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Gp di philip island.Mondiale riaperto?


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Il Gp d'Australia 2013 di MotoGp sarà ricordato probabilmente come quello degli errori clamorosi: è iniziato tutto con quello dellaBridgestone, che ha portato a Phillip Island delle gomme incapaci di fare più di 10 giri in sicurezza con il maggior grip del nuovo asfalto del tracciato australiano. Ma il più grave lo ha commesso poi la Honda, che ha letto male le regole stravolte della gara di oggi, portando alla squalifica di Marc Marquez e permettendo a Jorge Lorenzo di riaprire un Mondiale che sembrava già chiuso.

Ma andiamo con ordine, perchè oggi di cose da raccontare ce ne sono davvero tante. Dopo le difficoltà mostrate dalle gomme, ed in particolare dal fenomeno di blistering che colpiva la posteriore, la Direzione Gara ha deciso di ridurre a 19 tornate la distanza di gara, imponendo un pit stop obbligatorio per il cambio della moto a cavallo tra il nono ed il decimo giro (la Bridgestone garantiva la gomma per un massimo di dieci giri).

Ed è incredibile lo sbaglio che ha commesso la Honda in questo frangente: dopo che Dani Pedrosa era rientrato al nono giro e Jorge Lorenzo al decimo, il leader della classifica iridata ha atteso invece di completarne 11 prima di fermarsi. Il regolamento parlava chiaro, il massimo consentito erano dieci tornate prima dello stop, quindi per "El Cabronsito" è arrivata inevitabile la bandiera nera (stessa sanzione applicata anche a Damian Cudlin e Bryan Staring per il medesimo motivo).

Una batosta per le sue ambizioni iridate, perchè di contro Lorenzo ha disputato una prova perfetta, comandando dall'inizio alla fine, con il solo brivido di un contatto proprio con Marquezsubito dopo il cambio moto (Marc era rientrato dalla pitlane in maniera piuttosto spavalda). Con la sua sesta vittoria stagionale e approfittando del contemporaneo zero del rivale della Honda, il portacolori della Yamaha si è quindi riportato a -18 con rinnovate ambizioni nella corsa al titolo a due gare dal termine.

Alle sue spalle si è piazzato Dani Pedrosa, che a sua volta ha completato la giornata nera dellaHonda con un altro errore avvenuto nelle fasi di pit stop. Lo spagnolo è rientrato tagliando oltre la linea bianca e quindi dopo il cambio moto è stato costretto a cedere la posizione a Marquezprima che questo venisse squalificato. Una situazione che lo ha attardato nella fase centrale della corsa, quando sembrava poter essere lui la minaccia più concreta per il "Black Mamba". Anche per Dani comunque resta ancora accesa la fiammella iridata a -34.

Ritorna sul podio Valentino Rossi, che però è stato ancora una volta relegato a battagliare nel secondo gruppetto con Cal Crutchlow ed Alvaro Bautista. Come già accaduto più volte in questa stagione, il "Dottore" ha regolato i due piloti satellite di Yamaha ed Honda, precedendoli al termine di una volata che si è risolta solo sotto alla bandiera a scacchi.

Dopo una bellissima partenza, che lo aveva visto risalire addirittura fino al quarto posto,Bradley Smith alla fine si è piazzato sesto con la sua Yamaha Tech 3, precedendo il terzetto diDucati composto da Nicky Hayden, Andrea Iannone ed Andrea Dovizioso. La top ten si chiude con la ART-Aprilia di Randy De Puniet, che quindi si impone tra le CRT.

Una cosa è certa, questa gara potrebbe lasciare molti strascichi polemici. E forse potrebbe anche iniziare a sentirsi parlare di campionato falsato...

Di meglio doncammelo non poteva auspicare.

Due cose:

-Bridgestone,siamo arrivati a livelli da comica.E sta storia delle gomme di marzapane qui come in altri sport assomiglia sempre di piu' a qualcosa di "pilotato".....per aggiungere spettacolo.

