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Vedremo Nissan, che dopo aver innalzato di molto la sua percezione con i due suvvettini ora si prepara a lanciare una C normale. Se la Pulsar avrà un certo riscontro, anche in casa Fiat potrebbe avere senso.. altrimenti soldi sprecati.

Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

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Vedremo Nissan, che dopo aver innalzato di molto la sua percezione con i due suvvettini ora si prepara a lanciare una C normale. Se la Pulsar avrà un certo riscontro, anche in casa Fiat potrebbe avere senso.. altrimenti soldi sprecati.

Che tra l'altro, è una world car ;).

Da qui non se ne scappa: automobili generaliste come le abbiamo conosciute finora, vendute a prezzi di saldo o poco ci manca, hanno senso solo se prodotte a livello globale per permettere economie di scala a fronte di margini di guadagno bassi. Cosa che FCA sa benissimo fare, e può anche essere farà. Di sicuro in questo momento lo sforzo sul marchio Fiat, nei mercati occidentali, va nella direzione opposta, esattamente come per Nissan alcuni anni fa.

E i risultati per ora le danno ragione ;).

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Vedremo Nissan, che dopo aver innalzato di molto la sua percezione con i due suvvettini ora si prepara a lanciare una C normale. Se la Pulsar avrà un certo riscontro, anche in casa Fiat potrebbe avere senso.. altrimenti soldi sprecati.

Nissan lancia una C standard proprio perché ha alzato la sua percezione, lasciando quindi un vuoto nel basso di gamma. Prima si devono mettere per strada prodotti peculiari che fanno da biglietto da visita per il brand, essere all'altezza sia per immagine, sia per contenuti e affidabilità, poi si possono tenere questi ultimi due, sostituire l'immagine con il value per money, ed ecco pronto il basso di gamma.

Nissan ha fatto quello che hanno fatto in tanti, e quello che Fiat sta facendo (con successo, finora): da auto che venivano acquistate solo perché convenienti, allo status symbol del SUV, a gente che vede Nissan per strada e vuole anche qualcosa di più normale. Fiat faceva anch'essa econoboxes (Punto I/II, Panda I/II), in un qualche modo è riuscita ad applicare le sue competenze per un prodotto più rifinito (prima GPunto, che è finita lì, poi 500 con tutta la famiglia) e un giorno potrà tornare a coprire anche una fascia di mercato più bassa con gli spiccioli di ciò che sarà generato dal premium.

In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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stai scherzando spero
Vero : però ripeto i flop in Italia sono flop , punto. In Germania auto come Adam e Up! , che a livello europeo sono un flop o comunque sono lontane dagli obiettivi iniziali, sono prime o quasi del loro segmento.

Ragazzi, negare che il mercato italiano non sostenga adeguatamente le vendite Fiat significa negare il fatto che fino pochi anni fa Fiat sopravviveva proprio grazie al mercato italiano.

Basta guardare, ancora oggi, le percentuali con cui i vari Paesi esteri assorbono il totale delle vendite di un dato modello (se ne discuteva anche nel topic sulle vendite della 500L, che pure è la prima del suo segmento in Europa): eccezion fatta per 500, che a memoria vende più della metà del totale all'estero (grazie anche agli Usa), per gli altri modelli la quota immatricolata in Italia è ben superiore al 50% del totale. Tendenza peraltro in continua diminuzione, grazie alla concezione finalmente globale che Marchionne ha dato al Gruppo.

Quello su cui concordo con voi è che paesi come Germania, o per antica tradizione la Francia, sono più sciovinisti di noi nella scelta dell'auto (d'altronde la crisi manageriale che ha avuto il gruppo Fiat per un quindicennio fino al 2004 non ha avuto eguali, nello stesso periodo, negli altri brand europei, ragion per cui su scala europea è stato di sicuro più facile disaffezionarsi alle Fiat che alle Volkswagen o alle Renault).

