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Fiat ottiene il 100% di Chrysler (01/01/2014)


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"post fata resurgam." (cit.)

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“Fiat, sul recesso paure esagerate”

Marchionne: la situazione economica dell’Italia penalizza le azioni

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Teodoro Chiarelli

Le ottime performance della casa di Detroit non bastano. Ai timori degli investitori che il possibile esercizio del diritto di recesso da parte di un alto numero di soci possa far saltare (almeno per il momento) la fusione fra Fiat e Chrysler si è aggiunto ieri il dato sul Pil che certifica il ritorno dell’Italia in recessione. Risultato: il titolo del Lingotto ha conosciuto in Borsa un’altra giornata di sofferenza, lasciando sul terreno il 5,55%, a 6,46 euro (ai minimi del 2014), dopo essere stato sospeso per ben tre volte ed essere arrivato a perdere fino all’8,5%.

Tutto ciò non ha però turbato più di tanto Sergio Marchionne. Parlando a Detroit in conference call con gli analisti, l’amministratore delegato di Fiat Chrysler è apparso assolutamente tranquillo. Secondo lui gli scenari delineati sulla stampa, a proposito del diritto di recesso, sono semplicemente «esagerati» e la Fiat sta pagando «il prezzo di una reazione eccessiva». Semmai, ha aggiunto, è la situazione economica italiana che finisce inevitabilmente per avere un impatto negativo sul gruppo e sul titolo Fiat. «Noi siamo trascinati dentro - ha spiegato -. E se avessimo potuto, avremmo certamente scelto tempi migliori per annunciare la fusione».

Non solo. «E’ un peccato che non ci sia chiarezza», ha ribadito Marchionne agli analisti. Dicendo che lui, invece, è stato chiaro all’assemblea torinese dello scorso primo agosto in cui i soci Fiat hanno dato il via libera alla fusione tra Torino e Detroit che porterà alla nascita di Fiat Chrysler Automobiles. L’ad ha perciò ricordato che se verrà superato il limite dei 500 milioni di euro stanziati dal Lingotto per pagare i soci contrari all’operazione, la fusione non si farà. «Aspetteremo finché non ci saranno migliori condizioni per farlo. Il nostro impegno per portare a termine la fusione resta comunque inalterato».

Quindi? «Dobbiamo aspettare il 20 agosto per contare tutti gli azionisti contrari». Intanto Marchionne si consola con i risultati che vengono dagli States. Gli utili di Chrysler hanno fatto registrare un +22% nel secondo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2013, per un ammontare di 619 milioni di dollari. L’utile netto della prima metà del 2014 è di 1,1 miliardi di dollari, rispetto ai 696 milioni dei primi sei mesi dello scorso anno. E le entrate da gennaio a giugno sono state di 39,4 miliardi di dollari, con un aumento degli ordini e delle vendite dovuti soprattutto al successo in tutto il mondo di alcuni modelli del gruppo, vedi i marchi Jeep (Cherokee e Grand Cherokee).

Il manager italocanadese, però, non si è detto del tutto soddisfatto, visto che i margini di profitto di Chrysler restano inferiori alle rivali storiche Ford e General Motors. Il dato nel secondo trimestre è stato pari al 4,8%, mentre per gli altri due gruppi di Detroit rispettivamente all’11% e al 9%. L’ad si è detto «esageratamente insoddisfatto» di margini così sottili e ha spiegato che si deve fare meglio, incluso il tentativo di cercare di ottenere prezzi migliori dai fornitori di componentistica auto. «Sono invidioso dei margini di certi fornitori - ha detto scherzando, ma nemmeno tanto - e quando vedo queste cose mi sale la pressione».

La Stampa - ?Fiat, sul recesso paure esagerate?

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  • 3 settimane fa...

tanto casino per nulla?

