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Porte Aperte alla Renault


PaoloGTC

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Erano anche gli anni in cui ,quando c'era il lancio di un modello, si andava dal conce più per mangiare che per guardare il modello....:)

Vero. :)

Però a volte, mentre noi si mangiava, pure il conce trovava del sostentamento. :)

L'amico Marco me l'ha dipinta così, la storia. Il Porte Aperte fu un ottimo espediente per portare in Concessionaria anche chi AVREBBE POTUTO essere un cliente Renault, ma magari in quel momento non aveva ancora deciso di esserlo in base al ragionamento

"si, andrei a vederla, però non mi va di andar dentro a curiosare, che poi lì hai lì sulle spalle in dieci secondi, veda veda, guardi guardi, tocchi tocchi, compri compri"

Trasformato in una festa per tutta la famiglia, il rapporto Concessionario-ipotetico cliente si trasformava in qualcosa di molto più interessante per entrambi. Il Concessionario si ritrovava col salone pieno di persone, ed il cliente si sentiva più sereno, in mezzo a quella massa di persone, nel guardare, toccare, curiosare e poi toh, a volte andava a finire che l'indeciso o il timoroso si accorgeva che l'auto in questione (o un'altra in salone) faceva al caso suo.

Portare la gente nei saloni. Poi, nei saloni c'era il prodotto, e toccava a lui convincerti. Ma prima di eventi come questo, a volte il prodotto da solo non ce la faceva, perchè la gente non entrava, se non perchè aveva comunque già deciso. Marco, scrivevo ieri, ricorda che suo padre ebbe modo di venderne diverse di vetture, durante quei "Porte Aperte", anche a persone che prima aveva visto sbirciare dalla cancellata che separava il cortile dalla strada, senza mai entrare. Ovviamente nemmeno ai tempi vendere un'auto era cosa da dieci secondi e quattro parole, le persone le dovevi convincere... ma una festa per tutta la famiglia fu un'idea di grande aiuto nell'ottica di aumentare il livello di confidenza fra chi vendeva e chi poteva essere un compratore.

Le varie manifestazioni che si fanno oggi in posti come il Motor Village non sono poi tanto differenti... ma a mio parere sono tutte discendenti di quell'idea geniale.

Ed ora, giusto per cullarci anche con l'udito nella colorata era, dato che il topic ha ripreso vita grazie al racconto di Giacomo, il quale ha citato l'anno 1984 come momento del suo incontro con la suddetta manifestazione, peschiamo qualcosa a caso (mica tanto, ho voluto proporre un pezzo di un certo valore per chi ha orecchie ottantesche) dalla hit parade di quell'anno.

Onestamente non è stato facile scegliere, ho fatto scorrere la classifica e ho ritrovato un sacco di pezzi che adoro e che ho nelle mie raccolte ottantesche in macchina. Però questa ha un sapore particolare, è una di quelle che non so se mi fanno stare bene o male, perchè risvegliano così tante sensazioni.... Bmx e calippo, Lego e Burago, Bim Bum Bam e Supercar, ditate di Girella sui quaderni dei compiti (qualcuno dira "eh?", ad altri invece avrò reso l'idea)

Poi per carità... "bla bla bla si ma erano finti quegli anni si pensava che e poi invece no", oppure "bla bla bla ma hanno contribuito a creare il disagio che viviamo oggi" ok ok ok avete ragione, detrattori dell'epoca della Milano da bere.

Però.... è stato bello attraversarli.

:redd"my love play until a new day

comes back glad to see me movin' on

my love pray that you won't lose me

i'm movin' on

my love play until a new day

comes back glad to see me movin' on

my love pray that you won't lose me

i'm movin' on i'm movin' ooon.....":redd

Modificato da PaoloGTC

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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:D Praticamente impossibile era mangiare la Girella senza "conciarsi" (anche il Tegolino non scherzava). Poi ci voleva un attimo per riportare le dita allo stato originario, ma era tempo speso bene (come quello speso a congelarsi le mani cercando di staccare il Calippo dal cartone scaldandolo :D).

