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PERCHE` FIAT FATICHERA` A USCIRE DALLA CRISI


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Si ma le risorse non è che si siano "evaporate" come la gassosa al sole.

Umberto Agnelli, se non sbaglio, fu quello che cercò di "diversificare" mentre Gianni era + legato all'auto.

Questo come vertice finanziario. Se scendiamo al livello invece + "operativo", anche la GT è stata un'auto che, per realizzarla, non mi pare che la BU Alfa abbia dovuto spingere poco. Cioè cerchiamo di capire: a quanto mi risulta, non si è passati, con l'arrivo di Morchio e Demel, dal vecchio al nuovissimo testamento, comportamenti che vedo molto Fiat come il fatto di volere le sportive 916 identiche, ancora una volta, di base, alle "tipo 2" sono impersonati da persone che voglio sperare vengano levate dalle balle il prima possibile.

Cioè Cantarella e tutte le sue propaggini sono state già estirpate????

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'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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I più attivi nella discussione

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Ho ancora da capire che razza di pesce sia Demel. Io credo che conosca bene il mondo dell’auto, ma non è solo per questo che mi piacque il suo arrivo. La cosa che mi entusiasmò fu quando si disse che lui lasciava un’azienda florida come Magna Steyr per venire in Fiat Auto solo perché aveva ricevuto carta bianca, ossia quella carta bianca che mancò ai suoi predecessori, che furono dei meri contabili senza voce in capitolo e che non seppero ribellarsi e non seppero dimettersi mandando tutti a quel paese quando videro che l’auto veniva spolpata senza essere foraggiata, ossia quando videro che si pretendeva che il mulo lavorasse e producesse senza mangiare. Vedremo se Demel sarà attaccato alla poltrona o se avrà le palle di convincere l’insulsa proprietà che i futuri utili dell’auto andranno reinvestiti nell’auto e non per scalare miraggi di facili guadagni. Questa volta dietro a Demel c’è un Morchio che indubbiamente sembra avere le idee chiare. Il cupo spettacolo di un Testore che si fece cavalcare da un’accoppiata di brutti ceffi quali erano Cantarella e Fresco non c’è più. Non c’è più un’accoppiata che espropria le funzioni dell’AD di Fiat Auto ed illude la proprietà facendogli brillare il dollaro facile nella pupilla. Fra Demel e la proprietà c’è un Morchio che sembra stare coi piedi per terra e che non cerca di vendere fumo alla proprietà al solo scopo di tenersela buona illudendola.

Certo, io mi aspettavo che Demel sapesse convincere Morchio e la proprietà che Lancia è un grande affare. Così non è stato e la cosa non è incoraggiante. Quindi Demel, ai miei occhi di ignorante uomo della strada che non conosce come si gestisce una grande azienda, sta partendo col piede sbagliato. Spero solo che lo standby in cui è stata relegata Lancia duri molto poco. Io dico che per rilanciare Lancia, Morchio e Demel avrebbero dovuto chiedere alla proprietà di vendersi ancora qualche altra robetta. E comunque, non riuscendoci, non avrebbero dovuto gettare la spugna. Sempre da ignorante ed incompetente, sostengo che se Demel preparasse un serio piano di rilancio di Lancia, potrebbe trovare sul mercato i soldi necessari per metterlo in atto, perché il mercato è assetato di progetti seri in cui investire, e perché è meglio una Lancia viva che porta soldi nelle tasche di nuovi investitori che una Lancia da purgatorio di cui si rischia di perdere la memoria. Insomma non vorrei che Demel si sia di già stravaccato nella comoda bambagia delle regole semplici ma perdenti della rigida architettura gestionale sabauda.

Quello che si sente dire è: quando avremo i soldi faremo dei progetti ed investiremo anche in Lancia. Demel dovrebbe invece fare un sano progetto per Lancia e darlo in pasto ad un mercato famelico chiedendo in cambio solo una giusta tangente. Lancia rimarrebbe viva, ci sarebbero degli investitori che potrebbero tentare di costruire e guadagnare qualcosa, e Fiat Auto potrebbe tentare di riappropriarsi pienamente di quel qualcosa quando e se mai avrà i soldi necessari per farlo.

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Il fatto che Demel fosse targato Audi VW, ovvero le macchine fatte con lo stampino e la fotocopiatrice, a me non piaceva. Per niente. Secondo me era uno che chiaramente pensava alle JV ed alle sinergie. Tutto questo quando la nascita delle BU era stata salutata come una maggior indipendenza sopratutto da parte di Alfa.

E tant'è che Alfa ha tirato un sospiro di sollievo, e ha tirato fuori cose che altrimenti erano sicuramente impensabili. Con tutti i pregi e i difetti, sembra che Alfa abbia voluto dare un'accellerata a progetti cui pensava da tempo e che non vi era modo di realizzare prima. Levatesi le nuvole, la voglia di fare e presto (tante volte presto e bene raro avviene, xò).