[h=3]Fiat-Chrysler: “Recessi non superano limite dei 500 milioni, avanti con la fusione”[/h]

Comunicati i primi dati sulle scelte degli azionisti. Elkann: «Lieto del risultato». Marchionne: «Rassicurante»

Il limite dei 500 milioni non è ancora stato superato nell’esercizio del diritto di recesso per la fusione con Chrysler da parte dei soci di Fiat. È quanto si legge in una nota del Lingotto in cui viene indicato che i dati definitivi saranno resi noti il prossimo 4 settembre. «Sono lieto di questo risultato, attendiamo ora il completamento di questo progetto che è stato sul nostro tavolo sin dall’acquisizione della totalità del capitale di Chrysler» spiega il presidente del Lingotto John Elkann commentando il primo risultato parziale sull’esercizio del diritto di recesso per la fusione in Fca. «Mi rassicura il fatto che la stragrande maggioranza dei nostri azionisti abbia scelto di continuare nel proprio impegno di azionisti fedeli» il commento dell’ad di Fiat Sergio Marchionne commentando i primi dati sul diritto di recesso dei soci Fiat alla fusione con Chrysler in Fca.

La Stampa - Fiat-Chrysler: ?Recessi non superano limite dei 500 milioni, avanti con la fusione?

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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[h=1]Aggiornamento sul diritto di recesso[/h] Fiat S.p.A. ("Fiat") rende il seguente aggiornamento in merito alla fusione transfrontaliera per la creazione di Fiat Chrysler Automobiles N.V. ("FCA"), approvata dall'assemblea straordinaria degli azionisti ("Assemblea") tenutasi il 1° agosto 2014 (la "Fusione").

Fiat è prossima a concludere il processo di determinazione del numero di azioni per le quali il diritto di recesso è stato validamente esercitato dagli azionisti Fiat e si sta preparando all'offerta obbligatoria di tali azioni agli altri azionisti Fiat al Valore di Liquidazione.1 Come precedentemente comunicato, per esercitare il diritto di recesso, gli azionisti legittimati dovevano inviare a Fiat comunicazione scritta con lettera raccomandata spedita entro il 20 agosto 2014, con l'indicazione del numero delle azioni Fiat in relazione alle quali il diritto di recesso era esercitato ed i dettagli dell'intermediario presso cui le azioni erano detenute in conto. L'intermediario doveva inoltre fornire una certificazione attestante il possesso da parte dell'azionista recedente delle azioni anteriormente all'Assemblea ed il fatto che egli le avesse continuativamente detenute sino alla data di tale comunicazione (inclusa), mediante invio alla società di un messaggio di posta elettronica certificata entro il 22 agosto 2014. Costituisce condizione sospensiva della Fusione il fatto che l'ammontare complessivo da corrispondere agli azionisti che abbiano esercitato il diritto di recesso ed ai creditori che abbiano proposto opposizione alla Fusione non superi il limite di 500 milioni di Euro.

1 Il diritto di recesso è esercitabile in conseguenza della Fusione poiché (a) la sede legale di Fiat sarà trasferita fuori dall'Italia; (B) le azioni di Fiat cesseranno di essere quotate (per essere sostituite dalle azioni di FCA, che saranno quotate al NYSE e sul Mercato Telematico Azionario) e © FCA sarà soggetta al diritto di un paese diverso dall'Italia (i.e., l'Olanda). L'azionista Fiat che eserciti correttamente il diritto di recesso ha diritto di ricevere un importo pari 7,727 euro per azione (il "Valore di Liquidazione"), subordinatamente al fatto che si avverino le condizioni sospensive della Fusione e la Fusione sia perfezionata.

Fiat sta completando l'abbinamento delle comunicazioni ricevute con le relative certificazioni fornite dagli intermediari. Fiat prevede di completare tale processo e comunicare al pubblico il numero di azioni per le quali il diritto di recesso è stato validamente esercitato entro giovedì 4 settembre. Sulla base delle comunicazioni e delle certificazioni ricevute, Fiat ha stabilito che il limite di 500 milioni di euro non è stato superato. Fiat ritiene inoltre che anche se tutte le comunicazioni e conferme ancora da abbinare fossero abbinate, il numero massimo di azioni per le quali il diritto di recesso è stato validamente esercitato comporterebbe una esposizione complessiva inferiore al limite.

