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Morchio Arrivato Momento Di Fare Sistema Paese


Guest fabvio

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Ma Copco, a ragionarci a bocce ferme lui dice che praticamente noialtri non siamo quel tipo di persone (e parla di forum in generale, quindi credo che sia "quello che emerge mischiando rumenta e pepite d'oro, una media") che sono così "elevate" come testa da capire ed anzi attuare il "I wish" di Morchio.

E meno male che non siamo significativi per l'Italia, difatti l'Italia oggigiorno del "mutùr" se ne frega ma noi no! Difatti l'italiano se ne strafrega della Fiat e noi no. Nel bene e nel male, al di là delle kavolate dette (da me per primo, beninteso!).

Ma chissà com'è che noi siamo minoranza, quindi non siamo la maggioranza della gente, vivaddio chissà che sventura se lo fossimo.

Fatto sta che intanto l'Italia va per cenci, e meno male che noi non siamo "come loro".

Io credo che se "loro" appena appena avessero un certo amor proprio e un certo pelo sullo stomaco nell'attenzione sul settore auto, ebbene le cose in questa repubblica delle banane sarebbero andate diversamente ed ancora ci andrebbero.

Ma tanto noi siamo una "classe a parte".......

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'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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Guest fabvio
Vediamo di confrontarci senza stare a litigarci, se ci si riesce.

Ma a parte il riferimento sul forum, che comunque mettiamo anche che sia - come hai detto tu e immaginavo anche io - vorrei sapere se tutti coloro che:

- credono che il gruppo Fiat debba dare del suo meglio in questo paese come fanno tante altre aziende, che quantitativamente forniscono + ricchezza al paese senza il loro "potere contrattuale"

devono sentirsi degli scemi o dei "traditori" della Fiat.

Perchè mi pare che veramente si stia ritornando a livelli da anni '50, in cui "quel che è bene per Fiat è bene per l'Italia" e che mi pare trovi fabvio tra i proseliti, con tutto che negli anni '50 la Fiat al paese dava e dal paese prendeva, ed adesso che non da quanto dovrebbe dato quello che prende.

Cioè difendere la Fiat da italiani e da consapevoli va bene, ma mettersi a 90 poi in questo periodo di crisi globale, di crisi autocostruita in Fiat (non credo proprio che il sistema paese debba stare a fare quelle concessioni che vorrebbero loro, mi ronza il discorso di Pomigliano) mi parrebbe eccessivo.

Il sistema paese bene o male questa grande azienda è cento anni che contribuisce a farlo, anche in modo non corretto. Pretendere che adesso, dopo che Demel dice che la Fiat non deve essere italocentrica e che le produzioni vengono portate via dall'Italia, si parli di sistema paese da Corso Marconi.....mah.

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Guest fabvio
Ma Copco, a ragionarci a bocce ferme lui dice che praticamente noialtri non siamo quel tipo di persone (e parla di forum in generale, quindi credo che sia "quello che emerge mischiando rumenta e pepite d'oro, una media") che sono così "elevate" come testa da capire ed anzi attuare il "I wish" di Morchio.

E meno male che non siamo significativi per l'Italia, difatti l'Italia oggigiorno del "mutùr" se ne frega ma noi no! Difatti l'italiano se ne strafrega della Fiat e noi no. Nel bene e nel male, al di là delle kavolate dette (da me per primo, beninteso!).

Ma chissà com'è che noi siamo minoranza, quindi non siamo la maggioranza della gente, vivaddio chissà che sventura se lo fossimo.

Fatto sta che intanto l'Italia va per cenci, e meno male che noi non siamo "come loro".

Io credo che se "loro" appena appena avessero un certo amor proprio e un certo pelo sullo stomaco nell'attenzione sul settore auto, ebbene le cose in questa repubblica delle banane sarebbero andate diversamente ed ancora ci andrebbero.

Ma tanto noi siamo una "classe a parte".......

