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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


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Innanzitutto voglio precisare che non ho nulla contro nessuno di voi e che non ho mai pensato che sia irragionevole o stucchevole giungere a conclusioni diverse dalle mie

.....

@Luxan: dai per scontato anche tu che la chiusura di Pomigliano sia questione di "quando", non di "se". Se Pomigliano chiude molti dei 4500 dipendenti non troveranno lavoro altrove, anche perchè spariranno molte aziende dell'indotto.

Quel che è successo a tuo padre è scandaloso, capisco il tuo risentimento, ma non deve essere la norma per tutti i lavoratori.

sì. qui si discute pacatamente, si tratta solo di esporre il proprio punto vista in modo per quanto possibile chiaro.

tutelare i lavoratori è sacrosanto.

far accettare peggioramenti con la scusa che altrove si sta peggio è inaccettabile

purtroppo, però, continuare a tenere in piedi Pomigliano così com'è è un lusso che in questa epoca nessun può più sostenere.

è vero, ci sono degli operai che non lo meritano

è vero, c'è un indotto che crollerebbe con effetti devastanti per la zona

ma... anche tra i tedeschi esistevano dei buoni, non tutti erano come Schindler. Anche a Hiroshima c'era gente che non voleva far la guerra... e invece s'è beccata l'atomica in testa.

purtroppo se stai dalla parte sbagliata, anche solo per caso, paghi le conseguenze, è la regola della vita.

ci sono sempre degli sfortunati (e per questo, appunto, ho citato il mio caso personale). ma bisogna accettare questo principio.

A Pomigliano o si fa una rivoluzione completa (e le chances di successo sono pochissime) o si chiude bottega.

Sia Fiat sia lo Stato hanno il DOVERE di avviarsi sul percorso della modernità e della serietà aziendale. L'Italia tutta non può più aspettare, sennò qui non si tratterà più di uno o due megastabilimenti, ma di tutto quello che resta della manifattura italiana non di lusso.

Ciao

Luxan

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non significa che sia giusto togliere diritti acquisiti che dovrebbero semmai essere estesi a tutti.

Eh, si buonanotte. ancora con sta storia dei "diritti acquisiti" che poi sono la base per nuove rivendicazioni.....verso l'infinito e oltre.....

io non dò giudizi di merito, il sindacato ha operato così dalla sua costitutuzione in poi (e anche giustamente). ma qui in Italia (guardiamoci in faccia tutti quanti) di PRIVILEGI ne abbiamo usufruiti tutti. orari brevi, settimane corte, aumenti salariali (sono state pubblicate le statistiche recentemente) lavori che son visti bene come la peste bubbonica dagli italiani (e ovviamente vengono fatti da stranieri)...tutti "lussi".......

ragazzi la festa è finita, sacrifici per tutti e rimboccarsi le maniche. se no chiudono e aprono da un'altra parte. c'è la fila, non facciamo gli struzzi

il mondo in 10 anni è cambiato.

questi qua (fiat) vuole implementare a pomigliano delle tecnologie produttive VENTENNALI in giappone....non è che laggiù la gente è presa a frustate e calci per lavorare...;)

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da Omniauto

Sciopero a Torino per solidarieta' con Pomigliano

Non più solo uno stabilimento dove si producono modelli Alfa Romeo' date=' ma un baluardo della lotta dei lavoratori per "non rinunciare ai propri diritti". Il sito di Pomigliano D'Arco è stato eletto a questo dagli operai della Fiom di Torino che, condividendo il "no" del sindacato alla firma del documento presentato da Fiat per il rilancio di Pomigliano d'Arco (dove il Lingotto vorrebbe costruire la nuova Fiat Panda e investire 700 milioni di euro), hanno scritto una lettera all'amministratore delegato Sergio Marchionne ed oggi alle Carrozzerie di Mirafiori hanno scioperato per due ore.

