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La macchina del tempo...


Renault

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Il Novecento, devo dire, non mi ispira... troppo ricco di problemi e contraddizioni (come in tutti i secoli) e troppo recenti, per essere affascinante e "mitizzabile" imho.

Se proprio dovessi scegliere un periodo non troppo lontano, andrei anch'io con la seconda metà del XIX secolo, ma in Germania: entusiasmo per l'unificazione, fior fiore di letteratura e cultura, dibattito pubblico e fervore politico (con i limiti dell'epoca), crescita galoppante dell'industria, relativa pace sociale interna. Si respirerebbe la temperie che avrebbe poi condotto al suo primo tracollo.

Comunque è chiaro che, a parità più o meno di condizione, classe sociale e area geografica, più indietro col tempo si va, peggio si stava, globalmente. Ma questo, possiamo dirlo NOI che viviamo ORA. Volontà divina permettendo :lol: tra 200 anni diranno la stessa cosa del nostro tempo... quindi in sostanza, potendo sognare di essere calati totalmente in un'epoca, certo non avremmo a paragone gli indubbi vantaggi della nostra. :)

Il problema è mantenere una velocità di pensiero che sia superiore alla velocità della macchina.

E NON VALE SOLO NEL RALLY!!! :§

Gli accenti? Usiamoli bene! Gli accenti in italiano

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se devo cambiare avrei vissuto volentieri nella Parigi della Belle Epoque.

floridità economica, divertimento, grandi innovazioni tecnologiche, arte&cultura.

Me lo vedo Matteo B. , con la DeDion-Bouton bicilindrica aggeggiata spider che litiga coi sostenitori della macchina a vapore.

Signò, io mi tengo i tempi attuali, visto che in qualsiasi altra epoca, sarei stato un orbo.....sai che bella vita emmerda....

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Tanto, che altro puoi fare? :mrgreen::§

Niente, semplicemente non sto a struggermi per epoche che non ho vissuto. Vivo guardando il parabrezza, non lo specchietto retrovisore.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Simpatico post, renault. Allora, vediamo. Intanto non badare troppo ai vecchietti che ti hanno risposto prima, un po' di fascino, d'accordo sarà la nostalgia per me nato nel '68, quegli anni l'hanno.

Allora, capitolo tv:

c'era sicuramente una scelta ridotta, se non ridottissima rispetto ad ora. Forse proprio quello la rendeva un po' più speciale.

I programmi prediligevano la qualità meno pressati dalla concorrenza che si fanno oggi i canali fra loro.

Spopolavano Mina (se non la conosci ti consiglio vivamente di ascoltarne qualche canzone, su "youtube" trovi anche parecchi filmati ), Sordi , la coppia Sandra e Raimondo (che all'epoca bambino mi sembravano vecchissimi!) , il mitico Mike Bongiorno (il giovedi sera andavano in onda i suoi quiz, simpatici ma anche intelligenti con i concorrenti che avevano studiato tantissimo per rispondere a domande, su specifici argomenti, veramente complicate).

Era una tv più elegante, c'era anche l'ironia ma era più sottile, assolutamente non greve . Ti consiglio di vedere qualche spezzone di Franca Valeri, magari la conosci visto che è stata ospite della Littizzetto.

Ricordo quando, nel 1976, mi sembra, arrivò la tv a colori, ne fui conquistato!

Dell'epoca mi resta impresso una serie tv che all'epoca ebbe molto successo: "I sopravvissuti".

Era ambientato in Inghilterra e raccontava di un virus che aveva decimato gli abitanti sulla terra. Coloro che erano rimasti , isolati, dovevano ricominciare a vivere avendo a disposizione una gran quantità di oggetti (auto, vestiti ecc) ma senza cose a cui erano assuefatti: energia elettrica, riscaldamento nelle case, telefono ecc. Su "youtube" lo trovi.

Alcuni oggetti anche di arredamento che compaiono anche nelle case di oggi sono propri degli anni '60-'70 e restano dei "sempreverdi" senza tempo come l'abat-jour "Eclisse" di Vico Magistretti del 1967 che se non hai a casa sicuramente avrai già visto.

Oppure la radio "cubo" della Brionvega.

Per lo stile di vita: non c'erano naturalmente i cellulari ma credi si sopravviveva! Si era meno stressati e se qualcuno tardava, pazienza, lo si aspettava...

Nelle strade o nei bar si trovavano i telefoni a gettoni.

Le auto erano più ruspanti , meno accessoriate e più "vive" ma si viaggiava tranquillamente anche allora.

