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La Jihad e le guerre dimenticate


JackSEWing

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Guest EC2277

I miei due centesimi: siamo all'alba di un clamoroso cambio d'interlocutore favorito degli Stati Uniti nel vicino oriente. I tempi non sono ancora maturi e magari sarà "un'alleanza di fatto", ma se la situazione continuerà a degenerare così ed il doppio gioco delle monarchie arabe diverrà sempre più evidente, allora ne vedremo delle belle; dal punto di vista delle alleanze.

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i miei due centesimi: Siamo all'alba di un clamoroso cambio d'interlocutore favorito degli stati uniti nel vicino oriente. I tempi non sono ancora maturi e magari sarà "un'alleanza di fatto", ma se la situazione continuerà a degenerare così ed il doppio gioco delle monarchie arabe diverrà sempre più evidente, allora ne vedremo delle belle; dal punto di vista delle alleanze.

iran? :o

"post fata resurgam." (cit.)

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Guest EC2277

Vi stupirebbe?

Guardate come l'Amministrazione Obama si è defilata dalla questione siriana (con gran scordo degli alleati di sempre: i sauditi), i messaggi di distensione che Obama ha recentemente lanciato all'indirizzo del Presidente iraniano attualmente in carica, la richiesta d'aiuto da parte del Governo iraniano in Irak. Se non sono segnali di un possibile ribaltamento dei rapporti tra Iran e Stati Uniti questi, non so cosa potrebbero essere.

Certo non credo che si arriverà ai buoni rapporti che c'erano all'epoca dello Scià di Persia, ma un avvicinamento è innegabile; ancorché cauto e circostanziato ad eventi straordinari.

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Se non sono segnali di un possibile ribaltamento dei rapporti tra Iran e Stati Uniti questi, non so cosa potrebbero essere.

si certo, solo che mi lasciano perplesso

comunque sarebbe la prima scelta un pò saggia dopo 60 di politica estera dissennata...

Suzuki Swift, 1.3 DDIS 75 CV, B-Cool (2014)

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Vi stupirebbe?

Guardate come l'Amministrazione Obama si è defilata dalla questione siriana (con gran scordo degli alleati di sempre: i sauditi), i messaggi di distensione che Obama ha recentemente lanciato all'indirizzo del Presidente iraniano attualmente in carica, la richiesta d'aiuto da parte del Governo iraniano in Irak. Se non sono segnali di un possibile ribaltamento dei rapporti tra Iran e Stati Uniti questi, non so cosa potrebbero essere.

Certo non credo che si arriverà ai buoni rapporti che c'erano all'epoca dello Scià di Persia, ma un avvicinamento è innegabile; ancorché cauto e circostanziato ad eventi straordinari.

no no, per carità, non mi stupiurei...

vorrei capire però noi europei cosa intendiamo fare... :pen:

"post fata resurgam." (cit.)

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Guest EC2277

Credo che faremo ciò che abbiamo sempre fatto da 60 anni a questa parte: osserviamo l'evolversi degli eventi e cerchiamo di ricavarne il massimo vantaggio possibile, esponendoci il meno possibile.

Potrà non essere bello a dirsi, ma finora agli stati dell'Unione ha fatto comodo giocare a fare gli alleati fedeli degli Stati Uniti: ha consentito loro di godere di quasi tutti i vantaggi che potevamo avere dall'adottare una politica d'intervento militare d'alto livello (ad alcuni ha fatto più comodo e ad altri di meno), pur facendone una di basso profilo. Politica che è l'unica adottabile dagli stati dell'Unione, poiché tutt'ora i loro interessi sono contrastanti (per questo l'Unione Europea è così disunita) e ciò, unito alla debolezza politica di molte nazioni dell'Unione, non le consente di proporsi come un attore di primo piano sulla scena internazionale.

Modificato da EC2277
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l'unica cosa sensata da fare è picchiare duro il fondamentalismo islamico, fare pace con i nemici di sempre (Russia, Iran e Regimi arabi laici ex filosovietici) ed emarginare le monarchie del golfo.

finchè gli USA (e gli alleati europei pecoroni) continueranno a fare la pantomima di quello fatto durante l'invasione sovietica dell'afghanistan, ovvero sovvenzionare ed armare gentaglia tappandosi occhi e naso su chi siano effettivamente queste persone e quali siano i loro veri scopi, solo ed esclusivamente per arrecare danno all'avversario ideologico e commerciale di turno (URSS un tempo, Russia e Iran ora) avremo sempre problemi...

far cadere assad per far contenti i sauditi...non è la genialata del secolo

certo, nel breve periodo hai i tuoi guadagni (come pensavi di averli con la caduta di saddam) ma alla fine, dopo un decennio di guerra, quanto effettivamente hai guadagnato e quanto hai perso?

e quanto ancora spenderai per impedire che l'irak e quella metà della siria non in mano ad assad diventi un califatto estremista fucina di terrorismo?

e quanto spenderai se fallirai e dovrai fare i conti con questa nuova nazione che ha fatto della guerra a tutto ciò che esula dall'interpretazione più stringente del corano la sua ragione di vita?

