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GP Singapore 2013


Tommitel

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Avrei una domanda politico-sportiva per coloro che seguono/hanno seguito la F1 negli ultimi anni:

confesso che fino all'era Montezemolo-Todt ho seguito abbastanza assiduamente le corse e poi

mi sono progressivamente dedicato ad "altri hobbies", comunque negli anni '80-'90 eravamo a

"quello che va bene alla Ferrari, va bene per la F1" o quasi...

Ora, seguendo i vostri discorsi e i fatti delle ultime stagioni, sembra che Ferrari sia una delle tante

e forse neppure una delle piu' "ascoltate". Io non mi riferisco tanto ai risultati sportivi ma alla

definizione dei regolamenti e delle specifiche tecniche.

La domanda e': cosa e' successo negli ultimi 10 anni, che ho seguito molto distrattamente,

che ha messo in "disparte" Ferrari? Forse disparte e' un termine non appropriato e forse sono OT... e mi scuso

La Ferrari se non sbaglio ha ancora il veto sul regolamento tecnico.

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Se io faccio una legge che vieta di andare da Venezia a Milano.... è chiaro che non è possibile andare da Venezia a Milano in modo lecito. Ma se io da Venezia vado a Bologna, e da Bologna vado a Milano.... tac. Ho scelto un'altra strada che agli altri non è venuta in mente e sono andato da Venezia a Milano in modo del tutto lecito, dato che a) non è vietato andare da Venezia a Bologna e B) non è vietato andare da Bologna a Milano.

Puoi dire che ho barato? Assolutamente no, eppure il risultato ottenuto è proprio quello di essere partito da Venezia ed essere arrivato a Milano.

Non è che se la Red Bull va più veloce, ha automaticamente barato. Ha sicuramente (questo è innegabile) trovato una smagliatura nel regolamento che permette di andare molto più forte degli altri. Per poi poter arrivare a dire che ha barato, bisogna prima provare l'infrazione al regolamento.

Perché partire dal presupposto: va troppo forte = bara, mi sembra un tantino puerile.

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Guest EC2277

Non formalmente, ma sostanzialmente si e ciò spingerebbe il legislatore a correggere la legge, proibendo di vendere un biglietto da Bologna per Milano a chi ha fatto il tragitto Venezia-Bologna nelle stesse 48 ore; giusto per fare un esempio. Ovviamente al fine di poter attuare la legge, il biglietto diverrebbe nominativo e la sua vendita rimarrebbe nella memoria della banca dati centrale delle ferrovie.

Grazie per avermi fornito un ottimo esempio su come si possono sfruttare le zone grigie del regolamento, compiendo azioni formalmente legali, ma sostanzialmente illecite; con la conseguente modifica della regolamentazione vigente.

Modificato da EC2277
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notare il rumore

il mio punto di vista:
il tutto è nato da un'articolo di Giancarlo Minardi (non aymaro o bat-roberto...) che denunciava un rumore anomalo sulla vettura di vettel..
ora se lo dice lui, che un pochettino ne sa, il dubbio mi viene che a red bull abbia qualcosa in piu, e non si tratta di antipatia perche vince o tifo conto perche tengo per la ferrari, da appassionato cerco di capire come sia possibile che vettel con gomme vecchie dia 2 secondi a giro di media ad alonso che le gomme le aveva appena cambiate, perche quel ritmo è stato fatto dopo la saefty car, proprio per permettere al tedesco di rientrare ai pit ed uscire davanti all'asturiano che le gomme le aveva gia cambiate...

se poi sia giusto o sbagliato, li sta al giudizio dei singoli, certo, vero è che se da venezia a milano non ci puoi andare, ma tu trovi il modo di farlo passando per bologna, avrai pure trovato il modo per arrivarci comunque e quindi su carta non sei accusabile di nulla, ma sta di fatto che tu a milano, dove ti è stato detto di non andarci, ti ci ritrovi comunque...
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Sta cosa del possibile traction control (o pseudo traction control) ottenuto attraverso la mappatura mi ha incuriosito.

Discorso puramente tecnico.

Che logica di funzionamento prevederebbe? Quale sarebbe il segnale o la variabile che andrebbe a regolare e a far intervenire il sistema?

Perchè ovviamente un sistema di traction-control è tale se è in anello chiuso, se interviene in base ad un segnale esterno che segnali una perdita di trazione o una condizione che comporterebbe una diminuzione del grip o un punto della pista dove è necessario "tagliare" la potenza messa a terra.

L'individuazione di questa logica, credo, sarebbe discriminante anche per capire se un sistema sia o meno in violazione al regolamento.

Il segnale è dato dalla rotazione della ruota (o di qualcosa a monte)? Il segnale è la posizione sulla pista (GPS)? Il segnale è dato da uno dei parametri interni del motore? Il segnale è, in estrema ratio, il pilota stesso (che cambia settaggio da punto a punto lungo la pista)?

Ecco, secondo me un sistema che gestisce diverse mappe del motore può essere inammissibile nei prima casi dell'elenco qui sopra e ammissibili andando avanti nell'elenco.

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