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GP Giappone 2014


AleMcGir

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[h=1]Inchiesta FIA: Bianchi non ha rallentato[/h]Secondo indiscrezioni di Autosprint, ci sarebbero elementi sia a carico del pilota, sia a carico dell'organizzazione, con un unico problema: l'inchiesta è stata affidata a Charlie Whiting, il responsabile della sicurezza corse, nonché il principale imputato per il fatto di non aver fatto uscire la safety car dopo l'incidente di Sutil

Jules Bianchi è sempre in coma e non ci sono altre notizie sulle sue condizioni di salute, se non che restano molto gravi e che, in caso di risveglio, rischierebbe di riportare danni cerebrali molto gravi o addirittura irreversibili.

Nel frattempo, l'inchiesta immediatamente aperta dalla FIA prosegue e Autosprint rivela alcune indiscrezioni su quelli che potrebbero essere i punti-cardine per dirimere la questione delle responsabilità sull'incidente.

Il problema fondamentale, forse, è che le indagini fanno capo a Charlie Whiting, il soggetto più incriminato di tutti in questa vicenda, dato che era lui a coordinare le operazioni domenica scorsa, in quanto coordinatore della sicurezza, e che quindi in teoria l'ordine di far uscire la safety car doveva essere vagliato da lui.

In ogni caso, sempre secondo Autosprint, ci sarebbero degli elementi che fanno pensare all'errore umano, e non al guarso tecnico, ma un errore umano imputabile a più persone, purtroppo in primis il pilota.

- Per prima cosa, Jules Bianchi andava troppo forte: sarebbe stata calcolata una velocità in uscira di curva di 214 km/h con un impatto sulla base del mezzo pesante a circa 180 km/h. Velocità quindi ben più alta dei 100 km/ipotizzati inizialmente.

- L'analisi dei dati telemetrici ha dato diversi riscontri. Il primo e più importante è che non ci sarebbero stati guasti meccanici alla base dello schianto; anche se i pedali di acceleratore e freno sono stati divelti nell'impatto, ma non risulta inefficienza all'impianto frenante.

- Il secondo è che nonostante la doppia bandiera gialla esposta per cinque postazioni consecutive, il pilota non avrebbe mai significamente rallentato per ridurre l'andatura

- Finite le conclusioni che sottolineerebbero l'errore del pilota francese, ce n'è invece una che riguarda il commissario di gara che sventolava la bandiera verde nel punto immediatamente adiacente a quello dove la macchina di Sutil era in fase di rimozione: esporla o continuare a esporre la bandiera gialla era una scelta a discrezione proprio del giudice e a quanto pare si è rivelata un'imprudenza, perchè la zona di pericolo era in realtà molto vicina.

- Infine, contrariamente a quanto circolato nei giorni scorsi, il casco di Bianchi era integro e il pilota non ha riportato ferite alla testa, ma solo traumi.

I dati telemetrici, ovviamente, non sono contestabili e se veramente Bianchi non ha deliberatamente rallentato, purtroppo col senno di poi bisogna accettare l'ipotesi dell'errore alla guida. Una domanda però resta: chi è che aprirà una nuova inchiesta sul coordinatore di questa, Charlie Whiting, e il motivo per cui non è stata fatta uscire la safety car?

https://it.eurosport.yahoo.com/notizie/formula-1-inchiesta-fia-bianchi-non-rallentato-135942589--f1.html#

Nessun vento è favo​revole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare


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Dovrebbe essere relativamente facile verificarlo, tramite la telemetria..

mi sembra che la telemetria dicesse che all'ultima curva sia andato 2 km\h più piano...non mi pare un gran rallentamento (212 invece che 214)

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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Incidente Bianchi: la FIA scrive alle squadre

Peter Whright, capo della commissione sicurezza, cerca nuovi dati e la collaborazione dei team

L'inchiesta della FIA sull'incidente di Jules Bianchi sta proseguendo. Jean Todt vuole fare chiarezza sul terribile crash della Marussia guidata dal pilota francese che si è schiantata contro un mezzo di soccorso nelle ultime fasi del Gp del Giappone.

