Divieto di sosta e decurtazione dei punti

[AndyMcnab]

Inizia a venirmi il dubbio di non saper scrivere. Mi potresti dire dove ho scritto qualcosa che vada in conflitto con la tua affermazione?

PS nell'ultimo post non c'era nessuna domanda.

[alfo]

Avevi affermato che la sanzione ti pareva eccessiva rispetto alla pericolosità dell'incrocio, così come ti pareva esagerato togliere i 2 punti... Tanto per fare un esempio non esaustivo (anche i post precedenti lanciavano il medesimo messaggio: "I 30 euro per l'infrazione se li è guadagnati tutti, il mio dubbio (che dal punto di vista del codice della strada è motivato più che espressamente, ma in quel caso si poteva come dire chiudere un'occhio a parer mio) era legato a gonfiare così tanto la multa...."

Modificato 4 Settembre 2013 da alfo

[AndyMcnab]

Sanzione e punti in questo caso dei 5 metri vanno a braccetto, c'è poco da fare. Se li scrivevo entrambi non era per porli su due piani diversi.

Secondariamente ho detto che poteva farmi la multa di divieto di sosta e basta (più banalmente, poteva smarcare la casella SOSTAVA IN DIVIETO DI SOSTA).

[alfo]

Il modello di contestazione prevede la compilazione di numerosi campi, tra cui ora e luogo in cui viene rilevata l'infrazione: o l'operatore commetteva un falso in atto pubblico scrivendo un civico diverso rispetto a quello reale per non identificare l'incrocio, oppure commetteva un omissione in atti d'ufficio se, scrivendo correttamente l'indirizzo e quindi identificando l'incrocio, non avesse applicato la sanzione accessoria; in entrambi i casi si sarebbe esposto a rilievi penali o, bene che gli fosse andato, a qualche sanzione disciplinare. Come avevo affermato nel mio precedente post, l'unica soluzione sarebbe stata non "vedere" la violazione (peraltro anche qui si potrebbe rischiare l'omissione qualora qualcuno avesse dimostrato che non poteva non vedere...es: qualcuno che avesse segnalato o protestato per quell'auto in sosta). Spesso si invoca il "chiudere un occhio" senza neanche sapere di cosa si sparla e del rischio che si assume l'operatore per ogni suo comportamento, rilievo e contestazione.