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[quote="fabvio

io credo che quando si parla di fare paese significhi ritornare sui propri passi rispetto a quanto avvenuto nell'ultimo decennio

Guidatore medio di S.w. mi piacciono le auto , fumatore Light e AD INTERIM convivente... questo è nicogiraldi....

875kg - 260+ cv i numeri del mio piacere

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Guest fabvio
[quote="fabvio

io credo che quando si parla di fare paese significhi ritornare sui propri passi rispetto a quanto avvenuto nell'ultimo decennio

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Fabvio, non intendo trascendere nel linguaggio in quanto so moderarmi.

Purtuttavia sono fortemente infastidito, come ti ho detto anche in privato, di quest'aria di saccenza. Faccio una summa mettendoci dentro anche quanto mi hai scritto in privato.

La dipendenza dell'Italia dalla Fiat? Superiore a quella degli anni '50? Se mi dici che sono saltati per aria pseudo imprenditori che non erano capaci questo te lo concedo. Se, nonostante io non sia comunista, mi dici che l'aver "buttato alle ortiche" invece di tenersi in casa propria tanta bella roba, facendo viaggiare come potrebbe e dovrebbe lo stato ed il parastato ed evitando di svendere roba di casa propria agli stranieri, mi trovi daccordo.

Purtuttavia mi pare del tutto opinabile che oggi si venga a chiedere di fare "sistema paese" quando coloro i quali si sono sempre, e correttamente dal loro punto di vista, pavoneggiati di essere un "capitalismo italiano" contrapposto al parassita cronico che è lo stato (non lo dico io, lo dicono gli agnelli) e per i quali i sindacati sono sempre stati dei sassolini nelle scarpe ora vengano a dire che vogliono fare "sistema paese" abbi pazienza ma mi viene da ridere! Guarda, quello che io sto tentando di dirti è che se la manovra era quella di rimanere l'unico grande gruppo in Italia con il quale scendere a patti, ora sono nella condizione virtuale di esserlo. Purtuttavia dal contesto non si può prescindere. Il contesto è un contesto frutto ANCHE delle manovre dirette ed indirette della Fiat.

E' un po' difficile che oggi il sindacato, criticato dai lavoratori per essere oramai connivente e solo mediatore, non oppositore, del "padrone", debba essere ammesso a godere di una certa tavola in una certa posizione.

Nessuno nega che la Fiat si sia impegnata (quando oramai era con le pezze) per campare e tirare avanti. Ma vorrei ricordarti che è stata la plancia di Corso Marconi a mettersi in certe situazioni, favorita anche dal fatto che in giro di oppositori non ce ne erano, crogiolandosi, ed in certo qual modo io vedo questa affermazione di Morchio come il volersi crogiolare ancora, della serie "i nemici che non riesci a combattere fatteli amici".

Hanno voluto essere unici depositari dell'Italia a motore, rinunciando ai contro ma anche ai pro (di fatto si sono addormentati). E gli è stato concesso. Quando c'era la privatizzazione la benedivano, cosicchè di stato o italiano in senso generale è rimasto poco o niente. Quando han trovato conveniente, sono andati all'estero e ancora mi pare che ci siano. Adesso cosa vogliono? E se sembrano discorsi da bar, si vede che i discorsi dei bar sono + aderenti alla realtà di quelli di via filodrammatici.

Tu Fabvio mi dici che oramai ogni impresa pensa e si tiene su con il sovvenzionamento: dalle mie parti no. E se una volta che il sovvenzionamento non c'è + perchè di soldi "minga +", allora saltano per aria le aziende. Beh, imprenditore così lo so essere anche io, anzi, lo sa essere anche mia nonna.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Non è + tempo, anche volendo, che quando fiat agonizza l'Italia tutta corre al suo capezzale. Nel loro piccolo l'han fatto in tanti, io per primo. Ma non vuol dire che ho sposato la Fiat.

PArli di sindacati arroccati sulle posizioni stupide: ovvero di quelli che vorrebbero che uno che lavora abbia un tot. di garanzie.

