Vai al contenuto

the_gallas27

Messaggi Raccomandati:

Artioli rimase presidente della Lotus fino alla fine di gennaio 1996, quando poi la vendette alla malese Proton.

Non so se quello fu l'estremo tentativo di trovare dei fondi per salvare la Bugatti (che aveva chiuso i battenti solo 4 mesi prima), fatto sta che non ci riuscì e, soprattutto, non riuscì nell'intento di trovare qualche altro finanziatore (si parlava di Andrea Bonomi).

Link al commento
Condividi su altri Social

  • 3 settimane fa...

Non voglio alimentare polemiche ma ho visto che l'articolo è stato pubblicato anche in altri lidi, in particolare su ....blog.

Mi ha colpito il commento di un utente. Voglio condividerlo con voi in quanto mi ha lasciato un poco di .. 'stucco' :

wesker, di cretini il mondo è pieno, e non sono solo certo tra quelli che hai ricordato tu. La ragione vera fu (secondo me) che Artioli non era mica del settore: era un imprenditore tessile, mica di automotive, per cui per forza fu costretto ad affidarsi a gente che gestiva per lui le problematiche di cui non aveva competenza (ossia la maggior parte, tra cui tutte quelle chiave). Probabimente ha dato fiducia alla gente sbagliata, o si è lasciato prendere la mano o era troppo ambizioso e proprio non aveva idea di che casino stava facendo, o forse tutto questo insieme. Secondo me li c'erano costi fuori controllo ed efficienza disastrosa, con scelte imprenditoriali e tecniche o dissennate e discutibili, o troppo pretenziose ed insostenibili. Come si fa ad avere un ufficio tecnico con il migior (e più costoso) sistema CAD di allora, ma non avere neanche le librerie delle viti e di tutti i vari componenti commerciali (bullonerie, cuscinetti, anelli di tenuta eccetera) obbligando i progettisti a disegnarseli ogni volta, perdendo un sacco di tempo in cose che erano standard? sarebbe come se il muratore, invece di comprare i mattoni, se li fabbricasse lui in cantiere: costi fuori controllo e qualità da schifo. Ma era così in tutto, per quel che ho potuto vedere. Io ero li per eventualmente vedere se andavo a lavorare li, come ingegnere, per cui mi fecero vedere tante cose, ma rimasi sbigottito di come ci fossero tanti soldi investiti in pura immagine con poca sostanza e progetti pretenziosi senza che si potesse capire da dove potessero arrivare gli utili nè come fosse possibile che la fabbrica costasse (ad occhio) solo di costruzione 20 volte più di quel che sarebbe stato necessario. Volevano farne un centro di progettazione esterna tipo Porsche, ossia progettare cose che con le Bugatti non avevano alcuna attinenza, ma fallì tutto, ovviamente. Pertanto per me il problema vero, che è stato letale sin dall'inizio, è che Artioli si è voluto avventurare in un settore che non era il suo e del quale non aveva nessuna esperienza, con conseguente disastro. Almeno io la penso così, da quel po' che ho visto di persona quella mattina che sono stato là e quanto ho imparato da altrI nel periodo seguente.

Nel caso cancellate pure.

Autopareri: based on a true story

Link al commento
Condividi su altri Social

Che la porsche fosse una copia rivista mi eravenuto in mente pure a me.

Per il resto una parte di ragione credo l'abbia l'ingegnere la cui esperienza è riportatta nel post sopra, ma comunque una bella mano a fallire glie l'ha data sicuramente chi costruiva auto in Italia all'epoca, tali strategie in Italia sono state usate anche per costruttori di macchine agricole e movimento terra, quindi...

Quelli che vendono le macchine lo fanno perché le costruiscono...

Link al commento
Condividi su altri Social

Che spettacolo....grazie del bellissimo racconto!

Grazie per aver apprezzato ;)

Non voglio alimentare polemiche ma ho visto che l'articolo è stato pubblicato anche in altri lidi, in particolare su ....blog.

Mi ha colpito il commento di un utente. Voglio condividerlo con voi in quanto mi ha lasciato un poco di .. 'stucco' :

Nel caso cancellate pure.

Si, il giornalista mi aveva contattato previamente chiedendomi se poteva utilizzare le mie foto.

Il commento l'ho letto e mi ha colpito. Senza dubbio è una preziosa testimonianza di chi all'epoca, seppur per brevissimo tempo, ha saggiato di persona la Bugatti Automobili di Artioli.

Link al commento
Condividi su altri Social

  • 1 mese fa...

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.