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Francia 2014


1happydream

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Binomio Melandri/Aprilia : 10 e lode (pero', considerando che Macho "doveva" vincere il Mondiale, si merita anche un 4...)

Guintoli: bravissimo, ma eterno secondo (l'anno prossimo vedremo...)

Sykes: 7,5 , TUTTI a fine campionato pensano SOLO ai punti...vedi MM

Rea/Giuliano/Laverty7Lowes: 4 !!!! Soprattutto l'italiano cade SEMPRE. E se non cade arriva dietro

Bravo Lanzi (anche se quando ha avuto le sue occasioni non le ha sfruttate)

Baz davvero pieno di sè :pz

PS E ora saranno CASINI in Aprilia...

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direi Aprilia 10

sykes troppo remissivo: quest'anno sta meritando meno dello scorso anno il titolo.

Melandri: gara1 : 10

Melandri: Gara 2: 4 Se il tuo datore di lavoro ti dice che devi cedere una posizione, per quanto doloroso ed ingiusto, oltreché immeritato, lo fai, punto e basta.

Guintoli: 7 se devi vincere il mondiale devi mostrare di meritartelo sempre. Un po' più di grinta non guasterebbe

Baz: con la lingua voto 10, con i fatti voto 6,5

giuliano: capisco che la panigale è tanto bella quanto difficile, ma se ti sdrai una volta sì e un'altra pure, significa che ci stai mettendo qualcosa di tuo voto 3

aprilia come moto: 10

kawa: 8

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Strano che Melandri non abbia ceduto la posizione in Gara2,non ha molto senso farlo una gara si e una no:pen:se Guintoli perde il campionato per quei pochi punti di differenza sono cazzi:attorno:...comunque nell'intervista dopo gara ha detto che lo ha fatto per rispetto al pubblico,alla sportività,ecc e agli sponsor,avrà avuto una telefonatina dopo gara1?:lol:

Comunque non è neanche da escludere che si siano messi d'accordo prima,anche se durante la gara al muretto tiravano fuori il tabellone che diceva di cedere la posizione,ho visto i piloti,la squadra,abbastanza tranquilli,a differenza di gara1 prima che cedesse la posizione;)

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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Il tempo (forse) chiarirà i retroscena.

Certo è che Melandri ha fatto di testa sua (nella seconda manche): tra le sue caratteristiche c'è sempre stata quella di essere poco uomo "squadra" .

Nelle dichiarazioni post gara c'era parecchio IMBARAZZO (sia di Vergani che di Guintoli). Aprilia sembra aver preso sportivamente la decisione di Macho.

Vedremo se i 10 punti (5 + 5 della Spagna) saranno fondamentali a fine campionato.

Teoricamente , sull'asciutto, Sykes puo' star davanti a Guintoli.

PS certo che è da inizio anno che io critico Marco: con quel missile della Aprilia DOVEVA/POTEVA essere in lotta per il Titolo !

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Melandri purtroppo si conferma sempre più un coglioncello. Non è nella posizione di fare numeri del genere nei confronti della scuderia. Imho nemmeno a me piacciono certe manfrine, ma il suo comportamento resta poco serio

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Non sappiamo i retroscena....anche riguardanti il futuro di Aprilia e Macho...

Quello che possiamo scrivere è che Melandri doveva trovarsi LUI davanti a fine campionato. Così da potersela giocare

non voglio nemmeno saperli i retroscena. Melandri semplicemente doveva vincere questo campionato, invece va a vincere gare inutili, anzi, potenzialmente pericolose per la classifica. Cosa aggiunge questo episodio alla sua carriera se non la constatazione che è un pilota inaffidabile e poco gestibile?

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Inviato (modificato)

World Superbike

Guintoli non polemizza, Melandri: "Giusta ricompensa"

Ecco le reazioni dei due piloti dell'Aprilia dopo l'ordine di scuderia ignorato dal ravennate

5 ottobre 2014 16:02

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Le Aprilia RSV4 si dimostrano imbattibili in questa fase finale del Mondiale SBK 2014. Sulla pista francese di Magny-Cours Guintoli e Melandri si dividono il bottino con una vittoria a testa salendo anche sul gradino del secondo classificato, a parti invertite, in entrambe le gare. Un uno-due che rilancia le ambizioni di Guintoli nel Mondiale Piloti. Si va all'ultima tappa in Qatar con soltanto 12 punti che separano Guintoli dal capoclassifica Sykes.

