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F1 Anticipazioni 2015


AleMcGir

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Gutierrez è terzo pilota.

Aggiungerei anche che raramente la Ferrari ha attribuito esplicitamente i "gradi" di terzo pilota (solo Fisichella nel 2010, e prima di lui forse Larini nei primi anni '90), preferendo in genere nominare solo "collaudatori".

Potere del portafoglio che si porta in dote:)

Nessun vento è favo​revole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare


Alfa Romeo 147 JtdM 120CV Distinctive (2008)

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E' proprio vero che una volta cacciati dalla Ferrari non sei più nulla. Haha Marchionne mi fa troppo ridere haha

Entra in modalità ragionamento cartesiano per trenta secondi.

ferrari ha segato il momtezemolato anche (non solo) per la sua strategia suicida in seno alla F1

l'azionista di maggioranza maglionato lo fa fuori perché più inutile che altro

lui si incazza e fa incazzare pure il canadian pescarese. Seguono scene da commedia napoletana.

il maglionato assume uno che ha la fama da duro per fare la voce grossa a casa del nano ecclestone

il nano con il caschetto decide di assumere il ciuffo ribelle, sperando nel dente avvelenato di quest'ultimo.

il maglionato si oppone vivamente

non ti pare che funzioni un po' meglio? Parliamo di soldi, politica e interessi . Le antipatie arrivano fino a un certo punto.

ricordati che il ciuffo si è "speso" la sua carica in ferrari per accreditarsi con gli arabi nell'affare alitalia. Quando l'hanno segato al cavallino, gli arabi hanno tentennato, poi hanno tolto molte deleghe alla sua carica di presidente. Qualcosa vorrà pur dire.

in ferrari ha fatto grandi cose, ma è anche la stessa persona di quell'immondo carrozzone di Italia 90

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

E' proprio vero che una volta cacciati dalla Ferrari non sei più nulla. Haha Marchionne mi fa troppo ridere haha

Entra in modalità ragionamento cartesiano per trenta secondi.

ferrari ha segato il momtezemolato anche (non solo) per la sua strategia suicida in seno alla F1

l'azionista di maggioranza maglionato lo fa fuori perché più inutile che altro

lui si incazza e fa incazzare pure il canadian pescarese. Seguono scene da commedia napoletana.

il maglionato assume uno che ha la fama da duro per fare la voce grossa a casa del nano ecclestone

il nano con il caschetto decide di assumere il ciuffo ribelle, sperando nel dente avvelenato di quest'ultimo.

il maglionato si oppone vivamente

non ti pare che funzioni un po' meglio? Parliamo di soldi, politica e interessi . Le antipatie arrivano fino a un certo punto.

ricordati che il ciuffo si è "speso" la sua carica in ferrari per accreditarsi con gli arabi nell'affare alitalia. Quando l'hanno segato al cavallino, gli arabi hanno tentennato, poi hanno tolto molte deleghe alla sua carica di presidente. Qualcosa vorrà pur dire.

in ferrari ha fatto grandi cose, ma è anche la stessa persona di quell'immondo carrozzone di Italia 90

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Siamo ot, ma un'operazione che ha bruciato una quantità di soldi immane, che non ha lasciato integra dopo 10 anni un'opera che fosse una e ha causato la morte di più di 20 persone nei cantieri a causa dei controlli nulli e della scarsa programmazione dei tempi, non riesco a vederla come un risultato particolarmente brillante.

Cos'è rimasto oltre alla mascotte più brutta della storia?

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

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Piaccia o non piaccia, LCDM è sempre stato solo un costoso dipendente a tempo determinato :) . Grazie alle ottime entrature nella famigghia, ha superato indenni gli scandali iniziali ( vedi Cinzano ) e grazie alle sue reti di conoscenze, anche i "successi" di Italia 90 :disp2:

Alla Ferrari ha fatto un ottimo lavoro, ed ha avuto il coraggio di mettere la faccia e spendersi come Presidente Fiat nel momento peggiore dell'azienda ( E questo merito gli va riconosciuto ). Ma tutte le parabole hanno una fine, e la sua è arrivata a termine . Oltre poteva solo diventare proprietario, cosa che la famigghia non ha mai permesso a nessuno ( per chiarimenti citofonare Carletto :) ) .

