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28 giugno 1914 - l'inizio del secolo breve


TonyH

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"Tsushima" di Frank Thiess resta fondamentale per la storia della guerra navale e per la battaglia in sè.

Leggendolo , non si può che avere un moto di simpatia per i russi, che andarono a morire sapendolo pienamente ( le navi e gli equipaggi erano logore per la traversata, contro le giapponesi perfettamente a punto ) , ma senza tirarsi indietro e rischiando addiritttura di vincere , se non fosse stato per il munizionamento inadeguato e figlio di ruberie inaudite.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Guest EC2277
C'e' da dire che la guerra russo - giapponese del 1904 1905, che era l'ultimo riferimento in fatto di guerre moderne, fu comunque una guerra di movimento, non di trincea ( sebbene ne fossero scavate ed utilizzate sia a Porth arthur, sia a Mukden ) . Ma lì si sottovalutò il "Generale Spazio", che rendeva la guerra di trincea inattuabile, vista l'estensione delle linee.

La stessa guerra, per esempio, non mise in luce l'importanza della mitragliatrice e dell'obice a proietto dirompente ( o shrapnel ), in quanto poco usati.

Allo stesso modo, non dimentichiamo che la guerra di trincea in pratica interessò solo il fronte italiano, per ovvi motivi orografici, ( e per aver perso l'occasione del primo mese ) ed il fronte francese ( e parzialmente il fronte greco/bulgaro e quello di Gallipoli ). In tutti gli altri fronti, ( orientale, caucasico, arabico , africano e mesopotamico ) la guerra restò per lo meno parzialmente sempre di movimento.

Però un campanello d'allarme lo diede. Tant'è che il Regio Esercito adottò la tenuta in grigioverde proprio per limitare le perdite di uomini: nel teatro alpino aveva buone qualità mimetiche. Per lo stesso motivo i tedeschi passarono al grigio-campo e gli inglesi adottarono il cachì.

I francesi invece si ostinarono a far combattere i loro uomini con la giubba blu ed i pantaloni rossi.

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nel teatro alpino aveva buone qualità mimetiche.

sulle montagne del trentino, ad alta quota purtroppo no, le sagome grigio-verdi degli alpini sul bianco della neve erano un bersaglio fin troppo facile dato che il grosso delle truppe non aveva i camici bianchi mimetici

comunque per il resto si, è stata una buona scelta

se non fosse stato per il munizionamento inadeguato e figlio di ruberie inaudite.

i russi usavano proiettili perforanti, i giapponesi proiettili ad alto esplosivo che devastarono le sovrastrutture non corazzate

poi oltretutto la flotta russa aveva alle spalle una lunghissima traversata, mentre i giapponesi erano a qualche giorno dalla loro casa

Armi da guerra moderne

quelle difensive si, le armi pesanti anche, ma i fucili bolt action non garantivano un sufficiente volume di fuoco, e pure i primi rudimentali mezzi corazzati non erano al altezza

poi per il resto hai ragione, basta vedere il flop della seconda guerra anglo-boera dove i britannici costrinsero i boeri alla resa solo perché avevano allestito campi di concentramento (ideati da Kitchener) in cui rinchiusero le famiglie dei guerriglieri e dove morirono decine di migliaia di civili

e dire che la guerra di secessione prima

li era in parte diverso, l' artiglieria moderna, i fucili a ripetizione e le mitragliatrici ebbero una scarsissima diffusione e solo da parte dell' unione

Suzuki Swift, 1.3 DDIS 75 CV, B-Cool (2014)

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Aggiungerei il fatto che comunque i proiettili perforanti russi semplicmente non erano a specifica, proprio per le ruberie di fornitura . Se lo fossero stati, lo scontro avrebbe forse avuto un altro esito. Con la Mikasa ( l'ammiraglia giapponese su cui il fuoco russo si concentrò ed ebbe i danni maggiori ) affondata e Togo morto o comunque impossibilitato a comandare, la flotta russa avrebbe passato gli stretti.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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lo scontro avrebbe forse avuto un altro esito

la flotta giapponese poteva tenere una velocità doppia oltretutto, dato che le navi russe erano malandate e incrostate di conchiglie

Suzuki Swift, 1.3 DDIS 75 CV, B-Cool (2014)

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@Jack: l'armamento obsoleto, scarso e sbagliato nonchè la scarsa motorizzazione è stata sempre tirata in ballo dai nostri alti comandi per giustificare le sconfitte, dimenticando che la Heer, per esmpio, salvi pochissimi fronti, tipo il Nord africano, non ebbe mai più del 20% delle forze motorizzate, artiglieria ippotrainata compresa, operando con carri e cannoni paragonabili ai nostri ( si pensi a Pzkw III o Pz38 versus M13/40 e seguenti od ai diffusissimi Pzkw II fino al 1942) con mezzi e veicoli di provenienza più disparata. La stessa ARMIR con 20.000 veicoli complessivi per 230.000 uomini ( 16.000 autocarri e 4000 trattori ) era meglio dotata in media, corazzati a parte, ed era vicina all'ordine di battaglia ottimale della divisione di fanteria inglese e statunitense ( 1500 veicoli e 17.500 uomini ).

