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Idrogeno o elettrico? quale sara' l'auto del futuro?


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Egregio, il miglior fotovoltaico oggi esistente ha un rendimento del 25%. Pero pero' ora ti do' una bella notizia (di cui pero' non ho piu' il link) Ho letto sulle "le Scienze" che e' stato trovato un rivoluzionario metodo per portare il rendimento del fotovoltaico al 50%. Si tratta, per quel che ricordo, di liberare due elettroni al posto di uno ottenendo cosi' una corrente doppiamente potente. Poiche' il sole da' circa 1kW/m^2 otterremmo 1kW ogni due metri quadri di fotovoltaico istallato. Pero' cosi' non si risolve il problema del deserto, lo si ricopre solo di celle fotovoltaiche.

Best regards a te,

The frog

Il miglior fotovoltaico di oggi e' talmente complicato e costoso che si applica solo la' dove serve realmente, per es. nei satelliti. Il silicio amorfo e' quello che va per la maggiore, ma pure questo pone dei dubbi in termini di riciclabilita'. Per un uso reale siamo intorno al 11% quando va bene. Le DSSC (Dye Sensitized Solar Cells) promettono, ma per ora son solo promesse.

Quello che dici tu probabilmente si riferisce al two photon absorption, ma e' un processo poco probabile, per cui servono intensissime sorgenti luminose (tipicamente laser).

Il kW/m2 a cui ti riferisci, per la precisione 1357 W/m2 (la costante solare), e' puramente teorico e si riferisce all'energia nello spazio, senza l'assorbimento dell'atmosfera. E senza le problematiche di conversione dello spettro solare. Il fotovoltaico al silicio e' in grado di catturare solo la parte UV dello spettro, tralasciando gran parte del visibile (dove le DSSC invece funzionano) e l'infrarosso che tutto sommato ha una bella componente.

La produzione diretta di energia elettrica ha un sacco di problemi, in primis lo stoccaggio. Non a caso l'energia elettrica prodotta dal nucleare francese costa molto poco di notte, quando nessuno la usa e comunque deve essere prodotta per come funzionano le centrali nucleari.

Al momento ritengo che la soluzione migliore sia quella della trasformazione dell'energia solare in energia chimica, esattamente come fa madre natura con le piante. Solo che a noi serve tanta e subito, e la fotosintesi artificiale (Vedi Nocera et. al., per citare un nome fra i piu' noti) promette bene rispetto alla semplice separazione di carica del fotovoltaico al silicio.

La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! (Albert Einstein)

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Inviato (modificato)
Il miglior fotovoltaico di oggi e' talmente complicato e costoso che si applica solo la' dove serve realmente' date=' per es. nei satelliti. Il silicio amorfo e' quello che va per la maggiore, ma pure questo pone dei dubbi in termini di riciclabilita'. Per un uso reale siamo intorno al 11% quando va bene. Le DSSC (Dye Sensitized Solar Cells) promettono, ma per ora son solo promesse.

Quello che dici tu probabilmente si riferisce al two photon absorption, ma e' un processo poco probabile, per cui servono intensissime sorgenti luminose (tipicamente laser).

Il kW/m2 a cui ti riferisci, per la precisione 1357 W/m2 (la costante solare), e' puramente teorico e si riferisce all'energia nello spazio, senza l'assorbimento dell'atmosfera. E senza le problematiche di conversione dello spettro solare. Il fotovoltaico al silicio e' in grado di catturare solo la parte UV dello spettro, tralasciando gran parte del visibile (dove le DSSC invece funzionano) e l'infrarosso che tutto sommato ha una bella componente.

La produzione diretta di energia elettrica ha un sacco di problemi, in primis lo stoccaggio. Non a caso l'energia elettrica prodotta dal nucleare francese costa molto poco di notte, quando nessuno la usa e comunque deve essere prodotta per come funzionano le centrali nucleari.

