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Incidente sulla Neve per Schumacher!


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Vero, ad Avoriaz le piste erano battute appena, ideale per la tavola, ma da prenderci le misure con gli sci.....

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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Vero, ad Avoriaz le piste erano battute appena, ideale per la tavola, ma da prenderci le misure con gli sci.....

E' vero.........dal punto di vista della manutenzione delle piste Avoriaz-Morzine è uno dei posti peggiori dell'Alta Savoia.......e dire che è pure una stazione abilitata ad ospitare la Coppa del Mondo di sci !!!!!! :shock: Fino a qualche anno fa si teneva una tappa del circuito femminile, un gigante se non ricordo male.

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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Guest EC2277
È un pezzo un po' difficile dove prendere tra i 60 e i 100km/h :pen: qua tieni solo la forza di gravità, per raggiungere velocità simili ti ci devi mettere di buzzo con gli sci paralleli, e non in fuoripista che ti si piantano.

non è che è caduto SULLA pista ed è ruzzolato a velocità fotonica FUORI dalla pista? Non son rare cadute così.

specie se colpevolmente non ci sono reti di protezione, come nella foto.

Ieri sera ho sentito una ricostruzione diversa: si stava spostando da una pista ad un'altra, quando uno sci si è piantato contro una roccia nascosta, facendolo cadere ed in questo modo la sua testa ha impattato rovinosamente contro un'altra roccia.

Può sembrare strano, ma la velocità non è l'unico fattore che determina la gravità di un incidente. Uno ancor più importante (ma trascurato) è la dinamica della caduta: un mio conoscente si è fatto 6 mesi di coma e dovrà prendere degli psicofarmaci per il resto dei suoi giorni, poiché un'auto ha urtato con uno specchietto lo zaino del ragazzo e quest'ultimo è caduto piroettando su se stesso, cosa che gli ha fatto sbattere il cranio contro uno spigolo del marciapiede sul quale il mio conoscente aveva messo un piede al momento dell'urto; la vettura si è fermata a 5 metri dal ragazzo, segno che andava a velocità bassissima.

Magari sono successe entrambe le cose: lo sci si è piantato contro una roccia nascosta mentre Schumacher scendeva nella pista e cadendo è finito fuori pista. Cosa che mi farebbe arrabbiare ancor di più, poiché se sottovalutare i pericoli di un fuori pista o sopravvalutare le proprie capacità è stupido, il non prestare una cura maniacale alla sicurezza di una pista da sci, è un comportamento semplicemente criminale

Modificato da EC2277
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Lo sa solo lui ciò che è successo.

Da un lato mi sembra strano che stia correndo più che altro perché era insieme al figlio, dall'altro se aveva il casco spaccato...quello che è certo e che c'è stato un sicuro problema di sicurezza sulla pista.

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Ieri sera ho sentito una ricostruzione diversa: si stava spostando da una pista ad un'altra, quando uno sci si è piantato contro una roccia nascosta, facendolo cadere e cadendo la sua testa ha impattato rovinosamente contro un'altra roccia.
Questa versione mi sembra molto verosimile visto che poco prima aveva smesso di nevicare, " nascondendo " le rocce sul tracciato... Tieni duro Michelone !
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Una fine dell’anno con un tale livello di attesa e preoccupazione gli appassionati di Formula 1, di automobilismo e più in generale di sport, se la ricordaranno a lungo. Anche perché il drammatico incidente di Schumacher e le sue gravissime condizioni cliniche sono riuscite a scuotere l’intera opinione pubblica come raramente accade per le tragedie che riguardano un solo uomo. La notizia è sulle prime pagine dei siti, dei quotidiani e delle televisioni di tutto il mondo. “Schumacher” su Google ha già superato “Papa Francesco” come parola più cercata; #Schumi e #ForzaSchumi sono da 24 ore il cosiddetto trend topic di Twitter. E sui giornali italiani gli approfondimenti dedicati all vita del campione tedesco hanno fatto finire anche la politica in terza pagina. E’ un’attenzione mediatica straordinaria per uno sportivo già entrato nella storia con i suoi 7 titoli mondiali di Formula 1. Su questo vero e proprio fenomeno sociale abbiamo chiesto un commento a Franco Nugnes, Direttore di OmniCorse.it e grande esperto di Formula 1 che sta seguendo in presa diretta la cronaca sulle condizioni cliniche di Michael. OmniAuto.it - Come può un solo uomo, per quanto campione diventare così speciale? Nugnes - Michael Schumacher è l’espressione vivente della velocità: è un uomo che ce l’ha nel suo DNA e la cerca in qualsiasi cosa stia facendo. Dopo sette titoli mondiali in F.1 si era dedicato alle moto arrivando a guidare le due ruote più impegnative come la SBK o la MotoGP. Si è lanciato con il paracadute, insomma non sa cosa sia la paura. E la riprova l’abbiamo avuta sugli sci. OmniAuto.it - Questa attenzione non è sproporzionata rispetto all’attenzione che ha normalmente la F1 come Sport, per quanto globale? Nugnes - No, assolutamente. Schumi è il campione che più ha vinto in F.1: nel suo palmares ci sono 91 Gp! Il mondo è rimasto colpito dal fatto che anche il simbolo della velocità possa cadere e farsi molto male. È umano come tutti noi. Non gli è successo quando correva sulla Ferrari, gli è accaduto sugli sci. Gli hanno dimostrato attenzione e solidarietà anche quegli appassionati che non lo stimavano come pilota. Rivivo la trepidazione che c’era stata nella gente qualunque, quella che non seguiva le corse, per Niki Lauda dopo il drammatico rogo sulla Ferrari al Nurburgring nel 1976. OmniAuto.it - L’attesa è che si possa riprendere… Nugnes - Michael è un combattente: ce la farà. È un trascinatore che ha saputo riportare alla vittoria mondiale la Ferrari dopo anni di delusioni. Si era plasmata una squadra invincibile intorno a lui: è stato molto più di un pilota per il Cavallino. Intransigente prima con sé stesso che con gli altri. Un perfezionista che ha sempre curato la preparazione fisica e mentale in modo quasi maniacale, sapendo che i successi sarebbero stati il frutto di duri sacrifici. Ci sorprenderà ancora. OmniAuto.it - Qual è al momento la condizione di Schumi? Nugnes - I bravissimi medici di Grenoble oggi hanno visto un miglioramento. La situazione è ancora grave perché ci sono ematomi diffusi che si trovano in zone non accessibili del cervello, ma la sua tempra è forte, fortissima. È tenuto in coma farmacologico, in ipotermia e con la respirazione assistita. Ha solo bisogno di tempo. OmniAuto.it - Cosa ci insegnerà questo incidente? Nugnes - Credo che si sia capito che bisognerà lavorare ancora sulla sicurezza dei caschi da sci: la protezione ha salvato la vita di Michael, senza sarebbe certamente morto nell’impatto con la roccia, ma evidentemente si deve fare di più. La tecnologia delle corse, quella della Formula 1, potrebbero essere utili all’evoluzione di un accessorio che non deve mai essere considerato come una costrizione, tanto sugli sci che in moto. Questo episodio dimostra che bisogna renderlo obbligatorio a tutti e non solo ai minorenni. Michael non andava a 60 km/h come si è letto: aveva aiutato un amico che era appena caduto e con uno sci ha colpito una pietra che non aveva visto, iniziando il drammatico volo…

