Problemi del calcio italiano

[p.fina]

Non lo metto in dubbio. Proprio per questo mi sorprende che se ne siano "voluti accorgere" solo ora....

Rimane la perplessita' sull'azione di polizia...

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2. Gli Stati Uniti possono arrestare persone in Svizzera?

Sì' date=' per due motivi. Primo perché per reati di questo tipo esiste un accordo tra Svizzera e Stati Uniti. Secondo perché, l’inchiesta – che dura da anni – riguarda casi di corruzione avvenuti negli Stati Uniti, con soldi che, per esempio, si ipotizza siano passati per delle banche statunitensi.

[Мир]

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2. Gli Stati Uniti possono arrestare persone in Svizzera?

Sì, per due motivi. Primo perché per reati di questo tipo esiste un accordo tra Svizzera e Stati Uniti. Secondo perché, l’inchiesta – che dura da anni – riguarda casi di corruzione avvenuti negli Stati Uniti, con soldi che, per esempio, si ipotizza siano passati per delle banche statunitensi.

Pero' fatemi capire: gli USA possono arrestare in territorio svizzero e noi da decenni peniamo a farci dare uno straccio di informazioni bancarie?

[Wilhem275]

La risposta è in uno dei links

[h=4]How Did U.S. Officials Do This on Foreign Soil?[/h]United States law gives the Justice Department wide authority to bring cases against foreign nationals living abroad, an authority that prosecutors have used repeatedly in international terrorism cases. Those cases can hinge on the slightest connection to the United States, like the use of an American bank or Internet service provider.

Switzerland’s treaty with the United States is unusual in that it gives Swiss authorities the power to refuse extradition for tax crimes, but on matters of general criminal law, the Swiss have agreed to turn over people for prosecution in American courts.

There has been a cultural shift in recent years: Switzerland has gradually, if not reluctantly, become more cooperative with foreign authorities as its companies and large banking sector seek to expand and flourish abroad, in particular in the United States.

In 2009, UBS, Switzerland’s largest bank, agreed to hand over the names of 4,450 of its clients to American judicial authorities, as well as pay a fine of $780 million for facilitating tax evasion. American law enforcement officials have since charged dozens of Swiss bankers and financial advisers with facilitating tax evasion.

Switzerland has also extradited some people wanted for financial fraud by countries like Russia despite criticism from human rights groups that were concerned that the people would not receive a fair trial in their homelands.

[mariola]

La risposta è in uno dei links

"United States law gives the Justice Department wide authority to bring cases against foreign nationals living abroad, an authority that prosecutors have used repeatedly in international terrorism cases. Those cases can hinge on the slightest connection to the United States, like the use of an American bank or Internet service provider."

Si tratta di uno sfacciato caso di imperialismo americano, cui i paesi terzi si dovrebbero opporre fermamente.

Ipotizziamo che gli Stati Uniti siano ancora in regime di proibizionismo alcolico (se ben ci pensate il paragone con le droghe è molto stretto) e che con scuse simili vogliano processare e condannare i nostri produttori di vino, per esempio...

E poi ripeto la seconda domanda, se è vero che la FIFA non è un ente pubblico, dove sta il reato?

Per fare un paragone (puramente ipotetico), se Marchionne assegna la commessa per la produzione dei freni delle FCA alla ditta che offre a lui la percentuale maggiore sul valore della commessa, è un affare tra lui e gli azionisti (al netto di eventuali problemi fiscali), che se lo riterranno opportuno lo potranno sostituire.

[Guest EC2277]

Cancellato.

[AleMcGir]

Fifa, cosa succede dopo le dimissioni di Blatter?

I candidati alla successione, il peso dell’inchiesta e i tempi della transizione. Non si voterà tanto presto. Ecco le 10 domande

1. Perché Blatter si è dimesso all’improvviso?

Non c’è una ragione sola. L’Fbi ieri sera ha inserito il presidente Fifa tra gli indagati. Il Bureau ha fatto trapelare l’informazione ma non l’ha commentata. Non l’ha né confermata ufficialmente, né smentita. L’inchiesta è tutta da scrivere e Blatter non ha mollato certo solo per questo. Tanto più che non si è risparmiato comunque la coda giudiziaria.

2. E allora cosa è cambiato in quattro giorni?

Blatter era sicuro che dopo le elezioni avrebbe avuto tempo e spazio per riposizionarsi invece è rimasto assediato. E sempre più solo. Opposizione interna, messaggi in codice, dimissione pubbliche di cui poco gli importava e che però contribuivano ad alzare la polemica, accuse da ogni dove, difese improbabili e soprattutto sponsor più che irrequieti. Tutto mentre molti dei fedelissimi sono in stato di fermo e in attesa di estradizione. Una situazione insostenibile.

