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Il futuro dei siti produttivi Stellantis


Messaggi Raccomandati:

41 minuti fa, AnLe scrive:

esiste

 

..si ci sono binari, ma sono anche usati? Non ho mai visto un treno su questa parte ma invece una strada pieno di trasporti. Ma forse sono sempre passato gli al orario falso.

 

 

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2 ore fa, Alain scrive:

ANSA ++ Industriali automotive, pronti ad una grande mobilitazione ++

Borgomeo: 'Il sistema crolla. E senza cig a fine anno si chiude'
 

Gli industriali dell'automotive sono pronti ad "una proposta da portare a tutti i partiti", pensano ad "una manifestazione degli imprenditori dove si va a dire: o cambiate lo scenario o o vi diamo le chiavi delle aziende: leviamoci dalla testa l'idea che il sistema si salva, così il sistema crolla".

 

Il presidente di Unindustria Cassino, Francesco Borgomeo, in una intervista all'ANSA rilancia l'allarme e le proposte delle imprese, sollecita "strumenti straordinari" per la transizione, e avverte: lo stop alla Cig a fine anno "sarà lo scacco matto, al 31 dicembre si chiudono le aziende".
 

https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2024/09/04/-industriali-automotive-pronti-ad-una-grande-mobilitazione-_fe8a3975-b3e2-4bbc-ae9d-0c6e173abbff.html

Il sistema è già crollato e non credo ci siano alternative, il sistema si potrebbe anche rilanciare (vedasi Spagna), ma non è una cosa che si fa dall’ oggi al domani, gli daranno un po’ di ossigeno pilotando l’uscita dal settore ma il destino dell’ automotive italiano è già stato scritto qualche anno fa’ 

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Usa, Jeep sospende la produzione di Wrangler e Grand Cherokee

Il gruppo ha messo in pausa le attitivà di assemblaggio a Toledo e Detroit per adeguare i volumi alla domanda di mercato e smaltire le scorte 

 

https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2024/09/05/stellantis_stati_uniti_sospesa_la_produzione_di_due_modelli_jeep.html

 

novità, ahimè pessime, per due "mostri sacri" del mercato americano. Anche qui credo che l'aumento dei prezzi, soprattutto del Grand Cherokee, incida molto negativamente . 

Modificato da j
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5 ore fa, SoUlSnAkE scrive:

Il sistema è già crollato e non credo ci siano alternative, il sistema si potrebbe anche rilanciare (vedasi Spagna), ma non è una cosa che si fa dall’ oggi al domani, gli daranno un po’ di ossigeno pilotando l’uscita dal settore ma il destino dell’ automotive italiano è già stato scritto qualche anno fa’ 

 

Non sono affatto d'accordo, mi sembrano i soliti discorsi disfattisti che si fanno in alcuni ambienti in Italia.

I fatti sono diversi.

Con gli investimenti dii questi anni del nostro sistema industriale e le politiche fatte in questi ultimi anni non più procicliche, l'export italiano nel primi 6 mesi del 2024 è diventato 4° nel mondo superando nel 2023 la Corea del sud e nei primi 6 mesi il Giappone, che ricordo ha più del doppio degli abitanti dell'Italia (125 milioni) ed ha storicamente una potente industria automobilistica e tecnologica.

 

https://24plus.ilsole24ore.com/art/il-made-italy-quarto-mondo-raggiunto-giappone-AFcJ0JLD

 

Il problema italiano è che siamo troppo dipendenti da Stellantis, il cui controllo è stato ceduto a manager francesi, che hanno voluto spostare le produzioni di volume all'estero per aumentare gli utili, strategia che gli si sta ritorcendo contro per gli errori degli stessi, quindi serve attirare almeno altri 2 costruttori in Italia, e Pur di averli dovrebbero fargli ponti d'oro.

Poi serve entrare nell'azionariato della ex-Fca tramite la Cassa depositi e prestiti che incentiva lo sviluppo industriale del paese, ribilanciare la governace e fare un nuovo piano industriale rifocalizzando gli stabilimenti italiani su ibrido ed elettrico in proporzione alla domanda dei consumatori, ovviamente sostituendo il Ceo attuale.

