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[RISOLTO] Lo Shuttle secondo me.


Guest frallog

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Guest frallog

1) Innanzitutto limite alla riutilizzabbilita' della navetta: Limite max 20 volte

2) (Grande) Serbatoio di idrogeno non riutilizzabile (adesso lo e', ma verrebbe da chiedersi qual'e' il costo della riutilizzabilita' di questo gigantesco elemento, sopratutto per il controllo di tutti i mattoncini refrattari)

3) infine sistema di assorbimento del calore della navetta con gas (elio?) in pressione. E via a tutti i mattoncini di materiale refrattario!

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,

Francesco :P

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Lo shuttle era 25 anni fa un veicolo rivoluzionario. Prima si andava nello spazio alla maniera dei russi, cioe' con le capsule che poi ricadevano con un paracadute. Lo shuttle si avvicina piu' al concetto di veicolo spaziale vero e proprio. Hadei motori che gli consentono di fare manovre complesse nello spazio, ha un sistama apribile con un braccio meccanico che permette di agganciare e riparare satelliti e sopratutto atterra come un aereo e puo' essere riutilizato per nuove missioni.

In realta' pero' e' una via di mezzo tra le vecchie tecniche ed i futuri veicoli spaziali veri e propri, quelli che funzionano come nei film per intenderci...

Infatti lo shuttle non e' un vero aereo spaziale ma una capsula molto migliorata, o esattamente un "aliante spaziale". Infatti i suoi motori, benche' potenti, non gli consentono di vincere la forza di gravita' e per farlo deve essere "legato" ad un razzo, poi all'atterraggio plana in caduta libera come un aliante. In realta' puo' fare piu' di 20 missioni, ma ogni volta deve essere rifatto tutto il rivestimento esterno che brucia la rientro in atmosfera e bisogna sostituire il grande serbatoio di H2 per il decollo. Cosi' i costi sono molto alti, ed anche il rischio e' piu' alto che per le capsule (alla russa). Percio' per missioni di basso profilo, che non prevedono la riparazione di satelliti o particolari esperimenti ma solo il rifornimento alla stazione spaziale, gia' da tempo si preferivano le capsule russe soyuz vecchie di 40 anni come concezione ma molto economiche e sicure.

Il prossimo passo e' creare una navetta che decolli da terra come un aereo, riesca ad entrare in orbita con la forza dei propri motori ed abbia un rivestimento capace di resistere per parecchi rientri in atmosfera. Tale progetto gia' e' alla fase di prototipo e sara' realizzato (risorse permettendo) entro 6 anni. Tali aerei saranno in grado di portare in orbita un equipaggio fino a 15 persone riducendo i costi. Con tali veicoli si potrebbe normalmente decollare da terra, raggiungere la luna, fare qualche orbita e poi decidere di rientrare senza bisogno di lancio di missili ed apparati vari. Si potrebbero portare ad esempio 5 astronauti e 10 turisti per ripagare i costi della spedizione etc... insomma lo spazio entrera' nella vita qoutidiana.

Diverse saranno le astronavi per i lunghi viaggi, quelle che tra 30 anni dovrebbero metterci in comunicazione con la nostra base su marte e portarci ad esplorare il sistema solare. Questi saranno veicoli molto piu' grossi e confortevoli, ma per niente aerodinamici. In pratica oggetti simili alla stazione spaziale ma dotati di motori che verranno fabbricati a terra ed assemblati in orbita e si serviranno di navette come quella prima descritta per il contatto al suolo. Un po' come nei film dove si osserva un'astronave madre che si pone nell'orbita di un pianeta e delle navette aerodinamiche, cioe' fabbricate per viaggiare in atmosfera che scendono al suolo.

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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Guest frallog

Prima cosa grazie viva l'italia per la tua panoramica davvero interessantissima.

poi.

In realta' puo' fare piu' di 20 missioni' date=' ma ogni volta deve essere rifatto tutto il rivestimento esterno che brucia la rientro in atmosfera

[/quote']

Infatti io dico: alla fine quanto costa tutta questa riutilizzabilita' forse piu' che fare una navetta tutta nuova! e allora? Non e' il c<aso di iniziare a rifare un sistema di smaltimento del calore differente' (a gas compresso ad esempio?)

e bisogna sostituire il grande serbatoio di H2 per il decollo.

