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E son 30! Auguri Arna!!!


duetto80

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...

Ma se pensiamo in quel periodo quante Tojota, quante Mitsu, quante Patrol, quante Suzu, Range, Jeep ecc ecc cominciavano a riempire le strade Italiane...........però, già, le faide interne.........per non sbagliare è stato più semplice dire a qualcuno a Roma, nel 92, di tassarli.

Problema risolto.

Posso dire una cattiveria? La dico? :evil:

La dico.

Quante volte, nei tempi d'oro, non avendo la capacità o la volontà di affrontare un problema in corso Marconi e dintorni, hanno preferito aggirarlo chiedendo a Roma di eliminarlo per decreto legge? Più di una, sì?

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Cosa che è sempre stata una grossa ammissione di debolezza.

non dimentichiamo però che i conocrrenti Europei facevano lo stesso ( se volete farli arrabbiare, citofonate a Corso Marconi e dite "Simca, Citroen ed NSU" in rapida successione :) )

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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La discussione è molto interessante. Ho appreso un sacco di cose che non immaginavo. Vorrei dire due cose.

1) Non sono così sicuro che Nuova Campagnola fosse inferiore a Classe G. Secondo me Nuova Campagnola era all'origine un progetto modernissimo con telaio scatolato che offriva alcuni vantaggi e con 4 ruote indipendenti con grande escursione. Circa la prestazione pura in fuoristrada (non parlo di velocità massima, 0-100, consumi etc, ma pendenza superabile, angolo di ribaltamento, angoli di attacco etc) è ancora insuperata da tante, anche recenti. Dove peccava, e pesantemente, era nell'affidabilità della trasmissione e nella resistenza alla corrosione. Problemi mai risolti.

2) L'Arna è una faccendaccia all'italiana. Però ... però non era così male (secondo me). Ricordo che nel 1986 potevi acquistare una Arna a cinque porte, ben costruita, con un motore allo stato dell'arte etcetera al prezzo di una modernissima Fiat Uno (una categoria inferiore). Ma non è solo una faccenda di economia spicciola. Secondo me (certo, col senno di poi) l'Arna è molto più "Alfa" delle attuali Mito e Giulietta. Per alcune ragioni oggettive: il motore (dalla raffinatezza ineguagliata) era effettivamente "Alfa" e la messa a punto del telaio fu fatto dai collaudatori che lavoravano su Alfasud (forse anche su "Alfanord"). Cioè da persone che avevano standard e metodi di lavoro “Alfa Romeo”. Ed i risultati, a quanto ho letto, si vedevano.

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Secondo me (certo, col senno di poi) l'Arna è molto più "Alfa" delle attuali Mito e Giulietta. Per alcune ragioni oggettive: il motore (dalla raffinatezza ineguagliata) era effettivamente "Alfa" e la messa a punto del telaio fu fatto dai collaudatori che lavoravano su Alfasud (forse anche su "Alfanord"). Cioè da persone che avevano standard e metodi di lavoro “Alfa Romeo”. Ed i risultati, a quanto ho letto, si vedevano.

provai a dire la stessa cosa tempo fa

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La discussione è molto interessante. Ho appreso un sacco di cose che non immaginavo. Vorrei dire due cose.

1) Non sono così sicuro che Nuova Campagnola fosse inferiore a Classe G. Secondo me Nuova Campagnola era all'origine un progetto modernissimo con telaio scatolato che offriva alcuni vantaggi e con 4 ruote indipendenti con grande escursione. Circa la prestazione pura in fuoristrada (non parlo di velocità massima, 0-100, consumi etc, ma pendenza superabile, angolo di ribaltamento, angoli di attacco etc) è ancora insuperata da tante, anche recenti. Dove peccava, e pesantemente, era nell'affidabilità della trasmissione e nella resistenza alla corrosione. Problemi mai risolti.

2) L'Arna è una faccendaccia all'italiana. Però ... però non era così male (secondo me). Ricordo che nel 1986 potevi acquistare una Arna a cinque porte, ben costruita, con un motore allo stato dell'arte etcetera al prezzo di una modernissima Fiat Uno (una categoria inferiore). Ma non è solo una faccenda di economia spicciola. Secondo me (certo, col senno di poi) l'Arna è molto più "Alfa" delle attuali Mito e Giulietta. Per alcune ragioni oggettive: il motore (dalla raffinatezza ineguagliata) era effettivamente "Alfa" e la messa a punto del telaio fu fatto dai collaudatori che lavoravano su Alfasud (forse anche su "Alfanord"). Cioè da persone che avevano standard e metodi di lavoro “Alfa Romeo”. Ed i risultati, a quanto ho letto, si vedevano.

Riguardo a serie G fu avanti anni luce rispetto a tutti, MB allora era il top. Ancora adesso è oggetto di culto. Land invecchiò, fu ( è) ultima MB vera. Infatti son tutte ancora in giro, e non riescono afarla uscire di produzione. N. Campagnola era buon progetto ma non costruita bene.

Arna in jap fu vista come una grande opportunità. J.V. con eccellenza Alfa, solo Sud perchè Nord rimase fuori. Ho conosciuto una giornalista automotive Jap. Che vede di procurarmi che cosa scrissero e scrivono i giornali locali dell'accordo. Entusiasti, come i tecnici Nissan quando provarono prototipo Alfa vs Nissan......andava, frenava e stava in strada.......

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Riguardo a serie G fu avanti anni luce rispetto a tutti, MB allora era il top. Ancora adesso è oggetto di culto. Land invecchiò, fu ( è) ultima MB vera. Infatti son tutte ancora in giro, e non riescono afarla uscire di produzione. N. Campagnola era buon progetto ma non costruita bene.

