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...a dieci anni dalla morte di Marco Pantani


ROCKY77

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Ricorre oggi il decimo anniversario della morte di Marco Pantani.

Ecco il mio ricordo al discusso campione di Cesenatico, con le splendide parole degli Stadio

Io sono un campione questo lo so

solo questione di punti di vista

In questo posto dove io sto

Mi chiamano Marco, Marco il ciclista

Ma che alle volte si perde la strada

Perchè prima o poi ci sono brutti momenti

Non so neppure se ero un pirata

Strappavo la vita col cuore e coi denti

E se ho sbagliato non me ne son reso conto

Ho preso le cose fin troppo sul serio

Ho preso anche il fatto di aver ogni tanto

Esagerato per sentirmi più vero

E ora mi alzo sui pedali come quando ero bambino

Dopo un po’ prendevo il volo dal cancello del giardino

E mio nonno mi aspettava senza dire una parola

Perchè io e la bicicletta siamo una cosa sola

E mi rialzo sui pedali ricomincio la fatica

Poi abbraccio i miei gregari passo in cima alla salita

Perchè quelli come noi hanno voglia di sognare

E io dal passo del Pordoi chiudo gli occhi e vedo il mare

E vedo te…e aspetto te…

Adesso mi sembra tutto distante

La maglia rosa e quegli anni felici

E il Giro d’Italia e poi il Tour de France

Ed anche gli amici che non erano amici

Poi di quel giorno ricordo soltanto

Una stanza d’albergo ed un letto disfatto

E sono sicuro di avere anche pianto

Ma sono sparito in quell’attimo esatto

E ora mi alzo sui pedali all’inizio dello strappo

Mentre un pugno di avversari si è piantato in mezzo al gruppo

Perchè in fondo una salita una cosa anche normale

Assomiglia un po’ alla vita devi sempre un po’ lottare

E mi rialzo sui pedali con il sole sulla faccia

E mi tiro su gli occhiali al traguardo della tappa

Ma quando scendo dal sellino sento la malinconia

Un elefante magrolino che scriveva poesie

Solo per te… solo per te…

Io sono un campione questo lo so

Un po’ come tutti aspetto il domani

In questo posto dove io sto

Chiedete di Marco, Marco Pantani.

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  • 5 mesi fa...
02 agosto 2014 - Milanoprima-pagina-U202182049561D4C-U9018296730uSB-620x349@Gazzetta-Web_articolo.jpg?v=201408021007

Il 14 febbraio 2004 Marco Pantani non si suicidò. Il fuoriclasse di Cesenatico non era solo in quella maledetta camera d'albergo. Dieci anni dopo, l'inchiesta della Procura della Repubblica di Rimini ha riaperto il caso. Non si sarebbe trattato di suicidio, ma Marco sarebbe stato ucciso: "omicidio con alterazione del cadavere e dei luoghi", la nuova ipotesi della Procura. Sono questi gli sviluppi dell'inchiesta che vi svela La Gazzetta dello Sport oggi in edicola.

la perizia — Marco Pantani, dunque, sarebbe stato picchiato e costretto a bere la cocaina mentre era nella propria stanza d'albergo. Questa è la nuova ipotesi dell'inchiesta condotta dal procuratore capo di Rimini, che ha accolto l’esposto della famiglia Pantani. Pesano le conclusioni della nuova perizia realizzata dal professore Avato, secondo la quale le grandi quantità di stupefacente trovate nel corpo di Pantani si possono assumere solo se diluite in acqua.

mamma coraggio — I genitori non hanno mai creduto all'ipotesi del suicidio, la mamma Tonina Belletti lo ha ribadito in tante circostanze e interviste, ha presentato esposti assistita dall'avvocato Antonio De Rensis, e ora la Procura ha riaperto il caso. «Sulla morte di Marco ho ancora tanti dubbi che vorrei fossero chiariti», aveva detto la mamma in una recente intervista. "Ho letto i faldoni del Tribunale e ci sono scritte cose non vere. Marco non era solo nel residence; con lui potevano esserci più persone. Ha chiamato i carabinieri, parlando di persone che gli davano fastidio, e dopo un'ora è stato trovato morto. Nella sua stanza sono stati trovati alcuni giubbotti che aveva lasciato a Milano, dal momento che, quando era arrivato in quell'albergo, non aveva bagaglio. Chiedo la riapertura del processo perchè voglio spiegazioni, ricevere risposte. Secondo me Marco aveva pestato i piedi a qualcuno, perchè lui quello che pensava diceva: parlava di doping, diceva che il doping esiste". "Marco non tornerà mai - aggiungeva, tutt'altro che rassegnata - ma io aspetto ancora la verità, su Rimini come su Madonna di Campiglio (quando il ciclista fu fermato al Giro '99 per valori ematici fuori norma)". Il 10 novembre di tre anni fa la Cassazione aveva assolto "perchè il fatto non costituisce reato" il presunto pusher di Pantani, imputato di averne provocato la morte con la vendita di cocaina purissima.

Marco Pantani è stato ucciso: "E' stato costretto a bere cocaina" - La Gazzetta dello Sport

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La camera completamente in soqquadro, le ferite sul corpo, il cibo cinese in camera (che Marco odiava e che, difatti, non fu trovato nello stomaco) lasciavano pensare già da un pezzo ad un omicidio...

"qualcuno" però mise pressione per chiudere subito le indagini all'epoca...:roll:

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La domanda che mi tormenta é chi ha messo il mobile dietro la porta di entrata , se lo Hanno fatto Terzi da dove sono usciti visto che la camera era al quinto piano?

le ultime telefonate — Quel tragico 14 febbraio Pantani chiese per telefono un intervento del personale del residence, in quanto, disse, vi erano delle persone che gli davano fastidio. Due addetti dell' albergo salirono al quinto piano, ma non trovarono nulla di strano. Bussarono alla camera del Pirata, ma questi non rispose. Poco dopo Pantani telefonò ancora in portineria, ribadì che alcune persone gli davano fastidio e, con voce ansiosa, invitò a chiamare i carabinieri. L'addetta, nel timore che Pantani stesse male, tentò di entrare nella camera usando una chiave di riserva, ma non vi riuscì perchè il Pirata si era barricato, sistemando un mobile dietro alla porta. Dall' interno, Pantani urlò alcune parole incomprensibili, poi seguirono rumori di altri mobili che venivano spostati, infine un silenzio lungo un pomeriggio. "Poco prima delle 21 - racconta Sabato Riccio - su autorizzazione del titolare del residence, un altro addetto forzò la porta, riuscì ad introdursi nella camera e trovò Pantani morto accanto al letto"
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  • 1 anno fa...

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