La Jihad e le guerre dimenticate

[justjames]

Non dobbiamo essere noi quelli sdegnati "per primi".

I primi ad essere sdegnati devono essere loro, i musulmani "normali". Loro sono i primi a doversi staccare da queste bestie. Lo devono fare per loro stessi.

In ultimo, il problema non sono le religioni, ma l'uso che se ne fa da parte di cazzari e teste calde varie et assortite.

[makluf95]

Dopo averne sentite, lette e viste di cotte e di crude dico la mia sulla vicenda:

Sono un cosiddetto "immigrato della seconda generazione" di origine araba, ma figlio di un' uomo che è cittadino italiano da più di 30 anni.

il fatto che i presunti attentatori siano come me, gente di origine araba ma nata in francia e suoi cittadini lo rende ancor più grave.

è stata attaccata la sede di un giornale che si può definire la massima espressione della libertà di stampa e satira, che colpisce duramente chiunque senza tanti problemi.

è un fatto gravissimo, che condanno fermamente perché si è attaccata una delle cose che distingue una democrazia dagli altri tipi di governo, e per farlo sono morti dei loro esponenti.

Non sono le uniche vittime, le terze sono i musulmani ed arabi moderati che ora rischiano di essere paragonati a questa gente, la netta minoranza dei musulmani che non rappresenta e non incarna valori dell' islam.

li chiamiamo estremisti islamici, ma cosa c'è di islamico in questa barbarie? per me quella della religione è solo una coperta, troppo corta che scopre le loro vere intenzioni.

uno dei poliziotti uccisi si chiamava ahmed, come me, questa mattina vedevo poliziotti arabi in tv a proteggere la città. questi sono il simbolo di chi in prima linea è contro l' estremismo. sono arabe le persone che combattono l' isis, è arabo chi combatte in libia per renderla una democrazia laica. sono arabe le persone che condannano e ripudiano più fermamente questi attacchi.

la soluzione quale può essere?

chiudere le moschee? gli unici luoghi, che se controllate ed alla luce del sole, per prime evitano la nascita di nuovi terroristi? chiuderle susciterebbe l'effetto contrario, perché il culto non si fermerebbe, ma prolificherebbe clandestinamente, favorendo l' estremismo.

chiudere le frontiere? è ormai chiaro che chi attacca non è un profugo siriano, è gente che non ha bisogno di arrivare clandestinamente perché ha già la cittadinanza locale.

queste "soluzioni" le ritengo utili solo per alimentare il fuoco dell' intolleranza, e che punirebbero quella stragrande maggioranza che non è l' isis, od altre organizzazioni terroristiche.

Personalmente sono preoccupato: in primo luogo per la minaccia del terrorismo, ma in secondo luogo per il timore che questi eventi portino ad un clima di odio indiscriminato come nel post 11 settembre e questo è per me un incubo ben più probabile del primo, di pari dannosità.

[Aymaro]

Non dobbiamo essere noi quelli sdegnati "per primi".

I primi ad essere sdegnati devono essere loro, i musulmani "normali". Loro sono i primi a doversi staccare da queste bestie. Lo devono fare per loro stessi.

In ultimo, il problema non sono le religioni, ma l'uso che se ne fa da parte di cazzari e teste calde varie et assortite.

riporto un post su FB che cita alcuni comunicati di comunità ismaliche varie

https://www.facebook.com/natalinobalasz/posts/936122693072552

riporto quello della Comunità Islamica del Trentino-Alto Adige

“In merito all'attentato a @charlie_hebbo in Francia esprimiamo la nostra forte condanna senza mezzi termini, e la nostra solidarietà alle famiglie delle vittime, alla Francia e a tutta la stampa. E' un attentato e un crimine contro l'umanità intera e un danno grave non solo alle vittime e ai loro famigliari, ma anche ai valori della stessa religione islamica e ai musulmani che vivono in occidente. Invitiamo tutti a continuare a lavorare insieme per una società coesa e stabile e contro ogni forma di estremismo utilizzando i mezzi civili per risolvere ogni controversia, cioè il dialogo e il rispetto reciproco”.