3. L’Fbi ha dato una spallata al sistema?

Sì, però attenzione: i problemi sono strutturali e la transizione sarà lunga. Blatter è rimasto in carica 17 anni e la macchina Fifa non si trasforma all’improvviso solo perché lui ha lasciato la carica.

4. Oggi Blatter è ancora presidente?

Tecnicamente sì. Il congresso per statuto deve dare 4 mesi di preavviso prima di nuove elezioni e pare evidente che le dimissioni siano arrivate con una trattativa, un’uscita morbida. Blatter manterrà il ruolo fino a fine anno. Si ipotizza il voto verso marzo, anche se potrebbero stringere un po’ i tempi.

5. Serve andare a votare con lo stesso sistema?

Una struttura così non si riforma in una notte. Difficile che la Fifa possa rivedere le operazioni di voto in questa fase di reggenza. E per lasciare il bunker Blatter avrà ricevuto garanzie. Un’epurazione dall’interno è improbabile.

6. Cosa dice l’Fbi?

Fa sapere, anche in modo trasversale, che Blatter è tra gli indagati. Ma non è chiaro se esista un caso contro di lui o se, come è più probabile, la strategia fosse di fargli il vuoto intorno per obbligarlo a lasciare. Fonte anonime riportate dalla Abc dicono: «Non saremo in grado di buttare giù tutta l’organizzazione ma probabilmente non sarà necessario». Il che spiega la tattica.

7. Su cosa lavora l’Fbi adesso?

Hanno materiale dal 1991 a oggi, molte carte sospette e tante prove contro gli uomini che fino a qualche giorno fa stavano nell’esecutivo. Il lavoro sarà lungo, le sorprese tante.

8. Perché la presunta mazzetta di 10 milioni di dollari pagati dal Sudafrica ai Caraibi è così importante?

Molti la considerano “la pistola fumante”. Ufficialmente i soldi passano direttamente dalla Fifa al Concacaf, confederazione di Nord-centro America e Caraibi, su richiesta del Sudafrica. sarebbero un contributo per lo sviluppo, secondo i dirigenti africani “fondi per la diaspora”, non li pagano direttamente perché siamo nel 2008 e loro devono ricevere dalla Fifa fondi per il Mondiale 2010 così chiedono alla Fifa di anticipare. Solo che nulla torna nella versione ufficiale.

Uno: si tratta di una somma enorme per il bilancio di qualsiasi federazione.

Due: la lettera che motiva i soldi è indirizzata a Jerome Valcke, braccio destro di Blatter che fino a ieri ha detto di non sapere nulla di questi 10 milioni.

Tre: due dei pagamenti, parte di quei 10 milioni, sono antecedenti la data della richiesta. Le lettera indirizzata a Valcke e firmata dalla federazione sudafricana è del 4 marzo 2008 solo che le prime due tranche risalgono al primo e al 31 gennaio dello stesso anno. La terza e più consistente (circa 7 milioni) è del 7 marzo.

Quattro: quei soldi restano poco sul conto dei Caraibi e passano direttamente al conto privato di Warner, ex vice presidente Fifa indagato dall’Fbi e già allontanato per precedenti indagini.

Cinque: quegli stessi soldi vengono usati per pagare i favori di Chuck Blazer, altro uomo potente del Concacaf, primo fermato dall’Fbi e oggi gola profonda.

9. Cosa succede adesso?

Sbucheranno molti candidati ma ci vorrà tempo per capire quali sono quelli con una cordata vera. L’uomo più forte è Platini, la controindicazione è che è stato troppo a lungo a fianco di Blatter e che nemmeno lui sa cosa può uscire dalle carte e dagli interrogatori dell’Fbi.

10. Esistono altri candidati oltre a Platini?

Il principe giordano Ali bin al-Hussein, ultimo avversario di Blatter, si è detto pronto a riprovarci. Così come gli ex calciatori Ginola e Figo che avevano già accarezzato l’idea di buttarsi in politica. Lo sceicco del Kuwait Ahmad Fahad Al Ahmad Al Sabah, eletto vicepresidente nell’ultimo congresso e da sempre grande elettore (potente anche dentro al Cio), potrebbe decidere di ricoprire un ruolo di primo piano stavolta. Gli africani, sconcertati dall’addio di Blatter, tenteranno di proporre un loro nome. I brasiliani Zico e Romario hanno più volte contestato Blatter ed è possibile che si propongano.

Fifa, cosa succede dopo le dimissioni di Blatter? - La Stampa