Guarda, perchè sei te (al minuto 2.00 inizia la parte scritta per sempre nella memoria di chi c'era :))

Si lo so, sto facendo un po' di caos.. ma d'altra parte le porte sono aperte :D

(dimostrazione che gli anni '80 non passano mai sotto certi aspetti? questa l'ho appena riproposta in casa e c'è una madre di 57 anni che la ascolta sculettando mentre lava le stoviglie :D.... mio padre appena l'ha sentita ha detto "ti ricordi come suonava bene nelle casse che avevo sulla Ritmo 130?" al che lei "ah Dio ricominciamo con la Ritmo 130 adesso..." :D )

Modificato da PaoloGTC

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Premetto che sono del 1979 giusto per inquadrare la situazione.

Mi ricordo che da piccolo obbligavo mio padre a portarmi a "vedere le macchine" come dicevo io....ovvero ai porte aperte delle varie marche, me ne ricordo molti di Fiat compreso quello di Natale con la Tipo da disegnare, ti consegnavano anche un cassetta con le pubblicità della Tipo e mi sembra musiche natalizie.

Per tornare in tema Renault il porte aperte che mi ricordo è quello della Clio, quindi siamo nel 1990....adoravo quell'auto....mi ricordo che passando davanti alla concessionaria Renault il venerdì prima del porte aperte stavano mettendo gli striscioni e esponevano le auto, purtroppo non saremmo potuti andare nei giorni successivi così siamo entrati e non vi dico l'emozione di vedere salire dallo scivolo la nuova piccola Clio, perché di emozione si trattava, non dimentichiamo che in quegli anni non c'erano internet e ammenicoli vari per cui un auto era veramente tutta da scoprire ora si sa già tutto nel minimo dettaglio prima che esca. Alla fine non mi ricordo come un meccanico Renault mi accompagnò nei sotterranei e mi fece salire con lui a portare in vetrina una Clio 1.1 RN colore rosso 5 porte :-)...è si mi accontentavo di poco.

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Premetto che sono del 1979 giusto per inquadrare la situazione.

Mi ricordo che da piccolo obbligavo mio padre a portarmi a "vedere le macchine" come dicevo io....ovvero ai porte aperte delle varie marche, me ne ricordo molti di Fiat compreso quello di Natale con la Tipo da disegnare, ti consegnavano anche un cassetta con le pubblicità della Tipo e mi sembra musiche natalizie.

Per tornare in tema Renault il porte aperte che mi ricordo è quello della Clio, quindi siamo nel 1990....adoravo quell'auto....mi ricordo che passando davanti alla concessionaria Renault il venerdì prima del porte aperte stavano mettendo gli striscioni e esponevano le auto, purtroppo non saremmo potuti andare nei giorni successivi così siamo entrati e non vi dico l'emozione di vedere salire dallo scivolo la nuova piccola Clio, perché di emozione si trattava, non dimentichiamo che in quegli anni non c'erano internet e ammenicoli vari per cui un auto era veramente tutta da scoprire ora si sa già tutto nel minimo dettaglio prima che esca. Alla fine non mi ricordo come un meccanico Renault mi accompagnò nei sotterranei e mi fece salire con lui a portare in vetrina una Clio 1.1 RN colore rosso 5 porte :-)...è si mi accontentavo di poco.

Considerazione davvero molto importante. Spesso con la velocità con cui nascono cose nuove o ci affacciamo verso nuove tecnologie, ci dimentichiamo di come eravamo non 100 anni fa, ma "solo" 20 o 30. E non parlo di grandi argomenti, mi riferisco alla vita di tutti i giorni.

Il nuovo modello di una vettura. Ti compravi il periodico e vedevi un paio di foto ufficiali. Se non compravi quello ma semplicemente eri un lettore di quotidiani, beh ogni tanto nella pagina dei motori avevi modo di vedere qualcosa in bianco e nero. Mi direte "beh, anche oggi vediamo prima le foto su internet, la macchina la vediamo in 2d e poi dobbiamo aspettare per vederla dal vivo". Ok. Però la velocità con cui queste cose avvengono è decisamente maggiore. Internet ci fornisce di tutto e di più in pochi minuti. Mi viene in mente un esempio che mi porta (scusate) ad un'altra piccola divagazione. Ricordo quando Auto Oggi pubblicò in copertina la foto ufficiale della Tempra.