Per un Morchio che dalle pagine dell'espresso da l'idea di essere una persona coerente con il mondo di oggi, vedo però un Demel che ha già detto chiaro che per lui l'autonomia delle BU va ridimensionata.

Ce lo vedo come persona che fa le auto con lo stampino ed il fotocopiatore. Se a quello dobbiamo arrivare, ce li abbiamo già avuti ed erano di casa nostra.

E non dimentichiamoci delle persone: Morchio dice che in un determinato periodo dello scorso anno "alla Fiat non ci voleva andare nessuno".

Quanto allora Demel ha lasciato per la carta bianca e quanto la Fiat ha preso quello che passava il convento?

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'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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Il fatto che Demel fosse targato Audi VW, ovvero le macchine fatte con lo stampino e la fotocopiatrice, a me non piaceva. Per niente. Secondo me era uno che chiaramente pensava alle JV ed alle sinergie. Tutto questo quando la nascita delle BU era stata salutata come una maggior indipendenza sopratutto da parte di Alfa.

E tant'è che Alfa ha tirato un sospiro di sollievo, e ha tirato fuori cose che altrimenti erano sicuramente impensabili. Con tutti i pregi e i difetti, sembra che Alfa abbia voluto dare un'accellerata a progetti cui pensava da tempo e che non vi era modo di realizzare prima. Levatesi le nuvole, la voglia di fare e presto (tante volte presto e bene raro avviene, xò).

Per un Morchio che dalle pagine dell'espresso da l'idea di essere una persona coerente con il mondo di oggi, vedo però un Demel che ha già detto chiaro che per lui l'autonomia delle BU va ridimensionata.

Ce lo vedo come persona che fa le auto con lo stampino ed il fotocopiatore. Se a quello dobbiamo arrivare, ce li abbiamo già avuti ed erano di casa nostra.

E non dimentichiamoci delle persone: Morchio dice che in un determinato periodo dello scorso anno "alla Fiat non ci voleva andare nessuno".

Quanto allora Demel ha lasciato per la carta bianca e quanto la Fiat ha preso quello che passava il convento?

Mah, spero che tu abbia torto, altrimenti siamo punto e a capo.

Comunque, a parte le considerazioni sulle auto fotocopia, credo che Demel abbia dato il suo contributo a fare di Audi quel marchio che è oggi, ossia un marchio che è percepito come auto di qualità.

Credo che Martin Leach non fosse male, solo che Ford non lo ha mollato. Certo, credo anch'io che trovare gente disposta ad imbarcarsi su una nave che stava colando a picco era difficile.

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Spero di sbagliarmi anche io.

Che abbia fatto di Audi quello che è per me non è un merito, io non amo le Audi (tant'è che infatti mugugno sulle Alfa di adesso, che sul filone audi ci vanno a nozze, seppur essendo migliori nei punti che mi interessano).

Ripeto: spero di sbagliarmi.

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'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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La cosa più difficile nel settore auto è fare utili...e purtroppo

la Fiat li deve fare .

semplicemente perchè cosi si attirano capitali ..nel senso:

Ad un fondo di investimento americano non interessa se

non fanno la FULVIA ,interessa che il titolo Fiat cresca e dia Utili

in cedola e in conto capitale.

E se permettete i soldi ,quelli che servono alla Fiat ,loro li hanno.

Insomma bisogna tenere conto di tante cose ,certo la Fulvia

a me piace molto e le foto pubblicate qui sul forum fanno male

ma

fondamentale è tornare ad avere un buon rapporto con investitori

e azionisti e io credo che questo sia il primo pensiero di Demel.

Vorrei anche aggiungere però ,che per farli al meglio questi utili

bisogna essere globali,cioè vendere in tutti i mercati del mondo

e soprattutto avere una gamma completa..perciò io attenderei

ancora un'istante prima di giudicare .

Nel 2005 avremo 3 novità Fiat e 3 Alfa ...faccio presente che nel

2002 l'unica auto presentata è stata la STILO MULTIVAGOM :roll::roll:

insomma già qua qualcosa è cambiato.

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La cosa più difficile nel settore auto è fare utili...e purtroppo

la Fiat li deve fare .

semplicemente perchè cosi si attirano capitali ..nel senso:

Ad un fondo di investimento americano non interessa se

non fanno la FULVIA ,interessa che il titolo Fiat cresca e dia Utili

in cedola e in conto capitale.

E se permettete i soldi ,quelli che servono alla Fiat ,loro li hanno.

Insomma bisogna tenere conto di tante cose ,certo la Fulvia

a me piace molto e le foto pubblicate qui sul forum fanno male

ma

fondamentale è tornare ad avere un buon rapporto con investitori

e azionisti e io credo che questo sia il primo pensiero di Demel.