Il termine per la proposizione delle opposizioni dei creditori scadrà il 4 ottobre 2014 (60 giorni dalla data del deposito del verbale dell'Assemblea). Fiat ritiene che non sussista alcun rischio di pregiudizio per i creditori e non prevede di conseguenza che il processo per l'opposizione dei creditori impedisca il tempestivo completamento della Fusione intorno alla metà del mese di ottobre.

"Sono lieto di questo risultato" ha dichiarato John Elkann, Presidente di Fiat. "Attendiamo ora il completamento di questo progetto che è stato sul nostro tavolo sin dalla acquisizione della totalità del capitale di Chrysler Group LLC. La quotazione sul NYSE (New York Stock Exchange) darà il giusto rilievo all'importanza delle attività del Gruppo sul mercato statunitense e renderà più efficienti le nostre attività di finanziamento".

Sergio Marchionne, Amministratore Delegato di Fiat e Chrysler, ha aggiunto: "Le recenti stravaganze dei mercati azionari e l'andamento delle azioni Fiat negli ultimi giorni hanno aggiunto a questo processo un grado di complessità inatteso e, a mio modo di vedere, ingiustificato. Mi rassicura il fatto che la stragrande maggioranza dei nostri azionisti abbia scelto di continuare nel proprio impegno di azionisti fedeli. La loro fiducia nel ed il loro sostegno al piano strategico che abbiamo delineato per i prossimi cinque anni hanno importanza decisiva in questo momento, in cui entriamo in una fase di realizzazione che migliorerà drasticamente il posizionamento di mercato del nostro Gruppo e dei nostri marchi".

Il pagamento per le azioni per cui sia stato validamente esercitato il diritto di recesso avverrà secondo quanto previsto dal codice civile italiano, che richiede che tali azioni siano offerte in prelazione agli azionisti Fiat al Valore di Liquidazione. Successivamente, eventuali azioni non acquistate dagli azionisti Fiat potranno, a discrezione di Fiat, essere offerte al pubblico al Valore di Liquidazione. Qualsiasi offerta sarà depositata presso il registro delle imprese di Torino e comunicata secondo le disposizioni applicabili. Eventuali azioni non acquistate decorsi 180 giorni dalla data in cui l'esercizio il diritto di recesso è stato comunicato saranno, subordinatamente al verificarsi della Fusione, acquistate da FCA al Valore di Liquidazione e annullate. Qualsiasi pagamento agli azionisti che abbiano esercitato il diritto di recesso è subordinato al perfezionamento della Fusione e si prevede sarà effettuato dopo il perfezionamento della Fusione e dopo il completamento dell'offerta in prelazione e dell'offerta al pubblico delle azioni, in una data che sarà determinata da FCA secondo le disposizioni di legge applicabili e che non sarà posteriore al centottantesimo giorno sopra citato.

Torino, 29 agosto 2014

Aggiornamento sul diritto di recesso - Press Releases - Fiat Chrysler Automobiles EMEA Press

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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Scusate l'OT, ma, per ragioni per me imperscrutabili, non sono riuscito a creare un 3D nella categoria off topics.

la purga di marpionne - "non sopporto più di vedere gente con il gelato in mano" - Politica

LA PURGA DI MARPIONNE - "NON SOPPORTO PIÙ DI VEDERE GENTE CON IL GELATO, BARCHETTE E CAVOLATE. VOGLIO ESSERE ORGOGLIOSO DI ESSERE ITALIANO - MA L'ITALIA NON SEMBRA CAPACE DI REAGIRE. IL PAESE STA PRENDENDO UNA BRUTTA IMPENNATA"

"Renzi ha di fronte un ruolo arduo e ingrato. Appare coraggioso e determinato a fare le riforme e io l'ho incoraggiato a proseguire l'intento riformatore senza curarsi degli attacchi". Certo fino ad ora chi ha guidato il Paese "si è scontrato con un muro di gomma". Morale: "Risultati concreti se ne sono visti molto pochi, compromessi tanti"….

marchionne-al-meeting-di-rimini-584207_tn.jpg MARCHIONNE AL MEETING DI RIMINI

Ansa.it

Le dice - grosse - e le dice chiare, forse per suscitare il proverbiale scossone. Sia come sia, Sergio Marchionne c'è andato giù pesante. E non ha risparmiato critiche nemmeno all'Economist per la sua copertina in cui ha raffigurato Matteo Renzi con in mano un gelato mentre la barca-Europa affonda. "Non sopporto più di vedere gente con il gelato, barchette e cavolate. Voglio essere orgoglioso di essere italiano, di poter dire che siamo veramente bravi come gli altri perchè lo siamo".