I team di Formula 1, infatti, hanno ricevuto una lettera dalla Federazione Internazionale nella quale sono state invitate a dare la massima collaborazione per raccogliere ulteriori dati relativi a quel maledetto 42esimo giro in prossimità della curva 7 dove erano in corso i soccorsi per spostare la Sauber C33 di Adrian Sutil uscita di pista poco prima sotto la pioggia battente.

Jean Todt, insomma, ha indetto una commissione di esperti che è presieduta da Peter Wright, l'ex tecnico di BRM e Lotus (è stato l'inventore delle sospensioni attive) che da qualche anno collabora con la Federazione Internazionale. Whright è il presidente del FIA Institute for Motor Sport Safety, oltre a dirigere le commissioni FIA di GT e Sport.

Toccherà all'inglese e ai suoi collaboratori stabilire se la relazione presentata da Charlie Whiting a Sochi era completa e dovrà studiare come evitare che incidenti simili possano ripetersi. Proprio per avere il maggior numero di dati possibili è stata chiesta la collaborazione alle squadre che si sono rese disponibili a collaborare: un segno molto positivo nel tentativo di trovare delle procedure che possano evitare altri drammi simili a quello di Jules.

Ad Austin verrà provata la yellow zone, modulando in F.1 la soluzione che è stata adottata nel WEC: i piloti devono usare il limitatore di velocità nei tratti di pista nei quali sono in atto dei soccorsi con commissari di percorso e mezzi pesanti in pista...

Incidente Bianchi: la FIA scrive alle squadre

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  • 3 settimane fa...
Bianchi: la famiglia smentisce le voci di trasferimento

Nel frattempo peri i dottori le condizioni di Jules non sono cambiate: restano critiche, ma stabili

Sono passate quasi quattro settimane da quando Jules Bianchi è stato vittima di un grave incidente durante le fasi conclusive del Gp del Giappone. Oggi la famiglia del pilota della Marussia è tornata a parlare delle sue condizioni, che purtroppo non sono cambiate rispetto all'ultimo aggiornamento: sono critiche, ma stabili.

"Domenica saranno passate quattro settimane dall'incidente di Jules, che rimane ricoverato presso il Mie General Medical Center di Yokkaichi. Le sue condizioni continuano ad essere classificate critiche, ma stabili. Anche se non abbiamo nuove informazioni da dare, vogliamo ringraziare tutte quello persone che stanno sostenendo Jules nella sua lotta, aiutandolo a combattere" spiega la nota diffusa dalla famiglia.

Negli ultimi giorni si è parlato molto anche di un possibile trasferimento del francese a Losanna, nella stessa struttura dove era stato accolto Michael Schumacher dopo aver lasciato l'ospedale di Grenoble. Questo però per il momento è stato escluso dai familiari di Jules.

"Jules continua a lottare. Ci sono stati alcuni report suggestivi sui piani di trattamento che dovrà seguire, ma al momento la sua lotta continuerà a Yokkaichi. Dobbiamo prendere le cose passo per passo. Ancora una volta diciamo questo sottolineando il nostro apprezzamento per la pazienza e la comprensione che viene mostrata verso la nostra famiglia in questo momento molto difficile" prosegue la nota.

"Siamo confortati dalla consapevolezza che Jules sta ricevendo le migliori cure possibili al Mie General Medical Centre, con i medici locali che sono in contatto costante con i neurochirurghi dell'Università La Sapienza di Roma e con il professor Gerard Saillant. Forniremo ulteriori aggiornamenti quando sarà opportuno farlo. Nel frattempo vogliamo dire grazie a tutti che coloro che continuano a pensare a Jules nelle loro preghiere" conclude il comunicato.

Bianchi: la famiglia smentisce le voci di trasferimento

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  • 3 settimane fa...
  • 2 settimane fa...
Bianchi: il rapporto della commissione FIA sull’incidente

3 dicembre 2014 – In occasione del FIA World Motorsport Council che si è riunito oggi a Doha per deliberare le novità relative ai calendari e ai regolamenti dei campionati di categoria 2015, sono stati presentati anche i risultati raggiunti dalla commissione reclutata dall’organo di governo sportivo per valutare l’incidente occorso lo scorso 5 ottobre a Jules Bianchi.