Vorrei vedere te che oggi lavori e domani non sai se continui a lavorare, se vai in mobilità, se ti lasciano a casa, fatti una famiglia con l'interinale. Io lavoro nel pubblico ora, e benedico il 27 del mese, ma guardo gli amici e l'altra gente, e conosco quel tipo di angosce.

In questo periodo la Fiat se la deve pelare da sola la gatta: gli si può rendere merito, ma non credo che sia corretto il sistema che intendono loro, lo stesso che abbiamo visto mille volte. La Fiat chiama, il paese tutto deve essere attorno a fiat. E poi quell'altro austriaco viene a dire che la fiat deve essere meno italiacentrica. Bene, che non la sia, allora. Che diventi straniera, se vogliono. Con onori, ma anche oneri. E ricorda che per me la Fiat è italiana e lo deve rimanere, ma non per una convenienza a senso unico. Non è tempo, e non è periodo di vacche grasse.

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Guest fabvio
Fabvio, non intendo trascendere nel linguaggio in quanto so moderarmi.

Purtuttavia sono fortemente infastidito, come ti ho detto anche in privato, di quest'aria di saccenza. Faccio una summa mettendoci dentro anche quanto mi hai scritto in privato.

La dipendenza dell'Italia dalla Fiat? Superiore a quella degli anni '50? Se mi dici che sono saltati per aria pseudo imprenditori che non erano capaci questo te lo concedo. Se, nonostante io non sia comunista, mi dici che l'aver "buttato alle ortiche" invece di tenersi in casa propria tanta bella roba, facendo viaggiare come potrebbe e dovrebbe lo stato ed il parastato ed evitando di svendere roba di casa propria agli stranieri, mi trovi daccordo.

Purtuttavia mi pare del tutto opinabile che oggi si venga a chiedere di fare "sistema paese" quando coloro i quali si sono sempre, e correttamente dal loro punto di vista, pavoneggiati di essere un "capitalismo italiano" contrapposto al parassita cronico che è lo stato (non lo dico io, lo dicono gli agnelli) e per i quali i sindacati sono sempre stati dei sassolini nelle scarpe ora vengano a dire che vogliono fare "sistema paese" abbi pazienza ma mi viene da ridere! Guarda, quello che io sto tentando di dirti è che se la manovra era quella di rimanere l'unico grande gruppo in Italia con il quale scendere a patti, ora sono nella condizione virtuale di esserlo. Purtuttavia dal contesto non si può prescindere. Il contesto è un contesto frutto ANCHE delle manovre dirette ed indirette della Fiat.

E' un po' difficile che oggi il sindacato, criticato dai lavoratori per essere oramai connivente e solo mediatore, non oppositore, del "padrone", debba essere ammesso a godere di una certa tavola in una certa posizione.

Nessuno nega che la Fiat si sia impegnata (quando oramai era con le pezze) per campare e tirare avanti. Ma vorrei ricordarti che è stata la plancia di Corso Marconi a mettersi in certe situazioni, favorita anche dal fatto che in giro di oppositori non ce ne erano, crogiolandosi, ed in certo qual modo io vedo questa affermazione di Morchio come il volersi crogiolare ancora, della serie "i nemici che non riesci a combattere fatteli amici".

Hanno voluto essere unici depositari dell'Italia a motore, rinunciando ai contro ma anche ai pro (di fatto si sono addormentati). E gli è stato concesso. Quando c'era la privatizzazione la benedivano, cosicchè di stato o italiano in senso generale è rimasto poco o niente. Quando han trovato conveniente, sono andati all'estero e ancora mi pare che ci siano. Adesso cosa vogliono? E se sembrano discorsi da bar, si vede che i discorsi dei bar sono + aderenti alla realtà di quelli di via filodrammatici.

Tu Fabvio mi dici che oramai ogni impresa pensa e si tiene su con il sovvenzionamento: dalle mie parti no. E se una volta che il sovvenzionamento non c'è + perchè di soldi "minga +", allora saltano per aria le aziende. Beh, imprenditore così lo so essere anche io, anzi, lo sa essere anche mia nonna.

Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Non è + tempo, anche volendo, che quando fiat agonizza l'Italia tutta corre al suo capezzale. Nel loro piccolo l'han fatto in tanti, io per primo. Ma non vuol dire che ho sposato la Fiat.

PArli di sindacati arroccati sulle posizioni stupide: ovvero di quelli che vorrebbero che uno che lavora abbia un tot. di garanzie.

Vorrei vedere te che oggi lavori e domani non sai se continui a lavorare, se vai in mobilità, se ti lasciano a casa, fatti una famiglia con l'interinale. Io lavoro nel pubblico ora, e benedico il 27 del mese, ma guardo gli amici e l'altra gente, e conosco quel tipo di angosce.

In questo periodo la Fiat se la deve pelare da sola la gatta: gli si può rendere merito, ma non credo che sia corretto il sistema che intendono loro, lo stesso che abbiamo visto mille volte. La Fiat chiama, il paese tutto deve essere attorno a fiat. E poi quell'altro austriaco viene a dire che la fiat deve essere meno italiacentrica. Bene, che non la sia, allora. Che diventi straniera, se vogliono. Con onori, ma anche oneri. E ricorda che per me la Fiat è italiana e lo deve rimanere, ma non per una convenienza a senso unico. Non è tempo, e non è periodo di vacche grasse.

no guarda..... non ho neppure detto tutto eprchè nojn ci sono basi di discussione

ti preciso solamente che trovo quanto meno insignificante il commento di chi scrive frasi del tipo:Se mi dici che sono saltati per aria pseudo imprenditori che non erano capaci questo

ti voglio dire che un conto è farlo l'imprenditore ed un conto è scrivere su una tastiere di altri che lo fanno

poi quando scrivi:

mi dici che l'aver "buttato alle ortiche" invece di tenersi in casa propria tanta bella roba, facendo viaggiare come potrebbe e dovrebbe lo stato ed il parastato ed evitando di svendere roba di casa propria agli stranieri, mi trovi daccordo.

cut da Velox

a chi doveva venderle a tuo avviso lo stato le aziende????

a chi era disposto a comperarle..... am se in certi settori l'italia non ha business cosa si doveva fare??

ti faccio un esempio che mi è geograficamente vicino:

le acciaierie terni.....

sono state vendite alla krup tedesca.....

ebbene dimmi quale sarebbe satat l'alternativa???

quale gruppo metallurgico italiano esiste?????

pensi che si sarebbe potuta vendere ad una cordata di fruttivendoli o cosa?????

poi quando parli di stabilità del posto di lavoro si vede chiaramente che sei rmasto indietro di 30 anni.....

oggi vi và anche in italiua all'attuazione del concetto di : mercato del lavoro......

poniti il dubbio di capire cosa significhi questo termine

......................

sempresenza offesa ......

ciao

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Senti, io non capisco come possano ancora tenerti dentro quà.

Perintanto quando la Fiat tuonava contro il potere statale che andava male, tutto andava verso un "vendete" generalizzato.

Bene, abbiamo venduto. Ci troviamo meglio? Non mi pare.

Se tu mi dici che sono imprenditori gente come Tanzi e Cragnotti, allora guarda non vedo l'ora di vincere all'enalotto e levarmi da questa res poco publica, fatevela tu e quelli come te l'Italia che volete, del 23% di disoccupazione e che manda la gente a casa a 90 anni, o dell'esercito dei co.co.co che andranno in pensione fra trent'anni con 500 euro e dovremo mantenerceli noi.

Il potere politico che le aziende come la Fiat avevano ed hanno lo usano male.

Se in Italia non c'era alternativa ti sei mai chiesto perchè non c'era? Perchè mancava il libero mercato?

Guarda, le basi veramente non ci sono. E ora capisco perchè st'Italia va per pezze: se la maggioranza della gente è come te.....

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Guest fabvio
Senti, io non capisco come possano ancora tenerti dentro quà.