L'Italia, avverte l'amministratore delegato di FCA dal Meeting di Rimini, vive oggi "una recessione prolungata in condizioni che non sono più in grado di garantire un paese competitivo". "Saranno almeno 10 anni che dico che abbiamo bisogno di riforme e trasformazioni strutturali" per recuperare "il livello competitivo del Paese". Ma l'Italia, prosegue, "non sembra capace di reagire". Per Fiat "guardare un Paese immobile e incapace di avviare un anche piccolo cambiamento è qualcosa di inconcepibile". Dal 2010 ad oggi "quello che non è cambiato è la misura della crisi che ha colpito l'Italia e l'Europa".

renzi-lecca-584157_tn.jpg RENZI LECCA

Il numero uno di Fiat e Chrysler ha aperto così il suo intervento alla chiusura del Meeting di Rimini. Dove era stato appunto nel 2010. Nello stesso periodo, ragiona Marchionne, è invece cambiato radicalmente il gruppo Fiat portando avanti il progetto di "integrazione industriale ma anche culturale" con Chrysler. "Quello che abbiamo fatto noi è uno dei tanti esempi" di come reagire "ma dobbiamo avere la consapevolezza che abbiamo di fronte una Italia tutta da ricostruire", avverte. Serve una "nuova fase di ricostruzione e rilancio nazionale": le risorse per farlo, come "le qualità umane e culturali", non mancano.

copertina-dell-economist-renzi-draghi-hollande-merkel-583848_tn.jpg COPERTINA DELL'ECONOMIST RENZI DRAGHI HOLLANDE MERKEL

L'esempio del percorso fatto da Fiat, che Sergio Marchionne indica all'Italia, "non è per fare i presuntuosi", dice, ma "per dimostrare che anche in situazioni disperate, anche quando la concorrenza ti considera morto, ti puoi rialzare". Nel Paese serve una svolta, avverte più volte: "La realtà è che dobbiamo guardare avanti, che non possiamo più aspettare, il Paese sta prendendo una brutta impennata". E, dice rivolgendosi agli imprenditori, "dobbiamo mettercela tutta da soli, una soluzione non arriverà dall'alto".

Un'analisi impetuosa che non vuole essere però un attacco diretto al governo Renzi. "Riponiamo massima fiducia nel governo", dice infatti Marchionne. "Il presidente Renzi ha di fronte un ruolo arduo e ingrato. Appare coraggioso e determinato a fare le riforme e io l'ho incoraggiato a proseguire l'intento riformatore senza curarsi degli attacchi". Certo, sottolinea l'ad di Fiat e Chrysler, fino ad ora chi ha guidato il Paese "si è scontrato con un muro di gomma". Morale: "Risultati concreti se ne sono visti molto pochi, compromessi tanti".

renzi-col-gelato-a-palazzo-chigi-584149_tn.jpg RENZI COL GELATO A PALAZZO CHIGI

A chi gli chiede se pensi che Renzi possa farcela, Marchionne rincara la dose: "La gente che si impegna nel fare le cose di qualunque colore è la benvenuta. Appoggio anche lui come ho appoggiato Letta e Monti. Se la sua agenda è di riforme e spingere il Paese avanti sono il primo ad appoggiarlo. Ma non sopporto più di vedere gente con il gelato, barchette e cavolate. Da italiano non lo voglio più sentire. Voglio essere orgoglioso di essere italiano, di dire che siamo veramente bravi come gli altri perchè lo siamo. Abbiamo 80mila persone che non hanno paura di impegnarsi con la sfida globale. Non ho capito perchè non possa farlo il Paese.