[Guest EC2277]

Ammesso che solo dopo l'attentato tutti sembrano provare amore per Charlie Hebdo quando poco prima rischiava di chiudere perchè se lo filavano sempre meno, ciò non toglio il fatto che anche loro esageravano un po troppo, e come cittadino mi roderebbe dover pagare degli agenti per quei giornalisti che si divertivano a fare quel tipo di caxxate.

…

Capisco cosa intendi e sono d'accordo con te. Purtroppo l'abuso della satira è un problema insito nella satira stessa, poiché con il termine satira s'intende "qualunque opera letteraria o artistica, vignetta, discorso, atto o atteggiamento ecc. che abbia intenti satirici nei confronti di persone, classi sociali, istituzioni" ed il problema insorge proprio quando chi fa satira abusa del diritto d'espressione per fare sarcasmo (sarcasmo: "ironia particolarmente aspra e amara, dettata dall'intento di ferire o umiliare"). Passare dalla satira al sarcasmo è il segnale che l'autore dell'opera satirica ha perso ogni rispetto per l'oggetto della sua satira, il quale diviene così il bersaglio del suo odio, del suo disprezzo.

Ciò giustifica l'attentato?

No, ma fare satira non significa avere il diritto di offendere od umiliare quanti hanno un pensiero diverso.

Come disse Trucido una volta: «Il rispetto funziona al contrario della carta di credito: con la carta prima si prende e poi si da. Con il rispetto, prima si da e poi si prende» e questa è una considerazione generale, applicabile tanto a Charlie Hebdo, tanto a Linus o ad Il Vernacoliere.

Modificato 8 Gennaio 2015 da EC2277

[TonyH]

No, ma fare satira non significa avere il diritto di offendere od umiliare quanti hanno un pensiero diverso.

Infatti non esiste il "diritto all'offesa", e ci sono apposite norme di diritto civile/penale che lo sanzionano.

Ma un conto è sanzionare un comportamento, ben altro è dire "oh, ben gli sta!". Cosa che francamente mi dà i brividi.

La seconda, non è distante dal "eh, ci credo che l'hanno stuprata, hai visto come si vestiva?"

[Guest EC2277]

…

Ma un conto è sanzionare un comportamento, ben altro è dire "oh, ben gli sta!"

…

Credo che nessuno qua dentro abbia fatto affermazioni simili, che ritengo deprecabili esattamente quanto l'attentato stesso.

[justjames]

Mi spiace, ma se qualcuno ti offende o diffama, beh, ci sono tutti gli strumenti legali per potersi difendere presso gli enti preposti.

L'aver subito un torto, od essere oggetto di diffamazione o blasfemia, non autorizza ad ammazzare chi si è macchiato di quella colpa o torto specifico.

Altrimenti non vivremmo in uno stato di diritto che tutela tutti tramite le sue leggi e gli enti preposti, ma sotto legge del taglione.

[TonyH]

Credo che nessuno qua dentro abbia fatto affermazioni simili, che ritengo deprecabili esattamente quanto l'attentato stesso.

Sottolineare che "se la sono cercata", è un modo più raffinato di affermare quanto ho detto Ed è una linea di pensiero a mio avviso da non avvicinarsi mai. Specie in casi come questi.

tra il non condividere un'opinione, e il non permettere fisicamente che l'opinione venga espressa, passa il mondo in mezzo.

[Guest EC2277]

Io non ho scritto codesta frase, ergo non la penso e non mi pare di averla letta.

[ijs]

Questo giornale è diventato un obiettivo ...ma lo scopo non è far tacere questo giornale ,il problema non è la libertà di stampa

i terroristi hanno come scopo quello di far diventare i paesi europei XENOFOBI nei confronti dei mussulmani

Sperano che qui iniziamo a mandarli via ...a ghettizarli ....a deportarli ,aumentare la tensione e dare linfa a la guerra fra culture / religione

aumentare la nostra paura e la nostra diffidenza e trasformarla in ODIO !!!

perchè sono i mussulmani che abitano da noi in ITALIA in FRANCIA ,in EUROPA che porteranno democrazia e libertà e pace nei loro paesi di origine.