire un sostegno alla strategia di esportazione verso gli Stati Uniti. Il top-manager ha concluso prevedendo una persistente debolezza della moneta unica. gcs/mur

PS: almeno a Brescia iveco investira 25ml di euro per lo stabilimento mantenedo i volumi attuali

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Marchionne ha aggiunto che la casa torinese potrebbe anche utilizzare lo stabilimento di Cassino per produrre modelli destinati all'esportazione, perche' l'impianto laziale e' stato attrezzato per costruire modelli su una piattaforma facilmente adattabile ai gusti e agli standard degli Stati Uniti.

Potrebbe voler dire che stanno considerando la possibilità di fare Delta IV e Chrysler 100 qui in Italia.

Beh, magari! :pen:

I'M IN LOVE!:pippa:

"La 6° marcia, K@zzo!"

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Ecco qui mi sfugge un po' il senso di produrre in Italia ed esportare in Usa, certamente più flessibili e meno costosi, anche causa tasso di cambio. Torna in tutto l'assurdità della Serbia. Comunque alla fine mi piace sempre di più l'idea di un accordo con Mazda per produrre in Italia i loro modelli da vendere in Europa. Si saturerebbero gli impienti con chiare economie di scala e condivisioni dei costi.

Se dovesse riuscirci potrei anche rivalutare seriamente Marchionne :-)

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Guest EC2277

Dipende da cosa hanno intenzione di esportare, da quanto sono saturati gli stabilimenti statunitensi ed dal rapporto tra i costi d'esportazione e quelli di realizzazione di una linea di produzione in loco.

Con lo stesso ragionamento c'è chi sostiene (Telese) l'insensatezza di produrre negli Stati Uniti il Voyager, la Thema ed il Freemont.

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...Torna in tutto l'assurdità della Serbia...

La Serbia non è assurda: produrre lì costa poco in manodopera, inoltre, essendo un Paese ex alleato dei russi, non paga dazi nell'export verso la Russia, quindi, con uno stabilimento praticamente al centro dell'Europa, produci a basso costo ed esporti dove vuoi alle condizioni migliori.

Mettici, poi, le agevolazioni garantite dal governo serbo e il fatto che la zona dove sorge ha già un imprinting industriale e la scelta è bella che fatta.

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Sul Sole 24 ore di oggi ci sono i dati di produzione degli stabilimenti italiani nel 2011. Mirafiori 62.594 auto, Pomigliano 12.808, Melfi 127.000, Cassino 131.000. Davvero costa meno costruire ex novo uno stabilimento in serbia per vendere auto in Italia ed Europa, piuttosto che far ripartire (seriamente) Mirafiori dove paghiamo (noi) fior fiore di cassa integrazione? Solo i costi fissi di quell'impianto devono essere spropositati e non vengono ammortizzati. Le 500L si venderanno prevalentemente in Europa occidentale, mentre in russia si sta attivando un altro stabilimento (che comprendo molto di più).

Marchionne costruisce in Serbia perchè il governo italiano glielo permette. Non vengono attuate pressioni di alcun genere e si fanno ricattare nel peggior modo possibile. Dubito assai che una cosa del genere possa avvenire in Francia.

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Guest EC2277

Lo stabilimento serbo è stato quasi interamente pagato dal Governo Serbo, il Governo italiano ha invece pagato solo la cassa integrazione degli operai di Pomigliano, Giurgliasco e Mirafiori. Le cui opere di ristrutturazione sono state tutte a carico della FIAT.

P.S. Se tu avessi letto la discussione sull'alleanza tra la Opel e la PSA allora avresti saputo che verranno chiusi uno stabilimento tedesco e molto probabilmente anche uno francese.

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In Francia però non c'è nessuno che strilla in piazza "ecco, danno aiuti statali a PSA (la Regie è statale...ergo), come al solito socializzano le perdite e privatizzano i profitti, non comprerò mai più una Peugeot, meglio una VW".

Vogliamo che la Fiat si regga completamente sulle proprie gambe? Dobbiamo accettare che vada dove più gli convenga...

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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