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Dakar 2015 - Il ritorno della Peugeot


AleMcGir

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La Dakar 2015 parte ed arriva a Buenos Aires

Il percorso attraversa Cile e Bolivia, ma torna "ad anello". Giornata di riposo separata per auto/camion e moto

L'annuncio ufficiale del ritorno della Peugeot probabilmente le ha un po' rubato la scena, ma questa mattina a Parigi c'è stata anche la presentazione ufficiale della Dakar 2015. A distanza di circa un paio di mesi dall'edizione 2014, che si è chiusa con il successo di Nani Roma tra le auto e di Marc Coma tra le moto, si volta già pagina e si inizia a pensare all'anno prossimo.

La partenza è stata fissata per il 4 gennaio a Buenos Aires, ma la carovana tornerà a far tappa nella capitale dell'Argentina anche il 17 gennaio, ovvero nel giorno dell'arrivo, dopo oltre 9.000 km di gara. Questo vuol dire che la corsa tornerà ad affrontare un percorso "ad anello", come era già capitato i occasione delle prime tre edizioni disputate in Sudamerica, dal 2009 al 2011.

Come prevedibile, Buenos Aires ospiterà anche le verifiche tecniche, fissate per i primi tre giorni dell'anno nuovo, e la cerimonia di partenza, che vedrà salire sul palco tutti i partecipanti nella giornata del 3 gennaio.

Tornando al percorso, proprio come nel 2014, la Dakar attraverserà appunto l'Argentina, ma anche il Cile e la Bolivia (in ordini inversi però rispetto a quest'anno): al momento l'unico dato certo è che quest'ultima ospiterà tre tappe, mentre il Cile sei, con le rimanenti che si disputeranno invece sul suolo argentino a cavallo tra la prima parte di gara e quella conclusiva. Per avere ulteriori dettagli però bisognerà attendere il primo aprile, quando ci sarà la presentazione sudamericana dell'evento.

Da segnalare un'importante novità: per la prima volta ci saranno giorni di riposo differenziati. Le auto ed i camion si fermeranno il 10 gennaio, mentre alle moto toccherà il 12. Tutti quanti comunque si riposeranno al bivacco di Iquique, in Cile.

La Dakar 2015 parte ed arriva a Buenos Aires

Ufficiale: Peugeot alla Dakar con Sainz e Despres!

Per avere dettagli sulla nuovissima 2008 DKR però bisognerà attendere il Salone di Pechino

Tutti si attendevano di vedere Stephane Peterhansel alla presentazione dei programmi della Peugeot per il suo ritorno alla Dakar. Pur mancando la leggenda vivente del più importante Rally Raid, non si può di certo dire che la Casa francese non abbia riservato una grande sorpresa a tutti i presenti.

La squadra sarà composta infatti da Carlos Sainz e da Cyril Despres, che si appresta quindi a fare il suo esordio tra le auto, dopo aver conquistato ben cinque successi nella gara riservata alle moto, l'ultimo arrivato proprio un paio di mesi fa nell'edizione 2014. Il francese, dunque, proverà a seguire le orme proprio di Peterhansel, ma anche di Hubert Auriol e di Nani Roma, gli unici capaci di imporsi alla Dakar sia tra le auto che tra le moto.

Per un ritorno importante, che arriva a 25 anni dai grandi successi ottenuti da Ari Vatanen e Juha Kankkunen con la 405 T16, quando la gara si disputava anche in Africa, sono stati scelti due nomi decisamente importanti, visto che anche il "Matador" è sempre stato uno dei principali protagonisti nelle ultime Dakar, conquistando anche una vittoria nel 2010, quindi potrà mettere tutta la sua esperienza a disposizione dello sviluppo della vettura.

La nuova arma realizzata da Peugeot Sport si chiamerà 2008 DKR, ma per il momento non sono stati rivelati troppi dettagli, fatta eccezione per il fatto che questa sarà sviluppata dagli stessi tecnici che hanno dato vita all'ormai mitica 208 T16 Pikes Peak, con cui Sebastien Loeb ha polverizzato ogni record lo scorso anno in Colorado. Per saperne di più bisognerà attendere il prossimo 20 aprile al Salone di Pechino.

