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C'è qualcuno appassionato di lunghe camminate?


Devonrex

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Temo che morirei facendo qualcosa del genere

Almeno per me :mrgreen: reggerei solo le cene (forse)

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Beschleunigung ist, wenn die Tränen der Ergriffenheit waagrecht zum Ohr hin abfliessen

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. Dopo aver sudato il sudabile, bevuto il bevibile e smantellato i panini d'ordinanza, siamo arrivati, un pò provati, a Monzuno.

Piccolo spazio pubblicità: le mantelline del Decathlon sono assolutamente fantastiche. 6 ore di pioggia e nemmeno mezza goccia sui vestiti. Le scarpe, invece... Fine spot.

quando ero giovane e scavavo oro nel kl...in nepal, imparai con l'esperienza

ad evitare la mantellina:tanto sudando ti inzuppi lo stesso, ma almeno con l'acqua piovana non puzzi come uno yak.:saggio

per il resto complimenti.

Cita

7:32 : Segni i punti coglionazzo !

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  • 9 mesi fa...

E ci risiamo.

Con l'approssimarsi dell'estate comincio a pianificare il trekking 2015.

Stavolta io ed il fido Gigi percorreremo la Via Vandelli.

Questa strada, che collegava Modena a Massa, fu studiata e costruita dal nulla nel 1750 ad opera dell'abate cartografo Vandelli, al soldo dei duchi(?) di Modena, per garantire un collegamento tra i due ducati resi tutt'uno da un matrimonio.

Caduta in disuso, da qualche anno è stata riscoperta.

Partiremo da Pavullo nel Frignano e finiremo, appunto, a Massa. 130km.

:pz:mrgreen:

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

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Inviato (modificato)
Passereste dalle parti del monte Sella?

Devo ancora fare il tracciato esatto e non so dove passeremo di preciso, ma essendo il monte Sella nei pressi di Vagli, direi di sì.

Sarebbe una figata se il lago di Vagli fosse vuoto per vedere il paese sommerso.

EDIT: Ciccia. Sarà svuotato nel 2016. Peccato.

Modificato da Devonrex

Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

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mi sono andato a vedere due foto su internet, ci sono dei paesaggi pazzeschi! :shock:

il paese sommerso in foto è molto affascinante, bella la chiesa.

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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  • 2 mesi fa...
  • 10 mesi fa...
Inviato (modificato)

Resoconto, che, a distanza di quasi un anno, non ho mai fatto, nonostante fossi convinto del contrario... Provvederò a breve, anche perchè sto preparando la camminata nuova per agosto. Partiremo dal lago di Bolsena e raggiungeremo Orbetello. Quest'anno una via non storica, ma in un bel contesto e sostanzialmente leggera per venire incontro alle esigenze del mio amico che ha avuto qualche problemino di salute. 

 

Lo faccio adesso, sennò mi dimentico ancora. Non che interessi a molti, però ci tengo.

 

Telegraficamente:

Partenza da Pavullo nel Frignano. All'ultimo momento si è aggiunto Luca, il mio braccio destro al lavoro.

La prima tappa è terminata in località La Santona dove avevo prenotato due stanze nell'unica struttura disponibile. Cena meravigliosa con tagliatelle fatte in casa e porcini. La cuoca si è fermata a fare due chiacchiere con noi. Una fantastica signora ottantenne che tutti i giorni tira 30 uova di sfoglia. Ha tenuto a precisare che le sue tagliatelle non hanno "il blìsgh". Per i non emiliani è doverosa una spiegazione. Blìsgher (o Sblìsgher a seconda delle provincie) significa scivolare e blìsgh significa scivoloso. Per traslato, la signora intendeva dire che le sue tagliatelle non hanno la superficie liscia come quelle industriali, ed il condimento non scivola via. Fantastico.

In questa prima tappa abbiamo fatto sentieri che non ricalcavano esattamente la Via Vandelli perchè quest'ultima è sparita sotto l'asfalto. Siamo comunque rimasti nel raggio di 3/400 metri dal tracciato originale.

La seconda tappa che ci ha portato a San Pellegrino in Alpe sotto alla pioggia, al contrario, si è svolta quasi interamente sul tracciato originale e, di tanto in tanto, sbucava un manufatto (muri o lapidi) che ricordavano la Via Vandelli. Tappa quasi interamente nel bosco.

A San Pellegrino siamo stati accolti dall'albergatore più idiota e logorroico che esista. Ne sono ragionevolmente sicuro. 

Dietro alla chiesetta dedicata, appunto, a San Pellegrino, si trova un costone di roccia che si protende sulla vallata, apparentemente nel vuoto. Vedere l'alba da quel punto, se la giornata è limpida, è uno spettacolo che ripaga ogni fatica fatta per arrivare là. 

Da S.Pellegrino siamo partiti per arrivare a Castiglione di Garfagnana. Procedendo verso le alpi apuane le tracce della Via Vandelli si son fatte via via più presenti. In molti tratti è ancora quasi intatta, benchè spesso invasa dalla vegetazione. Paesaggisticamente abbastanza scialba, però.

A Castiglione c'è stato un problema con un albergatore, questo solo idiota. Nonostante avessi prenotato via mail ed avessi la stampata della risposta, non ci ha dato una stanza adducendo mille mila futili scuse. Mi stavo innervosendo, quando Gigi, che nel frattempo stava googlando, mi ha fermato dopo aver trovato un altro posto che si è rivelato essere molto più bello e meno costoso. Cena, passeggiata in centro in mezzo alle bancarelle e poi nanna.

Al mattino una pioggia violentissima che fortunatamente è cessata mentre facevamo colazione.

Partenza in direzione Vagli, dove si trova il famoso invaso artificiale con il paese sommerso.

Delusione totale. Il lago, a causa della siccità, era mezzo vuoto ( ma non tanto da mostrare parte del paese) e Vagli, perdonatemi, fa veramente cagarissimo. Insulso e sporco.

Nota di colore: in un piccolo parco fa bella mostra di sè una scultura curiosa. Rappresenta il coraggio e la viltà ed è dedicata, con tanto di iscrizione, al Comandante Schettino. 

Albergo sporco che ci ha indotti a dormire vestiti per non mettere la pelle a contatto con le lenzuola. Abbiamo speso molto poco, ma pur sempre troppo.

Ultima tappa.

Da Vagli a Resceto (MS) scavallando le Apuane attraverso il passo della Tambura. Tappa durissima con 1200 metri di ascesa ed altrettanti in discesa in meno di 6 km.

Paesaggio verdissimo e poi, di botto, lunare in mezzo a vecchie cave di marmo.

Tappa in un rifugio a qualche centinaio di metri dal passo dove due gentilissimi ragazzi ci hanno rifocillato. Poco più di un mese prima il loro collega è morto precipitando in un dirupo poco distante.

Dalla Tambura a Resceto la Vandelli è intatta. Bellissimo.

 

A Resceto, con le ginocchia doloranti a causa della lunga discesa, abbiamo trovato la rassicurante sagoma della Doblò di mia moglie che ci aspettava per riportarci a casetta.

 

Altra esperienza da archiviare tra i bei ricordi estivi.

 

Alla prossima!

Modificato da Devonrex
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Non muoio nemmeno se m'ammazzano! Giovannino Guareschi 1943

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