Al 43° giro del Gran Premio del Giappone, Jules Bianchi aveva perso il controllo della sua Marussia presso la curva numero 7, colpendo una gru mobile che si stava apprestando a recuperare la Sauber di Adrian Sutil, uscita di pista durante il giro prima. Nell’impatto Bianchi ha subito gravi ferite alla testa ed stato prontamente trasportato in ospedale a mezzo ambulanza. In quel momento stava cadendo la pioggia e il manto stradale era in continua evoluzione in funzione dell’acqua che andava a depositarsi sull’asfalto, mentre nella sezione dove si è verificato l’incidente erano esposte le doppie bandiere gialle a causa del già citato crash di Sutil. La commissione, presieduta da Peter Wright e composta da un pool di esperti di cui facevano parte anche Ross Brawn e Stefano Domenicali è giunta alle conclusioni e ha pubblicato un rapporto di 396 pagine con i risultati dell’inchiesta ordinata dalla FIA.

Conclusioni: La revisione degli eventi che hanno portato all’incidente di Bianchi indicano che si sono verificate un certo numero di questioni chiave, le quali possono aver contribuito all’incidente:

1. La traiettoria semi-asciutta della curva numero 7 è stata bruscamente ridotta da un rivolo d’acqua di scarico in pista, che scorre in discesa lungo la stessa. Sia Sutil che Bianchi un giro più tardi, hanno perso il controllo in questo punto della curva 7.

2. la macchina di Sutil era in procinto di essere recuperata dalla gru mobile nel momento in cui Bianchi si stava avvicinando ai settori 7 e 8, che comprendono la parte di curva dove si stava svolgendo il recupero. I settori 7 e 8 sono stati oggetto di esposizione di doppie bandiere gialle.

3. Bianchi non ha rallentato a sufficienza per evitare di perdere il controllo nello stesso tratto di pista di Sutil.

4. Se i piloti aderissero ai requisiti richiesti dalle doppie bandiere gialle, come indicato nell’appendice H del regolamento, Art. 2.4.5.1.b (essere pronti a fermarsi in qualsiasi momento) né i concorrenti (piloti) né i funzionari sarebbero in una condizione di immediato pericolo dal punto di vista dell’incolumità fisica.

5. Le azioni intraprese a seguito dell’incidente di Sutil erano coerenti con le norme e la loro interpretazione, dopo 384 incidenti negli 8 anni precedenti. Anche in retrospettiva, non vi è alcuna ragione apparente per cui la Safety Car avrebbe dovuto essere mandata in pista sia prima che dopo l’incidente di Sutil.

6. Bianchi ha ecceduto nel controllo della vettura sovrasterzante, tanto che ha lasciato la pista prima di Sutil, e si è diretto verso un punto “a monte” lungo la barriera. Purtroppo, la gru mobile era davanti a questa parte della barriera, e la vettura ha colpito la parte inferiore della gru stessa a grande velocità

7. Durante i due secondi in cui la macchina di Bianchi ha lasciato la pista e ha attraversato la via di fuga, il pilota ha premuto insieme i pedali del gas e del freno con entrambi i piedi. L’algoritmo di sicurezza FailSafe destinato ad escludere l’acceleratore e a spegnere il motore è stato inibito dal controllo della coppia, che va a monitorare il sistema Brake-by-Wire posteriore. La Marussia di Bianchi possiede un design unico per quanto riguarda BBW, che ha dimostrato di essere incompatibile con le impostazioni di emergenza.

8. Il fatto che il FailSafe non abbia potuto fornire la coppia motrice richiesta dal conducente può aver influenzato la velocità di impatto; non è stato possibile quantificarlo in modo attendibile. Tuttavia, può essere che Bianchi sia stato distratto da ciò che stava accadendo, dal fatto che le sue ruote anteriori si fossero bloccate e non è stato più in grado di sterzare in modo da mancare l’impatto con la gru.

9. Il casco di Bianchi ha colpito la parte inferiore della gru. L’ampiezza del colpo e la natura della traiettoria di striscio hanno causato una massiccia decelerazione della testa e un’accelerazione angolare, che ha portato a delle gravi lesioni.

