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Basterebbe andare a fare una ricerchina tra i siti dei beni culturali della Lombardia.. li si troverebbe l'eventuale decreto di vincolo!

Per il fatto che non abbiano/non abbiano potuto toccare niente, per me non è necessariamente un male.. insomma, è storia anche quella! La palazzina dirigenti, il museo.. 40 anni che c'è! Heritage ;)

L'importante è il contenuto, che non manca certo

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ho provato al volo sul sito della soprintendenza ma non ho trovato nulla.

Notizia del 2011

11 febbraio 2011 (Ln - Milano) "Ho accolto con grande piacere la notizia che la Soprintendenza per i Beni culturali della Lombardia ha posto sotto vincolo di tutela il Museo dell'Alfa Romeo di Arese". Lo afferma l'assessore regionale alla Cultura Massimo Buscemi.

"L'ipotesi che il Museo fosse sradicato dalla città che lo ospita dal momento della sua nascita, nel 1976 - prosegue Buscemi - aveva lasciato in apprensione tutti gli appassionati di questo grande marchio, compreso il sottoscritto. Si tratta di un grande successo ottenuto grazie al sindaco di Arese Gianluigi Fornaro, che ha portato avanti la battaglia, e al direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia Caterina Bon Valsassina, che ha riconosciuto l'importanza storico-culturale del Museo".

Il Museo Storico Alfa Romeo di Arese ospita, dal 1976, una collezione di 110 vetture, dalla prima vettura Alfa, alle leggendarie vincitrici delle Mille Miglia.

Il patrimonio del Museo, oltre ad un migliaio di modellini di auto realizzati in differenti dimensioni, comprende anche 15 motori d´aviazione e 25 propulsori automobilistici, che testimoniano l´evoluzione tecnologica dell´ingegneria Alfa Romeo.

qui corriere

2 luglio 2014L’associazione degli ex-Alfa: «Riaprite il museo di Arese, patrimonio unico»

di Rita Querzé

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MILANO - E’ ancora chiuso il museo dell’Alfa Romeo di Arese, a due passi da Milano. La contesa tra Fca e la Soprintendenza della Lombardia che ha posto il vincolo sul museo continua. Il 29 ottobre si pronuncerà il Tar. Molto difficilmente a questo punto il museo sarà riaperto in tempo per Expo 2015, nonostante il sito si trovi a pochi chilometri dall’area dell’esposizione universale. Ma c’è qualcuno che non si arrende. Sono gli ex dipendenti Alfa Romeo. Che hanno inviato una lettera a tutti, dalla Fiat alla Soprintendenza, agli enti locali. Per mettersi a disposizione come volontari in caso in extremis si decidesse di non far mancare il museo all’appuntamento del primo maggio 2015. Ma anche per invitare tutti a collaborare e a cercare una soluzione che porti alla riapertura.

Dal 2011 il vincolo della soprintendenza grava sul complesso

Quello di Arese è uno dei maggiori musei al mondo in ambito motoristico. D’altra parte la storia dell’Alfa è la storia dell’auto. L’esposizione si trova a pochi minuti dall’uscita Arese dell’Autolaghi. Rade indicazioni conducono alle palazzine del centro direzionale: l’ultimo avamposto abitato nella landa sconfinata dei due milioni di metri quadrati e oltre che una volta ospitavano la città-fabbrica del Biscione: 23 mila i dipendenti nei tempi d’oro. A gennaio 2011 la Soprintendenza ha posto il vincolo sia sulle auto che sullo stabile del centro direzionale voluto dal manager che negli anni ‘60 ha fatto la storia dell’Alfa, Giuseppe Luraghi. Motivazione: «La straordinaria importanza della raccolta di automobili del museo e del suo archivio storico» oltre al legame inscindibile con il sito. Un mese dopo Fiat ha chiuso l’esposizione. Da allora non è più visitabile. In teoria tutti vorrebbero riaprire le porte del museo. «Sono sei anni che sto cercando di rilanciare il museo di Arese — ha attaccato nei giorni scorsi da Ginevra l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne —. Ma sono stato bloccato. Non possiamo nemmeno entrare o utilizzare il nostro museo perché è considerato un sito protetto: non riusciamo a sbloccare l’investimento».

I volontari dell’Alfa Romeo Seniores in prima linea per la riapertura del sito

Fiat chiede che venga tolto il vincolo della Soprintendenza, da una parte. Dall’altra la possibilità di vendere otto auto della collezione. Ecco perché la casa torinese ha fatto un ricorso su cui il Tar si pronuncerà a ottobre. Dal canto suo la Soprintendenza non commenta. Fa solo sapere di avere approvato il progetto di rilancio del museo presentato da Fiat. Ora in questa contesa cercano di inserirsi con intento costruttivo i volontari dell’associazione seniores Alfa Romeo. Oltre 2.700 iscritti, tutti ex dipendenti dell’azienda. Al loro fianco anche i membri della fondazione XXV Aprile, società di mutuo soccorso nata nel ’47 che accoglie gli attuali dipendenti Alfa di Arese: 300 addetti del centro tecnico. “Alla Fiat diciamo: contate su di noi per riaprire il museo – dice Mario Rigo, uno degli animatori del gruppo seniores ‑. Siamo in grado di mobilitare decine, centinaia di persone competenti e appassionate. Sarebbe un sacrilegio non mostrare questo pezzo della storia di Milano e agli stranieri che arriveranno per l’esposizione universale”.

Gli ex-dipendenti, memoria storica dell’azienda: “L’Alfa non può che ripartire da Arese”

Al fianco di Rigo, ex sindacalista della Cisl negli anni ‘70, ci sono alcuni di questi potenziali volontari. Ciascuno custodisce un pezzo di storia dell’azienda. C’è Renata De Angeli, ex segretaria di direzione, Bruna Maderna che per anni ha lavorato alla direzione del personale. E poi numerosi formatori dell’Ancifap, il centro di formazione aziendale: tra loro Ermanno Lucchini, Lino Poglioli, Giuseppe Borra. E poi Elvira Ruocco, per anni custode dell’archivio storico. “Abbiamo inviato una lettera a tutti gli attori della partita, da Fiat agli enti locali – dicono all’unisono ‑. Se vogliamo davvero rilanciare il nostro Paese dobbiamo riannodare i fili con la storia. Noi siamo a disposizione insieme con molti, molti altri. L’Alfa non può che ripartire da Arese”.

vincolo sia per collezione che per edifici a quanto pare

EDIT

trovato su i.d.r.a. il vincolo. Credevo fosse nel comune di Lainate invece per poco siamo in Rho

In pratica pare ci siano stati i soliti casini, non ultimo una lite tra gruppozzo e comune per degli OOUU da 1,8 mln di euro pagati nel 2006 (mi pare) per il progetto dell’albergo mai realizzato.

Diciamo che, leggendo un po’, pare che il gruppetto sia solo uno dei tanti attori di sto gran casino. In soldoni pare che Il comune di Rho non fosse d’accordo con la destinazione d’uso prevalentemente commerciale/residenziale che i comuni limitrofi volevano dare all’area. Tra i vari casini il museo c’è finito nel mezzo a quanto pare.

Modificato da Cosimo

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Si ma è brutto e basta (qua non ci vogliono IMHO :mrgreen: ) qui davvero siamo di fronte all'oggettività e Alfa chiama bellezza...

BMW M135i xDrive 306 cv

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