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Lo storico marchio presenta la sua Seiottosei in anteprima mondiale al Salone di Ginevra 2014

Le auto Sport sono nate sulle strade italiane, strade di corse mitiche come la Mille Miglia e la Targa Florio.

Le maggiori case automobilistiche di allora, Maserati, Ferrari, Alfa Romeo, Mercedes, correvano fianco a fianco di piccoli marchi artigianali, quali Osca, Ermini, Stanguellini, Cisitalia, che spesso riuscivano anche a prevalere.

Queste piccole case costruttrici, non potendo rivaleggiare per capacità economico/organizzative con i team più blasonati, dovettero sfruttare due caratteristiche essenziali: agilità e leggerezza.

Usava dire Pasquino Ermini: “le mie auto le ho sempre pensate leggere come piume, per volare via, a braccetto del vento”.

Per far rivivere il mito delle “Barchette” italiane, Ermini presenta in anteprima mondiale al Salone dell'Automobile di Ginevra il suo nuovo prototipo Seiottosei.

La Seiottosei condensa le caratteristiche di leggerezza ed agilità proprie delle “Barchette”, portate però all'esasperazione.

La filosofia costruttiva di tutta l'automobile è un connubio tra tecnologia, direttamente derivata dal mondo delle corse, e le più pregiate tecniche costruttive artigianali.

Il raffinato telaio a tralicci elettrosaldati, di stretta derivazione racing (fa parte integrante con motore e cambio, di un'unica struttura solidale ed è corredato di un prezioso, quanto inusuale, nose-box frontale in carbonio), pesa meno di 40 kg !!

Per la sua realizzazione Ermini ha lavorato in stretta partnership con Osella per più di tre anni, riassumendo in chiave stradale il meglio di più di quaranta anni di esperienza racing sulle piste di tutto il mondo...

Le sospensioni push‐road, sono trattate in PVD, (esclusivo e complicato procedimento di bombardamento molecolare, di stretta derivazione aero‐spaziale, certo non usato così frequentemente su di un'automobile stradale).

E così la Seiottosei pesa meno di settecento chili, e grazie al suo motore che sprigiona 320 CV ha un rapporto peso/potenza di poco superiore a 2 kg/cv !!

La voglia di realizzare un prodotto unico e veramente esclusivo ha guidato, però, anche le scelte del designer, Giulio Cappellini, che ha definito i tratti morbidi e le curve sinuose di questa originale automobile. Un maestro del design, che non derivando dal mondo dell'auto non ne è stato influenzato, ed ha concepito la Seiottosei partendo dal semplice concetto del “bello”.

Per far questo Ermini (grazie al lavoro dei suoi sapienti battilastra) ha realizzato la parte “estetica” della carrozzeria interamente in alluminio battuto a mano. Tutto ciò ha reso possibile la realizzazione di forme oramai sconosciute al mercato di oggi perché difficilissime da realizzare con i normali procedimenti produttivi.

La parte “tecnica” della carrozzeria, (che lavora con i flussi di aria per dare portanza all'auto stessa e per la canalizzazione del raffreddamento del motore e dei freni), è realizzata in carbonio e conferisce all'auto un esclusivo ed originale connubio di tecnologia ed artigianalità.

Ma la nuova Ermini non finisce di stupire qui. Tutto ci si potrebbe aspettare da una sportiva di razza come la Seiottosei meno che la cura posta anche nei minimi dettagli: gli stemmi sono stati realizzati da maestri gioiellieri in argento e smalto colato a caldo, nel rispetto di un'antica tradizione fiorentina; la mascherina frontale, che riprende il family feeling con le storiche vetture fiorentine, è realizzata in alluminio rifinito a mano.

Addirittura, per realizzare la scritta in argento ERMINI, posta sul cofano anteriore della Seiottosei, è stato utilizzato il modello originale di una Ermini 357 Scaglietti del 1955, sottolineando così quel legame con il passato oggi difficilmente riscontrabile in altre auto.

Importanti e prestigiose sono le partnership per la realizzazione degli esclusivi componenti che vestono la Seiottosei.

“Pasquino” è il nome del volante realizzato appositamente da Nardi per la Seiottosei, e dalla stessa commercializzato.

I cerchi sono realizzati in esclusiva da OZ, così come prestigiosa è la collaborazione con la Brembo, per l'impianto frenante.

Gli interni sono realizzati da Alcantara, che presenta in prima assoluta una nuova ed elegante realizzazione del suo pregiato tessuto.

Lo sviluppo, iniziato solo da qualche mese ed affidato al pluricampione d’Europa e d’Italia Simone Faggioli, consente per il momento di distribuire solo poche basiche informazioni ufficiali sulle prestazioni, ma è certo che il motore di derivazione Renault 2.0 turbo, preparato dalla LRM Motors per dare cavalli e docilità di utilizzo ad un'auto di carattere, saprà impegnare il fortunato proprietario regalando emozioni ormai inaspettate da una odierna super car.

Dati tecnici:

Progetto tecnico by Osella

Design by Giulio Cappellini

Telaio: Traliccio/tubi di acciaio e pannelli di carbonio

Passo: 2.600 mm

Carreggiata: 1.625 mm (ant.) - 1.595 mm (post.)

Larghezza: 1.850 mm

Lunghezza: 4.120 mm

Sospensioni: "push road", doppi triangoli

Motore: Renault F4RT RS - 4 cilindri 16 valvole 1.998cc (300CV ca.)

Cambio: Sadev 6 marce sequanziale + retromarcia, frizione doppio disco

Freni: Brembo con dischi autoventilanti

Carrozzeria: Due posti tipo "Barchetta", alluminio e fibra di carbonio

Cerchi: OZ Racing - ant. 7,5/17, post. 8,5/17

Pneomatici: Toyo R888 ant. 215/45-17, post. 245/40-17

Peso: 686 Kg

Prestazioni: 270 Km/h (meccanismo di limitazione velocità)

Accelerazione: 0-100 Km/h stimato in meno di 3,5 sec.

Ermini Automobili Italia S.r.l.

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Io aspetto la Ottone.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Che bello, un nome che gli storici dell'auto conosco bene, torna tra noi.

Gli auguro parecchia fortuna, glie ne servirà parecchia visto che entra in pieno territorio inglese.

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