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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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Il polverone che si è aperto in questi giorni su Fiat, ha perlomeno avuto il merito di imporre all'attenzione il problema dell'industria nel suo complesso nel nostro paese. Decenni persi per scarsa volontà, incapacità, sensibilità di tentare quantomeno di impostare una politica industriale.

Tra le ragioni che Marchionne pone per la difficoltà di confermare gli investimenti promessi, vi è quella che il mercato europeo è un mercato maturo, praticamente di sola sostituzione. Può anche darsi che abbia ragione come che si sbagli; ma questa affermazione mi fa sorgere alcuni dubbi:

il primo è che se tutte le imprese che producono in Europa ragionassero in questo modo, e molte lo hanno già fatto, la strada che il vecchio continente ha intrapreso non può che essere quella di una lunga e lenta agonia con continui incrementi di disoccupati e di giovani che non trovano lavoro; e se non si lavora non si consuma, se un giovane non trova lavoro non va in affitto, non si prende un'auto (anche usata) e via discorrendo...ma allora se questa è la logica, chiudete tutto.....il secondo è che non è detto che un domani magari non troppo lontano, quello che sta accadendo all'Europa, possa accadere in altri paesi anche emergenti....chi ci assicura infatti che il Brasile stesso, che ne so, tra 10 anni, non possa attraversare una profonda crisi per qualsiasi motivo...ed allora che succederebbe ad esempio per Fiat ? resterebbe con il solo mercato americano, un pò di Cina ed un pò di Russia (forse) ?

Proprio stamattina per strada ho incrociato una Fiat 125 verde, con tanta voglia di fare strada, tallonata da un ruspante Q5: mi è proprio sembrato il simbolo dell'enorme patrimonio che Fiat ha disperso in questi decenni: è passata dall'apice della tecnica, dell'innovazione e del predominio sui mercati, ad una posizione di completa retroguardia dove vedi che tutti negli anni ti sono passati davanti. Ok, ormai non si può tornare indietro, ma almeno trovare il modo e l'orgoglio per continuare a produrre nel nostro paese, quelli sì, lasciateceli ancora....

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La 125 come apice della tecnica e innovazione è proprio l'esempio sbagliato, visto che è frutto di ricicli vari tra 1300/1500 e 124........piuttosto, la 128 a quel punto.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Non esisteva :mrgreen:

E la gestione qualità, soprassediamo :disp2:

IMHO, essere "forti" come componentisti, anche di sottoinsiemi "corposi" come propulsori e trasmissioni, ti permette di sopravvivere nel mondo odierno. Più che come costruttori completi.

Perchè le competenze e gli investimenti per un motore in grande serie...eh....son cazzi farli da zero.

A sostegno di quest'ultima frase, leggevo gli investimenti di PSA per la nuova famiglia di tre cilindri... tra R&S e la costruzione dello stabilimento siamo ben oltre i 700 MegaEuro...:shock:

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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Certo che sì, ma sono auto europee, progettate in Europa per gli Europei e vendute oltreoceano. Invece per Fiat si sta parlando dell'opposto.
In realtà negli ultimi anni le cose sono parecchio cambiate, sono sempre meno i modelli specifici, ora si cerca di realizzare "modelli trasversali" da vendere in più continenti/paesi con adattamenti minori (pensati fin dall'origine del progetto ovviamente) come modifiche conseguenti ad regolamenti/omologazione (fari, strutture crash, dotazioni di sicurezza), gusti (motori, cambi, assetti, accessoristica, colori, finitura e perfezionamento).

Ad esempio Ford ha di recente realizzato Focus, Fusion/Mondeo, Fiesta e Kuga adatte a più paesi... Ed è anche grazie a ciò che potrà compensare i circa 800.000 € di perdite previste per il 2012.

Molti modelli GM vengono pensati globalmente e rivenduti su più mercati, talvolta con marchi differenti. Mi viene in mente il recente caso Malibù, realizzata sulla pluri-utilizzata piattaforma Epsilon II, venduta in USA (prima cosa che si nota sono i fari dietro differenti), in EU ed anche in alcuni paesi orientali. Test particolari prima di realizzare le sedute dei sedili USA, in Corea hanno dovuto rinforzare il tasto hazard (fonte 4R 09/2012) perché molto usato dai guidatori come gesto di ringraziamento (da noi servirebbero clacson ed abbaglianti jumbo... :)), oltre ad aver potenziato l'insonorizzazione, visto che le strade coreane sono un po' malconce e ruvide. Per l'EU c'è un assetto più raffinato e tarato sull'agilità, più elettronica d'avanguardia, sei airbag e quanto altro possa concorrere alle 5 stelle Euro NCAP.

Questi sono solo alcuni esempi particolarmente evidenti e recenti... ;)

io non ci posso credere che non se ne accorgano :lol: lo fanno apposta dai, :lol:
Vedere messaggio #564: http://www.autopareri.com/forum/off-topics/44389-immagini-e-video-spiritosi-15.html#post27917007 :lol:

Comunque tutto sto casino che si sente in questi giorni su Fiat è in realtà stato covato ben più a lungo ed era imho da affrontare in modo globale (è un problema di tutto il settore auto, specie in Italia), ben prima... Magari senza affogare l'auto con tassazioni esagerate su tutti e fronti, dalle accise al bollo, passando per nuove imposte sulle assicurazioni ed, IVA ed IPT varie, ZTL, inquinamento ecc...