Ma dire che gli italiani non comprano le Fiat è irreale ;) I pochi segmenti in cui il gruppo fino a poco tempo fa era presente, vedevano costantemente le Panda, le Punto (compresa la seconda serie, tutt'altro che irresistibile, quando c'erano concorrenti come la 206), le 147, le Bravo e perfino le Croma '05 al primo o al secondo posto nelle vendite per segmento.

Non sono supposizioni, ma dati Unrae tratti dai Quattroruote dell'ultimo decennio, che per correttezza d'informazione ho ritirato fuori...

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Ragazzi, negare che il mercato italiano non sostenga adeguatamente le vendite Fiat significa negare il fatto che fino pochi anni fa Fiat sopravviveva proprio grazie al mercato italiano.

Se é per questo, Fiat fino a non molti anni fa era anche sull'orlo del fallimento(ripeto,avevano le loro belle colpe ).... Se non era per l'acquisizione di Chrysler e per il cambiamento di strategia, chissà come sarebbe andata a finire....

Il fatto che in Italia si facciano ancora le maggiori percentuali di vendite o che determinati modelli vendono bene, credo sia fuori di dubbio...il problema è di certe auto o categorie,che vista la situazione attuale e passata, per ora non ha senso riproporre.... Aggiungiamo che anche all'estero quesiti modelli fanno vendite scarse....

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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chiaro che fiat in italia vende ancora ma sicuramente se si confrontano i dati degli anni 80 rispetto ad ora si vedrebbe una differenza abissale

e poi prima fiat vendeva dal A all' E mentre ora solo dall' A al B, e quest' ultimo senza averne il predominio come ai tempi di uno/prima punto.

E quindi se dimezzi il B,perdi tutto o quasi il C ed il D, sull' E non ti presenti nemmeno ( 25 anni fa la produzione giornaliera di croma/thema viaggiava sulle 550/600 vetture/giorno )

allora chiaramente i conti non tornano più e non ha più senso produrre per presidiare tutti i segmenti ma piuttosto diventa vitale produrre per vendere quello che sai o pensi ti compreranno di sicuro

(e al prezzo che vuoi tu)

ed infatti se guardiamo la previsione sui prossimi modelli hanno pensato bene di vendere prima una spider che una nuova segmento B o C che non è esattamente una strategia da generalista

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Fatto sta che le seg. C servono, adesso le derivassero dalla DART o dalla Viaggio, ma la portassero in europa perché il buon commerciante sa che i propri clienti possono far guadagnare molto ma sa anche che i clienti vanno curati tutti pure quelli che fanno guadagnare meno e che molto spesso sono quelli che entrano tutti i giorni in negozio e che per poco che spendono, spendono di sicuro e poi un giorno chissà se decidessero di comprare premium potrebbero prendere una 500x o altro ancora, una volta che il cliente è perso è molto difficile riprenderlo.

Quelli che vendono le macchine lo fanno perché le costruiscono...

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Fatto sta che le seg. C servono, adesso le derivassero dalla DART o dalla Viaggio, ma la portassero in europa perché il buon commerciante sa che i propri clienti possono far guadagnare molto ma sa anche che i clienti vanno curati tutti pure quelli che fanno guadagnare meno e che molto spesso sono quelli che entrano tutti i giorni in negozio e che per poco che spendono, spendono di sicuro e poi un giorno chissà se decidessero di comprare premium potrebbero prendere una 500x o altro ancora, una volta che il cliente è perso è molto difficile riprenderlo.

Le segmento C nei concessionari ci sono. Per alcuni mesi saranno ancora 3, due delle quali da tempo tirate dietro ai clienti. Ma comunque ignorate.

Quanto al cliente di segmento C generalista che si affeziona al marchio e poi si compra la 500x perchè dello stesso marchio... non è certo così che funziona il mercato e si è visto benissimo negli anni.

Il modello generalista non traina certo le vendite del modello premium o near premium.

Semmai l'esatto contrario.

