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Ducati Desmosedici GP14 - I segreti di Ciabatti


Stiletto

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Ciabatti: "E' arrivato il tempo delle scelte radicali"

Il responsabile del programma MotoGp Ducati annuncia novità importanti per il 2014, ma per ora restano segrete

"L’evoluzione senza rivoluzione non ha dato i risultati sperati. Adesso è arrivato il tempo delle scelte radicali e assicuro che sono già state prese". Pare piuttosto chiaro il messaggio che Paolo Ciabatti, responsabile del programma MotoGp della Ducati, in questa breve dichiarazione rilasciata alla Gazzetta dello Sport.

La politica dei piccoli passi invocata dai nuovi vertici del reparto corse di Borgo Panigale non ha dato i risultati sperati, perchè dopo quasi un anno di lavoro il distacco delle Desmosedici dalle Honda e dalle Yamaha si attesa ancora intorno al secondo. Dall'anno prossimo quindi ci saranno novità importanti, sulle quali però c'è ancora parecchio mistero: "Non posso svelare nulla" ha aggiunto Ciabatti.

Per vedere in pista la GP14 (se si chiamerà così) bisognerà attendere però i test del prossimo febbraio a Sepang. Questo vuol dire che ancora una volta la Rossa parte in ritardo rispetto alla concorrenza, visto che Honda e Yamaha hanno già portato in pista la moto 2014. Ciabatti, infatti, non vuole farsi false illusioni: "Non ci si illuda di combattere ad armi pari con gli altri in un giorno o due".

Non bisogna dimenticare poi che nel weekend di Misano si era manifestato anche il malumore del main sponsor Philip Morris, il cui contratto con Ducati scade al termine del 2014, nelle parole del vicepresidente Maurizio Arrivabene. In riferimento a questo, Ciabatti assicura che l'anno prossimo ci sarà una svolta importante: "Abbiamo degli impegni verso chi ci sostiene fin dal nostro arrivo nel Motomondiale. Ci sono grosse cose in vista, garantisco".

Ciabatti pare piuttosto abbottonato sulla nuova creatura della casa di Borgo Panigale, anche se fa intendere che la GP13 (a tutti gli effetti una sorta di Frankestein) sia arrivata ormai a fine vita, lasciando il posto ad un mezzo totalmente nuovo. Che comunque non si vedrà prima di Febbraio 2014.

Articolo qui: Ciabatti: "E' arrivato il tempo delle scelte radicali"

Interessante poi, anche questo:

Ciabatti (Ducati): "Nel 2014 parte la rivoluzione" - MotoGP - Moto.it

Andrea Dovizioso si morde la lingua. “Sono in una situazione difficile: vorrei parlare ma non posso. Sia chiaro: non voglio dire contro nessuno, la colpa è di tutti, quindi anche mia e della mia squadra, della quale, peraltro, sono contentissimo. E’ evidente che qualcosa non ha funzionato: ho avuto la fortuna di lavorare con tanti team, nel paddock c’è tanta gente competitiva. Vediamo alla fine dell’anno se mi avranno ascoltato”.
Modificato da Stiletto
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MotoGP | Dovizioso: “Problemi irrisolti, questo è il problema Ducati”

28 settembre 2013 - Se anche Andrea Dovizioso comincia a lamentarsi, vuol proprio dire che la situazione in casa Ducati è arrivata al limite. Dopo tanti mesi di pazienza, duri test, promesse e aspettative, il Dovi pare frustrato da un certo immobilismo da parte dei tecnici di Borgo Panigale.

Il pilota Ducati Andrea Dovizioso in una intervista rilasciata all’inviata di MCN si è lamentato del fatto che se la Ducati era già in ritardo rispetto a Honda e Yamaha c’è da preoccuparsi per la prossima stagione 2014 in quanto i programmi non sono ancora affatto chiari.

