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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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Altra tattica suicida, come qualcuno ha messo in luce, è pensare di poter puntare su modelli prodotti oltre oceano e portarli qui. Purtroppo le auto americane in Europa non vendono, a parte rari casi. A maggior ragione se vuoi rimanchiarle come Alfa o Lancia, marchi la cui storia e le cui peculiarità sono per tanti versi in antitesi con quelle delle auto prodotte per il pubblico statunitense.

Però bisogna considerare che quelli importati fino ad oggi sono prodotti creati esclusivamente per gli stati uniti, successivamente adattati o solo rimarchiati. Dalle nuove Chrysler 100 e 200 in poi (compresa Giulia), i designer hanno ricevuto l'indicazione di progettare vetture che piacessero contemporaneamente ai due lati dell'oceano atlantico.

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ci si lamenta che FIAT non lancia nuovi modelli ma al contempo si schifano e non si fa che rimarcare l'insuccesso di quei pochi che vengono prodotti.. quasi con godimento a volte

ci si lamenta che il piano Fabbrica Italia venga abbandonato dopo averlo ostacolato e criticato per due anni

ci si lamenta che FIAT è sempre stata un'azienda italocentrica parastatale e ora le si recrimina di internazionalizzarsi

si recrimina alla FIAT di avere avuto fiumi di aiuti statali e ora ci si incazza e ci si indigna perchè lo stato non fa nulla per tenersi la FIAT qui

e tutto questo a volte nello stesso post! almeno altri hanno la "decenza" di spalmare le proprie contraddizioni in post diversi separati da almeno un paio di pagine....

se provassi a leggere i post da un altra angolazione, che non sia la solita, forse noteresti che non sono contraddizioni come dici. ma ciò presuppone uno sforzo maggiore.

"Io non ce l'ho co' te, ma co' quello che te sta vicino e nun te butta de sotto!"

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Spero in bene per la Fiat e soprattutto per i suoi operai, ma la situazione io la vedo nera davvero.

Imho se le cose non cambiano (e non vedo segnali perchè ciò accada) nei prossimi due/tre anni assisteremo alla chiusura di ulteriori fabbriche, il marchio Fiat si ridurrà a produrre 500/Panda e derivate, più nuova Punto, lasciando anche il seg. C. Per Lancia ed Alfa, chiusura e/o rimarchiamenti Chrysler. :(

Nuova punto...sei già ottimista, io spero sicura 500x+jeep a mirafiori ma questo lo sapremo a ottobre e magari un pò più chiaramente grazie a quello che fa le scarpe in cina e le vende a 300 euro e il bello che la gente gliele compra anche!!!

Cmq secondo te in fiat importa qualcosa che eventuali prossima alfa o lancia piacciano o no a noi europei....giulia è stata chiaramente "riprogettata" varie volte proprio perchè non piaceva o era troppo piccola per gli usa quindi-:(

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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Ahinoi, Caravaggio, magari le cose fossero così semplici e definite...

Ma i mali attuali del sabaudo Costruttore,

che ora il Maglionico tenta d'affrontare coi suoi pervicaci metodi da finanziere,

vengono da lontano.

E son gli stessi dei migliori concorrenti, i quali però son più esposti avendo investimenti scoperti,

con l'eccezion dei Wolfsburgici,

che però, come i teutonici di blasone, con l'anellato marchio ben spillano denari

a chi di Madama Crisi si fa beffe (e metton tutto nello stesso bilancio...).

Troppo prudente il Maglionico, nel puntellarsi alla bell'e meglio su quel ch'ora si trova in casa, in attesa di chissà che svolta?

Sarei portato anch'io a sospettarlo,

ma penso che il mio sentire sia influenzato dal mio desiderare teorie di italiche ciliegine a listino,

e visto quel che combina chi invece s'è spremuto per il rinnovo (ch'ora si ritrova solo aspro citronico succo, senza i margini sul venduto per addolcirlo) potrebbe invece aver azzeccato tutto.

Ma il redde rationem è -in tempi industriali- dietro l'angolo: personalmente aspetto con un filo di speranza.

