La macchina del tempo...

[Guest EC2277]

In genere si rimpiange il passato perché con il passare degli anni sentiamo di aver perso qualcosa. A volte è un dato oggettivo, come gli smartphone ed i social network che hanno quasi ucciso i rapporti interpersonali (il classico esempio è quello del gruppo di amici che smessaggiano con altri, anziché chiacchierare tra di loro), mentre altre è soggettivo, come per le auto di ieri che erano più affascinanti di quelle di oggi. Ma a conti fatti siamo noi che vogliamo riprovare quella gioia di vivere che avevamo, che vogliamo tornare a sognare ad occhi aperti, come quando cantavamo:

ed i quei 3 minuti sentivamo di poter veramente incontrare Zio Paperone che "spingardava a sale grosso" i bassotti.

Ovviamente il discorso non regge se si desidera vivere in un'epoca nella quale non abbiamo vissuto: in tal caso è preponderante la curiosità di sapere come si viveva allora.

[sarge]

Riportatemi nei novanta e lasciatemi là.

Sento un vuoto il sabato sera....mmm

[lino68]

ed i quei 3 minuti sentivamo di poter veramente incontrare Zio Paperone che "spingardava a sale grosso" i bassotti.

Ovviamente il discorso non regge se si desidera vivere in un'epoca nella quale non abbiamo vissuto: in tal caso è preponderante la curiosità di sapere come si viveva allora.

Caspita, quanti ricordi!

Nel 1972 mia zia, signorina,quella della 128 Coupè, accompagnò mia sorella e me a Milano per vedere uno spettacolo americano della Walt Disney che faceva un'unica tappa in Italia. I personaggi erano attori mascherati e ai bambini spettatori vennero regalati cappellini con le orecchie di Topolino e altri oggetti.

Avevo solo 4 anni ma ,se non lo spettacolo, l'atmosfera la ricordo eccome!

Beh, indubbiamente l'epoca bella ha un notevole fascino!

E Parigi di quel periodo fu la capitale. (...e non solo dei vizi!)

In casa abbiamo un volume di mio bisnonno, più o meno dei primi anni del '90 dell''800, in cui c'è la descrizione della costruzione della tour Eiffel e l' analisi dei vari padiglioni espositivi paese per paese della Esposizione Internazionale del 1889.

E' ricco di stampe dettagliate e si assapora il piacere degli uomini dell'epoca per i progressi della scienza e delle invenzioni che nel volgere di pochi anni divennero panorama comune.

Quando guardo quello o le foto dei miei avi dell'epoca mi sembra di vivere di persona quelle scoperte.

Ci sono foto di mia nonna (classe 1894) seduta con le sue due gemelle (sì erano tre gemelle!) nel sedile della torpedo di mio bisnonno datate 1910 che da un lato mi fanno ridere per l'ingenuità, dall'altra mi fanno una grande invidia per l'emozione che si doveva provare all'epoca per fare una gita sulle Prealpi Venete in auto rispetto alla banalità che fa ora una scampagnata simile!

[Wilhem275]

il rimpianto delle persone che non ci sono più e a cui eravamo legati è condivisibilissimo, pur se amaro. Ma più che tornare IO indietro, se potessi, porterei LORO avanti con me..

Ecco, questo è un pensiero che sento mio. Mi piacerebbe prendere mio nonno, che aveva sempre apprezzato le novità del mondo, e fargli vedere dove siamo arrivati con la tecnologia.

Per il resto, la mia curiosità generale è vedere la vita vibrante delle varie civiltà nel loro momento di culmine.

Ma non andrei a vivere in altri tempi. L'unica cosa di cui ho nostalgia, perché ci sono cresciuto, sono certi aspetti degli anni '90; ma me li porterei qui, non me lì

Ma io tendo sempre a guardare avanti... quando vedo qualcosa che ha avuto una gloria passata mi prende sì il momento in cui me lo immagino al suo meglio, ma il pensiero successivo è subito "Come facciamo a farlo ridiventare così?"

[Guest EC2277]

il rimpianto delle persone che non ci sono più e a cui eravamo legati è condivisibilissimo, pur se amaro. Ma più che tornare IO indietro, se potessi, porterei LORO avanti con me.....

...

Io no: tutti abbiamo un nostro posto (anche temporale) nel mondo e per quanto possa essere doloroso per chi resta, è bene lasciare che chi c'è stato non ci sia più. Sta a noi far tesoro di quanto abbiamo appreso da chi ci ha preceduto, conservarlo ed evolverlo, affinché sia un retaggio sempre attuale e non un relitto di un passato che non vuole lasciare posto al presente.