Andrea Dovizioso ha detto: “Certo che dobbiamo essere preoccupati perché la realtà è davanti agli occhi di tutti. Ma in questo momento, il futuro non è deciso, per quello che ne so, quindi purtroppo per parlare del 2014 è troppo presto perché i dettagli non sono chiari e siamo in una situazione difficile. Sappiamo i problemi che abbiamo ma non possiamo risolverli ora, quindi non possiamo aspettarci niente di speciale. Tutto quello che possiamo fare è spingere al 100% e cercare di ottenere il massimo dalla nostra attuale Ducati Desmosedici GP13. Il massimo che facciamo è quello di portare la moto al limite”.

Il forlivese Andrea Dovizioso ha detto che un aspetto frustrante della sua difficile carriera Ducati è che ha sempre chiesto che la Ducati Desmosedici fosse aggiornata e migliorata continuamente: “Questa è una richiesta che ho fatto fin dall’inizio della stagione e ancora nessuno si rende conto della situazione e io non ho una risposta.”

Per Dovizioso serve un cambiamento di personale nei punti chiave o il reclutamento di nuovi tecnici che sono fondamentali per aiutare la Ducati ad uscire dalla crisi attuale: “Questo è il punto chiave e ne abbiamo parlato fin dall’inizio della stagione. Il punto chiave non è la moto. Se fino ad ora non abbiamo risolto il problema vuol dire che è una conseguenza del problema. Dobbiamo fissare un punto di partenza diverso ma nulla è ancora deciso. Chi ha lavorato sulla moto non ha risolto il problema, questo è il problema. Hanno un’idea, ma ancora non hanno risolto il problema. Non credo che nessuno sappia davvero come risolverlo. Il grosso problema è dare la svolta, ma non è l’unica ragione per cui abbiamo un grande divario dai primi. Possiamo parlare di tante possibilità ma non ho alcuna risposta al riguardo e nessuno può darmela in questo momento”.

MotoGP | Dovizioso: "Problemi irrisolti, questo è il problema Ducati"

Se alle dichiarazioni di Dovizioso sommiamo quelle di Domenicali penso che sia facile intuire su quale fronte stanno lavorando più insistentemente.

MotoGP, Ducati, Domenicali: «Torneremo presto competitivi»

L'amministratore delegato della scuderia parla delle attuali difficoltà organizzative

FRANCOFORTE - «Stiamo lavorando per migliorare la nostra struttura organizzativa perché la situazione attuale non ci soddisfa». Lo ha affermato Claudio Domenicali, da quattro mesi amministratore delegato della Ducati controllata da Volkswagen attraverso Audi, parlando con i giornalisti a Francoforte.

«Siamo l'unica casa non giapponese che compete a livello mondiale in MotoGp con prototipi e siamo gli unici non giapponesi ad avere vinto un campionato negli ultimi 38 anni. Quello Gp è un campionato molto complesso».

MotoGP, Ducati, Domenicali: «Torneremo presto competitivi» - Moto Gp / Motomondiale / Moto - Tuttosport

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  • 2 settimane fa...

Comincia a delinearsi meglio il futuro di Ducati Corse e delle "scelte radicali": sembrerebbe ufficiale l'arrivo di Gigi Dall'Igna.

In sostanza, pare che dopo il rifiuto categorico di quest'estate qualcosa sia cambiato. Che poi sia cambiato tra le teste Piaggio nel modo di intendere le corse o Borgo Panigale tutta abbia deciso di acconsentire alle sue richieste (non solo economiche), non è dato sapere. E non basterà nemmeno un comunicato stampa a fugare i dubbi, immagino.