Perintanto quando la Fiat tuonava contro il potere statale che andava male, tutto andava verso un "vendete" generalizzato.

Bene, abbiamo venduto. Ci troviamo meglio? Non mi pare.

Se tu mi dici che sono imprenditori gente come Tanzi e Cragnotti, allora guarda non vedo l'ora di vincere all'enalotto e levarmi da questa res poco publica, fatevela tu e quelli come te l'Italia che volete, del 23% di disoccupazione e che manda la gente a casa a 90 anni, o dell'esercito dei co.co.co che andranno in pensione fra trent'anni con 500 euro e dovremo mantenerceli noi.

Il potere politico che le aziende come la Fiat avevano ed hanno lo usano male.

Se in Italia non c'era alternativa ti sei mai chiesto perchè non c'era? Perchè mancava il libero mercato?

Guarda, le basi veramente non ci sono. E ora capisco perchè st'Italia va per pezze: se la maggioranza della gente è come te.....

no .... forse non hai capito ....

l'italia ha avuto normative restrittive e parte dell'economia ... gran parte è statagestita dalla politica per un motivo semplice.... perchè altrimenti l'in italia non si sarebbe progrediti

noi siamo un poaese ridotto in cenere dalla guarra..... che fiao a non molti anni fà esportava manodopera in cambio di acciaio

in queste condiziopne di meglio non si poteva fare..... come sempre avviene.....

ciò che scrive la storia è ciò che era necesdsario che fosse fatto.....

in italia serviva la creazione di uno stato sociale che distribuisse benessere..... fu fatto.....

solo che quello stato sociale non corrispondeva a ciò che la competitività del paese avrebbe permesso...... però nel bene o nel male abbiamo evitato lo scontro..... e su quastio si è basata la nostra rinascita

oggi l'economia italiana non è + sotto completa legida della politica italiana..... e da qui nasce la necessità di rifondarsi... di fare un passo indietro.... di togliere un pezzo di quello stato sociale per consentire all'italia di riallionearsi con la storia

questo è satto in gran parte fatto..... questo non è piaciuto.... questo ha provocato uno strappo....

eccessivo....

ad ogniuna delle parti oggi toccafare un piccolo passo indietro in modo da riallinearsi gli uni agli altri

..........

poi per favore non arroccarti sul discorso delle pensioni.... troppo complesso...... troppi fattori....

il fatto è uno soltanto..... oggi i diritti non sono minori di un tempo..... ma esistono de3gli oneri cui non si può + tirare indietro nbessuno

giuridicamente queste fattispeci si definiscono diritti potestativi...... diritti che si attivano solo successivamente al compimento di un onere.....

oggi esiste il lavoro precario??

il problema non esiste..... chi si impegna, chi produce non ha problemi .... non sarà scaricato.... ma al contrario sarà ricercato

chi al contrario ha una idea del proprio lavoro differente..... semplicemente dovrà adeguarsi..... dovrà impegnarsi

se una grande azienda si ristruttura ..... anche ogni individuo deve ristrutturarsi in proprio..... in questo modo è un sistema paese che evolve

al contrario di chi cerca un colpevole, di chi scarica proprie difficoltà sul sistema, di chi giudica il lavorodegli altri e non il proprio......... deve prendere atto che certe condizioni non esistono + e che l'imperativo è rimboccarsi le maniche e guardarsi continuamente allo specchio

capisco che questa è una sintesi che può sembrare fin troppo drastica e cruda..... lo sò anche io che ci sono degli aspetti ben + complessi...... ma ti giuro che io vivo in questo modo...... io non rimprovero nulla agli altri e non cerco scorciatoie per i miei problemi..... io non credo mai di aver capito tutto.... io mi interrogo di continuo e mi confronto con me stesso

credo che sarebbe un buon esercizio per tutti

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Senti, io non capisco come possano ancora tenerti dentro quà.

Perintanto quando la Fiat tuonava contro il potere statale che andava male, tutto andava verso un "vendete" generalizzato.

Bene, abbiamo venduto. Ci troviamo meglio? Non mi pare.