 

PS: Ho letto l'intervista di fine luglio a De Meo a Milano finanza....Riassunto:

Non ha licenziato nessuno e ha detto che rispetto a Stellantis ha prodotto la R5 in Francia investendo su tecnologia e produttività, per produrla servono meno della metà delle ore che servono agli altri costruttori, hanno ridotto i pezzi da assemblare, per cui sono profittevoli anche facendola in Francia, rispettando i lavoratori e la storia del marchio.

 

Ecco stralci:

 

Parlando con il magazine Milano Finanza, De Meo ha detto: "Qual è il vantaggio della Renault 5 elettrica? Perché è fatta per essere elettrica ed è fatta con 1.000 pezzi. Noi in media avevamo 2.500 pezzi sulla macchina a combustione. Ora invece monto la Renault 5 in meno di 10 ore a Douai, ecco come riesco a produrre in Francia". La casa della Losanga, infatti, ci tiene molto a sottolineare la produzione nazionale.

E proseguendo il discorso non manca una frecciatina ai rivali: "Perché il problema è il costo del lavoro, ma se io invece di metterci 20 ore per fare una macchina ce ne metto 10, l'ho dimezzato. Quindi Renault è in vantaggio anche su Stellantis". Ecco quindi come si può avere un prezzo competitivo, pur non producendo le vetture nei Paesi dove il costo del lavoro è più basso.

 

 

 

Modificato da HF integrale
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8 ore fa, libbio scrive:

Usa, Jeep sospende la produzione di Wrangler e Grand Cherokee

Il gruppo ha messo in pausa le attitivà di assemblaggio a Toledo e Detroit per adeguare i volumi alla domanda di mercato e smaltire le scorte 

 

https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2024/09/05/stellantis_stati_uniti_sospesa_la_produzione_di_due_modelli_jeep.html

 

novità, ahimè pessime, per due "mostri sacri" del mercato americano. Anche qui credo che l'aumento dei prezzi, soprattutto del Grand Cherokee, incida molto negativamente . 

 

Se pensiamo che per Grand Cherokee pochi anni fa hanno dovuto costruire una seconda fabbrica di fronte, perché non riuscivano a produrne abbastanza . . .

Ok la situazione attuale di mercato è abbastanza diversa rispetto a qualche anno fa, in più c'è il Durango che ha volumi più bassi essendo a fine carriera, ma Jeep è anche un po' in calo di suo.

Il mercato Usa è quello dove veramente Tavares si gioca la sedia, ai tempi di FCA ci facevano una fetta maggioritaria di utili, in più pubblico e sindacati sono decisamente meno teneri di quanto non lo siano le controparti europee, non credo che gli azionisti sarebbero contenti di un Ceo che non è in grado di far bene sul mercato nordamericano.

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21 minuti fa, GL91 scrive:

 

Se pensiamo che per Grand Cherokee pochi anni fa hanno dovuto costruire una seconda fabbrica di fronte, perché non riuscivano a produrne abbastanza . . .

Ok la situazione attuale di mercato è abbastanza diversa rispetto a qualche anno fa, in più c'è il Durango che ha volumi più bassi essendo a fine carriera, ma Jeep è anche un po' in calo di suo.

Il mercato Usa è quello dove veramente Tavares si gioca la sedia, ai tempi di FCA ci facevano una fetta maggioritaria di utili, in più pubblico e sindacati sono decisamente meno teneri di quanto non lo siano le controparti europee, non credo che gli azionisti sarebbero contenti di un Ceo che non è in grado di far bene sul mercato nordamericano.

 

Allora va bene le critiche (ed i pomodori in faccia tirati metaforicamente a CT - meritati - 😄) però è il caso di tenere conto dell'imminentissimo arrivo del tizio seguente le cui decisioni hanno la stessa funzione degli incentivi all'acquisto solo moltiplicata per dieci soprattutto in un paese come gli USA:

 

spacer.png

 

Le proiezioni sono le seguenti:

 

Screenshot2024-09-05222251.thumb.png.163f4f210f74df1f660775a920919a95.png

 

Ergo, CT ci ha messo (e ci mette del suo...:mrgreen:) però c'è anche dell'altro che fa si che il cliente logicamente aspetta, come si desume dai numeri del mercato americano. Peraltro STLA ha ancora l'ATP più alto del mercato quindi è quella logicamente più colpita.

P.S.: la foto non è mia ed è AI generated of course..:mrgreen:

Modificato da pennellotref
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. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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