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Fatto sta che le seg. C servono, adesso le derivassero dalla DART o dalla Viaggio, ma la portassero in europa perché il buon commerciante sa che i propri clienti possono far guadagnare molto ma sa anche che i clienti vanno curati tutti pure quelli che fanno guadagnare meno e che molto spesso sono quelli che entrano tutti i giorni in negozio e che per poco che spendono, spendono di sicuro e poi un giorno chissà se decidessero di comprare premium potrebbero prendere una 500x o altro ancora, una volta che il cliente è perso è molto difficile riprenderlo.

chiedi ai commercianti che cercano di vendere una pur validissima asta iperscontata o una nuovissima 308 se son d’accordo con te..

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Ragazzi, negare che il mercato italiano non sostenga adeguatamente le vendite Fiat significa negare il fatto che fino pochi anni fa Fiat sopravviveva proprio grazie al mercato italiano.

Basta guardare, ancora oggi, le percentuali con cui i vari Paesi esteri assorbono il totale delle vendite di un dato modello (se ne discuteva anche nel topic sulle vendite della 500L, che pure è la prima del suo segmento in Europa): eccezion fatta per 500, che a memoria vende più della metà del totale all'estero (grazie anche agli Usa), per gli altri modelli la quota immatricolata in Italia è ben superiore al 50% del totale. Tendenza peraltro in continua diminuzione, grazie alla concezione finalmente globale che Marchionne ha dato al Gruppo.

Quello su cui concordo con voi è che paesi come Germania, o per antica tradizione la Francia, sono più sciovinisti di noi nella scelta dell'auto (d'altronde la crisi manageriale che ha avuto il gruppo Fiat per un quindicennio fino al 2004 non ha avuto eguali, nello stesso periodo, negli altri brand europei, ragion per cui su scala europea è stato di sicuro più facile disaffezionarsi alle Fiat che alle Volkswagen o alle Renault).

Ma dire che gli italiani non comprano le Fiat è irreale ;) I pochi segmenti in cui il gruppo fino a poco tempo fa era presente, vedevano costantemente le Panda, le Punto (compresa la seconda serie, tutt'altro che irresistibile, quando c'erano concorrenti come la 206), le 147, le Bravo e perfino le Croma '05 al primo o al secondo posto nelle vendite per segmento.

Non sono supposizioni, ma dati Unrae tratti dai Quattroruote dell'ultimo decennio, che per correttezza d'informazione ho ritirato fuori...

Allora non ti sarà sfuggito che la quota "auto italiane" è passata in Italia dal 70% abbondante della fine degli anni '80 al 30% abbondante attuale, diminuzione non giustificata dalla diminuzione dell'offerta ( che non è il 30% di quella di allora ).

Ed è indubbio che fino agli anni '80, ogni paese preferiva decisamente il prodotto nazionale, sia per prezzo, sia per reperibilità ricambi e facilità riparazioni.

Ma a partire dagli anni '80 , quando la CE ha compiutyo il suo cammino le cose sono cambiate. Mentre il nostro mercato ha cambiato bandiera, gli altri no, o molto meno. Ed in maniera disgiuta dalla qualità del prodotto offerto.

A mio parere , non si scappa. Ogni industria nazionale ha i suoi scheletri nell'armadio e sicuramente Fiat ha sbagliato più di altri in determinati periodi storici. Ma è indubbio che , anche quando il suo prodotto era anni luce avanti ( si veda per esempio Punto '93 versus concorrenti ) o comunque all'altezza se non lievemente superiore ( Tipo 88, Dedra 89 , 156 97 ) , tale superiorità o paragonabilità non ha sedotto i mercati esteri, che sono rimasti ancorati al loro prodotto nazionale. Per contro , quando il prodotto estero è stato superiore o paragonabiel al nostro , ci siamo buttati a pesce . :) . Questa ovviamente non vuole essere una critica al sistema paese italia, ma semplicemente un remind di quando è difficile competere in un mercato in cui i tuoi concorrenti godono di una rendita di posizione di cui tu non godi, e del capire del perchè di certe scelte strategiche di FCA.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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