Il futuro dei siti produttivi Stellantis

[loric]

Attenzione pero': lo Statuto dei Lavoratori, e' si' anni '70 ma e' gia' in pratica emendato e svuotato dai tempi del primo governo Prodi, con l'introduzione e l'ampliamento dei contratti a termine.

No. Una disciplina organica dei contratti a tempo determinato esisteva dal 1962. Il c.d. "Pacchetto Treu" del 1997 del "primo governo Prodi" ha reso ancora più pesanti le sanzioni relative ad alcuni abusi dell'istituto.

L'allargamento a cui tu fai riferimento è del 2001. Si tratta del D.Lgs. 368, a firma Ciampi (Presidente della Repubblica), Berlusconi, Maroni, Castelli, Buttiglione e compagnia cantante, avente ad oggetto "Attuazione della direttiva 1999/70/CE relativa all'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato concluso dall'UNICE, dal CEEP e dal CES."

Detto questo, secondo me, Sergione spingendo sull'acceleratore rischia il boomerang.

Se con il nuovo contratto a Pomigliano aveva avuto il silenzio-assenso del Governo e lo yes si due sindaczti su tre, ora in pratica ha ricompattato il fronte sindacale e messo sull'avviso il governo che, come ciascun governo di qualsiasi colore, teme l'agitazione sociale che inevitabilmente sorgerebbe piu' di qualunque altra cosa.

Non è la prima società a fare quel giochetto, eh. Modificato 27 Luglio 2010 da loric

[V6 Busso]

sono brutti segnali...anzi, bruttissimi. perché dall'uscire da Federmeccanica, da Confindustria, dal disapplicare il contratto nazionale, e tornare al rapporto padrone-lavoratore dickensiano, il passo è breve.

passi reprimere le condotte dannose di certi operai, ma arrivare a questo significa avere in testa un progetto ben preciso di destrutturalizzazione dei rapporti coi lavoratori, e metterlo in pratica.

non finirà bene per nessuno qui, temo.

Rappresentati da un governo complice e truffaldino e da due delle tre principali sigle sindacali che si pongono in posizione ovina per poter mettere in cattiva luce la terza... che dite... possiamo essere ottimisti?

Una volta creato il precedente (Pomigliano) si è già a metà dell'opera: dopo Mirafiori sarà la volta di tutti gli stabilimenti del gruppo e dell'indotto, poi anche altri grandi industriali prenderanno ad esempio e di lì lo sfascio sarà bello che formalizzato. Con buona pace di tutti quelli che vedono una nuova era industriale in Italia, non si invertirà la corrente che vede le aziende muoversi da Italia a estero.

Quoto entrambi!!

Chi pensava che Maglioncino triste si sarebbe fermato a Pomigliano ha fatto un grosso errore di valutazione. Le prospettive sono più nere che mai, Marchionne ormai ha capito che basta battere il pugno sul tavolo e minacciare i lavoratori per ottenere qualsiasi cosa .

Un sentito ringraziamento ai sindacati Cisl, Uil e Ugl: sono navigati, sanno benissimo che dire di sì senza batter ciglio non è mai una buona idea, è una regola di vita che vale financo tra amici, a maggior ragione se si ha a che fare con un falco come Marchionne ; pensare che ritenessero l'accordo Pomigliano il male minore fa torto alla loro intelligenza .

[loric]

Quoto entrambi!!

Chi pensava che Maglioncino triste si sarebbe fermato a Pomigliano ha fatto un grosso errore di valutazione. Le prospettive sono più nere che mai, Marchionne ormai ha capito che basta battere il pugno sul tavolo e minacciare i lavoratori per ottenere qualsiasi cosa .

Un sentito ringraziamento ai sindacati Cisl, Uil e Ugl: sono navigati, sanno benissimo che dire di sì senza batter ciglio non è mai una buona idea, è una regola di vita che vale financo tra amici, a maggior ragione se si ha a che fare con un falco come Marchionne ; pensare che ritenessero l'accordo Pomigliano il male minore fa torto alla loro intelligenza .

Lungi da me il voler difendere i sindacati, ma francamente forse ci si dimentica che Maglionne poteva chiudere Pomigliano e mandare i lavoratori a casa. Quand'è che si capirà finalmente che con i "Sacri Principi Intoccabili" la gente non ci compra il pane e la bistecca al supermercato?

E poi spiegami una cosa: se non si fosse firmato l'accordo di Pomigliano, secondo te, magicamente, Maglionne avrebbe deciso diversamente riguardo Mirafiori?

[JackSEWing]

Fiat vara la newco Fabbrica Italia Pomigliano. Meditando l'uscita dal contratto nazionale - Il Sole 24 ORE

indi riassumeranno solo i dipendenti accondiscendenti eliminando quelli meno affidabili.... una strategia che potrebbero adottare in ogni stabilimento italiano... e potrebbe essere l'unico modo per impedire la delocalizzazione completa. far lavorare gli Italiani come Polacchi e Brasiliani.

ad ogni modo, oggi come oggi si sente solo parlare male del piano Pomigliano, ma se ben ricordo a fronte di un lavoro organizzato su più turni c'era un sostanziale aumento della busta paga

[V6 Busso]

Lungi da me il voler difendere i sindacati, ma francamente forse ci si dimentica che Maglionne poteva chiudere Pomigliano e mandare i lavoratori a casa. Quand'è che si capirà finalmente che con i "Sacri Principi Intoccabili" la gente non ci compra il pane e la bistecca al supermercato?

Ma i sindacati potevano opporsi con degli scioperi al diktat di Marchionne, sarebbero stati efficaci per costringerlo a trattare.