Fossi un pilota,io incrocerei le braccia.Un fornitore del motomondiale non può,ripeto non può fare una gomma che si disfa se uno decide di fare un giro in piu. Ma sopratutto una gomma che non finisce il gp,costringendo alla sosta ai box dove si sono visti numeri notevoli:pz:pz:pz:pz:pz

Marquez al momento del rientro ai box,al tornantino ha rischiato di volare via(san tracscioncontrol)con una gomma con un bel solco longitudinale sul fianco sinistro.

Ah Marquez.La nera ci sta,ma non per la fesseria del pit,ma perchè a philip island non si esce cosi dai box,tagliando volontariamente la strada a chi arriva a cannone dal rettilineo.Manovra da stronzo.

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Mi è parso di rivedere Indianapolis del 2005 (se non erro), in cui la Michelin non ha corso perché le gomme si rompevano subito. Clamoroso fail, ma almeno non catastrofico come quello di Indy, dove hanno corso solamente 2 (o 3?) team.

1) L'errore della Honda è clamoroso almeno quanto l'errore della Bridgestone. Anzi, probabilmente anche di più, ed il ragionamento è semplicissimo: se la finestra in cui si poteva cambiare le gomme era di due giri (9° e 10°) è difficile cercare interpretazioni del regolamento quando i tuoi due piloti hanno fatto il cambio moto nell'arco di 3 giri (9° e 11°). Anche ipotizzando la correttezza di Marquez... allora sarebbe stato Pedrosa a fare il cambio anticipato.

2) il rientro di Marquez in pista è stato a dir poco pericoloso. Molto più della non-toccata con Pedrosa del Gp di Aragorn. E' vero che Lorenzo è arrivato lungo (galantuomo ad ammetterlo prima che scoppiasse la polemica), ma è altrettanto vero che Mark si è buttato in centro pista ad una velocità ridicola rispetto a quella a cui arrivavano gli altri 2. Spiace dirlo, ma se gli hanno dato un punto di penalità per non aver toccato Pedrosa, in questa circostanza dovrebbero andare con la mano pesante, e la partenza dall'ultima casella al prossimo GP sarebbe una sanzione quantomeno obbligatoria.

Non lo faranno, perché non hanno le palle per farlo. Perché agli occhi della gente apparirebbe un accanimento, soprattutto dopo che Lorenzo si è preso parte della responsabilità (che però imho non scagiona Marquez).

3) Non lo dico perché tifoso di Rossi (tanto, come detto successivamente anche da lui, fare 3° o 2° a tavolino non cambiava nulla), ma se il regolamento stabiliva (sbagliando imho) che in caso di superamento del limite di velocità ai box scattava l'obbligo di restituire una posizione in pista, allora Pedrosa avrebbe dovuto restituirla proprio a Rossi, dato che mi sento di sposare in toto la teoria Yamaha. La squalifica di Marquez infatti doveva scattare automaticamente nel momento in cui ha tagliato il traguardo del 10° giro senza essere rientrato ai box.

La direzione ha optato per graziare Pedrosa perché la giornata aveva avuto così tanti "drammi sportivi" dettati dall'incompetenza della Bridgestone (non in grado di garantire la sicurezza delle sue gomme), della direzione gara (non in grado di gestire la situazione con un regolamento ad hoc chiaro per tutti e con sanzioni certe), ed infine della Honda (non in grado di adattarsi ad una novità dell'ultimo minuto)... che non era pensabile prendersi la responsabilità di sanzionare un pilota dopo la gara solamente perché la direzione stessa non era stata in grado di gestire la situazione.

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Intanto sono due gare che Lorenzo non evita di dare una spallatina all'infante prodigio; che voglia lanciare un messaggio?

Non concordo con la tesi della Yamaha: Pedrosa era davanti a Rossi, quando lo spagnolo è rientrato ai box percui che posizione doveva restituire all'italiano?

