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Fiat ottiene il 100% di Chrysler (01/01/2014)


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Non dico di censurare questa o quella testata/sito, ma signori, qui facciamo discorsi seri e di un livello discretamente buono, dopotutto.

Capisco che possa essere interessante citare una volta ogni tanto anche una delle voci disinformate o disinformanti, magari per sottolineare dove sbagliano, ma vediamo di non fare gara a chi posta l'articolo più improbabile o inconsistente.

Si finisce col riempire la discussione di robaccia e rendendo inutile la discussione perchè la roba interessante da leggere o da dirsi diventa impossibile da trovare o seguire.

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I più attivi nella discussione

I più attivi nella discussione

Non dico di censurare questa o quella testata/sito, ma signori, qui facciamo discorsi seri e di un livello discretamente buono, dopotutto.

Capisco che possa essere interessante citare una volta ogni tanto anche una delle voci disinformate o disinformanti, magari per sottolineare dove sbagliano, ma vediamo di non fare gara a chi posta l'articolo più improbabile o inconsistente.

Si finisce col riempire la discussione di robaccia e rendendo inutile la discussione perchè la roba interessante da leggere o da dirsi diventa impossibile da trovare o seguire.

Hai ragione, però talvolta lo si fa (parlo per me !!! :mrgreen:) semplicemente per farsi una grassa :rotfl: Pensandoci bene, si potrebbe aprire un 3D del tipo "Fiat-Chrysler: i migliori travasi di bile del giornalismo italiano medio" :lol:

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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http://ilmalpaese.files.wordpress.com/2011/01/fiat-marchionne-linghiotto-operai.jpg

Firma editata dallo staff: dimensioni non consentite, verificare i formati utilizzabili elencati nel regolamento

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Guest EC2277

Sarebbe interessante sapere com'è strutturato il debito: un conto è un debito dovuto esclusivamente ad investimenti fatti per ristrutturare l'azienda, rinnovare la gamma ed espandersi in nuovi mercati ed un altro è un debito dovuto esclusivamente alla perdita di quote di mercato. Io ho l'impressione che il debito del Gruppo FIAT sia un misto tra le due tipologie: da un lato sono stati fatti fortissimi investimenti per ristrutturare la Chrysler, rinnovarne la gamma e penetrare in Cina ed India, ma dall'altro il mercato italiano è in crisi e la FIAT-Europa non può effettuare quella drastica ristrutturazione interna di cui avrebbe bisogno per contenere le perdite.

Questo al netto delle situazioni contingenti degli altri mercati in cui opera il Gruppo (nordamerica, sudamerica, Cina…), che possono stravolgere tutto quanto in meglio od in peggio.

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Sarebbe interessante sapere com'è strutturato il debito: un conto è un debito dovuto esclusivamente ad investimenti fatti per ristrutturare l'azienda, rinnovare la gamma ed espandersi in nuovi mercati ed un altro è un debito dovuto esclusivamente alla perdita di quote di mercato. Io ho l'impressione che il debito del Gruppo FIAT sia un misto tra le due tipologie: da un lato sono stati fatti fortissimi investimenti per ristrutturare la Chrysler, rinnovarne la gamma e penetrare in Cina ed India, ma dall'altro il mercato italiano è in crisi e la FIAT-Europa non può effettuare quella drastica ristrutturazione interna di cui avrebbe bisogno per contenere le perdite.

Questo al netto delle situazioni contingenti degli altri mercati in cui opera il Gruppo (nordamerica, sudamerica, Cina…), che possono stravolgere tutto quanto in meglio od in peggio.

Volendo scherzare (ma neanche tanto !!!!!!:mrgreen:) Citigroup (più grande banca al mondo), che io sappia, è l'unico intermediario (fra i pezzi grossi di Wall Street) che non fa parte del pool di banche che finanzia Chrysler !!!!! Può darsi che a loro la cosa non faccia piacere e mettono le mani avanti per il futuro (ossia fusione-quotazione), considerando che è l'unico soggetto finanziario che ha apertamente criticato l'operazione senza accennare minimamente ai vantaggi della medesima. Secondo me stanno a rosicà........al pari dei tedeschi. La Bild ha scritto che la Fiat ormai è americana e, visti i debiti, è ovviamente più vicino anzi prossimo l'acquisto di Alfa da parte di nonno Ferdi.