Con questo esaltante finale di stagione Aprilia ha scavalcato Kawasaki e ora guida la classifica del Mondiale Costruttori con 23 punti di vantaggio, a testimonianza del dominio in pista dellaRSV4. Il copione delle due gare francesi, bagnate e caratterizzate da molte cadute, è stato simile. Le Aprilia RSV4 e i loro piloti hanno messo in luce una superiorità schiacciante - come era avvenuto, a pista asciutta, nell'ultima tappa di Jerez.

In entrambe le gare è stato Guintoli a rompere gli indugi andando in fuga.

Solo Melandri è uscito dal gruppo andando a riprendere il compagno in fuga, mostrando - già nella prima frazione - di poter vincere. La vittoria di Guintoli in Gara 1 ha consentito al transalpino di guadagnare punti preziosi in ottica mondiale. In Gara 2 Marco, dopo aver ripreso e passato il compagno in fuga, ha accumulato un deciso vantaggio andando a vincere la sua sesta gara del 2014.

Con il secondo posto Guintoli ha recuperato lunghezze importantissime su Sykes continuando una rimonta appassionante che lo porta, alla vigilia dell'ultima gara in Qatar, a soli 12 punti dal primo posto. Ma il gap avrebbe potuto essere anche minore se Melandri gli avesse ceduto il passo come aveva già fatto anche nella gara mattutina. Come del resto gli era stato chiesto dalla squadra.

Romano Albesiano, Responsabile Aprilia Racing: "I risultati delle ultime gare sono straordinari, cinque vittorie su sei che ci hanno portato in testa alla classifica Costruttori e messo nelle migliori condizioni per attaccare la leadership in quella Piloti. Una ulteriore conferma del valore di Aprilia e della assoluta competitività della nostra RSV4, un progetto che a quattro anni del debutto, con cinque Titoli Mondiali in bacheca, continua a dimostrarsi vincente. Andremo in Qatar per vendere cara la pelle".

Sylvain Guintoli: "E’ stato un grande weekend per il Team, siamo tornati decisamente in corsa per il Mondiale. Quando ieri sera ho visto le previsioni meteo ho pensato subito ad una buona occasione per recuperare punti importanti. Ho preso qualche rischio all’inizio delle gare, poi una volta creato un buon distacco mi sono concentrato per evitare rischi inutili e portare a casa il massimo risultato possibile. Sono molto contento ma ho già la mente al Qatar, dove si deciderà la classifica. E’ una pista che conosco bene, mi piace e penso che si adatterà bene alla RSV4. Vorrei che si corresse domani!".

Marco Melandri: "Oggi abbiamo fatto un gran lavoro, la moto era fantastica e sono riuscito a confermare le prestazioni di Jerez. Sylvain era molto veloce, nei primi giri era difficile superare ma abbiamo creato subito un buon distacco con gli inseguitori. La vittoria in Gara 2 è la giusta ricompensa per l’impegno mio e del Team, oltretutto ho conquistato la terza posizione in campionato. Dopo metà stagione abbiamo mostrato un gran ritmo, ora vedremo come andranno le cose in Qatar".

Superbike, Aprilia due doppiette, Guintoli a -12, Melandri lo tiene dietro

Magny Cours clamorosa: il francese dell'Aprilia vince gara-1, sul bagnato, con il suo compagno che gli cede il successo, ma non fa lo stesso in gara-2. Sykes è due volte 4° e ringrazia. Marco: "Voglio poter guardare mia figlia negli occhi"

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05 OTTOBRE 2014 - MAGNY COURS (FRANCIA)0903_r11_guintoli_action_big-kVdG-U90652937439U6D-620x349@Gazzetta-Web_articolo.jpg?v=201410051448

Sylvain Guintoli vince gara-1 a Magny Cours

Colpi di teatro in Superbike: sul bagnato Marco Melandri recupera un complicato avvio, va in testa e poi regala platealmente la vittoria al compagno Sylvain Guintoli. Ma nella seconda sfida in fotocopia lo stesso Melandri non ubbidisce all'ordine dei box, firma la sesta vittoria e toglie cinque punti al francese risalito a -12 dal capofila Tom Sykes due volte quarto tra mille difficoltà. La differenza è fondamentale: nel gran finale in Qatar (2 novembre) a Guintoli non basterà dominare, Sykes sarebbe comunque campione con un doppio secondo posto. La doppia doppietta ha comunque permesso all'Aprilia di ipotecare il titolo Costruttori sempre a spese di una Kawasaki partita davanti ma colata a picco sotto la pioggia.

