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PERCHE` FIAT FATICHERA` A USCIRE DALLA CRISI


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C'è gente pagata profumatamente per essere ottimista. Ho riportato la cosa per rifletterci un pò sopra. De Rita è uno di questi ottimisti; fa parte del suo mestiere. E' ottimista nonostante non riesca a spiegarsi come kazzo è mai possibile che l'Italia stia ancora in piedi. Questo è un mistero che si prefigge di affrontare e svelare quando non avrà niente di meglio da fare, ma fintanto è occupato a pappare se ne strafotte di impegnarsi per svelare l'arcano dall'alto delle sue statistiche.

Il suo discorso non fa una piega: stiamo in piedi, quindi stiamo bene. Saremo poveri solo quando annegheremo nella merda. E nella merda non ci siamo ancora: non si trova ancora in giro un cane che muoia di fame! Quando la gente comincerà a crepare di fame allora potremo cominciare a chiederci se per caso saremo diventati poveri.

Io conosco una marea di gente che a causa della situazione descritta da il Fusi non si sposa e non fa figli. Non se lo può permettere. E conosco qualcuno che quando finalmente si è potuto permettere di fare figli ha scoperto che era oramai troppo tardi.

Mi chiedo pure quanto sia realistica e vera la sua affermazione che la grande impresa in Italia è morta. Non vorrei che anche questa affermazione rientri nei suoi compiti istituzionali adeguatamente retribuiti. Quando si cominciano a fare questo tipo di affermazioni vuol dire che qualcosa di brutto bolle in pentola, e che qualcuno dovrà ingollarsi quello che verrà scodellato. E' cominciata la campagna di educazione? Bisogna fare le cose per bene: quando si cominciò a smantellare il sistema delle assunzioni con contratti a tempo inderterminato chi ne doveva subire le conseguenze era stato adeguatamente educato per tempo anche in quel frangente. Difatti non c'è stata alcuna rivoluzione.

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Anche io sono d'accordo con te Fusi.

La proletarizzazione del ceto medio soprattutto nelle grandi aree del paese e` un dato di fatto.

Nei centri minori il fenomeno e` meno accentuato ma comunque presente

V atenuto poi conto che non solo molte famiglie spendono quanto accumulato nel passato ma che e` in vertiginosa crescita il credito al consumo ( cioe` i piccoli crediti per acquistare auto, vacanze, computer etc )

L'Italia non si e` ancora sfasciata perche` la gente nonostante tutto consuma ricorrendo ai debiti ( anche perche` la gente non vuole rinunciare a niente )

L'analisi di De Rita e` troppo ottimistica e vedo piuttosto buio il futuro dell'italia

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Sì ma tanto quelli che la pensano come me e come vedo altri in questo forum veniamo considerati come? le "CASSANDRE", l'importante come mi diceva vent'anni fa mio padre è non toccare il pallone.

Cioè vedi bene il casino venuto fuori quando hanno toccato il mondo del pallone, con una pletora di capre che si sono massificate e sono andate dietro ad input guidati e voluti.

Quando annegheremo tutti nella bratta allora se ne accorgeranno..... mica vero.

Perchè in questo paese, dove ci hanno diseducato a ragionare e mandato verso discorsi di immagine pura a se stessa, di aria fritta come la chiamava il mio prof. di filosofia e come la chiamo io, o c'è gente che pur essendo sul filo del rasoio non se ne accorge, o c'è chi sa bene che per campare lui deve cadere per terra l'altro.

Ecco perchè mi inkazzo quando poi mi si dice che "tutto va + o - bene, e che le aziende è normale che anche loro godano dei benefici".

Ma benefici di che? Le aziende che non ne possono godere scoppiano, e saltano per aria (parlo del tessuto della piccola e media impresa).

Il cosiddetto ceto medio oggi lo puoi considerare medio se ha qualcosa come 2000 euro mensili per un nucleo non certo di 5 persone (i figli, come dice copco, costano).