Arna in jap fu vista come una grande opportunità. J.V. con eccellenza Alfa, solo Sud perchè Nord rimase fuori. Ho conosciuto una giornalista automotive Jap. Che vede di procurarmi che cosa scrissero e scrivono i giornali locali dell'accordo. Entusiasti, come i tecnici Nissan quando provarono prototipo Alfa vs Nissan......andava, frenava e stava in strada.......

Si, fu un vero peccato che Campagnola non sia stata sviluppata ulteriormente.

Fu un peccato anche che il Patrol non fu prodotto da Alfa Romeo e fu un peccato anche che l'Arna pur valida tecnicamente da punto di vista del marketing fu un disastro.

Come ho detto sopra sarebbe bastato poco (colori, rivestimenti, qualche motorizzazione in più) e forse marcarla Nissan by Alfa Romeo o qualcosa del genere (come fu la Dauphine anche se in motori Dauphine erano Renault) per venderla di più senza compromettere il marchio Alfa Romeo in una fascia economica.

Ma la direzione marketing e strategica di Alfa Romeo negli anni 80 era a Nusco (De Mita).

Si spiega così il nuovo stabilimento a Pratola Serra (inutile perché Pomigliano era già sovradimensionato) e soprattutto il nuovo stabilimento della Iato proprio a Nusco.

Il Patrol assemblato a Pomigliano con motori VM avrebbe infatto distrutto la nascente Iato 4x4.

In realtà alla Iato non interessava costruire lo stabilimento (ovviamente con soldi pubblici) per produrre schifosissimi fuoristrada, i cui pochi prodotti sono comunque stati comprati da Vigili del Fuoco, Carabinieri, Enel per poi mandarli alla rottamazione (soldi nostri) ima per stoccare abusivamente prodotti tossici, il cui smaltimento ancora è stato poi pagato da noi.

Grazie Massacesi, grazie innocenti, grazie De Mita delinquenti di stato!

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  • 3 mesi fa...
  • 1 anno fa...
On 2/12/2013 at 12:32, duetto80 dice:

 ARNA al di la delle facili batture sull'estetica, anche grazie agli approfondimenti di filmati inediti dell'epoca e dei racconti di Elvira Ruocco ha rappresentato molto.

E' stato il primo esempio di joint venture nel mondo Automotive Italiano. Infatti FIAT era molto spaventata e urlò spesso e molto al pericolo giallo. Arna mise insieme la qualità giapponese (prima Alfa che non arrugginiva, cruscotti che non scoppiavano al sole e impianto di riscaldamento di primordine) con una meccanica che allora era l'eccellenza del segmento.

Arna diede nuovi posti di lavoro in uno nuovo stabilimento all'avanguardia in tutto e per tutto (ed ancor oggi è moderno)

Arna se fosse andata al di la di un'anonima berlina, ma avesse continuato (ma li fu Agnelli a stoppare il tutto) con i progetti in collaborazione con Nissan: piccoli veicoli commerciali e fuoristrada piccolo e grande anche in versione militare avrebbe potuto avere un futuro.

Nissan alla fine lo fece ugualmente, in modo diverso ed andò in GB a costruire le proprie vetture (Micra) creando nuovi posti di lavoro.

La collaborazione con Nissan portò grandi miglioramenti ad Alfa (anche Nord) nel reparto verniciatura, mentre il 6 cil tuttora montato sulle Nissan è figlio del nostro Busso.

Sinceramente di 155 non si può dire altrettanto, era una vettura (brutta, anche se meno di Arna) che utilizzava moltissimi componenti in comune con FIAT e Lancia che non creò nuovi stabilimenti o posti di lavoro, ma ne fece chiudere di esistenti.

Cosa diversa invece per i modelli destinati alle competizioni, pensati e voluti ad Arese dagli ex autodelta. Infatti quelli gli schiaffoni in tutta Europa li tirarono.

Poi è ovvio che anche lei fa parte della storia di un marchio e quindi va ricordata.

 

 

 

Produzione dal 1983 al 1987
Esemplari prodotti 53.047

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considerando il periodo non mi sembra una brutta auto ,ma il messaggio era che era da sfigati..ennesima occasione perduta x l Italia

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On 18/12/2013 at 15:01, gg140298 dice:

La discussione è molto interessante. Ho appreso un sacco di cose che non immaginavo. Vorrei dire due cose.

1) Non sono così sicuro che Nuova Campagnola fosse inferiore a Classe G. Secondo me Nuova Campagnola era all'origine un progetto modernissimo con telaio scatolato che offriva alcuni vantaggi e con 4 ruote indipendenti con grande escursione. Circa la prestazione pura in fuoristrada (non parlo di velocità massima, 0-100, consumi etc, ma pendenza superabile, angolo di ribaltamento, angoli di attacco etc) è ancora insuperata da tante, anche recenti. Dove peccava, e pesantemente, era nell'affidabilità della trasmissione e nella resistenza alla corrosione. Problemi mai risolti.

2) L'Arna è una faccendaccia all'italiana. Però ... però non era così male (secondo me). Ricordo che nel 1986 potevi acquistare una Arna a cinque porte, ben costruita, con un motore allo stato dell'arte etcetera al prezzo di una modernissima Fiat Uno (una categoria inferiore). Ma non è solo una faccenda di economia spicciola. Secondo me (certo, col senno di poi) l'Arna è molto più "Alfa" delle attuali Mito e Giulietta. Per alcune ragioni oggettive: il motore (dalla raffinatezza ineguagliata) era effettivamente "Alfa" e la messa a punto del telaio fu fatto dai collaudatori che lavoravano su Alfasud (forse anche su "Alfanord"). Cioè da persone che avevano standard e metodi di lavoro “Alfa Romeo”. Ed i risultati, a quanto ho letto, si vedevano.

Poco ma sicuro (SECONDO ME).

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