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Kawasaki Ninja-h2


Matteo B.

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:agree:

Ma e la Musica stile Horror di serieB/Codice da Vinci.....? :disp2:

:mrgreen::§

ma dal video non pare variabile, sembra un rapporto di riduzione fisso... insomma roba già vista (vedi Rotrex postato a pag. 2)

Mazda MX-5 20th anniversary "barbone edition" - Tutto quello che scrivo è IMHO

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  • 2 settimane fa...
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I più attivi nella discussione

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  • 3 settimane fa...

Boh....

Al netto che adoro quanto è impestata esteticamente questa moto.....che mi piace il fatto che persegua altre fonti stilistiche più impostate sul futuribile e "aerospaziale" che sul Correriccio.....

Però la cartella stampa parla di "soli" 200cv.......( che le hanno tutti, Yamaha, Ducati, BMW etc..etc..), che il peso sarebbe sui 238kg in ordine di marcia( cioè un esagerazione in assoluto in un mondo di gente che sta sui 200 scarsi) ....

Finalmente è arrivata anche lei, la Kawasaki Ninja H2 “base”, se così si può definire: dopo il debutto della mostruosa H2R limitata all’uso in circuito, al Salone EICMA di Milano la Casa di Akashi svela l’H2 stradale, accreditata di una potenza inferiore e certamente meno raffinata ma altrettanto affascinante.

Sono infatti “solo” 200 i cavalli dichiarati (a 11.000 giri) e 133 i Newton/metro cinquecento giri più sotto: anche considerando i 10 in più ottenibili ad airbox in pressione, si tratta di prestazioni elevatissime ma che non fanno gridare al miracolo venendo raggiunte anche dalle più recenti proposte della classe Superbike senza bisogno di sovralimentazione. La Kawasaki offrirà sicuramente un’erogazione molto più grintosa ai bassi e medi regimi, resta però un po’ di perplessità di fronte ad un valore a cui siamo ormai abituati.

kawasaki-h2-dettagli-28.png Il logo della nuova Kawasaki Ninja H2

La Ninja H2 deriva strettamente dalla H2R, ed è stata realizzata con uno sforzo collettivo da parte di Kawasaki Heavy Industries: oltre al reparto moto, infatti, la progettazione è stata svolta dalla divisione Aerospace – che si è occupata dell’aerodinamica – e dalla Gas Turbine & Machinery per quanto riguarda il compressore centrifugo. Per questo è stato adottato il logo storico (il River Mark), che simboleggia l’impegno del gruppo Kawasaki, sulla parte frontale del cupolino.

[h=2]Motore[/h] Il propulsore è un quadricilindrico in linea da 998 cc, sovralimentato attraverso l’adozione di un compressore centrifugo in posizione centrale dietro ai cilindri lubrificato (e raffreddato) dall’olio motore. Importante il fatto che il motore sia stato pensato fin dall’inizio per questa soluzione, ottimizzando tanto le prestazioni del compressore quanto la distribuzione di spazi e masse, risparmiandosi ad esempio l’adozione di un intercooler. Il compressore è azionato dall’albero motore attraverso una cascata di ingranaggi che ne moltiplica il regime di rotazione di un fattore 9,2: ai circa 14.000 giri dell’intervento del limitatore corrispondono quindi circa 130.000 giri del compressore.

Di fatto il propulsore si rivela robustissimo, essendo strutturato per resistere alle sollecitazioni della versione H2R (accreditata di 300 cavalli) dalla quale differisce solo per alberi a camme, frizione (naturalmente antisaltellamento, con particolari forniti da Brembo) e guarnizioni della testa. Le valvole sono in acciaio all’aspirazione e in inconel/acciaio allo scarico per meglio resistere alle alte temperature; per lo stesso motivo i pistoni sono ricavati per stampaggio e non forgiatura.

kawasaki-h2-dettagli-11.png L'airbox in alluminio

All’alimentazione provvede una presa d’aria sul lato sinistro che va a riempire (e pressurizzare) un airbox dal volume di ben sei litri realizzato in alluminio per disperdere meglio il calore mantenendo quindi più fresca l’aria ed assicurando una tenuta perfetta anche con il compressore in pressione. Per migliorare l’atomizzazione del carburante, inoltre, gli iniettori dirigono il getto contro reticelle in acciaio. I condotti di aspirazione sono lucidati, mentre allo scarico si trovano collettori (in acciaio) rettilinei realizzati per idroformatura.