Non erano "le" foto ufficiali, era UNA. Tre quarti anteriore, il posteriore non si vedeva. Anche 4R pubblicò quella prima, unica foto ufficiale. La differenza rispetto ad oggi? Se volevi vedere il posteriore, ti toccava aspettare giorni e sperare che con la prossima uscita ci fosse qualcos'altro da vedere. Tutte le info che ci arrivavano erano molto più diluite nel tempo ed avevamo modo di riceverle solo se compravamo dei periodici del settore, se non facevamo quell'acquisto, non c'era altro modo di sapere qualcosa riguardo un nuovo modello. Toccava aspettare, e di conseguenza, il giorno in cui la vettura appariva nella realtà, nelle vetrine di un Concessionario, la sensazione era decisamente differente a mio modo di vedere. Forse alla fine non era questione di accontentarsi di poco :), piuttosto ai tempi quello che rispetto ad oggi è "poco", in realtà era "tanto". :)

Tornando un attimo al Porte Aperte Fiat per la Tipo, ricordo un aneddoto di pochi giorni prima. Io frequentavo la quinta elementare, ed una mia compagna di classe, di nome Erika, era figlia di colui che fu il primo possessore di Tipo nel nostro paesello (una 1.4 Digit Azzurro Spring, che essendo una delle prime aveva sul parafango la scritta "Digit" e non DGT). A metà di quella settimana che terminava col sabato 30 gennaio, mentre ci preparavamo ad uscire da scuola, Erika mi disse che il suo papà, che già aspettava di vedere la Tipo da tempo, l'aveva vista la mattina precedente mentre ne scaricavano alcune dalla biscarca davanti alla Concessionaria locale. Al che, usciti da scuola, trovammo suo padre che parlava col mio, e stavano appunto parlando di questa storia (anche mio padre, in quanto proprietario di una Ritmo, era curioso di vederla) e quando arrivammo, il papà di Erika stava dicendo "stavo passando lì davanti e le ho viste, allora mi sono fermato a curiosare, c'ero solo io ma in cinque minuti si sono fermate altre macchine, saranno state una decina... tutti che si fermavano perchè avevano visto che stavano scaricando la Tipo". Insomma, si era già creato un piccolo caos su quella statale, ancor prima del porte aperte.

Come scrissi tempo fa, poi il sabato andammo a vederla, ma fu praticamente impossibile fare un'analisi decente per la montagna di gente che c'era. Ci tornammo la domenica perchè mio padre voleva farla vedere anche a mia madre (il sabato eravamo andati solo noi due). Idem, troppa gente. Quel giorno la Concessionaria rimase aperta fino alle 21 o alle 22, non ricordo (ne ho parlato qualche tempo fa col signore che mi ha venduto la Punto Street, dopo tante esperienze differenti è tornato ad essere lui il titolare di quell'esercizio, e sull'onda dei ricordi l'ha ribattezzato col nome che aveva i tempi, e cioè AutoValsesia) e così dopo cena ci tornammo per la terza volta, sperando di trovare meno gente. Col cavolo. Un po' meno sicuramente, ma erano ancora tantissimi, e si che era buio pesto e faceva un freddo cane.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Io invece quel giorno ero di passaggio nella tua stessa provincia, più precisamente nel capoluogo... In cui ricordo la fila chilometrica di macchine e... poco altro perché sulla Tipo esposta sono salito un attimo e poi.. via per lasciare posto agli altri:D.

Per fortuna poco tempo dopo arrivarono le prime Tipo circolanti. Ricordo bene che la prima che vidi era di colore "green stone" e lo sconcerto per quel portellone così strano:D. Ma la meraviglia fu quando riuscii a salirci sopra per davvero: mai visto tanto spazio....

