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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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Io non capisco come funziona la rappresentanza sindacale, cioe tutti devono iscriversi? il sindacato è legalmente rappresentante o cosa?

per fortuna non sei obbligato ad iscriverti ... però, in teoria, sarebbe nel tuo interesse farlo.

in Italia.... no :)

il sindacato, sempre in teoria, parla a nome dei lavoratori iscritti

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Io non capisco come funziona la rappresentanza sindacale, cioe tutti devono iscriversi? il sindacato è legalmente rappresentante o cosa?

SE ci sarà un accordo (separato o meno) i lavoratori dovranno ratificarlo con il loro voto. Naturalmente voteranno tutti i lavoratori, non solo gli iscritti ai sindacati.

"Se passi una vita noiosa e miserabile perché hai ascoltato tua madre, tuo padre, tua sorella, il tuo prete o qualche tizio in tv che ti diceva come farti gli affari tuoi, allora te lo meriti."  Frank Zappa

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Fiat, accordo su Pomigliano. L'intesa sarà sottoposta al giudizio dei lavoratori

Venezia - (Adnkronos/Ign) - Firmano le sigle di Fim Cisl, Uilm, Fismic e Ugl, mentre la Fiom rifiuta: "E' un ricatto, l'azienda non rispetta le leggi". Marchionne aveva avvertito: ''Senza intesa si chiude'' .Altolà Marcegaglia alla Fiom: ''Basta cecità, tratti con l'azienda''

Roma, 11 giu. (Adnkronos/Ign) - Accordo separato sullo stabilimento di Pomigliano. A firmarlo la Fiat e le sigle di Fim Cisl, Uilm, Fismic e Ugl, mentre la Fiom si è riservata un giudizio. L'intesa sarà ora sottoposta a un referendum tra i lavoratori.

Il leader Fiom, Maurizio Landini ha precisato che "non si tratta di accordo separato perché non hanno firmato altro che il testo deciso dalla Fiat". Lunedì, puntualizza, "decideremo le azioni da fare". Il testo presentato dall'azienda, spiega ancora, "deroga a contratti e leggi dello Stato. Non è stato modificato. Questa operazione di Fiat è un ricatto bello e buono verso i lavoratori di Pomigliano e verso la Fiom".

Diversa l'opinione del segretario dell'Ugl Giovanni Centrella: "Abbiamo detto sì alla condivisione dell'accordo perché riteniamo che lo stabilimento di Pomigliano sia strategico per la Campania: fino alla fine cercheremo di correggerlo però non abbiamo problemi a dire sì anche senza correzioni". "Abbastanza soddisfatto" anche il segretario generale della Fim-Cisl, Giuseppe Farina "perché si tratta di una pietra concreta per lo sviluppo dello stabilimento. Abbiamo aderito chiedendo all'azienda un comitato paritetico che decida le sanzioni per i lavoratori che non rispetteranno l'accordo". Il documento consegnato lo scorso 8 giugno a Torino alle organizzazioni sindacali, non piace alla Uilm che tuttavia ha deciso di firmare "mossa dal senso di responsabilità per la futura panda e per la vita dello stabilimento". Lo spiega in una nota il segretario generale Rocco Palombella. "Insieme a Fim e Fismic - aggiunge - abbiamo dichiarato che la nostra adesione è previo referendum tra i lavoratori del sito campano. Purtroppo la Fiat si è assunta la responsabilità di non siglare questa sera il documento. Ce ne dispiace".

Dal canto suo Fiat, riferisce una fonte dell'azienda, esprime "apprezzamento" per le adesioni ricevute al piano su Pomigliano e "si riserva la verifica dell'applicabilità dell'accordo" in base ai risultati che verranno dal referendum che si terrà fra i lavoratori.

Sulla trattativa è intervenuto anche il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi. "La firma di Fim, Uilm, Fismic e Ugl dell'accordo con Fiat per accompagnare gli investimenti a Pomigliano con una maggiore produttività incoraggia a ritenere che la grande maggioranza delle organizzazioni sindacali dei lavoratori sono in grado di sostenere la crescita e l'occupazione negoziando decisioni responsabili. Rimane la speranza che la Fiom rifletta sul proprio autoisolamento e concorra a dare a Pomigliano l'unica prospettiva possibile".