Ricordo nell'estate del 1973 dal Veneto diretto a Sapri, di aver attraversato la tua Napoli con questa (Fiat 128 Coupè), all'epoca fiammante:

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alla guida mia zia (che dopo una deviazione sulla costa per errore non rientrò in autostrada), io cinquenne co-pilota , terrorizzata dal traffico! Fortunatamente all'epoca esisteva un po' di cavalleria e un cordiale signore fece strada e ci accompagnò nelle vicinanze del casello della A1 ...(ah, l'ospitalità del sud, quella è rimasta, per fortuna!)

Il traffico all'epoca non era molto diverso dall'attuale...

L"austerity" a seguito della guerra del "Kippur" portò alle domeniche in bicicletta e , d'inverno al riscaldamento ridotto.

Ci furono poi gli anni di piombo e l'atmosfera era certo molto cupa.

Più spensierati gli anni '80, l'aria cambiò decisamente...

Modificato da lino68
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Concordo con TonyH e Pandino...

Se proprio proprio potessi tornare indietro, vorrei vivere tra la fine degli anni '80 e la prima metà dei '90 solo per assistere alla scena grunge in USA, andare nel Giappone rampante di quegli anni, partecipare alla caduta del muro di Berlino e non avere i fantasmi del terrorismo e dell'undici settembre...

Insomma, vorrei avere avuto 20 anni quando sono nato e averne 40 adesso, così da potermi godere anche tutte le meraviglie tecnologiche (e non) del XXI secolo ;)

Ah, tralasciavo l'Alfa, a fine '80s la 75 era ancora in commercio :mrgreen:

EDIT: lino è un buongustaio! Anch'io apprezzo tantissimo l'arredamento di quel periodo ;)

"Comunque c'è una grossa verità di cui devi per forza tenere conto[..]: 200 euro è un basso di gamma, ed il basso di gamma Android FA cagare. Non è qualcosa su cui si può discutere, ma un fatto. Un punto fisso nel tempo e nello spazio, come la vagina." - Artemis

 

Toyota Corolla 1.4 d4d '05 (2014-2022)  |  Suzuki Swift Sport 1.6 NZ '16 (2022  )

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Il mio desiderio di salto nel passato c'è (e tutti in coro diranno "ma va'? ci hai fatto due patagorri così col passato da quando se qui" :D) ma non è esattamente quello di tornare a vivere come una volta (non sono il tizio più moderno del mondo, più o meno 10 volte la settimana mi chiedono se ho uozzap o feisbuc o questo o quello, se ho scaricato l'app qui e là, ma comunque son contento di quello che abbiamo oggi, parlando IN GENERALE).

Vorrei tornare nel passato, solo per un giorno, per i seguenti motivi:

-se proprio dobbiam partire dalle automobili, ok, mi piacerebbe anche per rivedere il paesello pieno di certe vetture che non si vedono più, giusto per fare qualche foto, perchè ai tempi mica si facevano così facilmente, e avere qualche ricordo in più una volta tornato qui;

-vorrei rivedere questo paesello come era quand'ero fanciullo: perchè era diverso, più piccolo e caratteristico. Oggi si è fatto sicuramente più moderno ed accurato, però sono andate perse tante cose che lo rendevano particolare, tra case d'epoca rase al suolo e negozi tipici con esercenti altrettanto tipici, i quali avevano usanze e modi che almeno qui ora non ci sono più. Oggi siamo circa 6000 anime credo, ai tempi eravamo un paio di migliaia in meno e c'era molta più confidenza e conoscenza fra tutti (è arrivata un sacco di gente da fuori, per il fatto che c'era ancora un sacco di verde da edificare e riempire con persone che "andiamo a stare lì che è tranquillo"... e adesso lo è un po' meno), era un po' come un'enorme famiglia fatta anche di personaggi coloriti che sono tutti passati a miglior vita (dal Fernando edicolaro giocattolaro in poi). Mi piacerebbe rivederli/riviverli per un giorno, ecco tutto;

-sempre legato al fattore umano, mi piacerebbe rivedere la famiglia (allargata, in senso generale) come era un tempo. Capisco che per molti possa valere il discorso (giustissimo) di TonyH sul fatto che la patina del tempo ricopre i punti negativi, ma posso assicurare che per quello che riguarda la mia di famiglia ci sarebbe solo il desiderio di tornare indietro.

