C'è il rischio di perdere la passione per l'automobile lavorando nel settore?

[Sandro]

Ho votato l'ultima per un semplice motivo: il lavoro, oggi, è roba da calcolatori.

Tra budget risicati, obiettivi impossibili da centrare, colleghi che attendono la pensione che manco l'ispettore Bloch l'attende così tanto e ti smadonnano dietro se provi ad increspare le placide acque su cui sono adagiati, dopo 15 anni farebbero passare la passione anche a un santo. Lavoro mischiato a passione, IMHO, porta a due risultati differenti:

- workhaolic (o come cavolo si scrive)

- Lancia o Citroen dei tempi d'oro: tutta tecnologia, conti spaventosamente in rosso. E oggi che si guarda alla trimestrale non è più minimamente possibile.

[Yakamoz]

Per quanto riguarda il lavoro, formalmente faccio parte della categoria "ci ho lavorato e la passione non mi ha mai mollato"; concretamente, ho avuto un contratto a tempo determinatissimo diversi anni fa, fortunatamente in un gran bell'ambiente, quindi non faccio molto testo perché non ho avuto proprio il tempo materiale di farmi venire a noia la cosa Anzi, in quel periodo ho dovuto farmi una cultura su certe tematiche specifiche, come il problema delle emissioni di CO2 (sia nell'ambito che al di fuori del settore automotive) che mi hanno dato una chiave di lettura in più per capire il mondo che adoro, le motivazioni alla base di certe scelte delle case, e sfatare alcuni luoghi comuni duri a morire.

In poche parole: esperienza totalmente positiva.

[Rokurouta]

io ancora studio, quindi non saprei ma credo che dipende dal tipo di lavoro

ho conosciuto un istruttore che ha fatto gare dall'infanzia fino ad arrivare ai 20 anni in f3 e poi si è dato ai corsi di guida come istruttore e collaudatore

credo che qualcosa del genere è assai piacevole e bella e le soddisfazioni non mancano

mentre se uno esce dalle scuole e lo prendono alla fiat come operaio... sarei il primo a cui verrebbe la nausea... la vita "calcolatrice" poi è devastante

sta di fatto che adesso io studio ingegneria principalmente per entrare nel settore automobilistico... ma fortunatamente la meccanica in generale non mi dispiace, quindi se troverò un lavoro meglio retribuito che non è di impronta motoristica non ci penso 2 volte (con sta crisi... ma anche se non ci fosse)

piuttosto mi dispiace leggere di quanta poca passione c'è nonostante i luoghi di lavoro a tema... è un ottimo deterrente in un settore che è in ginocchio (adesso ho capito perchè)

[Quo.Lore]

Grazie a tutti per i contributi, molto interessante, e che dimostrano che non c'è un consenso, in un senso o nell'altro.

Io mi ricordo di una discussione che ho avuto con una signora, qualche anno fa, che era prioprietaria di una concessionaria Hyundai. Io, un po' ingenuamente, le chiesi se aveva qualche passione o interesse particolare per l'automobile.

Mi rispose in tutta sincerità : "No, affatto. Potrei vendere auto, come potrei vendere frigoriferi o patate." Va bene che le Hyundai siano, nel regno automobilitico, tra quelle che si avvicinano di più a elettrodomestici (non tutte) o a tuberi, ma rimasi un po' male comunque

[mich_]

Ma anche fare il collaudatore, non deve essere una roba del tipo che ti alzi dal letto felice del lavoro che fai.

A una conferenza un collaudatore Pirelli ci raccontava delle settimane in mezzo al ghiacchio, dei giorni nel deserto.. di quando devi provare le utilitarie e farti milioni di km con una Suzuki Alto..

Poi, visti di persona per 3 giorni al Nurburgring.. c'erano dei collaudatori credo Yokohama, che ne so.. che giravano con le Porsche Turbo a velocita' warp. Dopo le prime due volte che li vedi passare a 300all'ora pensi che sti poverini passano letteralmente 5/6 ore in circuito, uscendo solo per scaricare i dati dai pc e per far benzina..

Diciamo che da spettatore la cosa non mi ha attratto particolarmente.

Il lavoro del collaudatore ha mille sfaccettature. Non è solo quello che fà vagonate di km e stop.

Inoltre in questo lavoro avrai la possibilità di guidare supercar ma magari anche la panda, e fra le due senz'altro quelle più difficili da sviluppare saranno le seconde e non le prime... Budget e tempi più contenuti ecc ..

Sinceramente per ora la passione non mi è scesa...anzi ! Purtroppo sei a contatto tutti i giorni con colleghi che magari hanno la tua stessa passione (difficile) o con altri a cui non gliene frega na mazza !