In mattinata era stato invece l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne, a sperare in un'intesa al più presto. "Oggi è una giornata importante, io la macchina la devo far partire e in assenza di un accordo con i sindacati lo stabilimento di Pomigliano è destinato a chiudere. Non vedo cos'altro potrei fare". E ai giornalisti che gli chiedevano se eventualmente la produzione potesse essere spostata in Serbia, Marchionne ha risposto: "È un Paese, per esempio, ma c'è anche la Polonia, dove hanno fatto questa macchina. Ci sono un sacco di posti che amerebbero avere la produzione di auto". ''La discussione riguarda lo stabilimento di Pomigliano - ha poi precisato -: gli altri non sono in discussione. Noi ce la stiamo mettendo tutta - assicura -, per risolvere il problema è necessario lavorare''.

L'incontro tra azienda e sindacati era iniziato alle 16 a Roma presso la sede di Confindustria. Qui per tutta la giornata una cinquantina di lavoratori dello stabilimento campano di Pomigliano d'Arco hanno manifestato al grido di 'Pomigliano non si tocca'. I manifestanti hanno gridato anche slogan contro Marchionne, i "turni di lavoro massacranti" e l'impossibilità di scioperare.

Ed inoltre:

Fiat, altolà Marcegaglia alla Fiom: ''Basta cecità, tratti con l'azienda''

oma - (Adnkronos/Ign) - La leader degli industriali: ''Auspico che tratti e accetti le richieste dell'azienda. Siamo in una fase di stallo pericolosa. Se perdessimo un investimento di 700 mln sarebbe un fatto assolutamente negativo''. Aggiornata a venerdì a Roma la trattativa su Pomigliano. Il neo segretario Landini: ''Negoziamo con Fiat ma nel rispetto di contratto e leggi''

Roma, 8 giu. (Adnkronos/Ign) - "Non si può non trattare e accettare le richieste di un'azienda che chiede maggiore produttività. Auspico che la Fiom tratti e accetti le richieste dell'azienda". Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, a margine della presentazione del 1° Volume 'Scenari Industriali. Nuovi produttori, mercati e filiere globali. Le imprese italiane cambiano assetto', intervenendo sulla vertenza tra Fiat e sindacati riguardo al futuro dello stabilimento di Pomigliano d'Arco.

"Siamo in una fase di stallo delle trattative pericolosa", ha proseguito la leader degli industriali, evidenziando come "la posizione della Fiom denota cecità ed è un segnale negativo". Quindi ha aggiunto: "Se per cecità di questo tipo perdessimo un investimento di 700 mln sarebbe un fatto assolutamente negativo".

La Marcegaglia è poi tornata sull'innalzamento dell'età pensionabile, che ''è una strada che va percorsa". "La spesa pensionistica è già molto alta" in Italia, ha osservato, e quindi l'innalzamento dell'età "è un'esigenza che abbiamo più degli altri perché già siamo sbilanciati".

La leader degli industriali ha anche risposto al premier Silvio Berlusconi che oggi è tornato a parlare dell'offerta che le aveva rivolto riguardo al ministero dello Sviluppo economico. "In un paese moderno - ha rimarcato - ognuno deve fare la sua parte. Io faccio il presidente di Confindustria e cerco di farlo nel modo più chiaro possibile portando avanti le istanze degli industriali".

Intanto, la trattativa tra Fiat e sindacati sul futuro di Pomigliano è stata aggiornata a venerdì a Roma nella sede di Confindustria. L'azienda ha consegnato un documento che considera conclusivo.

''Continuiamo a portare avanti la trattativa sullo stabilimento auto di Pomigliano d'Arco affinché nell'azienda prevalgano elementi di ragionevolezza'' dichiara in una nota Enzo Masini, coordinatore nazionale auto della Fiom-Cgil. La Fiat, rileva il sindacalista, ''ci ha consegnato un testo modificato rispetto a quello datoci nei giorni scorsi. Questo testo, purtroppo, continua a presentare proposte che non sono solo complicate per ciò che riguarda la nostra possibilità di accettarle, ma forse anche illegittime da un punto di vista del sistema dei diritti vigente in questo Paese e, comunque, non inerenti ai temi che appaiono fondamentali per il rilancio dello stabilimento di Pomigliano''.