GARA-1 — In gara-1 Melandri era stato stoppato dall'inequivocabile segnalazione del muretto box: una faccina triste con la freccia rovesciata. "A volte per fare due passi avanti bisogna farne uno indietro" aveva poi filosofeggiato Melandri già confermato per il 2015, ancora non è chiaro se per un'altra stagione Superbike o passaggio in MotoGP. Tre ore dopo però, nella identica situazione e con la stessa indicazione, Melandri ha tirato dritto. "Ho sudato per arrivare qui, tornando a casa potrò guardare negli occhi mia figlia (Martina, nata in agosto, ndr) consapevole di aver dato tutto".

ACCORDO NON RISPETTATO — Davanti al pubblico di casa Guintoli non l'ha presa bene. "C'era un accordo e aspettavo che Melandri rallentasse, comunque siamo più vicini a Sykes (alla vigilia il distacco era 31 punti, ndr) e ci giocheremo tutto in Qatar". Melandri e Guintoli non si parlano dalla collisione di Portimao innescata da una manovra sbagliata del francese mentre erano primo e secondo. Il francese, terzo successo in stagione, ha già firmato per Honda cui porterebbe in dote il numero uno in caso di vittoria nel Mondiale.IL BLOG

INSIDE SUPERBIKE

AIUTO ANCHE A SYKES — Giornata nera e coda di polemiche anche in Kawasaki. Nella prima uscita anche il box giapponese ha rallentato lo scudiero Loris Baz ("Lose P1") che ha platealmente regalato il quarto posto a Sykes solo all'ultima curva. Il campione in carica, persa la scia delle imprendibili RSV4, ha pagato dazio anche alle Honda di Jonathan Rea e Leon Haslam che si sono dati il cambio sul terzo gradino del podio. In casa Ducati Davide Giugliano è finito due volte a terra scattando dalla prima fila. Ha salvato il magro bilancio la wild card Lorenzo Lanzi, ottimo quinto nella seconda uscita.

ROSSI TESTER — Intanto la Yamaha che sta preparando il rientro nel Mondiale 2016 farà provare in anteprima a Valentino Rossi il prototipo della nuova Superbike in avanzata fase di sviluppo. Il test potrebbe avvenire tra la gara MotoGP di Motegi, in programma domenica prossima, e la successiva trasferta a Phillip Island (19 ottobre). Il nove volte campione del Mondo ha rinnovato con Yamaha fino al 2016 e chiudere l'inarrivabile carriera provando a vincere il titolo nelle derivate dalla serie sarebbe una sfida intrigante. Rossi non ha mai gareggiato nel Mondiale ma con la Superbike ha trionfato nella 8 ore di Suzuka, classica dell'Endurance, nel 2001 con la Honda bicilindrica in coppia con Colin Edwards.

Magny Cours, due “doppiette” Aprilia con Guintoli e Melandri. Strategia iridata autolesionista?

Scritto da: Massimo Falcioni - domenica 5 ottobre 2014



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Ho sentito più volte, ai suoi tempi, dire a Mike Hailwood: “Vince chi taglia per primo il traguardo” e ho visto (anche personalmente) piloti di epoche diverse arrivare primi sotto la bandiera a scacchi favoriti dal compagno di squadra, costretto a chiudere il gas.

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Ordini di squadra: ieri, oggi, domani. E’ (anche) questo il motociclismo! Quello visto al Magny Cours in gara uno è un film già visto. I giochi di squadra ci sono sempre stati in tutte le discipline del motociclismo.

La Casa ha l’esigenza di tutelare i propri interessi. Caso mai il problema sono le sceneggiate di chi si lamenta ad orologeria, a proprio uso e consumo, gente che firma contratti con clausole che dovrebbe rifiutare prima.