Anche se il programma è più a lungo termine di quello della Pikes Peak, l'obiettivo è di provare a vincere subito, come ha confermato Maxime Picat, Direttore Generale di Peugeot: "Siamo riusciti nella nostra impresa a Pikes Peak associando un pilota eccezionale, una squadra tecnica straordinaria e una vettura ai massimi livelli. Torniamo alla Dakar con tante ambizioni e vogliamo mostrare di nuovo una squadra con tutti i talenti e le competenze necessarie. Il nostro approccio sta nel mettere insieme tutti questi elementi per l’anno prossimo. Per la Dakar abbiamo una strategia più a lungo termine rispetto a Pikes Peak. Saremo presenti per diversi anni. Sappiamo che è una gara difficile, ma punteremo comunque alla vittoria già il primo anno, nel 2015".

Bruno Famin invece ha parlato dei motivi che hanno spinto la Peugeot a puntare su questi due piloti: "Innanzitutto, siamo molto fieri di potere contare su due immensi talenti come Carlos e Cyril. Hanno profili molto complementari. Da un lato, Carlos ha un palmares incredibile ed è considerato un finalizzatore. Ovunque sia passato, ha contribuito a fare automobili vincenti. La sua esperienza sarà una plus per la squadra. Il suo entusiasmo ed il suo desiderio di vincere sono altrettanto straordinari. Dall'altro lato, abbiamo Cyril che ha anche un palmares impressionante nel mondo delle moto e che scoprirà quello delle auto. Con l’ottima intesa che si è subito creata tra questi due piloti, sono sicuro che Cyril sarà rapidamente competitivo".

Carlos Sainz non ha resistito al richiamo di quella che è stata una sua avversaria per tanti anni: "E' un marchio contro il quale ho combattuto spesso. Così, nel corso degli anni ho potuto constatare che è una squadra veramente appassionata delle competizioni e che quando decide di fare qualcosa nel motorsport, s'impegna al 100% . Condivido questa filosofia. Dato il mio attaccamento alla Dakar, è chiaro che se Peugeot ritorna in questa gara e mi dà l' opportunità di essere parte dell'avventura, non posso certo resistere a un tale richiamo. Da parte mia, ho già vinto la Dakar. Porterò tutta la mia esperienza di questa manifestazione che ho corso con le quattro ruote motrici e con le due ruote motrici. Noi siamo pronti per la sfida".

Chiaramente però gli occhi erano puntati soprattutto su Cyril Despres: "L'idea è nata in modo naturale. Quando si disputa una Dakar con una moto, ci si ritrova a passare una decina di ore da soli in sella e quindi si ha tempo per pensare. Durante l'ultima Dakar, è scattato qualcosa. Fortunatamente, Peugeot e Red Bull mi hanno offerto questa incredibile opportunità. Sono molto fiero. Non mi sono fatto tante domande. Per me è un sogno che si avvera e l'inizio di una nuova vita. Sono consapevole che ho la grande opportunità di entrare nel mondo dell'auto dalla porta principale, in un team competitivo e professionale come quello Peugeot. Non sono sicuro che avrei fatto questo salto con un'altra squadra . Ho ancora in mente le immagini delle Peugeot che vincevano la Dakar, quando ero un bambino... Sono così ansioso di salire in macchina ora che è il mio turno!".

Sui suoi obiettivi poi il francese ha aggiunto: "Il mio obiettivo è prima di tutto imparare ed aiutare. In una squadra come Peugeot e con un compagno di squadra come Carlos Sainz, io voglio solo migliorare. E ' motivante. Voglio davvero imparare a gestire e guidare queste vetture e come lavorare con un co-pilota. Condividere così tanto tempo con un navigatore sarà un'esperienza diversa, perché sono abituato ad essere solo in gara da oltre quindici anni!".

Ufficiale: Peugeot alla Dakar con Sainz e Despres!

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  • 3 settimane fa...

Cosa non darei per vedere Jeep alla Dakar, magari che vince sulla Mini :-)

La redbull non sponsorizzava la VW ?

... in attesa della Jeep Renegade Trailhawk, Anvil con tetto nero, Navigatore da 6,5, Ruota di scorta, Lane departure, Function pack 1, Visibilty pack, Adesivo cofano nero °IIIIIII°

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