Mentre continua lo scontro tra sindacati. ''Negli ultimi due anni la Cgil è riuscita a fare quattro scioperi generali, senza concludere nulla, e a non fare alcun accordo neanche con le organizzazioni imprenditoriali dell'industria, del commercio e dei servizi - afferma in una nota il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti - Ora è probabile, caso unico al mondo, che cercherà di far fallire anche l'accordo per salvare lo stabilimento Fiat di Pomigliano, il più grande del nostro Mezzogiorno. Quale altro sindacato in Europa può vantare tale performance?'' conclude Angeletti.

Ed ancora:

Landini (Fiom), negoziamo con Fiat ma nel rispetto di contratto e leggi

Roma, 7 giu. (Labitalia) - La Fiom è pronta a negoziare con la Fiat per la ripresa della produzione allo stabilimento di Pomigliano d'Arco,ma nel rispetto del contratto di lavoro e delle leggi. Il neo segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, spiega: "siamo assolutamente interessati ad un negoziato vero che a partire dallo stabilimento campano di Pomigliano d'Arco, rafforzi la produzione di auto in Italia e aumenti i livelli occupazionali. Domani avremo un incontro importante a Torino, ma non è chiaro se la Fiat vuole negoziare. La proposta della Fiat contiene deroghe al contratto di lavoro e alle leggi dello Stato. Siamo disponibili a negoziare sulla necessità del lavoro, ma nel rispetto del contratto e delle leggi dello Stato".

Il leader della Fiom, poi ha spiegato perché il documento presentato dalla Fiat, non piace ai lavoratori: "In questo documento -spiega Landini- si propone il lavoro su 18 turni per 6 giorni alla settimana, si riducono le pause di lavoro e si sposta la pausa mensa a fine turno, in più si chiede la deroga alla legge che prevede che fra un turno e l'altro debbano passare 11 ore. Inoltre si vuole disporre di 120 ore di straordinario invece delle 40 attuali. Noi vogliamo discutere con la Fiat se queste sono le ipotesi migliori per il massimo utilizzo degli impianti. Noi domani faremo delle proposte che non prevedono la deroga alle regole del contratto. Siamo convinti che si possono trovare soluzioni diverse".

Altro tema, che non piace alla Fiom è quello delle sanzioni per i lavoratori: "In sostanza si mette in discussione il diritto di sciopero e quindi si va contro la Costituzione -aggiunge Landini-. Qualcuno dovrebbe spiegarci cosa c'entrano queste sanzioni con il maggiore utilizzo dell'impianto"

   

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Ed ancora:

Landini (Fiom), negoziamo con Fiat ma nel rispetto di contratto e leggi

Il leader della Fiom, poi ha spiegato perché il documento presentato dalla Fiat, non piace ai lavoratori: "In questo documento -spiega Landini- si propone il lavoro su 18 turni per 6 giorni alla settimana, si riducono le pause di lavoro e si sposta la pausa mensa a fine turno, in più si chiede la deroga alla legge che prevede che fra un turno e l'altro debbano passare 11 ore.

Questi difendono i principi filosofici, mica i lavoratori. La deroga sul riposo giornaliero è effettivamente richiesta da FIAT, ma la legge a cui si fa riferimento prevede espressamente che vi si possa derogare con accordo collettivo. Se il principio delle 11 ore fosse stato considerato dal lavoratore incomprimibile, tale possibilità di deroga non sarebbe stata inserita nella legge.

Inoltre si vuole disporre di 120 ore di straordinario invece delle 40 attuali.

Nel documento dato da FIAT alle OO.SS. si parla di 80 ore di straordinario, mica di 120.

Altro tema, che non piace alla Fiom è quello delle sanzioni per i lavoratori: "In sostanza si mette in discussione il diritto di sciopero e quindi si va contro la Costituzione -aggiunge Landini-. Qualcuno dovrebbe spiegarci cosa c'entrano queste sanzioni con il maggiore utilizzo dell'impianto"

Sarò scemo io, ma di ipotesi sanzionatorie per i dipendenti in sciopero, sul documento FIAT non ho trovato traccia. Considerato poi che qualsiasi giudice del lavoro le annullerebbe alla prima impugnazione, non vedo perché in FIAT dovrebbero introdurre delle disposizioni chiaramente e palesemente inutilizzabili.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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ultimo aggiornamento: 12 giugno, ore 12:59

Venezia, 12 giu. - (Adnkronos/Ign) - Sergio Marchionne, ad di Fiat e Chrysler, si dice "abbastanza soddisfatto" per la trattativa per Pomigliano. "E' un passo avanti, poi bisognera' chiudere il discorso - afferma intervenendo a Venezia per il workshop del Consiglio delle Relazioni Italia Usa -. Si sarebbe creato un grandissimo problema se ieri sera si chiudeva male, sia per loro che per noi".