?"Non possiamo aspettare più. Il sistema - ammonisce - ha bisogno di azione e bisogna muoversi. Ho preso la Fiat come esempio: non possiamo più aspettare che vengano modificate le regole, che la gente ci segua, che troviamo accordi, che troviamo soluzioni per tutte le poltrone disponibili. A me non interessa un cavolo", conclude.

Maglione è sempre molto chiaro nell'esporre i suoi pensieri............:D

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/08/30/marchionne-italia-tutta-da-ricostruire-ho-incoraggiato-renzi-a-proseguire-riforme/1103156/

Marchionne: “Italia tutta da ricostruire. Ho incoraggiato Renzi a proseguire riforme”

L'amministratore delegato della Fiat, parlando al Meeting di Rimini, ha detto che il premier ha "un compito arduo e ingrato" e non deve "curarsi degli attacchi". Ma i precedenti non fanno ben sperare: fino ad ora "risultati concreti se ne sono visti molto pochi, compromessi tanti". Sugli stabilimenti italiani ribadisce: "Non ne chiuderemo nessuno, ci accolliamo i costi". Renzi incontra Landini? "Buona fortuna, non sono geloso"

di Redazione Il Fatto Quotidiano | 30 agosto 2014Commenti (194)

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“Con questi livelli di disoccupazione la situazione si aggraverà. L’Italia non può più aspettare”. Parola di Sergio Marchionne. L’amministratore delegato della Fiat, intervenuto al Meeting di Rimini, ha detto che il Paese vive una “recessione prolungata” e “abbiamo bisogno di riforme e trasformazioni strutturali” per riportarlo a un “livello competitivo”. L’Italia, per ora, “non sembra capace di reagire”. Il manager ha però espresso “massima fiducia nel governo” e ha speso parole di sostegno per il premier Matteo Renzi: “Il presidente Renzi ha di fronte un ruolo arduo e ingrato. Appare coraggioso e determinato a fare le riforme e io l’ho incoraggiato a proseguire l’intento riformatore senza curarsi degli attacchi”. Nessun trattamento di favore, comunque: ”La gente che si impegna nel fare le cose di qualunque colore è la benvenuta. Appoggio anche lui come ho appoggiato Letta e Monti. Se la sua agenda è di riforme e spingere il Paese avanti sono il primo ad appoggiarlo”.

Finora “risultati pochi, compromessi tanti” – Resta il fatto che i precedenti non fanno ben sperare: “Fino ad ora chi ha guidato il Paese si è scontrato con un muro di gomma”. Sono state fatte “gare al ribasso per toccare meno gli interessi e il sistema ha conservato se stesso”. Così, alla fine, “risultati concreti se ne sono visti molto pochi, compromessi tanti”. Dunque, è la conclusione, “saremo i primi a salutare le riforme se arriveranno, ma non possiamo riporre fiducia in un sistema che appare immobile”. “Dobbiamo avere la consapevolezza che abbiamo di fronte una Italia tutta da ricostruire”. Fatta la diagnosi, ecco la ricetta: serve una “nuova fase di ricostruzione rilancio nazionale. Le risorse per farlo, come “le qualità umane e culturali”, non mancano. Lo Sblocca Italia? “Un buon inizio ma c’è ancora molto da fare. Bisogna andare avanti”.

“Basta ironie su gelati e barchette” – Marchionne ha anche commentato la copertina dell’Economist, a cui Renzi ha ribattuto mangiando un gelato nel cortile di Palazzo Chigi: “Non sopporto più di vedere gente con il gelato, barchette e cavolate. Da italiano non lo voglio più sentire. Voglio essere orgoglioso di essere italiano, di dire che siamo veramente bravi come gli altri, perché lo siamo. Abbiamo 80mila persone che non hanno paura di impegnarsi con la sfida globale. Non ho capito perché non possa farlo il Paese”. L’uscita del settimanale britannico? “Sentirsi dare da qualcuno del gelataio non fa piacere, se lo dicono a me, non mi fa piacere”. E comunque “il gelato lo hanno dato a tutti quanti noi e non ha niente a che vedere con Renzi”. Quanto alla reazione, “sono scelte sue personali, io avrei ignorato tutto. Di vignette contro di me ne escono tante, non le ho mai inseguite”.

