Vai al contenuto

La Jihad e le guerre dimenticate


JackSEWing

Messaggi Raccomandati:

se Israele spegnesse Iron Dome probabilmente sarebbero pari... senza contare quando Hamas tira razzi che ricadono su Gaza stessa.... :disp2:

iron dome non esiste da sempre(2011 e per la cronaca è stato installato più per la minaccia katiusha che per i razzi provenienti da gaza),prima del suo arrivo le vittime di razzi qassam si contano su 3 mani. dal 2000 al 2007 10 vittime.

poche parole

questa è la strabiliante potenza dei qassam.

Link al commento
Condividi su altri Social

L'articolo è interessante, ma non formula la domanda fondamentale: cosa fa Hamas per proteggere i propri civili?

La risposta è agghiacciante: nulla, anzi usa le loro morti per giustificare le proprie azioni.

Beh assolutamente nulla, anzi le massimizza facendo partire i quassam dalle abitazioni civili e accanto ad ospedali o scuole, in un posto per giunta dalla densità abitativa altissima. Senza contare che hamas chiede ai propri cittadini di non lasciare le proprie abitazioni oltre ad usare scudi umani, martiri, sugli obbiettivi, bollando i volantini, gli sms e i colpi di avvertimento dell'esercito israeliano verso i civili come propaganda. Sono delle bestie e basta, per questo l'articolo ha perso poco tempo e si è focalizzato più sul punto di vista israeliano. Ma lì hamas o meno non cambierà mai niente. Se scomparirà ci saranno sempre jihadisti o salafiti a prendere il loro posto.

Modificato da gigione1
Link al commento
Condividi su altri Social

se Israele spegnesse Iron Dome probabilmente sarebbero pari... senza contare quando Hamas tira razzi che ricadono su Gaza stessa.... :disp2:

iron dome: come spendere 50 mila $/cadauno per abbattere un missile che ne costa 500:lol:

credo che sarebbe stato molto più conveniente un sistema antimissile basato su cannoni automatici a controllo computerizzato come quelli in dotazione a molte navi militari, una raffica di mitragliera costa molto meno di un missile terra-aria:lol:

questa è la strabiliante potenza dei qassam.

quello è il modello più piccolo penso, con circa 1kg di esplosivo non ad alto potenziale, comunque alcuni sono ben più grossi anche se sempre di roba artigianale si parla

Suzuki Swift, 1.3 DDIS 75 CV, B-Cool (2014)

Link al commento
Condividi su altri Social

In Libia abbiamo vinto. :si:

Oltre 20 velivoli distrutti a Tripoli - Analisi Difesa

[h=2]OLTRE 20 VELIVOLI DISTRUTTI A TRIPOLI[/h]di Redazione

23 luglio 2014, pubblicato in

News

Damaged_A330_Tripoli_400x300-300x225.jpgLe forze aeree libiche hanno perduto parte dei loro pochi velivoli operativi nei bombardamenti di razzi e nei combattimenti tra milizie che hanno interessato negli ultimi giorni l’aeroporto di Tripoli imponendone la chiusura. L’unico cargo Il-76T in servizio è stato messo fuori uso a colpi di Rpg e si è incendiato. Al 16 luglio almeno 20 dei 31 aerei commerciali che risultano parcheggiati all’aeroporto di Tripoli sono stati danneggiati o distrutti per un danno valutato 2 miliardi di dollari dalla Tripoli International Airport administration. Tra i velivoli colpiti figurano un Bombardier CRJ-900 e diversi Airbus A-320 e A-330 delle compagnie Afriqiyah Airways e Libyan Airlines.

Inutilizzabile anche un elicottero delle Guardie di frontiera Agusta A109E Power, distrutto il 14 luglio da un lancio di razzi mentre un altro velivolo dello stesso tipo, parcheggiato a fianco, è stato danneggiato insieme a un AW-139 della polizia che ha subito danni minori secondo quanto riferito da Air Forces Daily.

Per ovviare alla crisi dovuta dalla chiusura dell’aeroporto di Tripoli, la città di Zuwara si sta preparando ad accogliere voli nazionali e internazionali secondo quanto riferito nei giorni scorsi dall’agenzia di stampa libica Lana, citando il manager dell’aeroporto nella città nell’ovest della Libia. “La struttura di Zuwara è in grado di accogliere voli internazionali, ci sarebbe solo bisogno di manutenzione, oltre al sostegno di unità dell’aviazione civile e l’approvazione del ministero dei Trasporti” ha spiegato Fathi Al Hamisi.

Altre alternative sono costituite dall’utilizzo come scalo civile dell’aeroporto militare di Mitiga, a Tripoli, e quello di Misurata, città a circa 200 chilometri a est di Tripoli in mano a milizie protagoniste degli scontri in atto nella capitale. I due scali hanno cominciato ad accogliere nei giorni scorsi voli internazionali per ovviare alla crisi. La maggior parte delle compagnie internazionali hanno annullato i voli a causa dei disordini.

Foto: Defenceweb

già Zarathustra

"la 4C sarà un trabiccolo per incompetenti" (Ipse dixit)

Link al commento
Condividi su altri Social

non capisco il senso di quel abbiamo vinto?

Nel senso che noi occidentali siamo andati a portare la democrazia cacciando il dittatore cattivone completando la missione con successo.

Il fatto che insieme alla democrazia abbiamo portato una guerra civile è un piccolo effetto collaterale...

Penso che intenda questo.

Link al commento
Condividi su altri Social

Nel senso che noi occidentali siamo andati a portare la democrazia cacciando il dittatore cattivone completando la missione con successo.

Il fatto che insieme alla democrazia abbiamo portato una guerra civile è un piccolo effetto collaterale...

Penso che intenda questo.

ah ok:roll:

Suzuki Swift, 1.3 DDIS 75 CV, B-Cool (2014)

Link al commento
Condividi su altri Social

Guest EC2277
non capisco il senso di quel abbiamo vinto?

A Viareggio diremmo che abbiamo vinto il "Mongolino (deficiente) d'oro": abbiamo aiutato rovesciare un dittatore per ritrovarci una guerra civile a due passi da casa.

Il bello è che la Libia è il nostro terzo fornitore di metano (copre il 12,5% del nostro fabbisogno) e volete sapere quali altre nazioni sono sul podio?

Al secondo posto c'è la Russia, con il 30% circa ed al primo posto c'è l'Algeria!

Non so quanto metano importiamo dall'Algeria (sicuramente più del 30%), però tale metano passa per la Tunisia…

Insomma più del 72,5% del metano che importiamo proviene da nazioni nelle quali è in corso una guerra civile o vi o passa attraverso.

:redd

Rettifico: secondo il sito http://www.eniscuola.net/it/energia/contenuti/gas-naturale/left/estrazione-e-trasporto/il-gas-in-italia/ il 5,1% del metano proviene dalla Libia (è il 4° importatore), il 28% dalla Russia (è il secondo importatore) ed il 32,7% dall'Algeria, che è il primo importatore.

Il totale è di quasi il 66%; ora mi sento più tranquillo.

Modificato da EC2277
Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.