Scopo "dell’iniziativa di lotta, in solidarietà con i dipendenti dello stabilimento auto di Pomigliano, è quello di dire alla Fiat che i lavoratori non intendono rinunciare ai propri diritti", si legge in una nota Fiom-Cgil e nella lettera a Marchionne c'è scritto che le lavoratrici e i lavoratori hanno sempre dato il proprio contributo "per l'azienda ed il Paese" e che di fronte alla possibilità di vedere la produzione aumentare negli stabilimenti italiani sono pronti a fare la loro parte, ma "questo non può avvenire a scapito dei nostri salari, dei nostri diritti, della nostra dignità e della possibilità di contribuire a migliorare la nostra vita e la stessa impresa in cui lavoriamo.

Fare la nostra parte per noi - prosegue la lettera aperta promossa dai delegati delle Carrozzerie di Mirafiori e firmata da oltre 2.500 operai - vuol dire sforzo e lavoro, ma anche ed allo stesso modo difesa della nostra salute e dei nostri diritti: la messa in discussione di questi per i lavoratori di Pomigliano è per noi la messa in discussione dei nostri: per questo siamo con loro, ci consideri in campo". E infatti oggi sono letteralmente scesi in strada. Questa mattina un corteo di lavoratori è uscito dalla Porta 2 dello stabilimento in corso Settembrini e si è recato lungo Corso Unione Sovietica fino alla "leggendaria" Porta 5, ovvero quella che è di fronte alla palazzina dove sono collocati gli uffici Fiat, che diplomaticamente continua a mantenere il silanzio.[/quote']

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Eh, si buonanotte. ancora con sta storia dei "diritti acquisiti" che poi sono la base per nuove rivendicazioni.....verso l'infinito e oltre.....

io non dò giudizi di merito, il sindacato ha operato così dalla sua costitutuzione in poi (e anche giustamente). ma qui in Italia (guardiamoci in faccia tutti quanti) di PRIVILEGI ne abbiamo usufruiti tutti. orari brevi, settimane corte, aumenti salariali (sono state pubblicate le statistiche recentemente) lavori che son visti bene come la peste bubbonica dagli italiani (e ovviamente vengono fatti da stranieri)...tutti "lussi".......

ragazzi la festa è finita, sacrifici per tutti e rimboccarsi le maniche. se no chiudono e aprono da un'altra parte. c'è la fila, non facciamo gli struzzi

il mondo in 10 anni è cambiato.

questi qua (fiat) vuole implementare a pomigliano delle tecnologie produttive VENTENNALI in giappone....non è che laggiù la gente è presa a frustate e calci per lavorare...;)

Condivisibile fino ad un certo punto.

La realta' nippa come tu ben sai, non e' socioogicamente nemmeno lontanamente paragonabile a quella italica.

Li' non prendi la gente a frustate...perche' in media si frustano da soli ;) ( vabbe' luoghi comuni lo so )

Quello secondo me grave e' che l'oggettiva indifendibilita' della situazione di pomigliano potrebbe diventare il grimaldello e la pietra di paragone per far passare il meme che in generale i diritti dei lavoratori possano e debbano essere diminuiti se fattori esterni lo impongono.

Attenzione!! questo gia' accade nella realta' non formalmente.

Lo diventasse anche formalmente, credo che assisteremmo in pochi anni ad una proletarizzazione di massa ed ad una polarizzazione della societa'.

Che ci renderebbe tutti piu' poveri, a parte pochi e soliti noti.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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... A volte leggo (non qui) "è colpa della mentalità napoletana": ma chi produce a Napoli e dintorni è condannato a sfornare prodotti assemblati col culo e con tassi di assenteismo da paura?....

Il napoletano con la n minuscola, è condannato dalla sua mentalità di voler metterlo in quel posto al suo datore di lavoro o all'ordine costituito, e alla fine di farla sempre franca, perchè sà di essere intoccabile (per una serie di motivazioni da film di mario merola) e/o indispensabile. E per questi napoletani con la n minuscola, pagano anche coloro che i 40 bulloni nelle 147 le mettevano tutti, ma che non hai mai avuto il coraggio e/o la volontà di isolare tali soggetti.

...