[h=2]Gestione elettronica e finiture[/h] tutto il sistema di alimentazione è controllato da un sistema ride-by-wire, parte di un impianto integrato che offre controllo di trazione predittivo (KTRC) su tre livelli (pista, strada, fondi scivolosi) più modalità Rain, launch control (KLCM) con tre strategie d’intervento e gestione del freno motore (KEBC). L’assistenza al pilota continua naturalmente con l’ABS intelligente KIBS già visto sulla ZX-10R; per la prima volta, inoltre, Kawasaki offre di serie il cambio elettroassistito KQS. Per scongiurare reazioni inconsulte dello sterzo, la H2 è dotata di ammortizzatore di sterzo elettronico Ohlins.

La strumentazione, ispirata a quella degli aerei da caccia, è composta da contagiri analogico e tachimetro LCD con l’ovvio corollario di spie e dati integrati nel display programmabile. Tutti i comandi sono posti sui blocchetti a manubrio per avere costantemente tutto sotto controllo. L’impianto d’illuminazione è completamente a LED.

[h=2]Ciclistica[/h] Ha fatto scalpore l’uso di un traliccio in acciaio altoresistenziale da parte di Kawasaki, pioniera del monoscocca nei Gran Premi con le KR anni 70. La scelta è nata per le migliori caratteristiche di raffreddamento offerte dalla struttura aperta del traliccio, ma anche per poter modulare con maggior facilità rigidità e flessibilità. Il motore agisce come parte stressata integrando la piastra che ospita il perno forcellone; una “prima” assoluta anche qui, dal momento che sulla H2 debutta il primo monobraccio della storia di Kawasaki.

kawasaki-h2-dettagli-14.png Il forcellone monobraccio, prima assoluta su una Kawasaki

Il comparto sospensioni può contare su una forcella con steli (rovesciati) da 43 mm KYB AOS-II, prima declinazione stradale della forcella AOS pressurizzata utilizzata nel cross con separazione di aria e olio. Al posteriore troviamo un monoammortizzatore con schema Uni-Trak. L’impianto frenante è Brembo, con dischi da 330 mm lavorati da pinze radiali monoblocco a 4 pistoncini da 30 mm. Al posteriore si trova un disco singolo da 250 mm; il tutto è montato su inediti cerchi a cinque razze da 17” che calzano pneumatici nelle misure 120/70 e 200/55.

La ciclistica è ovviamente piuttosto conservativa nelle misure caratteristiche, con un interasse di 1.455 mm, un angolo di sterzo di 24,7° e un’avancorsa di 108 mm per garantire la dovuta stabilità ad un mezzo dalla marcata vocazione velocistica. Naturalmente curatissima quindi anche l’aerodinamica, anche se spariscono gli winglet visti sulla H2R: una parte del loro effetto viene svolto dagli specchietti, disegnati dalla divisione Aerospace e dotati di flaps per generare deportanza e mantenere l’H2 attaccata a terra.

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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si beh Dannatio...200 cv "con limitazioni elettroniche" eh....ci siamo capiti....:ammic:.....pensa un secondo all'"utente medio" di Kawa Ninja.....:mrgreen::§

ragazzi, ormai con queste moto dobbiamo abituarci al peggio del peggio del "politicamente corretto".....scarichi enormi, centraline castranti ecc...poi quello che fai nel tuo garage rimangono affari tuoi.....:mrgreen::§:pinoc::maniaco:

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si beh Dannatio...200 cv "con limitazioni elettroniche" eh....ci siamo capiti....:ammic:.....pensa un secondo all'"utente medio" di Kawa Ninja.....:mrgreen::§

ragazzi, ormai con queste moto dobbiamo abituarci al peggio del peggio del "politicamente corretto".....scarichi enormi, centraline castranti ecc...poi quello che fai nel tuo garage rimangono affari tuoi.....:mrgreen::§:pinoc::maniaco:

Ecco....lo scarico mi fa ultracagarissimo.... ma capiscodove vuoi andare a parare...... non mi meraviglierei se saltassero fuori anche le "appendici" aerodinamiche....aftermarket..... :rofl:

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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si, ma vedi che bello il trombone della versione "R".....ecco guarda...c'è come soprammobile da salotto..:mrgreen:

ops, guarda..avevo collegato "per sbaglio" il PC alla centralina,ho appoggiato il gomito su "enter" e mi sembra che adesso vada un po' di più...ma che strano...:nonso:

:mrgreen::§

più che far uscire prima la R (praticamente uguale) e dire che ha 300cv cosa dovevano fare?...un po' di fantasia, suvvia.....:§:mrgreen:

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A mio parere era meglio limare quegli oltre 40kg di troppo, piuttosto che avere una "vitina" da girare per riacquistare magicamente i 300cv. Sfruttabili da chi poi?

I'm considered quite an expert on the subject of going off the road (A. De Portago)

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