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GP Singapore 2013


Tommitel

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Episodio per cui lui e Webber si sono beccati una 'reprimenda'. E' la terza per Webber, che così in Corea avrà una penalità di 10 posizioni in griglia.

Il motivo è questo:

Comunque c'era un precedente:

imho non è tanto il passaggio dato, è perche hanno rischiato di essere centrati da 2 vetture :shock:

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imho non è tanto il passaggio dato, è perche hanno rischiato di essere centrati da 2 vetture :shock:
Credo sia vietato dal regolamento dare passaggi in quanto é molto pericoloso e lo si é visto ... certo che una volta in F1 era la regola dare passaggi:lol: ... Ma Massa ? Non doveva andare all´attacco?:pen:
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L'ammonizione verbale è stata per il "passaggio" in sè (quindi la più lieve delle sanzioni possibili). La penalizzazione di Webber (che sommata alle due precedenti potrebbe fargli perdere 10 posizioni in griglia) è per il fatto di essere rientrato in pista a piedi senza l'ok dei commissari. ;)

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L'ammonizione verbale è stata per il "passaggio" in sè (quindi la più lieve delle sanzioni possibili). La penalizzazione di Webber (che sommata alle due precedenti potrebbe fargli perdere 10 posizioni in griglia) è per il fatto di essere rientrato in pista a piedi senza l'ok dei commissari. ;)

Tutti e due hanno ricevuto la stessa sanzione, la cosiddetta 'reprimenda', ma con motivazioni diverse. Webber con questa arriva a 3, e quindi sarà penalizzato in Corea. Come dici tu Webber è stato sanzionato perché è rientrato in pista senza l'ok dei commissari, mentre Alonso è stato penalizzato perché nel fermarsi in quel posto ha costituito pericolo per altri piloti, in particolare le 2 mercedes hanno dovuto scansarsi per evitarlo.

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Diciamo che l'ammenda ci sta tutta...

E' stato pericoloso, anche perché i piloti dopo 2 ore di gara abbassano sicuramente la soglia d'attenzione nel giro di rientro e ci sta che uno si distragga magari per salutare il pubblico...

Comunque trovo che l'idea del passaggio, in condizioni un po' più di sicurezza, sia una cosa che dà alla F1 un tocco di romanticità/cavalleria...

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Il passaggio di Mansell a Senna, quello di Schumacher a Fisichella, e quelli tra Alonso e Webber; ma io ci metterei dentro pure i piccoli burnout che i piloti si concedevano in occasioni particolari dopo il traguardo, (l'ultimo che mi ricordo fu di Raikkonen a Spa con la Ferrari). Piccole manifestazioni di goliardia, ormai le sole cose che rendono questo sport umano e più vicino alla dimensione un po' "amatoriale" che è andato perdendo col passare degli anni. Tutto quello che può essere un fuori programma ormai è vietato.

Convengo che, vedendo la camera-car di Hamilton nel giro di rientro, la macchina di Alonso effettivamente sbucava un po' all'improvviso dalla curva cieca, e poteva bastare una minima distrazione per fare un danno, o falciare Webber, se fosse stato in traiettoria.

Per Webber è stata una fatalità che fosse proprio la terza infrazione, d'altronde il regolamento (per quanto possa essere stupido) se è tale va rispettato. Certo... allora mi piacerebbe che venisse rispettata pedissequamente anche la regola della distanza massima tra safety car e monoposto nel giro di rientro :§

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Per Webber è stata una fatalità che fosse proprio la terza infrazione, d'altronde il regolamento (per quanto possa essere stupido) se è tale va rispettato. Certo... allora mi piacerebbe che venisse rispettata pedissequamente anche la regola della distanza massima tra safety car e monoposto nel giro di rientro :§

Ammetto che potrei sbagliare, ma secondo me questa è stata una delle infinite minchiate che hanno detto i commentatori Rai durante il Gran Premio.

C'è una distanza massima da rispettare, si sa, durante la percorrenza a luci accese... ma da quando in qua bisogna stare a 10 auto di distanza nel momento in cui la SC va a rientrare ai box?

Sono anni che vediamo il leader della gara rallentare tantissimo in mezzo alla pista per trarre vantaggio dalla brusca accelerazione e arrivare sicuro al traguardo, e non sarebbe fattibile se dovesse stare a 10 vetture di distanza (che se ci pensi è pochissimo).

Se dovesse stare così vicino alla SC, non avrebbe modo di compattare il gruppo per poi lanciarsi... per il secondo in classifica sarebbe quasi un gioco stargli negli scarichi per sorpassare.

Non fidarti di quello che dicono quelli là... di F1 ne sanno quanto io di ingegneria spaziale.