Per il momento il crisma dell'ufficialità manca, quindi attendiamo fiduciosi :pop:

Questi gli articoli:

Dall?Igna passa in Ducati - Motociclismo

Da tempo ormai si vocifera dell’arrivo di Gigi Dall’Igna a Borgo Panigale. L’ingegnere attualmente a capo della squadra corse Aprilia è stato da più parti indicato come l’unico che può risollevare le sorti della Ducati dopo un anno davvero orribile nei campionati MotoGP e SBK. Finora sono state solo voci, ma possiamo darvi per certo che Dall’Igna ha comunicato ai propri uomini in Aprilia che per la prossima stagione sarà uomo Ducati. Manca ancora l’annuncio ufficiale del diretto interessato nonché delle Case coinvolte, ma è una notizia per cui ci sentiamo di non usare il condizionale. Anche perché Max Biaggi (@maxbiaggi) ha twittato così: È ormai certo che Gigi Dall'Igna n.1 Reparto corse Aprilia sarà un uomo Ducati da oggi. In bocca al lupo per questa nuova avventura”...A BOLOGNA, MA A FARE CHE?Piuttosto non è ancora chiaro cosa farà Dall’Igna a Bologna. Si parla di un incarico che potremmo definire da… “nuovo Preziosi”, quindi con pieni poteri per quanto riguarda le scelte tecniche . Ma non si sa se questo si riferirà solo alla MotoGP o anche alla SBK, solo alle corse o anche alla produzione, alleggerendo così Domenicali che, oltre alle importanti decisioni strategiche dovute alla nuova carica di Amministratore delegato, ancora è molto coinvolto in quelle tecniche.

MotoGP 2014 Ducati, intreccio Hayden Dall'Igna, il futuro è ancora incerto

Hayden, Aspar e Dall'Igna difficilmente insieme.

Sembrava che ormai fosse solo una formalità quello della firma tra Nicky Hayden e il team Aspar. Fino a ieri infatti era quasi certo che il campione americano avrebbe guidato una Aprilia ART nel team di Jorge Martinez. In questo team sarebbe approdato anche Gigi Dall'Igna, uomo chiave per la decisione di Hayden. Gigi infatti, per lo statunitense rappresenterebbe una sicurezza importante, visti i risultati in Aprilia SBK. Nicky, dopo i quattro lunghi anni in Ducati in cui è stato a digiuno di risultati, vuole avere una linea guida tecnica sicura e affidabile. Invece pare proprio che la casa di Borgo Panigale ci abbia messo lo zampino. Dopo un primo approccio Dall'Igna – Ducati, infatti,la risposta era stata negativa, non per ragioni economiche, ma per altre ben motivazioni più importanti. L'offerta infatti non includeva tutte le prerogative per riorganizzare la divisione corse a causa di dictat "restrittivi" del management di Audi, proprietario della casa bolognese. Adesso però pare che Ducati abbia accettato tutte le richieste di Gigi Dall'Igna, e sembra che quest'ultimo si sia deciso a collaborare con la Rossa. Nicky Hayden, ovviamente, venuto a conoscenza del fatto si è indispettito perché senza il grande costruttore di vittorie in casa Aprilia, il progetto con il team Aspar non è più così appetibile. Del momento di indecisione di Nicky sembra voglia approfittarne Honda, che ha offerto al pilota una production racer, la stessa che aveva testato Casey Stoner qualche settimana fa e che potrebbe essere gestita dal team Aspar nel 2014, con rapporti diretti all'HRC. In tutto questo anche Honda America avrebbe alcuni interessi ed economicamente sosterrebbe il progetto a favore di Hayden. L'ultima incognita che rimane da risolvere è il caso Dall'Igna: l'ingegnere vorrebbe lavorare con Hayden, ma quest'ultimo non ne vuole più sapere della Ducati. Chi rinuncerà a cosa? Non ci resta che aspettare.:

Modificato da sarge
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Confermato Gigi Dall'Igna nuovo direttore generale Ducati Corse Gigi Dall'Igna nuovo Direttore Generale Ducati Corse. Gobmeier in Volkswagen