Non sono soltanto ricordi abbelliti di gioventù: una parte del parentado è andata veramente a carte quarantotto. C'è una grande, enorme casa, che è quella in cui ho passato la mia infanzia, e che ai tempi era veramente un altro mondo rispetto ad oggi. Tre famiglie che vivevano insieme, la nostra e quelle dei miei due zii (i due fratelli di mio padre) con mogli figli cugini nipoti insomma l'insalata, e fra di loro regnava l'armonia. Tutti sotto un grande capo che era una nonna potente come un generale ma dolce come il miele. Posso dire di aver passato un'infanzia veramente spettacolare, tra vicende del "famiglie e motori, gioie e dolori" ed altro.

Poi... la triste vicenda di un neonato ammalatosi da subito e mancato dopo pochi anni ha dato il via ad una escalation di avvenimenti (mica legati a quello per carità, o forse in parte si...) tutti negativi: un divorzio, litigi fraintendimenti contrasti gelosie prese di posizione battibecchi e quant'altro. Casa presa in carico da uno dei fratelli, le altre due famiglie (inclusa la mia) per la loro strada con strascichi silenziosi pieni di malumori che non sto a spiegare sia perchè personali sia perchè non voglio mica farvi il romanzo d'appendice.

Fatto sta che in quella grande casa oggi regna il silenzio, e quella nonna che ha condotto una famiglia intera per decenni oggi deve fare i conti (non si può fare altro) con l'età che l'ha portata a non essere più autosufficiente per non dire di peggio. Entrare là dentro (che si fa tutte le volte che si può, ci mancherebbe, proprio per farle visita e darle un po' di sostegno per quello che si può ancora) con le immagini in testa di ciò che era tutto quello ai tempi, è sempre abbastanza pesante.

Anche mio padre... vorrei rivivere per un giorno quella complicità che c'era ai tempi, fra il figliolo ed il suo eroe (lo è sempre, non sto dicendo che non lo sia più, ci mancherebbe... però invecchiando è diventato un'altra persona, con la mia crescita ci siamo ritrovati ad essere due teste quadre :) e dopo un po' di anni di attriti si è seduto nel suo brodo, abbiamo perso parte del dialogo).

Questo è forse il motivo più importante per cui vorrei fare un salto nel passato. Rivivere per un giorno almeno quell'epoca in cui tutto andava bene, e non è certo per dire "si stava meglio una volta" così tanto per. Per quel che mi riguarda è proprio così. Si stava meglio una volta.

Per il resto, di tornare alla TV in bianco e nero e alla cabina telefonica in piazza, lasciando indietro posti come questo che rappresentano un piacevole spazio in cui passare il tempo libero, non sento proprio il bisogno.

Insomma, per me tutta una serie di fattori molto personali, legati al mio microcosmo, quelli che mi fanno desiderare un salto indietro. Mi piacciono le cose di una volta, certo, e col tempo ho trovato i miei modi per riviverle quando mi pare. Però stanno bene là dove sono. Ci sono state, le ho vissute, ne sono contento, le ho nel cuore e nella memoria. Mi basta.

"... guarda la libidine sarebbe per il si, ma il pilota dopo il gran premio ha bisogno il suo descanso... e poi è scattata la regola numero due: perlustrazione del pueblo e ricerca de los amigos... ah Ivana, mi raccomando il panta nell'armadio, il pantalone bello diritto. E un po' d'ordine in stanza... see you later!" (Il Dogui, Vacanze di Natale)

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Vivere nel passato no, preferisco il 2014.

Poterci tornare ogni tanto sì, anche solo per poter rivedere mio padre che, purtroppo, oggi non c'è più.

Alfiat Bravetta senza pomello con 170 cavalli asmatici che vanno a broda; pack "Terrone Protervo" (by Cosimo) contro lo sguardo da triglia. Questa è la "culona".

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Poterci tornare ogni tanto sì, anche solo per poter rivedere mio padre che, purtroppo, oggi non c'è più.

il rimpianto delle persone che non ci sono più e a cui eravamo legati è condivisibilissimo, pur se amaro. Ma più che tornare IO indietro, se potessi, porterei LORO avanti con me.....

Quanto alle epoche più "spensierate". Erano spensierate perché si aveva l'età di Pandino/Renault oggi ;) anche loro, credo che abbiano circa qualche gozziolione di pensieri per la testa in meno rispetto ai maggiorenni esperienziati :mrgreen: Tipo che la maggior preoccupazione è parcheggiare in cinquino il più possibile invadendo la pista ciclabile :§

Ma alla fine, anche dopo si può tornare un po' a fare - se si vuole - un momento di vita meno tecnologica e più spensierata....il cell si spegne, Facebook non é obbligatorio, fare le corse nemmeno.....un sacco di volte gli stress e le dipendenze ce le creiamo da soli...

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