10. Tutte le procedure di soccorso così come quelle mediche sono state seguite, e la loro applicazione ha contribuito in maniera significativa al salvataggio della vita di Bianchi.

11. Non sarebbe possibile ridurre lesioni simili a quelle subite da Bianchi mediante l’applicazione di un abitacolo chiuso, oppure dotando le gru di una struttura anti intrusione. Nessuno dei due approcci è pratico a causa delle grandi forze coinvolte nell’urto tra una macchina di 700kg che colpisce una gru di 6500kg ad una velocità di 126 chilometri orari. La struttura di sicurezza di una F1 è insufficiente per assorbire l’energia di tale impatto senza che si possa distruggere la cellula di sopravvivenza che contiene il pilota, oppure che si generi una decelerazione tale che non gli consenta di sopravvivere.

È considerato fondamentalmente sbagliato che nel caso di un impatto del genere fra una una macchina da corsa e un veicolo del genere si possa fare in modo che il pilota sopravviva. È indispensabile che una vettura non vada a colpire una gru e/o i commissari che sono impegnati a lavorare in quel tratto.

Raccomandazioni: Sono state proposte una serie di raccomandazioni per il miglioramento delle condizioni, che includono le seguenti disposizioni:

1. Un nuovo regolamento per le doppie bandiere gialle: Proposta una nuova Appendice dell’articolo H (possibilmente per quanto riguarda il 2.4.5.1 B): Il Direttore di Gara imporrà un limite di velocità in qualsiasi sezione della pista dove vengono visualizzate le doppie bandiere gialle. Si propone che un gruppo di lavoro, composto da direttori di gara FIA e Steward debbano incontrarsi per elaborare norme e linee guida dettagliate in funzione dell’applicazione del nuovo regolamento, in tempo per la loro messa in opera nel 2015.

2. Software di sicurezza: Pervista una revisione del software e delle misure di sicurezza essenziali per verificare la sua integrità.

3. Drenaggio della pista: Le Linee guida per il drenaggio del circuito saranno riesaminate, includendo misure di drenaggio per le vie di accesso del tracciato.

4. Regola delle 4 ore: L’articolo 5.3 del Regolamento Sportivo della F1 afferma che: Tuttavia, se la corsa viene sospesa (vedi articolo 41) la lunghezza della sospensione viene aggiunta a questo periodo fino ad un tempo di gara massimo di quattro ore. Si propone un regolamento o una linea guida che stabilisca l’inizio di un evento debba avvenire al massimo entro le 4 ore prima del tramonto o del crepuscolo, tranne nel caso delle gare notturne. Si raccomanda inoltre che il calendario della F1 sia rivisto al fine di evitare, per quanto possibile, che le gare che si svolgano durante la stagione delle piogge locali.

5. Superlicenza Si propone che i piloti che hanno acquisito per la prima volta la Superlicenza debbano prendere parte ad un corso per familiarizzare con tutte le procedure utilizzate in F1 al fine di garantire la sicurezza dell’evento. Si propone inoltre che i nuovi titolari di super licenza passino un test utile a garantire che essi siano a conoscenza di tutte le normative vigenti.

6. Controllo/revisione dei rischi in F1 Verrà presa in considerazione una revisione del rischio di F1, al fine di accertare se vi siano o meno delle mancanze significative per quanto riguarda le misure di sicurezza, in modo tale da creare combinazione du circostanze impreviste che possono arrivare ad innescare un grave incidente.

7. Pneumatici Fa parte della sfida di un pilota guidare la sua auto il più velocemente possibile date le condizioni della pista ed in combinazione con le caratteristiche dei suoi pneumatici. Anche se le caratteristiche degli pneumatici da bagnato forniti da Pirelli non hanno influenzato l’incidente di Bianchi o il suo risultato in modo significativo, si raccomanda che tale disposizione sia fatta al fornitore di pneumatici il quale è chiamato a sviluppare e testare adeguatamente le gomme da bagnato fra ogni stagione di F1, in modo tale che sia in grado di fornire gli sviluppi più recente fin dal primo evento.

F1 | Bianchi: il rapporto della commissione FIA sull'incidente

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