Sei sicuro? io so che il grande serbatoio ad oggi viene riutilizzato infatti non e' un caso che anche questo biene ricoperto di mattoncini refrattari. E' proprio dal serbatoio che e' caduto un mattoncino che ha squarciato l'ala dell'ultimo Shuttle che e' partito. Io so che solo i booster (razzi a propellente solido) vengono persi.

Regards,

Francesco 8)

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scusa frallog hai ragione, solo i booster si perdono, il serbatoio grande si recupera. Cio' che volevo esprimere e' l'immane costo di questo tipo di lanci. Spero che ci si metta tutti insieme a costruire l-erede dello shuttle anche se alcuni dicono che sono proprio gli usa a voler fare da soli per avere per cosi' dire il monopolio dello spazio. Altrimenti si potrebbe fare una cooperazione allargata come per alcuni aerei militari, e dopo ripartire gli esemplari prodotti a seconda dell-impegno finanziario profuso. Sarebbe bellissimo se l'Italia avesse una navetta spazioale o almeno l'Europa ne avesse due-tre in dotazione per il 2010. Staremo a vedere.

Ci solleveremo dalle tenebre dell'ignoranza, ci accorgeremo di essere creature di grande intelligenza e abilità. Saremo liberi!Impareremo a volare! Richard Bach, 1973," Il gabbiano Jonathan Livingston"

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La mia visione può apparire fantascientifica e fuori logica.

Io vedrei bene un shuttle capace di decollare e atterrare come un aereo,ma con la particolarità di poter raggiungere la velocità di fuga (che per la terra vale 11,2 km\s se non erro)in modo da poter uscire dal campo gravitazionale terrestre una volta arrivato ad altitudini elevate.

Cmq io non vedo futuro x i razzi ultra-potenti,preferirei vedere razzi che partono dalla luna che non necessitano di molta potenza x svincolarsi dal campo gravitazionale della luna.

Frallog ti chiedo scusa se ho scritto cazzate di meccanica classica,ma questo è quello che imparo al liceo.

ciao!

 

花は桜木人は武士

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Guest T a u r u s

I shuttle sono del tutto superati....sia come tecnica sia come elettronica di bordo...per non parlare dei computer di bordo che sono antiquati....il fatto e' che non si e' investito cosi' come avrebbe dovuto...si investe in guerre costosissime come quest'ultima all'Iraq e non per una nuova generazione di astronavi.......comunque certe societa' come la PhantomWorks della Boeing sono molto avanti ma mantengono una certa riservatezza visto il fatto che sono industrie militari oltre che aerospaziali.....

Comunque la nuova nave deve essere riutilizzabile autonoma...avere un sistema di alternativo di salvataggio per il suo equipaggio......sicuramente avra' un costo per ogni missione molto minore di almeno 20 volte minore rispetto al Shuttle secondo la tipologia...

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Guest frallog

Io sono dell'idea che se i problemi non li risolvi prima qui, sullo Shuttle, te li ritrovi pari pari sui progetti futuri. Ad esempio uno per tutti i mattoncini di materiale refrattario, che vanno assolutamente sostituiti con un sistema a gas (inerte o anche qui un sistenma di gas ionizzato che trasferisce il calore "sopra" tramite campi elettromagnetici?) in compressione. Prima o poi il problema lo devi affrontare e allora tanto vale affrontarlo sullo Shuttle.

L'ultima cosa che serve e' quella di fare come lo struzzo e progettare un sistema nuovo, infischiandosene dei problemi.

Regards,

Francesco :?

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Sono d'accordo con Taurus lo Shuttle e' purtroppo una macchina obsoleta.

Il progetto e' nato alla fine degli anni '60 e si e' svolto nei '70.

Una osservazione: dello Shuttle si recupera i due booster a propellente solido ( SRB ) e non il serbatoio esterno ( Shuttle Tank ) di LOx/LH2.

Era stato disegnato per il trasporto in orbita di un carico utile fino a 30 tonnelate metriche un limite di 200 missioni/navetta, ma nell'uso si e' rivelato molto piu' costoso del previsto ( da 200 milioni di dollari/missione ad 1 miliardo di dollari missione ). Per questo l'USAF si e' tirata fuori dal progetto e per i suoi carichi usa i vecchi ma affidabili Atlas/Centaur.