“Vent’anni di finte riforme” per colpa di “destra e sinistra, e imprenditori”. Ironia su Landini - “Abbiamo passato vent’anni a far finta di fare riforme sociali”, è il giudizio del manager che ha orchestrato le nozze tra il Lingotto e Chrysler. “Non abbiamo neppure approfittato dell’adesione all’euro, con cui potevamo finanziare le riforme”. “Abbiamo solo alimentato una dialettica distruttiva che ha indebolito le istituzioni, così gli investitori non arrivano, i salari si erodono e il tenore di vita cala”. E “quando dico noi, dico tutti. Destra e sinistra, e imprenditori”. Ma, naturalmente, anche il sindacato. Alla richiesta di un commento sull’incontro tra il premier e il segretario della Fiom Maurizio Landini la risposta di Marchionne è stata: ”Renzi incontra Landini? Good luck, non sono geloso”.

“Nessuna chiusura in Italia, ci accolliamo i costi di una realtà in perdita” – Quanto alla presenza di Fiat in Italia e alle prospettive che si apriranno dopo la fusione con il gruppo automobilistico di Detroit, Marchionne ha ribadito: “Non intendiamo chiudere nessuno stabilimento in Italia, accollandoci tutti i costi di una realtà operativa in perdita“. Come è noto Fiat intende “rivedere in modo radicale” la sua strategia puntando sull’alto di gamma, e su questo fronte il nostro Paese può essere la base per la diffusione di veicoli in tutto il mondo.

“Fiat dimostra che quando la concorrenza ti considera morto ti puoi rialzare” – La Fiat che si appresta a spostare la sede legale in Olanda va dunque vista come un modello per il Paese? Marchionne sembra pensarla così. “Non per fare i presuntuosi”, ma “per dimostrare che anche in situazioni disperate, anche quando la concorrenza ti considera morto, ti puoi rialzare”. “Quando abbiamo deciso di intrecciare il nostro destino con Chrysler, un’azienda in bancarotta, ci siamo giocati tutto: credibilità, reputazione e io personalmente anche la carriera”, ha ricordato Marchionne. “Invece di temporeggiare come tutti i nostri concorrenti, ci siamo mossi e siamo andati negli Usa”. All’epoca “in pochi credevano alla fusione con Chrysler, nonostante l’entusiasmo dei media”. Quindi “abbiamo rischiato di evidenziare in modo chiaro la fragilità della Fiat, senza nemmeno la sicurezza di una poltrona su cui atterrare se il progetto fosse fallito”. E anche in Italia, “se avessimo aspettato le condizioni di un sistema competitivo, non avremmo fatto assolutamente nulla”. Invece, ha rivendicato l’amministratore delegato, “abbiamo deciso di assumerci la nostra parte di rischio e responsabilità, abbiamo fatto delle scelte coraggiose di rottura con il passato, compresa quella di uscire da Confindustria per stabilire un rapporto negoziale diretto”. ”Siamo andati avanti, incuranti delle accuse e degli sgambetti, e da quasi 5 anni che stiamo progettando la rete industriale” in Italia. Questa, secondo il manager, è la lezione che il Paese dovrebbe trarne: “Non possiamo più aspettare che vengano modificate le regole, che la gente ci segua, che troviamo accordi, che troviamo soluzioni per tutte le poltrone disponibili. A me non interessa un cavolo”

Modificato da pennellotref

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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Debutto a Wall Street fissato per il 13 di ottobre (salvo cataclismi !!!!!:mrgreen:). Discussioni relative alla struttura patrimoniale-finanziaria di FCA fissate alla fine del medesimo mese (eventuale rafforzamento del capitale e conseguente scelta della forma tecnica all'uopo utilizzabile).