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Ammetto che potrei sbagliare, ma secondo me questa è stata una delle infinite minchiate che hanno detto i commentatori Rai durante il Gran Premio.

C'è una distanza massima da rispettare, si sa, durante la percorrenza a luci accese... ma da quando in qua bisogna stare a 10 auto di distanza nel momento in cui la SC va a rientrare ai box?

Sono anni che vediamo il leader della gara rallentare tantissimo in mezzo alla pista per trarre vantaggio dalla brusca accelerazione e arrivare sicuro al traguardo, e non sarebbe fattibile se dovesse stare a 10 vetture di distanza (che se ci pensi è pochissimo).

Se dovesse stare così vicino alla SC, non avrebbe modo di compattare il gruppo per poi lanciarsi... per il secondo in classifica sarebbe quasi un gioco stargli negli scarichi per sorpassare.

Non fidarti di quello che dicono quelli là... di F1 ne sanno quanto io di ingegneria spaziale.

Hai ragione; infatti il regolamento sportivo dice proprio questo: 10 lunghezze massimo di distanza dalla safety car con le luci accese, poi quando si spengono perché la safety car deve rientrare, il passo lo fa il leader della gara che può distanziarsi di più delle 10 lunghezze dalla safety car. Quello che non può fare è accelerare e rallentare improvvisamente e così creare caos.

40.13 When the clerk of the course decides it is safe to call in the safety car the message "SAFETY CAR IN THIS LAP" will be displayed on the timing monitors and the car's orange lights will be extinguished This will be the signal to the teams and drivers that it will be entering the pit lane at the end of that lap.

At this point the first car in line behind the safety car may dictate the pace and, if necessary, fall more than ten car lengths behind it.

In order to avoid the likelihood of accidents before the safety car returns to the pits, from the point at which the lights on the car are turned out drivers must proceed at a pace which involves no erratic acceleration or braking nor any other manoeuvre which is likely to endanger other drivers or impede the restart.

Quando Vettel prese la penalità nel 2010 in Ungheria, episodio citato dal duo Rai, c'era una fondamentale differenza: era secondo, e non aveva rispettato la distanza da Webber alla ripartenza.

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Ammetto che potrei sbagliare, ma secondo me questa è stata una delle infinite minchiate che hanno detto i commentatori Rai durante il Gran Premio.

C'è una distanza massima da rispettare, si sa, durante la percorrenza a luci accese... ma da quando in qua bisogna stare a 10 auto di distanza nel momento in cui la SC va a rientrare ai box?

Sono anni che vediamo il leader della gara rallentare tantissimo in mezzo alla pista per trarre vantaggio dalla brusca accelerazione e arrivare sicuro al traguardo, e non sarebbe fattibile se dovesse stare a 10 vetture di distanza (che se ci pensi è pochissimo).

Se dovesse stare così vicino alla SC, non avrebbe modo di compattare il gruppo per poi lanciarsi... per il secondo in classifica sarebbe quasi un gioco stargli negli scarichi per sorpassare.

Non fidarti di quello che dicono quelli là... di F1 ne sanno quanto io di ingegneria spaziale.

Un attimo :asp:. Io la telecronaca durante i gp me la faccio da solo guardando tempi, colore dei caschi e pit stop ;) E guardacaso ci azzecco meglio di loro che hanno monitor, schermi e si trovano pure in loco.

La regola della distanza dalla safety car esiste, tant'è che lo stesso Vettel venne punito proprio per quel motivo nel 2010 durante il GP d'Ungheria. A memoria mi pare che in quell'occasione l'avesse proprio fatta sporca, perchè tra lui e la safety car che rientrava c'era veramente un casino di spazio.

E' evidente che è un pilota che sfrutta al limite queste regole, ma se stavolta non l'hanno pizzicato vuol dire che forse la distanza era regolamentare, o quantomeno non era eccessivamente indietro.

Quello che sottolineavo, in maniera provocatoria e opportunamente corredata di faccine, era che negli anni ci siamo ritrovati in certi casi con piloti penalizzati da regole stupide, come con Webber (che caspita c'entra un arretramento di dieci posizioni in griglia, come se con quest'ultima penalità avesse tratto un vantaggio illecito o danneggiato altri piloti) e in altri casi con assoluzioni quantomeno anomale, con piloti liberi ad esempio di zigzagare 2-3 volte in rettilineo per non farsi passare, o di buttare fuori pista gli altri stringendoli oltre il cordolo.

Non voglio dire che ci sono piloti favoriti, ma che l'applicazione di questi regolamenti cervellotici e iperpunitivi non è quasi mai uniforme.

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