Per una storia completa:

http://www.astronautix.com/lvfam/shuttle.htm

Secondo molti si e' trattato di un vicolo cieco, in quanto non e' mai stata garantita nell'uso la completa riusabilita', che avrebbe garantito l'economicita'.

Tant'e' vero che nelle prossime generazioni di lanciatori si tornera' ai razzi "expendable", tipo R-7 russo.

Come curiosita', uno dei motivi del crollo dell'Unione Sovietica fu le spese enormi per lo sviluppo dell'omologo dello Space Shuttle il Buran, o meglio del complesso Energhia/Buran.

Tale sviluppo fu voluto dal potere politico per motivi di prestigio, contro la volonta' dell'ente astronautico che avrebbe preferito andare avanti con i razzi spendibili.

per una storia del buran:

http://www.astronautix.com/lvfam/energia.htm

Ciononostante fu un successo, tanto che alcune soluzioni motoristiche avrebbero dovuto essere incorporate nelle prossime release dello shuttle.

Da anni si favoleggia di un ipersonico da ricognizione prodotto dalla "Skunk Works" della Lockheed, l'Aurora in grado da solo di raggiungere gli 8 Mach, e con un veicolo supplementare che funge da primo stadio "Senior Citizen" di raggingere velocita' orbitali ( circa 25 Mach ).

Se esistesse, sarebbe il primo esempio di veicolo in grado di decollare come un aereo ed andare nello spazio, sia pur senza portare carichi oltre al solo pilota.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Guest frallog

Io so che invece e' proprio il serbatoio grande che si recupera e non i due booster (che alla fine della fiera sono due cilindri di metallo vuoti). E infatti le piastrelle in materiale refrattario sono cadute dal serbatoio grande e non dai booster.

Che ce le hanno messe a fare le piastrelle sul serbatoio se non intendessero recuperarlo?

Regards,

Francesco :?:

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Guest frallog

Vorrei precisare meglio il concetto di agitazione termica in presenza di particelle cariche.

L'equazione da cui prendo spunto e':

Rot X (E) = J/e0 - 1/c dB/dt

Questo significa che un'agitazione termica delle particelle cariche produce una corrente residua diciamo J. La (densita' di) corrente J a sua volta produce un campo E ovvero una forza elettromotrice che si propaga sulla parte superiore dello Shuttle producento a sua volta un moto disordinato delle particelle nella zona superiore. In questo modo il calore dalla zona sottostante si propaga nella zona superiore e la zona sottostante viene "raffreddata".

Ma si potrebbe fare di piu'. Negli anni "90 un fisico olandese ha ricevuto il premio Nobel per aver "raffreddato" fasci di particelle cariche a mezzo di un campo elettromagnetico esterno. Ora se la sua idea e' gia' applicabile allora torniamo alle particelle cariche. nella parte sottostante del veivolo dello Shuttle. Ogni particella si muove di moto disordinato poiche' e' scaldata termicamente. Allora ogni particella produce una piccola parte di una densita' di corrente J. Ora tutte le correnti residue "viaggiano in ordine spoarso perche' sparso e' l'ordine dell'agitazione termica, e dunque il vettore totale J e' probabilmente piccolissimo, molto vicino all'essere nullo. Ma se applichiamo un forte campo elettrico esterno allora siamo in grado di "direzionare" il vettore densita' di corrente J, il che corrisponde a direzionare l'agitazione termica degli elettroni. Cosi' alla fine avremo una corrente I assolutamente non nulla, che direzioneremo verso un circuito posto sulla parte superiore dello Shuttle, con una "megaresistenza galattica". La corrente i, passando per la resistenza posta nella parte superiore disperde la quantita' di calore. Abbiamo cosi' costruito un circuito a dissipazione termo-elettrica!. Il vantaggio rispetto ad un sistema a gas compresso e' che e' precisissimo perche' lo si puo' controllare addirittura pilotandolo in corrente, che occupa poco spazio, ed infine che ha bisogno di poca manutenzione.

So che e' un po' confuso (come confuse sono in fondo ancora le mie idee in merito, non ne sono sicuro, ma forse potrebbe anche funzionare.

Opinioni in merito sono gradite.

Regards,

Francesco :)

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