http://www.autonews.com/article/20140830/OEM/140839996/fiat-chrysler-sees-new-york-stock-market-debut-on-oct-13

Fiat Chrysler sees New York stock market debut on Oct. 13

Board to decide on raising capital at end of October

[TABLE=class: box_article, width: 233]

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[TD=width: 233]AR-140839996.jpg&q=80&MaxW=228&cci_ts=20140830092819[/TD]

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[TR]

[TD]Marchionne: Decision if and how to raise capital will be taken up by FCA board at the end of October.[/TD]

[/TR]

[/TABLE]

August 30, 2014 - 8:52 am ET

RIMINI, Italy (Reuters) -- Fiat-Chrysler Automobiles aims to list shares in the newly merged carmaker in New York on Oct. 13, CEO Sergio Marchionne said on Saturday, adding that a decision on any capital increase would be made at the end of that month.

He was speaking a day after the merger between Fiat and its U.S unit Chrysler cleared its last remaining hurdle.

Fiat bought out Chrysler at the start of 2014 and both operate as one firm. Marchionne wants to incorporate the two into Dutch-registered entity Fiat Chrysler Automobiles, paving the way for the U.S. listing he says is needed to help finance a 48-billion euro ($64 billion) five-year growth plan.

"The most likely date for the listing in the U.S. is October 13," Marchionne told reporters on the sidelines of a meeting in Rimini.

He is counting on the merger and the listing to help pay for a relaunch of its Alfa Romeo and Maserati brands, export Jeeps globally, and take all three to fast-growing Asian markets, where the group is currently weak.

Marchionne said the five-year business plan for the world's No. 7 auto group presented in May did not envisage a cash call.

"But all decision on any capital increase will be taken by the board of FCA at the end of October," he said. He also confirmed the group's full-year guidance for 2014, adding the U.S. market was going "incredibly well."

Targets to grow net profit five-fold and sales by 60 percent within five years look ambitious, some analysts say, arguing that the company will have to raise capital to achieve them.

Fiat had 18.5 billion euros of cash at end-June, but almost 32 billion in debt. Its financing costs are high and profit margins have weakened.

Fiat had so far ruled out asset sales and a share issue, but may go for a mandatory convertible bond. Marchionne had previously said any decision on financing would only be taken after FCA was created.

The merger plan could have failed if the carmaker had been asked to pay more than 500 million euros ($658 million) to dissenting investors who tendered their shares, exercising a legal right triggered by Fiat's decision to move its registered offices away from Italy.

Fiat said on Friday it was finishing a count of shares for which cash exit rights had been validly exercised, but it could already say that the 500 million euro limit would not be exceeded, based on data calculated so far.

It plans to publish the final count by Sept. 4.

:D

P.S.: minki@ !!!!!!!!!! :mrgreen: Ho scavallato i 700 post :mrgreen::birra:

Ho vinto quacchecosa ?????? :mrgreen:

Modificato da pennellotref

. “There are varying degrees of hugs. I can hug you nicely, I can hug you tightly, I can hug you like a bear, I can really hug you. Everything starts with physical contact. Then it can degrade, but it starts with physical contact." SM su Autonews :rotfl:

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Su Quattroruote di Agosto, in un articolo a firma di Fabio de Rossi, si parla di una FCA Bank.

Vi riporto giusto 2 passaggi "interessanti" (non potendo postare tutto l'articolo):

Forse FCA Bank non sarà un

istituto di credito con tanto di sportelli

e conti correnti. Ma piuttosto una maxi

struttura finanziaria, in grado

di raccogliere liquidità a tassi più

vantaggiosi.

Esaminando attentamente il modello

F4, cioè il prospetto richiesto dalle

autorità statunitensi per la quotazione

a Wall Street, si nota che l’oggetto

sociale di FCA è sostanzialmente

la traduzione letterale di quello della

Fiat spa. Tranne che per un’aggiunta,

al punto D, dove si specifica

che il nuovo big automobilistico può

«fornire e organizzare la provvista

di finanziamenti per distributori, dealer,

clienti privati, venditori e altri partner

del business».

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