[stev66]

traduzione:

Parigi, belle époque una beata ceppa:

altro che floridità economica…. fregna come se piovesse

Parigi ai tempi praticamente raddoppiò come popolazione (montmartre era gerbido ) e, soprattutto, si dice che un bambino su tre fosse illegittimo

Se becchi la macchina del tempo fammi un fischio che andiamo in vacanza un mesetto: tu porta gli schei che io porto l’ipoclorito di sodio e i preservativi.

quoto per l’Italia anni ’70: orrendi. Ricordati con nostalgia solo perché ci son nato. E da bambino di media tutto è bello

Dal punto di vista del sesso ( e solo quello ) voto per New York e/o Hollywood primi anni '70. La rivoluzione sessuale era nel suo pieno, e non c'erano più, le malattie sessuali inizio secolo e non c'erano ancora quelle di fine secolo. Da qui il famoso slogan "Facile come farsi una donna negli anni '70 )

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

problemi sopravvalutati...

in realtà si scampava più o meno come adesso....morivano molti più bambini, quello si.

Ma anche no...a parte la mortalità infantile , le malattie polmonari e la difterite ( complice il forte inquinamento legato al carbone ed alla enorme quantità di deiezioni animali dovute all'enorme uso dei cavalli in ambito cittadino ), oltre alle condizioni medie di pulizia e nutrizione mietevano un sacco di vittime dai 40 in su.

p.S. non vale portarsi dietro la pennicilina

[Pandino]

da appassionatissimo di auto d'epoca,per me erano diecimila volte meno sicure delle moderne

Fixed...

[Abarth03]

io ci sono nato nel 1966.

Vi piacerebbe vivere in un tempo dove la domenica si mangiava il pane del giorno prima ( era vietato vendere il pane la domenica ) , due soli canali TV in bianco e nero, automobili di carta velina scarsamente affidabili , di durata dubbia e senza o quasi nessun gadget di quelli a cui siamo abituati ( dal condizionatore al servosterzo ) , telefoni rari e rigorosamente a gettoni, sci lunghissimi e stancantissimi , coprifuoco o quasi la sera ( con la parziale esclusione delle grandi città ), etutti i locali ( ristoranti compresi ) impregnati di fumo di sigaretta ?

Meglio ora, senza dubbio.

Tutto corretto, c'è da dire pero' che "nonostante" tutte quelle cose "in meno" nessuno è cresciuto con turbe psichiche O almeno, se ne ha non è certo per colpa dei due soli canali tv e quant'altro

Noi pero' giudichiamo quel periodo con gli occhi di oggi, ed è innegabile che se noi potessimo viaggiare nel tempo con ogni probabilità, dopo un periodo iniziale di curiosità ci sentiremmo degli alieni.

Tra l'altro, pur essendo nato nella prima metà degli anni settanta, e pur essendo io molto affascinato da quel periodo, vi dico che non vorrei per niente al mondo vivere in quella che era la società Italiana di quel periodo: un periodo nel quale potevi morire facilmente per il solo fatto di trovarti nel posto sbagliato al momento sbagliato, o perchè vestivi in un certo modo. Un periodo nel quale il terrorismo e la microcriminalità erano ad un livello tale che ci sarebbero volute davvero le SWAT degli USA. Per non parlare poi, in generale, delle tensioni sociali.

Pero' sarebbe interessante studiare il comportamento delle persone e scoprire cosa abbiamo perso dal punto di vista umano, perchè qualcosa sicuramente abbiamo perso.

E poi oh...sicuri che vogliamo farlo davvero il viaggio nel tempo? E se poi incappiamo in un'anomalia temporale e nel giorno del nostro arrivo scoppia una guerra nucleare?

[TonyH]

Le auto...parlo da appassionatissimo di auto d'epoca,per me erano diecimila volte migliori delle moderne,se volevi una radio in auto te la portavi da casa,quelle lunghe 50 cm e pasanti 3 kg. O se volevi l'aria condizionata abbassavi il finestrino (rigorosamente a manovella),e via dicendo.

Tutte cose molto belle e "romantiche".....fino a che lo fai per sghiribizzo e volontà naif.

Solo che allora, certe cose non erano scelta. Erano "è così, punto". Sia che ne avessi voglia, sia che non la avessi perchè avevi i cazzi tuoi......

Girare col GTV, è una goduria (vabbè, era ed è un'auto strepitosa meccanicamente, mica 'na Panda.....). Ma se dovessi farlo per lavoro, quando piove, nevica, di notte, che ho malditesta e le palle girate....il rapporto sarebbe meno idilliaco.

Per quello preferisco avere anche una moderna in garage. Se la giornata impone certi ritmi, o non ho voglia di piegarmi a certe particolarità...amen....clima su 22°, un po' di musica, e via a macinare anche centinaia di km al giorno senza arrivare con le orecchie che rimbombano e una mostruosa pezzatura ascellare....

Per carità, allora, si faceva perchè quello c'era. Ma preferisco poter scegliere....

[ilmerovingio]