Quello secondo me grave e' che l'oggettiva indifendibilita' della situazione di pomigliano potrebbe diventare il grimaldello e la pietra di paragone per far passare il meme che in generale i diritti dei lavoratori possano e debbano essere diminuiti se fattori esterni lo impongono.

Attenzione!! questo gia' accade nella realta' non formalmente.

Lo diventasse anche formalmente, credo che assisteremmo in pochi anni ad una proletarizzazione di massa ed ad una polarizzazione della societa'.

Che ci renderebbe tutti piu' poveri, a parte pochi e soliti noti.

Questo è quello che temo anch'io, definitiva caporalizzazione del lavoro, che forse però potrebbe cominciare a far un pò svegliare chi oggi ha la pancia piena e il TV a plasma da 50" e l'iPhone nuovo ogni anno.

Modificato da nucarote
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intoccabile e indispensabile.. ma perchè e soprattutto per chi?

Indispensabile perchè pensano che se le Alfa non le fanno a Pomigliano non le faranno da nessun'altra parte. :pz :pz

Intoccabile, perchè pensano di aver ancora il loro politicante di riferimento e/o mammasantissima che si farà sentire a Torino. :roll: :roll:

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Condivisibile fino ad un certo punto.

La realta' nippa come tu ben sai, non e' socioogicamente nemmeno lontanamente paragonabile a quella italica.

Li' non prendi la gente a frustate...perche' in media si frustano da soli ;) ( vabbe' luoghi comuni lo so )

Quello secondo me grave e' che l'oggettiva indifendibilita' della situazione di pomigliano potrebbe diventare il grimaldello e la pietra di paragone per far passare il meme che in generale i diritti dei lavoratori possano e debbano essere diminuiti se fattori esterni lo impongono.

Attenzione!! questo gia' accade nella realta' non formalmente.

Lo diventasse anche formalmente, credo che assisteremmo in pochi anni ad una proletarizzazione di massa ed ad una polarizzazione della societa'.

Che ci renderebbe tutti piu' poveri, a parte pochi e soliti noti.

condivido il ragionamento, il problema è che imho la parte in grassetto si è già avverata da almeno tre anni :pen:

nel piccolo/sfigato rappresentato dal settore in cui lavoro la regola è purtroppo consolidata.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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diritti di che?

il diritto a vivere e a lavorare c'è stato, mi sembra, anzi, che nella zona ci sono situazioni anche peggiori..ed era ben "assicurato" e "coperto" da situazioni oltre ogni logica..

normalmente, per cose molto minori, si salta in italia.

per la storia del bar

se proprio sei disperato, non ti piace, non ce la fai davvero più, mi vuoi far credere che in trent'anni non hai trovato un altro posto, anche spostandoti?

non ci credo..non siamo a cuba dove è proibito l'espatrio...

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Mi avete fatto venire fino a quassù e mi avete detto...mi avete detto che mi compravate una bomba...arriverò tardi per il pranzo e mia mamma...ahhh...ahhh..e non mi farà mangiare per punizione..aaaaaah che vigliacchi.........nessuno ha una cioccolata??? un croccante???

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I

@RS6plus: l'articolo in questione è l'art 15 dell'accordo:

aspetta tu non stai riportando l'articolo ma un interpretazione di ciò che secondo fiom potrebbe generare un versione dell'articolo.

Io che si vieta lo sciopero continuo a non leggerlo.

Ricordo sempre, la commissione esaminatrice, è paritetica e dovrà affrontare tutte le attività lesive che a pomigliano si sprecano

Il napoletano con la n minuscola, è condannato dalla sua mentalità di voler metterlo in quel posto al suo datore di lavoro o all'ordine costituito, e alla fine di farla sempre franca, perchè sà di essere intoccabile (per una serie di motivazioni da film di mario merola) e/o indispensabile. E per questi napoletani con la n minuscola, pagano anche coloro che i 40 bulloni nelle 147 le mettevano tutti, ma che non hai mai avuto il coraggio e/o la volontà di isolare tali soggetti.

Quoto, questo per me è il vero problema, ha portato a rimetterci tutti indistintamente

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