Modificato da pennellotref

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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Volendo scherzare (ma neanche tanto !!!!!!:mrgreen:) Citigroup (più grande banca al mondo), che io sappia, è l'unico intermediario (fra i pezzi grossi di Wall Street) che non fa parte del pool di banche che finanzia Chrysler !!!!! Può darsi che a loro la cosa non faccia piacere e mettono le mani avanti per il futuro (ossia fusione-quotazione), considerando che è l'unico soggetto finanziario che ha apertamente criticato l'operazione senza accennare minimamente ai vantaggi della medesima. Secondo me stanno a rosicà........al pari dei tedeschi. La Bild ha scritto che la Fiat ormai è americana e, visti i debiti, è ovviamente più vicino anzi prossimo l'acquisto di Alfa da parte di nonno Ferdi.

per la precisione è stata la Sueddeutsche Zeitung a scriverlo :) aggiungendo:

"se gli italiani non fanno attenzione e non modernizzano finalmente il loro Stato, assisteranno presto ad un'altra metamorfosi: la Fiat diventerà la Faad, Fabbrica Americana Automobili Detroit"

e non hanno tutti i torti :)

http://www.rassegna.it/articoli/2014/01/03/107998/per-la-stampa-tedesca-fiat-diventera-americana

per completezza:

Secondo il giornale, la fusione con la casa americana "accelera il distacco della Fiat dal suo Paese", poiché il nuovo gruppo "si dirigerà là dove si fanno utili e questo posto al momento è l'America". Questa tendenza al distacco dallo Stivale viene spiegata con il fatto che "uno Stato inefficiente, super burocratizzato, tasse elevate, un sistema scolastico antiquato e sindacati intransigenti rendono l'Italia un Paese non attraente".

Modificato da JackSEWing

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Io segnalo questo editoriale molto equilibrato:

Strade - Fiat compra in Usa, l'Italia inviti il mondo a comprare da noi

In particolare

Quella Fiat non c'è più, e al suo posto oggi c'è un gruppo con ancora molti problemi – in primis l'enorme stock di debito accumulato e la sovracapacità produttiva degli stabilimenti europei – ma altrettante opportunità. Qualcuna perfino per l'Italia, e non era scontato che vi fosse. A settembre dell'anno appena terminato, l'azienda ha inaugurato un piano di investimenti per 1 miliardo sullo stabilimento torinese di Mirafiori, che dovrebbe produrre un suv della Maserati e un nuovo modello di Alfa, con i quali Marchionne punta a inserirsi nel mercato dell'alta gamma, oggi dominato da Bmw e Audi.

E' un investimento diretto estero in un Paese che continua ad essere repulsivo per i capitali del mondo, nonostante in molti, Marchionne in testa, farebbero più che volentieri degli ottimi affari con il suo marchio naturale, il made in Italy. Nel 2012 eravamo 62esimi su 132 paesi per apertura a capitali stranieri, e il nostro assetto regolamentare valutato tra i peggiori al mondo rispetto agli investimenti: 109esimi su 132.

Il tema, al netto delle lacrime di maniera sulla perdità di italianità di Fiat e di altri pezzi di industria nazionale, resta tragicamente quello di un ventennio fa, e cioè come determinare l'apparizione del Paese nelle strategie di investimento dei gruppi industriali esteri. Le risposte, al netto delle barricate d'ufficio allestite dai campioni della rendita di posizione tricolore, restano pure tragicamente quelle di un ventennio fa: riforma e semplificazione del mercato del lavoro, della burocrazia e alleggerimento fiscale.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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quindi le varie testate italiane volendo ne avrebbero di criticità concrete sulle quali argomentare

-enorme stock di debito

-sovracapacità produttiva degli impianti europei

anzichè strapparsi le vesti sul fatto che alla mensa aziendale si serviranno hot dogs anzichè la bagna càuda :roll:

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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Riguardo al debito, la segnalazione mi sembra un po' semplicistica e buttata li.

Il debito di oltre 10 miliardi è praticamente tutto pregresso di Fiat, mentre per Chrysler è piuttosto ridotto, quindi la situazione non è peggio di prima ma anzi è forse migliore, visto che è un gruppo più grande

E poi analizziamolo sto debito: Fiat ha parecchio debito perchè viene da 3 lustri di rischi di chiusura e crisi varie di mercato e il debito attuale è dovuto alla scarsissima redditività (anzi diciamo alla passività) del comparto europeo, alla necessità di aumentare la liquidità per l'operazione Chrysler e, non scordiamolo, anche agli ultimi investimenti lanciati in Italia che non saranno mostruosi, ma sono comunque una bella scommessa ed esposizione, visti i bilanci europei.

Chrysler ha poco debito sia perchè esce da una bancarotta controllata, sia perchè macina utili. E continuerà a macinarne, anzi sono in costante crescita.

E anche Fiat è destinata a creare sempre più utili, sia per il buon successo delle operazioni Serbia e Maserati, sia perchè gli investimenti in corso ora metteranno a listino a breve modelli assai redditizi.

E non dimentichiamoci che Chrysler poche settimane fa ha rinegoziato gran parte del proprio debito con le banche, abbassandone l'interesse da pagare, quindi può tranquillamente permettersi di tenere aperto la propria parte debito e contribuire a far riassorbire quella di Fiat.

Dove starebbe, quindi, questo nuovo problema debito? :pen:

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

Il discorso sulla sovracapacità produttiva degli impianti Fiat europei è stato spostato qui: http://www.autopareri.com/forum/mercato-finanza-e-societ/62154-il-futuro-dei-siti-produttivi-gruppo-fiat-587.html

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