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Carri funebri d'epoca (insoliti)


Maggio80

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Più di una volta ho incrociato un'Argenta bordeaux carro funebre, e sul cellulare ho una foto risalente a 3 anni fa (che non posso pubblicare) di una Granada carro funebre.

Nella città della mia ragazza al posto della solita Mercedes utilizzano pure la C5 ultimo modello e, restando in Citroen, so di diverse DS Break che da nuove prima sono state prima ambulanze, successivamente autofunebri e ora sono tornate civili.

1983 Citroen 2CV6 Charleston bordeaux/nera

2024 Alfa Romeo Tonale 1,5 160cv Sprint

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Più di una volta ho incrociato un'Argenta bordeaux carro funebre, e sul cellulare ho una foto risalente a 3 anni fa (che non posso pubblicare) di una Granada carro funebre. Nella città della mia ragazza al posto della solita Mercedes utilizzano pure la C5 ultimo modello e, restando in Citroen, so di diverse DS Break che da nuove prima sono state prima ambulanze, successivamente autofunebri e ora sono tornate civili.

 

132/Argenta erano tra le basi più comuni per le auto funebri.

C5 II l'ha allestita per in periodo la Intercar: ne ho viste un paio ma non mi hanno mai convinto, come altre realizzazioni della medesima.

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Si, con DS Break ci si poteva "sbizzarrire": ne ho un paio di riproduzioni in 1:43

 

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Il guscio in vetroresina della Citroen sembra identico a quello del Chrysler 300 del solito allestitore...

Vera la storia delle ds,un mio cliente appassionato ne ha appena restaurata una che prima era un officina mobile e poi,con tutta probabilità,un autofunebre

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16 ore fa, MarcoGT dice:

Un paio di carri tedeschi, sia per "base" che per trasformazione.
Opel Omega A, rispettivamente Rappold e Pollman, tra le più note carrozzerie in Germania.
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no vabbè io faccio già testamento :D ESIGO QUESTA!!! 

"Ci sono persone che amano circondarsi di cose il cui valore concreto si esprime anche nel valore formale. Molto probabilmente una Lancia fa parte del loro mondo."

dsarygf.jpg

"Il successo non si improvvisa, ma al contrario è sempre frutto di fantasia, applicazione, dedizione e tenacia." (Vittorio Ghidella)

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Come già accennato qualche post fa, condivido con voi la mia piccola (anzi piccolissima) collezione di autofunebri in scala 1/43.
Si tratta di un piccolo O.T. o meglio, di un topic nel topic.
Data la quantità (per ora) esigua di materiale ho ritenuto opportuno di non dover aprire una discussione ad hoc: per questo chiedo anticipatamente venia agli admin.
Naturalmente qualora dovesse ritenersi necessario aprirlo, sarà mia premura farlo.
Detto ciò, passo prevenente ad illustrarla.
Si tratta di una coppia di autofunebri Citroen ID19 Break e Mercedes-Benz 300d (W 189), ambedue in scala 1:43, realizzate da Rio Models e prodotte in Italia.
La qualità di riproduzione è buona, anche se alcuni dettagli e piccole finiture potevano essere più curate: mi riferisco in particolare agli sportelli apribili delle ID che, una volta chiusi, non risultano in linea con il resto del modellino.
Tale problematica non la di riscontra con la Mercedes, poiché non dotata di alcuna apertura.
Tutte le autofunebri hanno il vano feretro vuoto.
Vi allego alcuni scatti, augurandomi che (nonostante la particolarità degli articoli ) possano interessarvi e piacervi.
Citroen ID19 Break, nei colori verde metallizzato e viola pastello: quest'ultimo in foto tende a sembrare nero.
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Mercedes-Benz 300d (W 189)
Piccola nota - Alla grigia manca la croce sul tetto, mentre alla nera la targa anteriore: sono state "vittime" di mio fratello minore quando era piccolo
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Due trasformazioni d'antan by Pilato, piuttosto rare.
Lancia Flavia:
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Negli anni è stata allestita ad autofunebre anche la successiva 2000, ultima evoluzione dell'originale Flavia.
Mercedes-Benz W109, al tempo (esclusa la MB 600) l'ammiraglia della casa tedesca:
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Aggiungo una ulteriore vettura, stavolta ben più recente: è datata 2006 ed è piuttosto particolare e poco diffusa, nonché conosciuta.
Si tratta della Binz H/4, realizzata dalla famosa azienda tedesca specializzata in autotrasformazioni.
La particolarità risiede nel fatto che è stato il primo modello Binz ad essere venduto ufficialmente anche in Italia, tramite la Pilato: quest'ultima ha curato anche l'allestimento del vano feretro, mentre gli esterni sono Made in Germany, e si vede imho.
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