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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ha consentito loro di godere di quasi tutti i vantaggi che potevamo avere dall'adottare una politica d'intervento militare d'alto livello

a me sembra che solo uk e francia abbiano avuto le briciole, a tutti gli altri nemmeno quelle

l'unica cosa sensata da fare è picchiare duro il fondamentalismo islamico, fare pace con i nemici di sempre (Russia, Iran e Regimi arabi laici ex filosovietici) ed emarginare le monarchie del golfo.

finchè gli USA (e gli alleati europei pecoroni) continueranno a fare la pantomima di quello fatto durante l'invasione sovietica dell'afghanistan, ovvero sovvenzionare ed armare gentaglia tappandosi occhi e naso su chi siano effettivamente queste persone e quali siano i loro veri scopi, solo ed esclusivamente per arrecare danno all'avversario ideologico e commerciale di turno (URSS un tempo, Russia e Iran ora) avremo sempre problemi...

far cadere assad per far contenti i sauditi...non è la genialata del secolo

certo, nel breve periodo hai i tuoi guadagni (come pensavi di averli con la caduta di saddam) ma alla fine, dopo un decennio di guerra, quanto effettivamente hai guadagnato e quanto hai perso?

e quanto ancora spenderai per impedire che l'irak e quella metà della siria non in mano ad assad diventi un califatto estremista fucina di terrorismo?

e quanto spenderai se fallirai e dovrai fare i conti con questa nuova nazione che ha fatto della guerra a tutto ciò che esula dall'interpretazione più stringente del corano la sua ragione di vita?

hai centrato perfettamente il punto

Suzuki Swift, 1.3 DDIS 75 CV, B-Cool (2014)

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cioè, ma leggete qua.....

I QAEDISTI IN IRAQ CON LE ARMI DELLA CIA PER I RIBELLI SIRIANI - Analisi Difesa

I QAEDISTI IN IRAQ CON LE ARMI DELLA CIA PER I RIBELLI SIRIANI

di Luca Susic16 giugno 2014, pubblicato in Enduring freedom

cover13-300x168.jpg Le armi croate acquistate l’anno scorso dall’Arabia Saudita per armare i ribelli siriani che combattono il regime di Bashar Assad sono finite “misteriosamente” nelle mani dei jihadisti dello Stato Islamico di Iraq e Levante (ISIS) che le impiega nell’offensiva che ha portato in pochi giorni alla conquista di quasi tutto ilo Nord Iraq e per l’attacco a Baghdad. Come riportano alcuni media di Croazia e Serbia, infatti, nella rete web è possibile trovare foto di combattenti dell’ISIS armati di lanciagranate RBG-6 (nella foto d’apertura), i lanciarazzi anti-carro M79 Osa e il cannone senza rinculo M60, tutte forniture croate a suo tempo fornite ai ribelli siriani con un ponte aereo tra Croazia e Giordania che secondo alcune fonti avrebbe trasportato anche armi dell’Est Europa di diversa provenienza.

ISISS1_673769S1-300x150.jpgSecondo il quotidiano di Zagabrese Jutarnji List , il materiale attualmente utilizzato dai qaedisti in Iraq è stato in gran parte inviato direttamente in Siria per mezzo di 75 voli civili partiti dall’aeroporto Internazionale di Zagabria. Questi trasporti, avvenuti nel corso del 2012 e del 2013, sarebbero consistiti in circa 3 mila tonnellate di armi e munizioni raccolte grazie all’aiuto determinante degli Stati Uniti, interessati ad appoggiare le fazioni “sotto controllo” e impegnate nella guerra contro Assad. Il supporto della CIA al flusso clandestino di armi dirette ai ribelli siriani non è un mistero ed è già stato più volte segnalato da dettagliati reportage dei media statunitensi da Turchia e Giordania, retrovie strategiche per i rifornimenti e l’addestramento degli insorti siriani.

M79-Osa-comparison-300x182.jpg Aiuti che evidentemente non hanno raggiunto solo le formazioni “moderate” o filo occidentali. Sebbene già nei primi mesi seguenti all’inizio di queste “spedizioni” fossero giunte informazioni secondo cui il materiale era finito nelle mani di gruppi estremisti, l’operazione continuò senza interruzioni. Fra le fazioni beneficiarie degli aiuti provenienti dalla Croazia, sarebbero annoverabili i salafiti di Ahrar al-Sham, l’Esercito Siriano Libero e ovviamente l’ISIS.

Già nel marzo 2014, comunque, il blogger inglese Eliot Higgins aveva mostrato sul suo sito internet prove fotografiche secondo cui il materiale destinato al fronte anti-Assad era giunto in Iraq e veniva regolarmente utilizzato dall’ISIS contro le forze governative irachene. Le foto mostravano i lanciarazzi M79 Osa e lanciagranate RBG-6.

irak460_673771S0-300x195.jpgSecondo Higgins poiché nessun stato dell’area utilizzava tali armi, era logico pensare che queste dovevano per forza provenire direttamente dalla vicina Siria ed essere quindi state comprate dall’Arabia Saudita e smistate attraverso la Giordania. La fornitura di armi croate all’ISIS lascia aperti molti dubbi circa il “doppio gioco” dei sauditi e forse anche degli statunitensi nell’armare e sostenere sottobanco gruppi jihadisti e qaedisti che ufficialmente Riad e Washington dicono di voler combattere.

E’ singolare notare che in questo difficile momento per l’Iraq le armi croate sono in dotazione anche alle forze Governative regolari e quelle del Governo regionale dei Kurdistan, impegnate a combattere l’avanzata degli Islamisti. Come riporta Defender.hr, infatti, Baghdad l’anno scorso è stato il primo compratore straniero di pistole HS-2000 e fucili d’assalto VHS.

le armi che hai passato sottobanco ai ribelli MODERATI e SOTTO CONTROLLO :disp2: :disp2: sono magicamente finite in mano all'ISIS? ma dai?

eeeh certo che la vita è sempre piena di sorprese e di imprevedibili fatalità....

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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