Quanto ai principi: sono favorevole ad una revisione, ma di fatto si procede da anni alla cancellazione totale per i neoassunti (stagisti e precari), le aziende hanno aggirato l'ostacolo così; ora Marchionne cerca di forzare il blocco anche per chi ha il tempo indeterminato.

E poi spiegami una cosa: se non si fosse firmato l'accordo di Pomigliano, secondo te, magicamente, Maglionne avrebbe deciso diversamente riguardo Mirafiori?

Non ho la sfera di cristallo, ma difficilmente calcherebbe la mano così perchè avrebbe capito di avere interlocutori con le palle capaci di opporsi; invece, a parte Fiom, gli altri si sono messi a 90° e hanno ottenuto l'irrisione pubblica di Maglionne che li ha definiti "non seri": bella soddisfazione...

[loric]

Ma i sindacati potevano opporsi con degli scioperi al diktat di Marchionne, sarebbero stati efficaci per costringerlo a trattare.

Gli scioperi funzionano come leva di trattativa quando ci sono una produzione in corso e l'interesse datoriale a non danneggiare quella produzione. Se a Pomigliano avessero scioperato, certamente avrebbero ottenuto maggiore visibilità mediatica, ma visto che lì sono tutti in CIG e si produce praticamente un ghezz, a Maglionne non avrebbero torto neanche un pelucco del suo cachemire.

Non ho la sfera di cristallo, ma difficilmente calcherebbe la mano così perchè avrebbe degli interlocutori con le palle; invece, a parte Fiom, gli altri si sono messi a 90° e hanno ottenuto l'irrisioni pubblica di Maglionne che li ha definiti "non seri": bella soddisfazione...

No, cerca di capirmi, secondo me col fatto che Maglionne può delocalizzare all'estero quando vuole, con costi e seccature inferiori, il mostrare le palle avrebbe avuto come unico effetto quello di farsele tagliare.

E' ovvio che, come in ogni trattativa, occorre tracciare una linea oltre cui non cedere, ma occorre anche aver ben chiari i limiti delle proprie posizioni, nonché la forza dell'avversario.

[V6 Busso]

Ma anche la forza propria e i limiti dell'avversario. Se avessero scioperato TUTTI gli stabilimenti Fiat italiani altro che pelucchi del cachemire, l'avrebbero tenuto per le palle come si deve: "vuoi imporre un accordo prendere o lasciare? E io non ti sforno più le varie Punto, MiTo, Delta, Bravo, Giulietta... così abbassi la cresta e accetti la trattativa".

La Fiom non era per un NO assoluto, voleva trattare mentre gli altri erano contenti così: è stata tacciata di massimalismo e anche peggio; per me l'unico massimalista è stato ed è Marchionne che voleva e vuol dettare legge senza discuterne con nessuno.

[Matteo B.]

Ma anche la forza propria e i limiti dell'avversario. Se avessero scioperato TUTTI gli stabilimenti Fiat italiani altro che pelucchi del cachemire, l'avrebbero tenuto per le palle come si deve: "vuoi imporre un accordo prendere o lasciare? E io non ti sforno più le varie Punto, MiTo, Delta, Bravo, Giulietta... così abbassi la cresta e accetti la trattativa".

La Fiom non era per un NO assoluto, voleva trattare mentre gli altri erano contenti così: è stata tacciata di massimalismo e anche peggio; per me l'unico massimalista è stato ed è Marchionne che voleva e vuol dettare legge senza discuterne con nessuno.

fai così ed entro il 2012 Fiat è al 100% fuori dal'Italia..c'è la coda per aprire fabbriche ovunque..la proposta(ECONOMICA) del governo serbo per la fabbrica laggiù è pazzesca..sentito stasera a R24.

[loric]

Ma anche la forza propria e i limiti dell'avversario. Se avessero scioperato TUTTI gli stabilimenti Fiat italiani altro che pelucchi del cachemire, l'avrebbero tenuto per le palle come si deve: "vuoi imporre un accordo prendere o lasciare? E io non ti sforno più le varie Punto, MiTo, Delta, Bravo, Giulietta... così abbassi la cresta e accetti la trattativa".

Possono farli anche adesso gli scioperi, no? Hanno sempre buoni motivi, il problema di Termini Imerese (ce ne siamo dimenticati grazie a Pomigliano), il problema di Mirafiori...

La Fiom non era per un NO assoluto, voleva trattare mentre gli altri erano contenti così: è stata tacciata di massimalismo e anche peggio; per me l'unico massimalista è stato ed è Marchionne che voleva e vuol dettare legge senza discuterne con nessuno.

Certo che era disposta a trattare. Le condizioni che proponevano erano certamente accoglibili: no ai turni, no agli straordinari, no alle misure contro l'abuso del certificato medico... dai cacchio, con FIOM di quell'accordo si sarebbero salvate solo l'intestazione e la data apposta in calce.

[V6 Busso]

Certo che era disposta a trattare. Le condizioni che proponevano erano certamente accoglibili: no ai turni, no agli straordinari, no alle misure contro l'abuso del certificato medico... dai cacchio, con FIOM di quell'accordo si sarebbero salvate solo l'intestazione e la data apposta in calce.

Ricordi male: Fiom era disposta firmare per i 18 turni e a trattare su altre cose. Non sono un fan della Fiom nè credo che le azzecchi tutte, anzi, ma è stata l'unica che giustamente si è opposta al modus operandi "dopo Cristo" di Maglionne. Gli altri tutti a 90° "a fare i froci col culo degli altri" (cit. Ricucci), cioè dei lavoratori.