By Omniauto

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Sul sito di Repubblica c'è un filmato fatto da un maestro di sci che ha ripetuto il percorso di Schumacher con una telecamera al collo.

Pare una pista facile facile e un breve passaggio fuoripista quasi elementare, niente di particolare per uno sciatore appassionato e allenato.

Sono propenso a credere alla dinamica riferita: un sasso nascosto dalla neve frena uno sci, lo sciatore si sbilancia e cade e con la testa picchia contro una roccia.

Non serve un macigno per perdere l'equilibrio così, basta un sasso grande come un uovo, purchè sia nascosto dalla neve e faccia attrito sulla soletta di uno sci.

R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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punto primo: forza schumi!

punto secondo: chi non ha mai sciato dovrebbe astenersi dal dare opinioni a caso. nulla di personale, ma questo è il paese dei 60 mln di allenatori della nazionale e dei 60 mln di ministri dell'economia. il fiato è prezioso, non sprechiamolo.

lo sci è uno sport coi suoi pericoli, come tutti gli altri sport; ciononostante, una stagione di sci in tutta Italia segna meno incidenti (a prescindere dalla gravità) del traffico di un mesetto scarso in una qualunque città. riferitevi a ski-injury.com o aineva.it se non mi credete.

punto terzo: al giornalista che ha tirato fuori la storia che, in un tratto semipianeggiante IN FRESCA come quello, qualcuno potesse fare tra i 60 e i 100 km/h dovrebbero ritirare il tesserino. anche qui viva la libertà di espressione ma solo fino a che non sciacqui il cervello alla gente con sciocchezze incredibili. il tratto in questione ha una pendenza da pista BLU. tale pendenza+neve fresca semplicemente non ti permettono di raggiungere velocità del genere (al contrario, in pista i 60 si possono raggiungere in un attimo).

punto quarto: "aveva il casco" non significa molto. i caschi da sci sono, paragonati a quelli da moto, di una qualità infima (la gente non vuole sudare in testa 8-)). uno strato di polistirolo (neanche tanto spesso) all'interno ricoperto da una calotta che, specialmente nei caschi da noleggio, ha più che altro la funzione di reggere le grafiche. quasi zero le imbottiture interne.

se becchi una pietra, magari di spigolo, col casco da sci, puoi farti tanto male anche cascando da quasi fermo.

se volete leggervi qualcosa di un po' meno sensazionalistico e decisamente più sensato sulle atrocità del fuoripista, come al solito vi toccherà andarvelo a cercare sui media esteri. buona lettura: BBC News - Michael Schumacher injury: How dangerous is off-piste skiing?

ah, e buon 2014 a tutti ;)

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Intanto si chiarisce meglio la dinamica del grave incidente di cui Michael Schumacher è rimasto vittima domenica scorsa, mentre stava sciando sulle Alpi francesi; si è probabilmente verificato perché l'ex pilota della Ferrari e della Benetton ha cercato di soccorrere una bimba, figlia di un suo amico, che era caduta sulla pista di Meribel: lo riferisce il quotidiano "Bild", precisando che Schumi stava scendendo con sci presi a nolo lungo la pista del monte Saulire, dietro a un gruppo di bambini che voleva sorvegliare durante la discesa. All'improvviso una di loro è caduta e, per soccorrerla, Schumacher ha abbandonato il tracciato addentrandosi per una ventina di metri sulla neve fresca, tra le piste "Biche" e "Mauduit". Da quel momento in poi non è ancora chiaro che cosa sia successo. Probabilmente il sette volte campione del mondo non si è accorto delle rocce che spuntavano dal terreno, anche perché erano ricoperte dalla coltre nevosa.
Fonte: Sole 24 ore
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