Al momento ritengo che la soluzione migliore sia quella della trasformazione dell'energia solare in energia chimica, esattamente come fa madre natura con le piante. Solo che a noi serve tanta e subito, e la fotosintesi artificiale (Vedi Nocera et. al., per citare un nome fra i piu' noti) promette bene rispetto alla semplice separazione di carica del fotovoltaico al silicio.

977watt/m^2 a livello del mare.

Interessantissima la nota sulla fotosintesi artificiale, ma produce qualcosa che la gente puo' mangiare? (Sto pensando al Sahara)

Encore: non sono un chimico quindi potrei sbagliare, ma si osservino le due reazioni:

2H2O + Delta(E) -> 2H2 + O2

2H2 + CO2 + Delta(E) -> CH4 + O2

E cosi' con il mondo dell'idrogeno si puo' pulire pure l'aria che abbiamo inquinato per decenni con la CO2 producendo per di piu' preziosissimo metano (CH4).

Opinioni in merito restano gradite.

Regards,

The frog

Modificato da The frog
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977watt/m^2 a livello del mare.

Interessantissima la nota sulla fotosintesi artificiale, ma produce qualcosa che la gente puo' mangiare? (Sto pensando al Sahara)

Encore: non sono un chimico quindi potrei sbagliare, ma si osservino le due reazioni:

2H2O + Delta(E) -> 2H2 + O2

2H2 + CO2 + Delta(E) -> CH4 + O2

E cosi' con il mondo dell'idrogeno si puo' pulire pure l'aria che abbiamo inquinato per decenni con la CO2 producendo per di piu' preziosissimo metano (CH4).

Opinioni in merito restano gradite.

Regards,

The frog

Sono un chimico, e le due reazioni le studio... :mrgreen: (anche questa: 2 CO2 + Delta(E) -> 2 CO + O2)

Il problema non e' solo il Delta(E) e come lo ottieni. Per es lo splitting dell'acqua sulla carta e' semplicissima, ma da fare e' assai complessa, ed intervengono problemi cinetici di trasferimento elettronico eterogeneo e di ricombinazione degli stati eccitati. Per fare una molecola di ossigeno servono 4 elettroni ed i processi di solito sono monoeletronici.

Il principio del "mondo dell'idrogeno", come lo chiami tu, si applica a molte altre reazioni, e tutte rientrano nella categoria della fotosintesi artificiale (es: CO2 + H2O -> CH3OH + O2)

La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! (Albert Einstein)

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Idrogeno: devi produrre energia per trasformare acqua o più spesso un idrocarburo per ottenere un vettore energetico (l'idrogeno) molto volatile e pericoloso nonché difficilissimo da trasportare e stoccare, per più usarlo o in un apposito motore a combustione o in una costosissima cella a combustibile fatta con materiali rari e costosi. Cioè una soluzione molto energivora, inquinante, pericolosa e costosa. NON è il futuro, è stata una promessa non mantenuta.

Elettrico: utilizzato di già il più grande problema sono le batterie che hanno bassa densità energetica, sono fatte con minerali costosi da estrarre e inquinanti nel trattamento e smaltimento, inoltre si trovano in zone geopoliticamente "particolari".

Nessuna delle due offre vantaggi per la mobilità

La soluzione è utilizzare meno l'auto: bici, piedi, tram, treno ecc

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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Noi l'auto la vogliamo jebi

Regards,

The frog

Pure io, e ce l'ho, quello che ho proposto è un utilizzo educato e sensato dell'automobile per risparmiare carburante, inquinare meno, generare meno traffico. Molto più semplice e sensato di certe proposte strampalate.

Jeby

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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"Un bel gioco dura poco"

Abbiamo dato abbastanza spazio al noto pseudo-inventore frallog/the frog, da anni bannato anche da Autopareri e che per l'ennesima volta ci ha riprovato, reiscrivendosi nonostante questo sia vietato.

Ora basta: si chiude e si fa un po' di pulizia.

Ci scusiamo con chi potrebbe aver perso tempo a cercare di spiegare le cose seriamente e in modo tecnicamente e scientificamente corretto.

Discussione chiusa.

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