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Seat Altea, test drive


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Inviato

Barcellona

Dai e ridai…alla fine l’han fatta. Dopo prototipi più o meno vicini al modello di serie, lanciati a ritmo di flamenco in quasi tutte le kermesse dell’auto mondiali, anche per la Salsa è venuto il momento di abbandonare il movimentato status di Concept Car per concedersi definitivamente, con il nome di Altea, al pubblico.

Dopo i riflettori del Salone di Ginevra e la presentazione stampa internazionale a Barcellona, la Seat Altea è attesa per metà aprile dai concessionari italiani ed europei.

Dei prototipi Salsa, Salsa Emocion, Tango ed Altea Prototipo, questa Altea conserva lo spirito e l’idea base di design, anche se quel pizzico di grinta visti sui primi due “modelli”, ormai marchio di fabbrica della Casa spagnola controllata dal Gruppo VW, sembra essere rimasto nella matita dell’italiano Walter De’Silva.

Meno tagliente, meno “rotonda” e meno aggressiva, ma anche più portata alla versatilità ed al confort di bordo che, grazie alle notevoli dimensioni - 428 cm in lunghezza, 177 in larghezza e 155 in altezza – ed alla notevole estensione delle superfici vetrate, si pone indubbiamente ai vertici della sua categoria.

La sua linea dinamica e snella farebbe pensare ad altri avversari, ma i centimetri ci sono tutti per competere con Renault Scenic, Ford Focus C- Max, Opel Zafira e la stessa cugina VW Touran, ricordando che ha “ereditato” il pianale dalla cugina Audi A3.

Dopo una serie di modelli poco apprezzati da critica e soprattutto pubblico, Seat pare aver preso la retta via con questa Altea che, come suggerisce il nome stesso, punta “in alto”…

La vettura giusta al momento giusto !

Una vettura giusta al momento giusto visto che il grande capo del Gruppo Volkswagen dopo aver proclamato per anni che i marchi del colosso tedesco dovevano diventare i leader del lusso (la Seat doveva competere con l’Alfa Romeo e la Volkswagen con Mercedes e BMW…) è tornato a più miti consigli.

Dopo il pesante flop dell’ammiraglia Phaeton, la tiepida accoglienza della nuova Golf 5 che di davvero super a solo il prezzo (vedasi l’abissale differenza con la nuova Astra con cui è diretta rivale…) e la tanto attesa nuova Passat in arrivo solo nel 2005, pare che il leader europeo voglia e debba rimettersi rapidamente in carreggiata.

Lo reclamano gli oltre 300.000 dipendenti, gli azionisti (il 20% è pubblico) e soprattutto il mercato che non può essere affrontato con una capacità produttiva di 6 milioni di esemplari e 5 milioni di veicoli venduti: il milione che manca deve essere trovato in tempi rapidi e la Cina non può fare i miracoli, pur essendo indiscusso protagonista della politica Volkswagen dove vende più di un milione di esemplari all’anno.

Una Seat con la “S” maiuscola !

Per rimettere in carreggiata il Gruppo VW, i vertici germanici possono quindi contare sulla Altea che rappresenta forse la prima Seat con la “S” davvero maiuscola per stile, funzionalità, tecnica e con un rapporto “value for money” competitivo.

Accanto alla Seat giungerà la nuova Skoda Octavia (che non fa girare la testa, ma si apprezza per contenuti e valori reali) e la nuova A6 con cui i quattro anelli potranno riaffrontare ad armi pari le varie BMW Serie 5 e Mercedes Classe E.

Solidarietà alle vittime dell’11 marzo

Ma torniamo alla nostra Altea che Autogerma ci ha permesso di testare a Barcellona in un giorno davvero triste per la Spagna a causa dei gravi e vigliacchi attentati ai treni di Madrid che hanno provocato un numero impressionante di vittime.

Aria decisamente pesante e solo il dovere di cronaca ci ha convinto a prendere il volo Venezia – Barcellona e seguire il programma con la tristezza che si leggeva negli occhi di tutti gli spagnoli.

Una vera bastardata ed Infomotori non può che esprimere il proprio cordoglio a tutte le vittime e rafforzare la sua vicinanza al popolo spagnolo, così vicino ai noi per temperamento e simpatia.

In teatro si dice che lo “spettacolo deve continuare” e nel nostro caso più che di show parliamo di cronaca e non vogliamo certo darla vinta a questi vigliacchi che se la prendono con bambini, donne e persone che hanno la sola colpa di abitare nella capitale spagnola.

Terroristi svegliatevi, aprite gli occhi e soprattutto i vostri cuori!

Dopo questo doveroso richiamo alla cronaca, ritorniamo all’Altea.

MSV da 102 a 150 CV

Per definirla, gli artisti del marketing hanno coniato una nuova sigla: “MSV”, acronimo di Multi Sports Vehicle.