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Intanto sono due gare che Lorenzo non evita di dare una spallatina all'infante prodigio; che voglia lanciare un messaggio?

Sicuro.

Solo che la prima curva di philip island non mi pare il posto piu sicuro per mettersi a fare robe del genere di proposito.

Probabilmente è vero che vedendolo uscire dai box e conoscendo il soggetto abbia voluto a tutti i costi mettergli le ruote davanti frenando tardissimo e se lo è ritrovato in traiettoria.

Comunque pare che non si stiano simpatici,visto che formica atomica gli ha rubato la scena.

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Sottoscrivo e penso che quest'antipatia si sia esacerbata dopo la storia del cavetto del controllo di trazione strappato. Sembra quasi che Lorenzo e Pedrosa si siano tacitamente coalizzati contro il nemico comune.

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Intanto sono due gare che Lorenzo non evita di dare una spallatina all'infante prodigio; che voglia lanciare un messaggio?

Non concordo con la tesi della Yamaha: Pedrosa era davanti a Rossi, quando lo spagnolo è rientrato ai box percui che posizione doveva restituire all'italiano?

Cosa ne so io? Hanno stabilito che se superi il limite ai box devi cedere una posizione (restituire è termine sbagliato).

Infatti Pedrosa ha ceduto la posizione a Marquez e la direzione ha ritenuto la mossa corretta.

Peccato che Marquez in quel momento non doveva essere nemmeno in pista.

Comunque non voglio dire che Rossi doveva essere secondo, anche perché Pedrosa in caso lo avrebbe superato in 3 curve, ma sottolineare l'ennesimo errore in una giornata disastrosa dal punto di vista della gestione della crisi.

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Ah, ora ho capito.

Da quanto hanno detto Pedrosa ha ceduto la posizione a Marquez prima che quest'ultimo venisse squalificato e quindi la cosa è stata ritenuta regolare.

MotoGP 2013 – Pedrosa: “gara e regolamento improvvisati”

MotoGP news – Dani Pedrosa non nasconde il suo disappunto per come è stata gestita il GP dalla Direzione Gara. Per Dani il regolamento era improvvisato e non ha permesso uno svolgimento di gara corretto. Per lui, un secondo posto di rilievo, ma con il rammarico di una seconda parte di gara giocata “in difesa”

Troppa improvvisazione

Dani Pedrosa ha chiuso il GP d'Australia in seconda posizione. Il pilota del Repsol Honda Team, tornato vincitore la scorsa settimana da Sepang, a differenza del compagno di squadra Marquez (poi squalificato), ha deciso di anticipare il flag-to-flag rientrando al nono giro. Scelta che lo ha aiutato a ottenere un ottimo secondo posto, risultato che non cambia nulla in ottica campionato ma che fa comunque morale. Nonostante il buon piazzamento, Pedrosa però non è contento, il suo fastidio questa volta è tutto puntato sulla Direzione Gara, Dani ha visto troppa approssimazione, inaccettabile in uno sport di eccellenza come la MotoGP: “La gara di oggi è stata molto stressante, soprattutto prima della partenza, infatti le regole venivano cambiate ogni cinque minuti. E’ stato molto difficile adattarsi senza fare errori. Marc (Marquez) ha fatto un errore e noi ci siamo andati vicini. E’ stato tutto molto veloce, c’è stata tanta confusione sia per i piloti che per i meccanici. Dovevamo sapere in che giro entrare ai box e non era ovvio che fosse il 9° o il 10° giro. E’ stato necessario avere due moto preparate alla stessa maniera, gomme comprese, tutto è stato strano oggi. La linea di uscita dei box non era ben visibile e non si vedeva bene neanche quella di ingresso, quindi è stato tutto un pò improvvisato. Nel mio caso sono riuscito a correggere il mio errore in pista e anche se con la seconda moto non mi sono trovato come con la prima, sono riuscito ad arrivare secondo in gara ed essere molto competitivo.”

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