Anche cavicchi in un video non manca lo sfogo: L'opinione | All'improvviso l'auto torna importante - L'opinione - QuattroruoteTV

Idem per il presidente di Federauto:

FEDERAUTO/ "Polemica su 'Fabbrica Italia': ritardo di 11 mesi"

Martedì 18 Settembre 2012 09:14

Roma - La polemica su "Fabbrica Italia" è esplosa con "undici mesi di ritardo". Parola di Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l'associazione che rappresenta i concessionari ufficiali di tutti i marchi commercializzati in Italia di auto.

A proposito delle richieste di delucidazioni all'amministratore delegato Sergio Marchionne, il presidente spiega che è "da quando si è insediato il premier Monti che abbiamo posto una domanda simile al Governo".

E cioè: "Gentili Ministri, poiché gli autoveicoli in Italia fatturano l'11,4% del Pil, partecipano alle entrate fiscali nazionali per il 16,6% e occupano, con l'indotto, 1.200.000 persone, cosa ha intenzione di fare l'esecutivo per il nostro comparto? Qual è l'impegno del Governo per l'Italia, di cui gli autoveicoli sono un asset strategico? Cosa vogliamo fare per non distruggere migliaia di aziende che, oltre a versare milioni di euro di tasse, vedono in bilico 220.000 posti di lavoro?".

Federauto sottolinea che "il costruttore nazionale è importante, imprescindibile, ma in Italia ci sono anche altri soggetti che meritano rispetto". Pavan Bernacchi insiste: "È paradossale che l'attuale Governo, il papà dei disincentivi dell'auto con aumenti di IVA, IPT, accise, pedaggi, bolli, RC, il varo del superbollo per le supercar, voglia capire come mai gli autoveicoli arranchino: auto -20%, veicoli commerciali e industriali -30%, usato -11%".

Con una nota, Federauto ricorda come dopo l'incontro del 18 maggio avuto con il Sottosegretario allo Sviluppo Economico, De Vincenti, assieme ad Anfia ed Unrae fosse stato promesso un vertice con il ministro Passera, finora sempre slittato.

Modificato da J-Gian
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Ah bernà(cchi)... forse non hai capito che un altro po' fallivamo...:roll: per recuperare soldi auto e case erano le uniche cose ulteriormente tassabili. Se invece di fare i furbi, gli italioti pagassero pure le tasse, magari certi aumenti o non ci sarebbero stati o sarebbero stati più contenuti. E' facile sparare a zero sul governo, a parlare sono bravi tutti... ed anche a chiedere licenziamenti... basta che non licenzino nel mio orticello...:roll:

P.S.: ma prima di sputare sentenze e crocifiggere SM, non sarebbe meglio aspettare il 30/10 e poi giudicare? No, perché qua si starnazza, ma NESSUNO ha mai parlato di chiusure di stabilimenti...solo politici e sindacati...non è che a pensar male...

"Ah! Rotto solo semiasse, IO KULO ANKORA!" (cit.)

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[h=1]Fiat spieghi perché non guadagna in Europa e in Italia- Passera[/h]

ROMA, 21 settembre (Reuters) - Fiat deve spiegare al governo perché non riesce a guadagnare in Europa e in Italia a differenza di altri suoi concorrenti.

E' la domanda che verrà rivolta ai vertici del Lingotto domani nell'incontro previsto con il governo, secondo il ministro per lo sviluppo Corrado Passera.

"La Fiat dovrà spiegarci perché non riesce a guadagnare in Europa e in Italia a differenza dei suoi concorrenti. I suoi innegabili successi in Brasile dimostrano che quando si è in sintonia con un Paese i risultati arrivano", ha detto Passera da San Paolo del Brasile, dove ha incontrato i manager locali del gruppo italiano, secondo quanto riporta il Corriere della Sera.

Fiat domani incontrerà il governo per illustrare le strategie e discutere degli ammortizzatori sociali dove aver ribadito che il piano Fabbrica Italia per investire 20 miliardi nel paese è archiviato a causa della crisi economica.

Fiat spieghi perché non guadagna in Europa e in Italia- Passera | Reuters

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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La domanda, maestro, è mal posta. In realtà volevi direi "maestro, che ore sono?"

Come è stato messo giù l'articolo, sembra ovviamente sempre e solo colpa di sm, quasi uno sciocco.

Ma visto che - ricordiamolo ancora - non è che le aziende esterne sgomitino per fare investimenti di massa in Italia (tranne qualche piccola eccellenza locale), il discorso dovrebbe essere

"Fiat ci spieghi cosa le impedisce di guadagnare in Italia, in modo da rimuovere gli ostacoli"

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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La domanda, maestro, è mal posta. In realtà volevi direi "maestro, che ore sono?"

Come è stato messo giù l'articolo, sembra ovviamente sempre e solo colpa di sm, quasi uno sciocco.

Ma visto che - ricordiamolo ancora - non è che le aziende esterne sgomitino per fare investimenti di massa in Italia (tranne qualche piccola eccellenza locale), il discorso dovrebbe essere

"Fiat ci spieghi cosa le impedisce di guadagnare in Italia, in modo da rimuovere gli ostacoli"

Secondo me (lo spero, più che altro), la domanda che Passera voleva fare è proprio questa: magari SM si mette lì a dire cosa non va (tasse, energia troppo cara, burocrazia etc. etc.) e Passera un po' di cose vede di sistemarle con Monti & Co.

Che dite, se ne usciranno con qualche cosa di costruttivo?

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