Ducati ha ufficializzato la nomina dell’Ing. Luigi Dall’Igna qualenuovo Direttore Generale Ducati Corse. L’Ing. Dall’Igna riporterà direttamente a Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati Motor Holding. L’Ingegner Bernhard Gobmeier, Direttore Generale Ducati Corse durante gli ultimi dieci mesi, rientrerà in Germania per ricoprire un nuovo ruolo all’interno delgruppo Volkswagen Motorsport. Un ruolo prestigioso e strategico per il cinquantaquattrenne ingegnere bavarese, che gli permetterà di proseguire un percorso di crescita professionale all’interno del gruppo VW.Una nuova ed importante sfida attende l’Ingegnere veneto. Riportate le Ducati alla vittoria non sarà certo facile. Ma non gli manca certo l’esperienza. In MotoGP c’è da rifare un progetto da zero. Della moto attuale si salva ben poco. I piloti Ducati, compresi quelli privati, hanno più volte espresso il proprio malcontento sull’attuale Desmosedici. Lo stesso dicasi per i piloti che corrono o hanno corso con la Ducati 1199 Panigale nel Mondiale SBK. Anche se sulla 1199 Panigale c’è meno lavoro da fare, c’è comunque da riportare ai vertici una moto che nelle derivate dalla serie l’ha spesso fatta da padrona.

Dall’Igna (47 anni) vanta una significativa conoscenza nel mondo del motorsport, in particolare nel Motomondiale e nella Superbike, dove ha maturato importanti esperienze. Le competenze del nuovo manager Ducati Corse permetteranno all’azienda di Borgo Panigale di focalizzare ulteriormente da un punto di vista tecnico la propria attività sportiva, creando le premesse per una nuova fase di sviluppo e di incremento nelle competizioni.

in bocca al lupo;)

Modificato da sarge

Spalanca nel vento la botola,

assumi la forma di un angelo

e via pel tuo nuovo destin.

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MAh...speriamo bene.

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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Lo dissi che uno che non ha combinato una mazza in sbk non poteva rendere vincente una motogp,neppure con i soldi di audi...

E comunque la panigale non è da equiparare alla desmosedici.

Hanno problematiche diverse.

Dall'Igna in ducaudi,significa anche che piaggio vuole ridimensionare il reparto corse aprilia?

Peccato che in piaggio permanga questa mentalità....era già successo ai tempi della gilera...speriamo non facciano la stessa fine.

P.S.Sarebbe simpatico riportare almeno in parte le fonti e non inserire solo il link nelle discussioni,grazie per la collaborazione.

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Leggendo qua e là.. L'andare via di Dall'Igna da Noale potrebbe essere ricondotto al volere contrastante delle due parti: l'ingegnere voleva "rifare qualcosina" in MotoGP ed Aprilia non era molto favorevole. Certo è che la "strana" situazione dei due piloti Aprilia in SBK, e Sykes con la verdona che è da poco in vetta alla classifica non è assolutamente imputabile alla moto o alla parte tecnica: l'RSV4 è al momento la SBK da battere appunto per il suo equilibrio.

Personalmente, soprattutto dopo l'ultima intervista ad Hayden (che ricordava come mancasse un vero e proprio capo come Preziosi era stato al tempo) vedo l'ingaggio di Dall'Igna una buonissima notizia ;-)

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Aprilia addossa a dall'igna gli "scarsi" risultati in sbk 2013...boh...fatto è che guintoli ha vinto 1 e dico una gara....e laverty si è spatafasciato più di una volta

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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Personalmente, soprattutto dopo l'ultima intervista ad Hayden (che ricordava come mancasse un vero e proprio capo come Preziosi era stato al tempo) vedo l'ingaggio di Dall'Igna una buonissima notizia ;-)

D'accordo, qui c'è qualcuno un po' paragnosta: stavo per esternare lo stesso pensiero, ovvero come mancasse un Preziosi capace di dirigere il lavoro della Ducati.

Modificato da EC2277
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