Imho se le cose non cambiano (e non vedo segnali perchè ciò accada) nei prossimi due/tre anni assisteremo alla chiusura di ulteriori fabbriche, il marchio Fiat si ridurrà a produrre 500/Panda e derivate, più nuova Punto, lasciando anche il seg. C. Per Lancia ed Alfa, chiusura e/o rimarchiamenti Chrysler. :-(

E'ahimè scenario possibile,

ma...

Se l'alternativa fosse far la fine di Saab?

C'è chi decaduto dopo un tempo glorioso preferisce farla finita,

io son tra quelli che finchè vedono una scintilla sotto la cenere ancora sperano.

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Sempre dal Fatto quotidiano:

[h=1]Il momento di tifare per la Fiat[/h]

di Sandro Trento

marchionne-300x199.jpg?47e3a5Foto: LaPresse

Marchionne, che in molti paesi è ritenuto un grande leader d’impresa, è ancora una volta sul banco degli imputati in Italia. In molti si scagliano contro di lui, dimenticando che fu Marchionne a salvare la Fiat ormai prossima al fallimento solo pochi anni fa.

Sono previsti incontri tra i vertici Fiat e il Governo nelle prossime ore.

Vale la pena di citare qualche dato sulla FIAT. Ad agosto il gruppo Fiat-Chrysler ha venduto circa 20 mila pezzi in Italia; 98 mila in Brasile (un vero record in quello che è il quarto mercato mondiale), 168 mila in Usa e Canada (5 mila delle quali costituite dalla Fiat 500). Se si considerano i primi otto mesi del 2012 si scopre che Fiat ha venduto circa 600 mila pezzi in Europa (330 mila dei quali in Italia); circa 600 mila vetture in Sud America e un milione e 300 mila fra Usa e Canada.

Da questi dati emerge con chiarezza che il mercato europeo e soprattutto quello italiano sono quelli che per il gruppo Fiat vanno meno bene. L’Italia in particolare pesa relativamente poco in termini di vendite per il Gruppo di Torino.

In molti pensano che la Fiat sia pronta a lasciare l’Italia ma non vi sono prove concrete di un simile disegno.

Diodato Pirone su Il Messaggero di oggi ricorda che “Fiat un anno fa ha investito 800 milioni nel plant di Pomigliano appena premiato come migliore stabilimento europeo da una rivista ingegneristica tedesca, sta riaprendo una fabbrica Maserati a Grugliasco tirando via da 8 anni di cassa integrazione mille operai, sta assumento 300 ingegneri all’emiliana Vm motori per importare grandi diesel a Detroit”.

Non è solo Fiat ad avere problemi in Europa; General Motors da ben 14 anni registra perdite con la sua controllata Opel (quest’anno perde circa un miliardo di euro) e lo stesso accade a Ford, la cui filiale europea quest’anno perderà all’incirca 2 miliardi di euro. Peugeot-Citroen del resto perdono 7 milioni al giorno. Non è vero quindi che sia solo FIAT ad andare male in Europa mentre tutti fanno profitti.

Marchionne ha svelato a Repubblica che Fiat quest’anno farà in Europa 700 milioni di euro di perdite. Il gruppo da anni insomma fa profitti in altri mercati che poi sono distrutti dalle perdite in Italia.

La Chrysler, dopo la cura Marchionne, dovrebbe produrre oltre 3,5 miliardi di utile operativo e 1,5 miliardi di utile netto. L’incremento nella produzione di auto negli impianti americani di Chrysler è stata in 24 mesi pari al 52%. E questo spiega perché in Usa Marchionne sia considerato un vero guru dell’auto.

La crisi del mercato europeo e di quello italiano in particolare hanno reso obsoleto il Piano Fabbrica Italia. Due anni fa si pensava di raddoppiare la produzione in Italia ma poi il quadro è talmente peggiorato che è divenuto non più razionale investire nella produzione in Italia. Una delle idee strategiche era quella di produrre in Italia a costi ridotti per poi esportare in USA e in altri mercati, ma il conflitto con il sindacato ha reso meno semplice questa strategia.