Di gente che prende 2000 euro io ne conosco, ma ne conosco tanti che non arrivano a mille.

Alfa 158 giustamente dici che non ci si vuol far mancare niente (e la parabola, e le macchine, e gli abiti e tutto il concistoro allegato) ma di base c'è che siamo un popolo di esauriti, di gente che oramai si rifugia nel voluttuario perchè tanto in quei valori che già si ricorda mio padre (classe '47) cosa ci puoi credere a fare? O fai una rivoluzione (che in italia avverrebbe solo per il pallone) o ti scoglioni e ti arrabatti per soddisfare la tua mente con quello che passa il convento.

Il bello è che quando leggo i proclami di "vendere, piazzare beni e servizi", ma si sono mai realmente resi conto che siamo arrivati a tappo o no? Cioè tu usi il tuo potere contrattuale (rimaniamo nell'ambito auto) per limitarti a vendere, ma vendere cosa e a chi?????? Non sarebbe + intelligente usare il potere contrattuale per modificare il tessuto sociale e quindi creare le condizioni perchè tu "venda" e ci sia gente disposta a comperare? Ma con la benza a 2200 lire, bolli assurdi, passaggi, cespiti, assicurazioni ma anche la macchina ma dove diamine vuoi che si vada a parare?

Come sempre si guarda solo il proprio orticello, accorgendosi che intorno c'è il deserto che te lo mangia solo quando una parte si è già seccata..... W l'Italia.

firmaboh.jpg

'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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Quello che stiamo vivendo oggi è solo il risutlato di decenni di sprechi e di allegria finanziaria. L'italia (non l'italiano, attenzione) è cresciuta ed ha prosperato grazie ad una montagna di debiti. Questo fiume di denaro è stato trasferito in toto alle famiglie, anche e soprattutto con meri fini politici, cioè con l'obiettivo di scacciare la minaccia rossa. Negli anni '70 molti non ricordano che Agnelli fece un danno enorme all'Italia. Aumentò improvvisamente ed in misura sconsiderata gli stipendi alle maestranze, per limitare le rivendicazioni sindacali. Questa mossa influenzò la stipula dei nuovi contratti metalmeccanici e con la scala mobile peggiorò enormemente l'inflazione che a sua volta alimentava la scala mobile in un vortice che si è interrotto solo nel 1986 con la Legge Amato.

Negli anni '80 la Tatcher si rese conto che l'inghilterra stava entrando in una spirale degenerativa come quella che stiamo vivendo oggi in Italia. Fece un decennio di riforme da lacrime e sangue che proiettarono la GB indietro di anni con scioperi di minatori, chiusura di stabilimenti inefficenti, aumento delle tasse ecc. E riconvertì l'Inghilterra ai servizi, in particolare quelli finanziari ed infatti Londra è di gran lunga la più importante piazza finanziaria europea. Oggi La sterlina è una moneta forte, la spesa pubblica è ampiamente sotto controllo e gli inglesi sono quelli che forse oggi hanno meno problemi in Europa.

In ITalia la situazione è grave perchè con l'Euro e l'Europa dobbiamo necessariamente intervenire sulla finanza pubblica. Il problema è che l'immenso debito pubblico si può al massimo tenere sotto controllo e non ridurre. ciò comporterà sempre meno trasferimenti alle regioni, maggiore imposizione fiscale e politiche retributive sempre più massacranti, per tutti! Inoltre non potendo più svalutare la nostra cara liretta non riusciamo a scaricare sulla valuta la maggiore inflazione e le inefficenze interne. Alla fine e sarò anche Cassandra finchè volete, il conto lo dovremo pagare noi che dovremo accettare, oggi ed ancor più in futuro di ridurre il nostro stile di vita. Ancor di più!