Quanto al referendum fra i lavoratori, Marchionne sottolinea: "Se i lavoratori non lo vogliono non lo propongono". Per l'ad del Lingotto questa trattativa - a cui per ora hanno aderito la maggior parte dei sindacati tranne la Cgil - rappresenta una "esperienza strordinariamente unica: ma con quante entita' bisogna trovare l'accordo per dare lavoro a cinquemila persone? Non e' mai successo in altri paesi che si trasferiscano le produzioni dall'estero".

Marchionne lamenta che la Fiat è "come la Nazionale, tutti sanno e dicono che cosa dovrebbe fare''.

Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, è molto soddisfatto per l'accordo di Pomigliano: "E' un punto di svolta nelle relazioni industriali. Lo ricorderemo come un passaggio importante e dimostra che da oggi questo Paese e' ancora piu' moderno perche' si e' adeguato alla competizione". L'intesa, "vale piu' di molti incentivi perche' non c'e' incentivo finanziario che possa compensare un disincentivo normativo", prosegue il ministro.

"Pomigliano e' un modo di investire senza l'intervento della finanza pubblica in cui Fiat compie una scelta che non costa al bilancio dello Stato", aggiunge Sacconi. Un accordo che arriva per la " fortuna dei lavoratori del sito , della Campania e dell'intero paese e che dimostra come tutte le organizzazioni sindacali, tranne una, hanno saputo assumersi la resposnabilita'". E alla Fiom, che non ha aderito alla proposta Fiat, dice: "Confido che alla fine firmeranno tutti.L'importante e' che abbiano firmato Cisl, Uil, Fismic e Ugl che hanno avuto il coraggio di decidere di mettere un punto fermo", conclude.

Fiat, Marchionne: "Bene l'intesa su Pomigliano, è un passo avanti" - Adnkronos Economia
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"L'importante e' che abbiano firmato Cisl, Uil, Fismic e Ugl che hanno avuto il coraggio di decidere di mettere un punto fermo"

E così Sacconi lancia l'ennesima frecciatina nei confronti della CGIL ;)

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"L'importante e' che abbiano firmato Cisl, Uil, Fismic e Ugl che hanno avuto il coraggio di decidere di mettere un punto fermo"

E così Sacconi lancia l'ennesima frecciatina nei confronti della CGIL ;)

attenzione su una cosa. CGIL e FIOM NON sono esattamente la stessa cosa. è un dato di fatto, storico anzi direi, che Fiom è sempre stata su posizioni più estreme e radicali del resto della Confederazione. non solo, ma è anche stata a lungo talmente potente all'interno della CGIL stessa da essere quasi un sindacato "parallelo". oggi le cose sono diverse, causa anche il declino della grande industria pesante. Pomigliano ne è un esempio lampante e questo declino scatena lotte per il potere/visibilità della stessa Fiom. da qui arrivare ad accusare o strumentalizzare la CGIL è pericoloso. perché se da una parte è vero che l'intera CGIL fiancheggia la FIOM, far passare tutta la CGIL come retrograda è un errore. spesso le due organizzazioni si scontrano tra loro stesse.

comunque dell'intera vicenda la cosa più importante è che si svolga il referendum tra i lavoratori. perché quello darà la chiara misura della situazione interna, definendo una volta per tutte le reali intenzioni di sindacati e lavoratori. e da cui difficilmente poi si tornerà indietro.

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"L'importante e' che abbiano firmato Cisl, Uil, Fismic e Ugl che hanno avuto il coraggio di decidere di mettere un punto fermo"

E così Sacconi lancia l'ennesima frecciatina nei confronti della CGIL ;)

e aggiungo, "bene, avanti cosi" :thx:

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attenzione su una cosa. CGIL e FIOM NON sono esattamente la stessa cosa.

Lo so, ma è da mesi che Sacconi lancia frecciatine sulla CGIL (non sulla Fiom, su tutta la CGIL).

comunque dell'intera vicenda la cosa più importante è che si svolga il referendum tra i lavoratori. perché quello darà la chiara misura della situazione interna, definendo una volta per tutte le reali intenzioni di sindacati e lavoratori. e da cui difficilmente poi si tornerà indietro.

Concordo.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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