Se tu mi dici che sono imprenditori gente come Tanzi e Cragnotti, allora guarda non vedo l'ora di vincere all'enalotto e levarmi da questa res poco publica, fatevela tu e quelli come te l'Italia che volete, del 23% di disoccupazione e che manda la gente a casa a 90 anni, o dell'esercito dei co.co.co che andranno in pensione fra trent'anni con 500 euro e dovremo mantenerceli noi.

Il potere politico che le aziende come la Fiat avevano ed hanno lo usano male.

Se in Italia non c'era alternativa ti sei mai chiesto perchè non c'era? Perchè mancava il libero mercato?

Guarda, le basi veramente non ci sono. E ora capisco perchè st'Italia va per pezze: se la maggioranza della gente è come te.....

Il Fusi, il concetto è semplice. Non sei un imprenditore, quindi non ti permettere di parlare di imprenditoria comodamente seduto davanti ad una tastiera. Non sei un politico, quindi non ti permettere di parlare di politica comodamente seduto davanti ad una tastiera. Non sei un sindacalista, quindi non ti permettere di parlare di sindacati comodamente seduto davanti ad una tastiera. Non sei un disoccupato, quindi non ti permettere di parlare di disoccupazione comodamente seduto davanti ad una tastiera. Non sei Fiat, quindi non ti permettere di parlare di Fiat comodamente seduto davanti ad una tastiera.

Ricordati che la storia segue il suo corso, e tu non puoi fare niente per cambiare il corso prestabilito della storia. Se la storia accade è perché deve accadere. Se te lo mettono in quel posto è perché te lo devono mettere in quel posto. Devi solo ringraziare il cielo che qualcuno te lo mette in quel posto: almeno tocchi con mano che esisti.

Il Fusi! Ma in che mondo vivi?

Ma davvero ti sfiora il dubbio che in questo forum c’è qualcuno che andrebbe buttato nel cesso?

La società che ci deve piacere è quella dei quarantenni con contratto co.co.co, quella dei laureati quarantasettenni che stanno facendo l’ennesimo concorso per aggiungere al loro curriculum 10 punti per avanzare nella graduatoria per ottenere una supplenza, quella dei laureati che prendono il dottorato in azienda così l’azienda si ritrova un lavoratore gratis per quattro anni, quella dei laureati con dottorato che poi si specializzano per altri quattro anni così l’azienda non paga le tasse per altri quattro anni, quella dei laureati, dottorati e specializzati che dopo aver accumulato una serie di titoli che in USA gli farebbero guadagnare 60.000 dollari all’anno in Italia non sanno sotto a quale ponte andare a dormire la notte, quella dei sessantenni che avendo avuto la botta di kulo di avere un contratto a tempo indeterminato si cagano sotto per la paura di morire prima di riuscire ad andare in pensione, quella delle percentuali di disoccupazione a due cifre che permette alle aziende di avere l’imbarazzo della scelta su quale manodopera a basso costo scegliere.

Il Fusi! Ma in che mondo vivi? Ti metti a discutere con uno che avendo ingollato la sua pagnotta quotidiana se ne fotte uno strakazzo e si dimentica che oltre alle aziende esiste la dignità di chi le aziende le fa marciare sottocosto?

Il Fusi! Ma in che mondo vivi? Non lo sai che l’Italia non può avere una metallurgia mentre la Germania si? Non lo sai che le vacche tedesche producono latte a sufficienza anche per l’Italia e che quindi le vacche italiane non ha senso che si mettano a produrre latte? Non lo sai che l’Italia e gli italiani hanno il compito istituzionale europeo e mondiale di prenderla in kulo per permettere al resto del mondo di dare libero sfogo al suo sacrosanto istinto di sopraffazione? Non lo sai che GM ha il diritto sacrosanto di metterla in kulo a Fiat e che di conseguenza Fiat la deve mettere in kulo ai suoi dipendenti? Per favore, Il Fusi! Ti sfugge l’ordine naturale delle cose!

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