Ma era una questione di teste pensanti :)

diciamo che tutte queste magagne c'erano e avrebbero causato problemi seri a qualsiasi esercito, ma non ne avrebbero causato la debacle totale come nel nostro caso durante la seconda guerra mondiale.

i greci non erano messi meglio come equipaggiamento :disp2: almeno agli inizi... eppure le prendemmo di santa ragione collezionando una F.D.M. colossale

i tessuti e i materiali "autarchici" di livello infimo si fecero sentire soprattutto in russia ma in tutti gli altri teatri molto meno e di sicuro non sono stati loro a pregiudicare l'esito delle operazioni

discorso moschetto 91... se avessimo avuto un qualsiasi altro fucile, o almeno un calibro meno sfigato, le cose sarebbero andate esattamente come sono andate in entrambe le due guerre mondiali, solo che il tutto probabilmente si sarebbe risolto con un pò meno di morti da parte nostra e un pò di più da parte degli altri.

il vero problema è proprio l'incapacità italiana di mobilitare una nazione per un conflitto e di attrezzare forze armate di conseguenza.

1)obiettivi strategici poco chiari

2) preparazione raffazzonata a tutti i livelli (addestramento scadente, zero attenzione alla logistica, intelligence ridicola ecc)

3) leadership inadeguata (nepotismo e zero meritocrazia)

questi i tre macro problemi IMHO

Alfa Romeo Giulietta, 1.4 TBI Multiair 170 CV Exclusive (2013)

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discorso moschetto 91... se avessimo avuto un qualsiasi altro fucile, o almeno un calibro meno sfigato, le cose sarebbero andate esattamente come sono andate in entrambe le due guerre mondiali, solo che il tutto probabilmente si sarebbe risolto con un pò meno di morti da parte nostra e un pò di più da parte degli altri.

il carcano non era mica scadente come fucile, se si esclude lo scarso potere d' arresto del calibro 6,5mm (volevano sostituirlo con un più efficace 7,3mm ma la guerra interrompé l' upgrade), tuttavia ha come plus una buone precisione e un rinculo inferiore per esempio al 7,92x57 usato dai kar98 tedeschi

il problema delle armi leggere italiane era la scarsissima diffusione di mitra, che nella seconda guerra mondiale hanno mostrato la loro superiorità sui fucili bolt action dato che gran parte delle sparatorie è a breve distanza, poi anche le mitragliatrici erano poche e meno pratiche delle leggere mg tedesche (che avevano un bipode e un peso ragionevole)

eppure le prendemmo di santa ragione collezionando una F.D.M. colossale

loro però combattevano in casa per difendere la loro terra, è una motivazione non di poco conto, comunque l' unico vantaggio di ciò è stato il ritardo di circa 2 mesi del operazione barbarossa che ne ha compromesso l' esito, se l' asse fosse arrivata nei pressi di mosca a agosto invece che a dicembre le cose forse sarebbero andate diversamente

Suzuki Swift, 1.3 DDIS 75 CV, B-Cool (2014)

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  • 2 settimane fa...

La Stampa - Le foto aeree che hanno rivoluzionato la guerra

Le foto 1-2 sono abbastanza significative di "cosa può significare la guerra"

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Guest EC2277

Fidati: ci sono immagini molto più esplicative, che non riporto perché fanno sembrare i video dell'ISIS dei documentari della Disney.

Passhendaele, 500.000 morti e non so quanti feriti e dispersi per spostare il fronte di 8 chilometri. Una battaglia che in Inghilterra pare sia divenuta un modo di dire: «È stata una battaglia di Passchendaele», come dire: «È stata una vittoria di Pirro», ovvero un successo che è costato talmente tanti sacrifici da annullare tutti i benefici.

I Sabaton dedicarono a tale pattaglia quella che è la loro canzone più bella, anzi quella che è l'unica loro canzone veramente bella.

Modificato da EC2277
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