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Bugatti Veyron il libro


X82

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Condivido con voi il mio progetto

Questo è il materiale che ho trovato tra le riviste che riposano in garage sulla genesi della Veyron.

Articoli, impressioni di guida, test di gruppo più che altro. Più svariati megabyte di file on line

budy8avu.jpg

Avendo tempo di lavorarci solo la sera ci vorrà un po'. Intanto domenica sarò ad un mercatino dell'usato e credo che avrò tempo per finire di leggere questo gruppo di riviste.

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A chi gliene fregasse qualcosa :lol: questo è un breve inizio scritto di getto in 5 minuti di tempo

Figlia di una delle più famose case automobilistiche la Bugatti Veyron ne incarna l'anima.

Elegante, lussuosissima con un cartellino del prezzo superiore al 1.000.000 di Euro, la Bugatti Veyron è una hypercar con un livello tecnologico che all'epoca ben poche auto potevano solo che avvicinare e che decenni dopo solo pochissime altre supercar sono riuscite ad eguagliare ma che, dietro alle sue incredibile prestazioni, nasconde un'auto con una doppia anima.

La Bugatti non ha voluto creare solo un'auto potentissima con un'accelerazione ed una velocità impressionante ma anche la perfetta Granturismo adatta, non solo ai viaggi in estremo relax ma anche adatta ad essere guidata facilmnete in città.

Due anime, appunto, convivono nella Veyron il cui progetto è stato quanto di più incredibile e sofisticato sia stato mai affrontato, un'autentica sfida tecnologica che ha coinvolto ingenieri provenienti sia dal settore auto, sia da quello areonautico.

L'idea di dare vita ad una nuova Bugatti si materializzo' nel 1998 quando la presidenza del gruppo VW, presieduta dal nipote di Ferdinad Porsche, Ferdinand Piech aquisto' i diritti del marchio con un obbietivo preciso. Dare vita alla più potente e veloce auto della storia, una vetrina delle capacità ingenieristiche e costruttive del gruppo tedesco con l'obbiettivo finale di dare nuova linfa ad un marchio glorioso negli anni del passato rimasto indelebile

Piech fu categorico detto' alcune regole a cui gli ingenieri avrebbero dovuto attenersi. L'auto avrebbe divuto avere una potenza superiore ai 1000 cv ed una velocità che doveva superare la soglia dei 400km/h, territorio in cui nessun'altro costruttore si era mai spinto. Ma non era tutto.

L'auto avrebbe dovuto anche essere facile da guidare, adatta a persone che non avrebbero dovuto avere nessuna competenza specifica per raggiungere velocità elevate.

Più facile a dirsi che a farsi avrenno pensato gli ingenieri.

Proprio per riuscire a soddisfare le richieste contraddittorie di Piech la Bugatti Veyron ebbe una genesi difficilissima, con molteplici ritardi che più volte ne misero in dubbio l'entrata in produzione o la revisione del progetto, legati anche alle oggettive difficoltà di un'auto che aveva già una linea prestabilita e che era tutto furchè adatta al raggiungimento del risultato.

Se molti avrebbero rinunciato la Bugatti persegui' il suo scopo superando difficoltà che non sminuirono affatto il progetto ma che lo adorno' di un'aurea particolare.

Quando l'auto giunse sul mercato l'apprezzamento da parte della stampa e dell'elite della clientela fu tale che la Bugatti consegno' alla storia la Veyron come l'auto più superlativa della storia

Se a qualcuno interessa datemi consigli altrimenti elimino la discussione ( se suonava come una minaccia e perché lo era :lol: )

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Pandì, però devi ammettere che come l'hai scritto tu sembrava che intendessi modificare dei passaggi del testo. :)

Gli errori li ho notati anche io (comunque ciò che ha scritto X82, come stile, mi piace, per quanto io non sia un sostenitore del modello e del suo perchè) ma penso siano dovuti all'essere un abbozzo, magari buttato giù di fretta (che è sempre cattiva consigliera, se posso permettermi, sia nello scrivere che in tutte le altre cose, come la customizzazione dei modellini).

Normalmente non vado in giro a fare il professore d'italiano (anche perchè non lo sono, anzi spendo già del tempo a ripassare ogni volta parola per parola ciò che ho scritto prima di postare uno dei miei papiri) però di solito il nostro X82 non scrive corbellerie in quanto a grammatica, per cui penso sia dovuto all'abbozzare. Il controllo ortografia e grammatica dei programmi di scrittura tipo openoffice o word di solito è di grande aiuto, perchè quando si butta giù di getto a volte l'errore scappa. Basta attivarlo e anche a me a volte scappa fuori la tavanata nel controllo.

Sicuramente non erano errori dovuti a scarsa conoscenza, ma figuriamoci. Semmai posso consigliare di rivedere il testo prima di postare, qualcosa ci scappa sempre dalle dita quando scriviamo righe su righe. ;)

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Errori di ortogra...che? :lol:

Comunque avete ragione. Il problema e che scrivo sempre troppo in fretta e spesso, anzi quasi mai, rileggo e correggo :lol:

Comunque sono contento che a Paolo piaccia lo stile che è quello che più mi interessa, gli errori poi si correggono ma lo stile quello è.

Stavo pensando di cominciare parlando della Bugatti e della sua storia, qualche cenno più o meno approfondito più che altro indirizzato ai modelli quali la Royale e Atlantique di cui la Veyron ne riprende un po' la filosofia.

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Ho messo assieme un po' di materiale in primis sulla vita di Ettore Bugatti e suoi primi modello di produzione. Nei prox giorni dovrei incominciare a scrivere, stanchezza permettendo.

Diciamo che il progetto originale si è un'attimo ampliato in quanto mi sono reso conto che l'intera storia del marchio, nelle sue diverse amministrazioni, è legata assieme da un filo invisibile fatto di esclusività e di ridefinizione del concetto di migliore.

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