E se dovremo ridurre il nostro stile di vita, anche i consumi avranno un impatto negativo con il rischio di entrare in una pericolosissima spirale. Il problema è che non sto dicendo assolutamente nulla di nuovo. Questo mio sproloquio è noto a tutti gli osservatori da tanti anni. Se ne parla da almeno un decennio, solo che le cose, oggi, stanno precipitando.

Si parla di ripresa in tutto il mondo, perchè non in Italia?

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Perchè in Italia sono cambiati quelli che ascoltano la musica, ma non i suonatori e la musica. Intendo dire che chi lo prendeva in saccoccia lo prende ancora, anzi sono in "d+" che lo prendono in saccoccia.

Occhio però con sta storia del debito pubblico, perchè credo che si debba scendere nel dettaglio.

Nel senso che io conosco la realtà pubblica degli enti locali, lavorandoci, e vorrei sapere cosa dovremmo ridurre noi (non per farne un discorso di campanile, ma ribadisco che sono in una comune del nord ovest d'italia).

Agnelli fece aumentare, come tu dici in modo semplicistico ma comunque che rende l'idea, gli stipendi. Per scongiurare la minaccia rossa? Per me per cercare un palliativo alla situazione che gli si era creata in casa, e che non è riconducibile sempre e solo al denaro. L'enorme difetto degli imprenditori "grandi" è che il loro modo di pensare in base solo al danaro gli fa perdere completamente il lume della ragione, ovvero non si sognano manco di andare a pensare ad altro, cioè alla situazione lavorativa intesa come rapporti personali ed ambiente di lavoro.

Se vediamo, le imprese artigiane e le piccole e medie non sono teatro di grandi casini come le grandi, in quanto il padrone del vapore è meno padrone del vapore.....

Comunque adesso a me, ribadisco come uomo della strada, sembra che oltre alla mancanza della sfera sociale del lavoro cia sia anche la mancanza economica.

L'assurdo sarà che per mantenere i previlegi e l'apparato utile a pochi oppure relativo a scelte scellerate (non per fare il razzista ma avete una lontana idea dell'apparato che c'è dietro causato dalla presenza soprattutto adesso di tutti questi arabi in Italia?) le spese "pubbliche" aumenteranno, a discapito delle amministrazioni periferiche che, soprattutto se non hanno il rappresentante politico, vedranno ridurse quegli spiccioli che ancora arrivano dal governo centrale, a fronte dell'emersione di nuovi poveri che andranno seguiti dai servizi sociali, che chiederanno i soldi alle regioni, che non li avranno e via discorrendo.

E in tutto questo io devo vedere poi che i governanti si occupano del fallimento delle società del pallone???????

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'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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Infatti è quello che sta già accadendo da parecchio tempo ma vale anche per la sanità, per la difesa, per i trasporti ecc.

Insomma non c'è più grasso che cola... dobbiamo mettercelo in testa.

La soluzione (lungi da me essere leghista, sia chiaro) è quella della devolution alle regioni che se non risolve i problemi, per lo meno garantirà un po' di equità e giustizia per chi le tasse le paga e non riesce a ricavarne nemmeno quei pochi benefici.

Ma tornando per un attimo alla questione Fiat, in questo scenario-paese, tutti devono avere il coraggio di mettersi una mano sulla coscienza ed accettare dei ridimensionamenti delle strutture fisse magari dolorosissimi ma certamente inevitabili per evitare crisi ben più gravi...

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La devolution alle regioni? Fantascienza.

Ma ti dico perchè. In primo luogo, oltre ai rischi da non trascurare di natura veramente secessionista e di ordine pubblico (gli unici a non capire che di esaltati e oramai scoglionati cittadini che vogliono che le cose cambino sono i nostri politicanti e governanti) c'è che in certe zone d'italia questo non verrebbe mai messo in atto.

In secondo luogo, si creerebbero delle enormi disparità nell'erogazione di servizi di tipo pubblico, che creerebbero delle migrazioni di popolazione da regione a regione, con tutte le controindicazioni del caso.