Vorrei anche aggiungere però ,che per farli al meglio questi utili

bisogna essere globali,cioè vendere in tutti i mercati del mondo

e soprattutto avere una gamma completa..perciò io attenderei

ancora un'istante prima di giudicare.

Analisi chiara e semplice! Guglielmo è questo il punto.. ora bisogna solo pensare a ritornare alla redditività, quando ci saranno queste condizioni e ci sarà un cash flow che consenta una crescita sostenibile allora di sicuro ci saranno investimenti in brand "added value" come Lancia.

Non è una questione di management ottuso, ma si tratta di gestire un'eredità del passato nel migliore dei modi. Io credo che Lancia rappresenti un'opportunità per tutto il gruppo Fiat, e Demel lo sa, perché quando la "capacità di vendere" sarà ristabilita Lancia sarà uno dei brand di presidio nei segmenti più redditizi.. che sono, tra l'altro, i più difficili da gestire.

un caro saluto

FLM

La migliore auto è quella che stiamo costruendo (E. Ferrari)

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Ho ancora da capire che razza di pesce sia Demel. Io credo che conosca bene il mondo dell’auto, ma non è solo per questo che mi piacque il suo arrivo. La cosa che mi entusiasmò fu quando si disse che lui lasciava un’azienda florida come Magna Steyr per venire in Fiat Auto solo perché aveva ricevuto carta bianca, ossia quella carta bianca che mancò ai suoi predecessori, che furono dei meri contabili senza voce in capitolo e che non seppero ribellarsi e non seppero dimettersi mandando tutti a quel paese quando videro che l’auto veniva spolpata senza essere foraggiata, ossia quando videro che si pretendeva che il mulo lavorasse e producesse senza mangiare. Vedremo se Demel sarà attaccato alla poltrona o se avrà le palle di convincere l’insulsa proprietà che i futuri utili dell’auto andranno reinvestiti nell’auto e non per scalare miraggi di facili guadagni. Questa volta dietro a Demel c’è un Morchio che indubbiamente sembra avere le idee chiare. Il cupo spettacolo di un Testore che si fece cavalcare da un’accoppiata di brutti ceffi quali erano Cantarella e Fresco non c’è più. Non c’è più un’accoppiata che espropria le funzioni dell’AD di Fiat Auto ed illude la proprietà facendogli brillare il dollaro facile nella pupilla. Fra Demel e la proprietà c’è un Morchio che sembra stare coi piedi per terra e che non cerca di vendere fumo alla proprietà al solo scopo di tenersela buona illudendola.

Certo, io mi aspettavo che Demel sapesse convincere Morchio e la proprietà che Lancia è un grande affare. Così non è stato e la cosa non è incoraggiante. Quindi Demel, ai miei occhi di ignorante uomo della strada che non conosce come si gestisce una grande azienda, sta partendo col piede sbagliato. Spero solo che lo standby in cui è stata relegata Lancia duri molto poco. Io dico che per rilanciare Lancia, Morchio e Demel avrebbero dovuto chiedere alla proprietà di vendersi ancora qualche altra robetta. E comunque, non riuscendoci, non avrebbero dovuto gettare la spugna. Sempre da ignorante ed incompetente, sostengo che se Demel preparasse un serio piano di rilancio di Lancia, potrebbe trovare sul mercato i soldi necessari per metterlo in atto, perché il mercato è assetato di progetti seri in cui investire, e perché è meglio una Lancia viva che porta soldi nelle tasche di nuovi investitori che una Lancia da purgatorio di cui si rischia di perdere la memoria. Insomma non vorrei che Demel si sia di già stravaccato nella comoda bambagia delle regole semplici ma perdenti della rigida architettura gestionale sabauda.

Quello che si sente dire è: quando avremo i soldi faremo dei progetti ed investiremo anche in Lancia. Demel dovrebbe invece fare un sano progetto per Lancia e darlo in pasto ad un mercato famelico chiedendo in cambio solo una giusta tangente. Lancia rimarrebbe viva, ci sarebbero degli investitori che potrebbero tentare di costruire e guadagnare qualcosa, e Fiat Auto potrebbe tentare di riappropriarsi pienamente di quel qualcosa quando e se mai avrà i soldi necessari per farlo.

Gli Agnelli starebbero x cedere la loro quota (di maggioranza assoluta) della Worms,

Soc. francese di controllo di altre Soc. e partecipazioni varie,

da questa operazione si dovrebbe recuperare circa 1 Miliardo di €

però non si capisce bene se saranno utilizzati x coprire l'aumento di capitale a cui GM non intende partecipare oppure in x investimenti diversi,

io credo che verranno utilizzati x l'aumento di capitale però . . .

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