Hai descritto molto bene la vita di un appassionato di motori prima di internet: c'era molta più "attesa" e anche una piccola notizia era una conquista. Oggi si sa molto di più in breve tempo ma si rischia di "bruciare" la novità un po' troppo in fretta... Però ora stiamo a conversare su questo bellissimo forum proprio grazie a internet:mrgreen:

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Mi sa che qui serve un nuovo topic : "porte aperte Fiat Tipo " :D

:agree:

Oppure " il porte aperte" così si può scrivere tutto quello che ci ricordiamo...

A proposito, grazie per avere parlato del porte aperte della Clio! Mi suonava strano che la piccola francese non avesse avuto una presentazione speciale...

Modificato da Gran Prix
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Mi sa che qui serve un nuovo topic : "porte aperte Fiat Tipo " :D

E come spesso accade, è colpa mia perchè finisco sempre col divagare :D. Il fatto è che spesso e volentieri parlando di cose d'effetto di quegli anni, finisco sulla Tipo sia per i motivi che abbiamo già sufficientemente analizzato in questi due giorni, sia perchè insieme alla 164 e alla F40, la Tipo è stata una delle protagoniste del periodo in cui io mi affacciavo da appassionato nel mondo dell'auto. Erano le tre auto di cui si parlava di più, fra riviste che passavano di mano in casa, discorsi dei grandi al bar o la domenica a pranzo coi parenti, e anche da fanciullo se eri appassionato finivi per saperne di tutto e di più di queste auto, che per me come ho detto sono state le protagoniste nel periodo della mia discesa in campo in questo panorama. Tanto che a distanza di 25 e passa anni, ti ritrovi ad avere impresse nella mente delle cose perfettamente INUTILI oggi, viste come files mentali da conservare, ma che oh, son rimaste lì. Un esempio?

Beh (ne parlavo l'altra sera durante una bella chiaccherata su Skype con un membro di AP) io fatico a ricordarmi cosa ho mangiato ieri sera oppure sinceramente non ho idea al centesimo di cosa ho pagato la Punto Street tra prezzo e tasse e cagate varie... però mi ricordo senza sforzo che la Tipo 1100 base costava 13.654.000 lire, mentre la 1.4 Digit veniva via per 15.342.000 lire e la 1.9 turbodiesel 19.499.600 lire. Andate un po' a vedere se mi sbaglio :D

Poi mi potranno dire "si vabbè, se mi dici la F40 ok, finchè mi dici la 164 ci sto... ma LA TIPO" (nel senso che in teoria sarebbe una macchina come tante) però oh... che vi devo dire... ricordi.

Per cercare di salvare questo topic, comunque, domani dovrei riuscire a trovare il tempo per dare un'occhiata al cartaceo riguardante il Porte Aperte 1984 e vedere se, come mi pare di ricordare, dopo l'evento Gente Motori avesse pubblicato la lista dei vincitori dei vari premi. Potremmo magari rintracciare il nostro Giacomo ed i suoi compagni di Bmx by Renault. ;)

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

:agree: Oppure " il porte aperte" così si può scrivere tutto quello che ci ricordiamo...

A proposito, grazie per avere parlato del porte aperte della Clio! Mi suonava strano che la piccola francese non avesse avuto una presentazione speciale...

Attenzione però ad una cosa: l'amico Marco mi ha detto che, a quanto ricorda, la Clio ebbe sì il suo bel Porte Aperte, come era ovvio d'altra parte; però il Porte Aperte non era più lo stesso, nel senso che, stando alle sue memorie (ammazza che dolore scrivere con la tastiera quando la mattina ti sei pestato un dito col martello :D) la prova con la chiave non c'era più. Non ne è del tutto sicuro, ma gli pare di ricordare che l'ultimo Porte Aperte con prova della chiave sia stato quello con la 19 protagonista. Ed in effetti quando lui mi disse quello, andai a cercare le relative annate e non trovai nulla su Gente Motori.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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