Alcuni osservatori suggeriscono a Fiat di vendere l’Alfa Romeo (Massimo Mucchetti sul Corriere della Sera ad esempio lo ripete da tempo), ma una simile scelta segnerebbe un colpo ulteriore alla capacità competitiva del Gruppo di Torino. Vendere Alfa Romeo ora alla Volkswagen significherebbe ridurre la capacità di Fiat di vendere auto in Usa e regalare a un concorrente già superiore una nuova arma competitiva. Insomma follia pura.

L’Italia è un paese nel quale tutti si sentono CT della Nazionale di calcio e tutti si sentono in diritto di dare consigli agli imprenditori soprattutto in campo automobilistico.

Per sviluppare un nuovo modello di auto oggi ci voglio almeno 18 mesi di lavoro e vari miliardi di euro. Marchionne ritiene che sino a quando in Europa non sia chiusa la gravissima crisi di fiducia legata alla Grecia e alla paura di un fallimento di paesi come la Spagna o l’Irlanda non sarebbe sensato introdurre nuovi modelli. Si sosterrebbero vari miliardi di euro di costo in cambio di ricavi incerti. I critici dicono: “no, è il contrario, proprio perché c’è crisi bisogna investire in nuovi modelli”.

Una cosa è certa, questo è il momento di fare il tifo per la Fiat e non di augurarsi il suo fallimento (come fanno in molti). Una grande impresa è un patrimonio di tutto il paese, ci vogliono generazioni per crearne una e in Italia ce ne sono rimaste poche. E’ essenziale che le forze sociali, il sistema bancario e il Governo facciano squadra per trovare soluzioni razionali affinché Fiat possa diventare più competitiva, possa ridurre le perdite in Italia (senza tagliare troppi posti di lavoro), possa stringere nuove alleanze internazionali.

Be', su quel giornale trovi tutto ed il contrario di tutto.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Però bisogna considerare che quelli importati fino ad oggi sono prodotti creati esclusivamente per gli stati uniti, successivamente adattati o solo rimarchiati. Dalle nuove Chrysler 100 e 200 in poi (compresa Giulia), i designer hanno ricevuto l'indicazione di progettare vetture che piacessero contemporaneamente ai due lati dell'oceano atlantico.

In chrysler ci sono molti ottimi stilisti è una tradizione della casa questa come lo era di fare dei bellissimi concept da salone (lo era....) e la conferma viene vedendo gli schizzi della dart scartati secondo me riuscirebbero benissimo a fare un auto molto europea e "giusta" per assurdo di più che il cs fiat di giolito...poi le grandi case auto hanno di solito come punto fermo centri di progettazione nel loro stato di origine (germania,japan) ma centri stile in tutto il mondo da cui prendono idee di cui magari fanno un mix.

Il problema sono le dimensioni che ste auto per gli usa hanno, vedi segmento C ormai nessuno va oltre i 430-435 vedi le ultime europee ww-audi-seat o le coreane d'europa kia-hyundai, visto che il pianale c piccolo di giulietta pare morirà, dovranno usare quello derivato giulietta più grande usato da dart se vogliono ricavarci una segmento C anche per l'europa...se viene fuori una roba sui 450cm come la cruze 5 porte...e così sarà per tutti i segmenti vedi giulia.

Vedi ad esempio VW che per passat usa ha dovuto allungare la "nostra" passat che la è giudicata troppo piccola.

Cmq mi sa che siamo OT e ripeto delle vendite in europa di queste "ipotetiche" auto alla stessa chrysler-fiat penso interessi pochissimo.

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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il pianale di dart ha lo stesso passo di quello di delta attuale.

Appunto una C sui 450 mt e passo di delta è enorme per noi europei e partendo dai 467 di dart se togli la coda vien fuori un auto lunga come delta...per delta-100c la cosa ci sta per ipotetica future nuove bravo giulietta no!!! Ripeto guardati le dimensioni delle ultime europee uscite di segmento C generaliste e no.

Cmq siamo OT non so su che post si possa parlare della cosa.

Modificato da Stefano73

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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