Ps sono contento di svegliarmi presto per andare a fare il mio lavoro

[1happydream]

Io mi ricordo di una discussione che ho avuto con una signora, qualche anno fa, che era prioprietaria di una concessionaria Hyundai. Io, un po' ingenuamente, le chiesi se aveva qualche passione o interesse particolare per l'automobile.

Mi rispose in tutta sincerità : "No, affatto. Potrei vendere auto, come potrei vendere frigoriferi o patate." Va bene che le Hyundai siano, nel regno automobilitico, tra quelle che si avvicinano di più a elettrodomestici (non tutte) o a tuberi, ma rimasi un po' male comunque

[jeby]

io dopo 7 anni di ing. Aeronautica, di cui 10 mesi in stage in Agusta Westland, quando mi hanno chiamato dall'Agusta per dirmi che mi avevano assunto come analista FEM li ho mandati a cagare (e loro mi hanno messo in lista nera )

Non c'entra il settore, c'entra tantissimo l'ambiente e in buona parte la mansione che operativamente devi svolgere. Dover svolgere il lavoro dei tuoi sogni costretto in un ambiente di merda è una condanna. Se poi non è neanche il lavoro dei tuoi sogni...

Viceversa un ambiente vitale, cordiale, stimolante può farti affrontare con maggior entusiasmo anche lavori un po' di melma (se si tratta di eccezioni o di periodi, se è la norma la cosa puzza)

[Ospite]

Io credo che sia impossibile generalizzare.

Ci sono lavori che adoriamo, vere passioni, in ambienti di lavoro pessimi che pian piano le distruggono.

Ci sono lavori che abbiamo preso senza alcun coinvolgimento, perchè quello passava il convento, e abbiamo scoperto professioni soddisfacenti e ambienti di lavoro ottimi.

Ci sono lavori che ce li hai nel cuore, e che hai la fortuna di svolgere proficuamente. Ci sono lavori che odi, ma non avevi scelta. E ci sono tantissimi che un lavoro ben retribuito e auto per passione non ne avranno mai, perchè non se le possono permettere o perchè i propri genitori non hanno potuto aprire strade e dare possibilità ai figli.

E i colleghi? Colleghi menefreghisti ce ne sono ovunque, magari tanti di questi occupano piani alti delle gerarchie aziendali, e colleghi che danno l'anima e non emergono ce ne sono tanti di più.

C'è chi prende tutto per dovuto, e chi fa lavori umilissimi con una passione degna di artista.

Io non lo so quale sia il rapporto tra lavoro e passione, ma so quanto sono preziosi i momenti di vita fuori dall'ufficio o lontani dalle discussioni online, e quanto sia fondamentale che siano trattati come un bene di inestimabile valore. La vita vera è fuori dal web, e in parte fuori dal lavoro. E' la che si vede il reale valore delle persone, il peso delle passioni e la volontà di realizzare i propri sogni.

Scusate il pippone

[TonyH]

Ps sono contento di svegliarmi presto per andare a fare il mio lavoro

Quello mi pare il minimo....sennò fai prima a buttarti sotto la metro

IMHO, bisogna distinguere tra:

- passione per il proprio lavoro

- lavorare nell'ambito della propria passione.

Le due cose, non sono sinonimi. E non sono sempre collegate o collegabili.

Vuoi anche perchè la tua passione non ti permette di sbarcare il lunario...

Ma la prima cosa, è quasi necessaria per riuscire a farlo bene e a lungo....

[JackSEWing]

io dopo 7 anni di ing. Aeronautica, di cui 10 mesi in stage in Agusta Westland, quando mi hanno chiamato dall'Agusta per dirmi che mi avevano assunto come analista FEM li ho mandati a cagare (e loro mi hanno messo in lista nera )

Non c'entra il settore, c'entra tantissimo l'ambiente e in buona parte la mansione che operativamente devi svolgere. Dover svolgere il lavoro dei tuoi sogni costretto in un ambiente di merda è una condanna. Se poi non è neanche il lavoro dei tuoi sogni...

Viceversa un ambiente vitale, cordiale, stimolante può farti affrontare con maggior entusiasmo anche lavori un po' di melma (se si tratta di eccezioni o di periodi, se è la norma la cosa puzza)

concordo in pieno

ho letteralmente odiato l'anno (e rotti) da ricercatore, non tanto per il lavoro che, in teoria, era quello per cui avevo studiato, quanto per l'ambiente di M popolato da gente di M^2 organizzato alla M^10

il passaggio all'industria è stato pura manna dal cielo

ho dovuto imparare tante cose nuove (anche da zero) ma ambiente/paga/qualità della vita non sono neanche paragonabili