Tutto bene? No! Ma smettiamola di fare i finti moralisti davanti alle telecamere vedendo la pagliuzza nell’occhio altrui e non la trave nei propri occhi. Ciò, ovvio, vale per tutti, in questo caso per l’Aprilia (come per la Kawasaki) che rinnega – in gara uno - la logica sbandierata del “No” agli ordini dal box; ma vale anche per un pilota come Marco Melandri (e per il suo manager) che non aveva bisogno di dimostrare “a gesti” in pista e “a muso lungo” e battutine di dubbio gusto nel dopo corsa, nessuna superiorità nei confronti del suo compagno di Team, Guintoli, comunque davanti a lui in classifica generale, che qualcosa vorrà pur dire.

Per gara uno, va ricordato anche che, senza nulla togliere all’incalzante azione di corsa di Melandri, Guintoli in testa dall’inizio e con Sykes in difficoltà, non aveva certo l’esigenza di strafare, con il rischio di una caduta che sarebbe stata esiziale. Da gara uno a gara due la frittata della strategia Aprilia.

Ecco, fatta questa tiritera, per tamponare una situazione non “cristallina”, si può addirittura fare peggio? Sì, si può fare ciò che ha fatto oggi l’Aprilia a Magny Cours, penultimo round stagionale, lasciando “liberi” i suoi piloti in gara due (ma chi ci crede?) o - sarebbe davvero il colmo ma verosimilmente è così - non essendo stata in grado di fare rispettare gli “ordini”, con Marco Melandri “autonomo”, esultante vincitore.

Marco ha le sue bravi ragioni di pilota. E l’Aprilia forse una ragione in più: vincere il titolo di campione del mondo Sbk. Bene così? Bene così. I conti si tireranno alla fine. Presto

superbike / 5 ottobre 2014

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A Magny Cours, Marco Melandri ha obbedito solo a metà agli ordini di scuderia dell’Aprilia. In gara 1 il ravennate, che era in testa e poteva comodamente vincere la gara, ha ceduto la posizione a Sylvain Guintoli.

Il francese sta contendendo il mondiale a Tom Sykes: servono punti.

L’ordine di scuderia è arrivato a 5 giri dalla fine con un “emoticons” una “faccina” sulla tabella di segnalazione dal muretto.

E Melandri ha obbedito.

“Nella vita alle volte bisogna fare un passo indietro per cercare poi di farne uno in avanti – aveva spiegato Marco alla fine. L’allusione ai piani dell’Aprila per il prossimo anno. La Casa tornerà in MotoGP e deve decidere cosa farà in SBK. Evidentemente il futuro preoccupa Marco - Io lavoro per Aprilia e devo fare il bene della squadra. Certo, quando sai che potevi esserci tu davanti… Ma io farò il mio lavoro fino al Qatar”.

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La mossa ha suscito anche un po’ di feroce ironia in Jonathan Rea, terzo al traguardo. Che al parco chiuso si è avvicinato a Melandri e gli ha sussurrato qualcosa. Cosa? “Volevo sapere quanto lo hanno pagato”.

Più o meno due ore dopo, in gara 2, le cose sono andate diversamente.

Situazione fotocopia, con Marco in testa e Guintoli dietro. Anche questa volta è arrivata l’indicazione dal muretto. Ma le cose sono andate diversamente. Melandri ha ignorato l’imput e non ha lasciato passare Guintoli.

“Per rispetto sponsor personali – ha spiegato Marco alla fine - Io ho sudato sempre per vincere. Collaboro, ma nel giusto. Per poter guardare mia figlia negli occhi e sapendo di poterle dire di sempre dare il massimo nella vita”.

Alla fine di gara 1, Guintoli aveva ringraziato Melandri davanti alle telecamere. “Grazie Marco”.

Alla fine di gara 2, se era contrariato il francese non lo ha mostrato. I due si sono stretti la mano, sorridendo. Non è dato sapere cosa si successo nel box.

Romano Albesiano, capo del racing Aprila: “Siamo primi nel campionato costruttori, dopo questa doppietta. Noi cerchiamo comunque anche il titolo piloti. Devo ringraziare tanto Marco per quello che ha fatto nella prima manche, per un pilota come lui è stata una decisione difficile”

Modificato da 1happydream
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si ma guintoli non ha nemmeno tirato per raggiungerlo visto che pensava che gli avrebbe lasciTo la prima posizione.almeno dillo cavolo...cosi è tipo tradimento

PETIZIONE 125 in Superstrada e Autostrada

La Desmosedici è una moto difficile, quando dai gas vibra e si muove, ma è una sua prerogativa perchè se non ti fai spaventare vedi che tutto funziona. [Casey Stoner]

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