Tanta ambizione meritava forse propulsori più grintosi, ma la gente pensa più al portafoglio con la benzina verde a 1,1 euro e quindi eccovi quattro i propulsori con potenze comprese tra i 102 ed i 150 CV.

Più precisamente due turbodiesel, il 1.9 TDI da 105 CV e il 2.0 TDI da 140 CV a cui si aggiungono altrettanti benzina: il “classico” 1.6 da 102 CV ed il due litri FSI da 150 puledri.

Ai tradizionali cambi a cinque rapporti adottati sulle due motorizzazioni meno potenti, si contrappongono i manuali a sei rapporti su TDI da 140 CV e 2 litri FSI ma, per gli amanti dell’automatico, segnaliamo l’opzione sequenziale DSG – con il TDI – o l’automatico/sequenziale Tiptronic sul benzina da 150 CV.

Spazio e versatilità

Alte prestazioni e piacere di guida assicurati, quindi, ma anche ottimi valori di abitabilità interna ed una versatilità non indifferente, grazie anche alla capacità di carico “standard” ben oltre i 400 litri.

L’abitacolo è caratterizzato da ampi spazi, studiati per assicurare ottimi valori di confort per cinque persone, ed è dominato dalla consolle centrale, molto voluminosa e rifinita con l’immancabile rivestimento simil-metallo.

La strumentazione, composta da tre elementi circolari, è piuttosto sportiva nell’impostazione, così come il volante, caratterizzato da un design a tre razze molto corsaiolo.

Su strada

Il clima iberico, fortunatamente, era ben diverso da quello di Venezia, dove abbiamo lasciato il nevischio per raggiungere una soleggiata Barcellona che ci ha regalato il miglior tempo per testare una vettura.

Per la prima tappa che ci ha portato dall’aeroporto catalano a Martorell (località che ospita il maggior stabilimento Seat) abbiamo optato per la duemila turbodiesel da 140 CV (lo stesso propulsore che trovate sulla nuova Golf 5) restando impressionati per la dinamicità e soprattutto la stabilità ed il comportamento sicuro della vettura che si è trovata a proprio agio sia in autostrada sia sulle colline affrontate allegramente e senza alcun disagio.

Ottimo il cambio a sei marce, valido lo sterzo, preciso e diretto quanto basta, degno di lode il sistema frenante con tutti gli ultimi dispositivi elettronici che permette di guidare con allegria in piena sicurezza.

Visibilità panoramica, posto guida eccellente e consumi interessanti, pensando che nel ciclo combinato chiede 5,8 litri di gasolio per 100 km.

La 2.0 Tdi può raggiungere i 200 orari e scattare da 0-100 in 9,9 secondi grazie alla sua scuderia e soprattutto una ragguardevole coppia massima di 320 Nm.

Da Martorell a Barcellona, passando per i monti abbiamo optato per la entry level: la 1600 benzina da 102 CV. E qui la musica è cambiata poiché i puledri erano pochini per la mole e le pretese della vettura che si definisce Multi Sport Vehicle.

Di sportivo c’erano i sedili avvolgenti che caratterizzano la versione “Sport”, ma ripresa, elasticità erano davvero ai limiti della sufficienza, pur comprendendo che chi acquisterà tale vettura punterà sull’economicità di gestione piùche sulle performance con un consumo combinato di 7,6 litri ed uno scatto da 0 a 100 in 12,8 secondi.

L’ ultima tappa del nostro test è stata affrontata con la 2 litri benzina ad iniezione diretta FSI che ci ha sorpreso per potenza (150 cavalli) e consumi (praticamente uguali al 1600 da 102 CV…!) con prestazioni degne di nota considerando che la Casa garantisce il superamento del muro dei 200 orari ed uno scatto da 0 a 100 inferiore ai 10 secondi (9,6 secondi, per la precisione).

Visto la tratta urbana e la tangenziale affollata abbiamo ritenuto corretto rispettare il codice alla regola, ma il temperamento della vettura non si nasconde certo e dopo la 2 litri Tdiè sicuramente la motorizzazione più interessante del lotto.

A partire da 18.000 euro

Il listino partirà dai 18.000 della 1600 benzina con climatizzatore di serie al pari di sei airbag, Abs, Tcs ed ESP, per arrivare ai 24.500 della 2.0 TDI con cambio DSG.

Prezzi quindi non certo “popolari”, considerando che il valore lieviterà considerevolmente per la TDI e la FSI con in mezzo una 1900 diesel da 105 cavalli che premia la razionalità sulla passionalità...

Le rivali comunque non scherzano a pari equipaggiamenti- propulsori e quindi gli interessati dovranno mettere mano al portafoglio e magari confidare in qualche finanziamento agevolato.

Con Altea, Seat può quindi avviare la sua ripresa che dovrà poter contare su altri modelli interessanti come questo: gli stessi vertici Seat ci hanno confermato che la gamma sarà completamente rinnovata utilizzando come pietra di paragone proprio l’Altea.

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Fonte infomotori.com

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