Io sto sul "confine" fra Liguria e Toscana, la rabbia che mi prende nel sapere che in toscana anche solo la tassazione che a me interessa, quella sull'auto d'epoca, è molto ma molto + interessante....

Per poi il discorso di dismissioni, mi spiace ma in questo caso di una certa gravità non si può ricorrere al fatto che quando c'è da "pagare" debba essere il sociale facendo salvo l'"economico".

Visto che l'economico ha colpe in tal senso e comunque fa parte del sistema, come tira la cinghia il sociale la tira anche l'economico.

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'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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Io sono ottimista x il futuro anche se non mi paga nessuno :D ,

dai non iniziamo a piangere anche noi, le cose sbagliate fatte in passato dovrebbero darci gli stimoli giusti x il futuro,

non è facile togliersi l'Italia e gli italiani dalle palle :lol::lol:

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La devolution alle regioni? Fantascienza.

Ma ti dico perchè. In primo luogo, oltre ai rischi da non trascurare di natura veramente secessionista e di ordine pubblico (gli unici a non capire che di esaltati e oramai scoglionati cittadini che vogliono che le cose cambino sono i nostri politicanti e governanti) c'è che in certe zone d'italia questo non verrebbe mai messo in atto.

In secondo luogo, si creerebbero delle enormi disparità nell'erogazione di servizi di tipo pubblico, che creerebbero delle migrazioni di popolazione da regione a regione, con tutte le controindicazioni del caso.

Io sto sul "confine" fra Liguria e Toscana, la rabbia che mi prende nel sapere che in toscana anche solo la tassazione che a me interessa, quella sull'auto d'epoca, è molto ma molto + interessante....

Per poi il discorso di dismissioni, mi spiace ma in questo caso di una certa gravità non si può ricorrere al fatto che quando c'è da "pagare" debba essere il sociale facendo salvo l'"economico".

Visto che l'economico ha colpe in tal senso e comunque fa parte del sistema, come tira la cinghia il sociale la tira anche l'economico.

Dubito fortemente che ci possano essere significative migrazioni regionali. Già oggi la disparità nell'erogazione dei servizi fra settentrione e meridione d'Italia (che conosco bene) è enorme eppure queste bibliche migrazioni si sono rarefatte ormai da trent'anni. La ragione è che il mercato ha stabilito delle barriere ben precise. Il costo della vita in settentrione, enormemente maggiore rispetto al sud, rende molto poco conveniente il trasferimento al nord. La dimostrazione è che molti imprenditori del nord est in passato sono arrivati ad offrire abitazioni a prezzi "politici" pur di ottenere manodopera dal sud italia ma non ha sortito praticamente alcun effetto.

E poi l'italiano medio non è un animale erratico. Difficilmente si sposta se non per turismo. Può sembrare una banalità ma non ha certo la mentalità degli anglosassoni per intenderci, fuori di casa a 18 anni e pronto a viaggiare per ottenere le migliori condizioni di vita possibili, rimettendosi in gioco. Alla devolution tutto sommato credo anche se deve essere dosata opportunamente e devono essere posti dei precisi paletti a livello di sanità pubblica, altrimenti il caos è totale ed i benefici minimi.

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Io sono ottimista x il futuro anche se non mi paga nessuno :D ,

dai non iniziamo a piangere anche noi, le cose sbagliate fatte in passato dovrebbero darci gli stimoli giusti x il futuro,

non è facile togliersi l'Italia e gli italiani dalle palle :lol::lol:

La tua posizione è ammirevole Silob, ma non riesco proprio a vedere le condizioni per essere ottimisti. L'unico modo per esserlo è puntare tutto sul meraviglioso genio italico. Nella storia gli italiani hanno dato il meglio di sè quando hanno toccato il fondo. Speriamo sia davvero così, ma sinceramente non vedo antidoti ad una malattia che dura da troppi anni.

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