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Arrivabene: "Torneremo ad essere una vera squadra!"

Il team principal del Cavallino auspica due o tre vittorie nel 2015 e punta a motivare gli uomini che ci sono

E’ il giorno del debutto di Maurizio Arrivabene nel ruolo di team principal della Ferrari. Il 51enne bresciano siede alla destra del presidente del Cavallino, Sergio Marchionne. In maglione anche lui: arancione per distinguersi da quello blu del Presidente. La struttura dei box della pista di Fiorano è stata trasformata nella sala della conferenza stampa che ha preceduto il tradizionale pranzo di Natale.

Nella discontinuità con cui ha improntato i primi mesi della sua conduzione della Gestione Sportiva, c’è un punto di continuità con il recente passato: l’incontro con i giornalisti della Formula 1 al quale anche OmniCorse.it è stato invitato. E Maurizio ha accettato subito il contradditorio delle domande senza sottrarsi nelle risposte.

Che bagaglio di esperienza si porta in questa nuova avventura e quali sono i primi passi che intende fare?

"Non si tratta solo di portare la propria esperienza di Formula 1, ma anche quella aziendale, perché le due cose per me vanno di pari passo. Credo che i primi passi della nuova gestione siano già stati fatti. Avete visto gli annunci dei giorni passati. Ora c’è una squadra. Non aspettatevi altri arrivi. Bisogna credere nei ragazzi che ci sono, persone che secondo me sono valide ed hanno voglia di esprimersi e di fare bene. Bisogna dargli fiducia e ricompattare il team. Io non sono il mago Merlino o il mago Oronzo, perché bisogna essere realisti, ma soprattutto trovare il giusto modo di lavorare insieme. Non credo nei successi delle singole persone, ma in quello del gruppo. Questo è quello che ho imparato nella mia precedente avventura aziendale”.

La squadra che avete varato, quindi, è da considerarsi quella che affronterà il mondiale 2015?

“Certo, abbiamo i piloti, abbiamo gli ingegneri, abbiamo i meccanici, abbiamo tanti ragazzi che lavoreranno anche nei giorni di Natale e sono sicuro che spingeranno tutti per fare del loro meglio. A Natale siamo tutti buoni, ma dal primo dell'anno dobbiamo ricominciare ad essere davvero cattivi".

La Formula 1 deve essere più attrattiva per i giovani: cosa si può fare?

"Sono sicuro che si possa fare molto per migliorare il week end dei Gran Premi. Basta guardare quante alternative offre il web come intrattenimento. Siamo ancora abituati ad una conferenza stampa del giovedì che è impaludata: perché non farla diventare un evento all’aperto dove possono intervenire anche gli appassionati e non chiusa solo ai giornalisti? Può diventare uno spettacolo. Il mondo del web è un competitor, nel senso che vi si trovano tantissime alternative a livello di entertainment. Ci sono tante discipline che fino a qualche anno fa erano inferiori rispetto alla Formula 1, ma ora gli danno dei chilometri. Dobbiamo cambiare e in fretta…".

Parliamo un momento di piloti, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen...

"Mi ricordo di una chiacchierata di qualche anno fa con Michael Schumacher, quando Sebastian Vettel era arrivato in Formula 1 solo da poco. In quella occasione Michael mi disse indicando il giovane tedesco: “Lui forse sarà l'unico che riuscirà a ripetere quello che ho fatto io in Ferrari”. E posso dire che quando Sebastian è venuto a Maranello per la prima volta era davvero entusiasta, come un bambino in un negozio di giocattoli il giorno di Natale".

Cosa può portare Vettel alla Ferrari?

"Per prima cosa i suoi quattro titoli Mondiali, che non sono poca roba. Senza contare tutta l'esperienza derivata da queste vittorie. Ma soprattutto Sebastian ha l'entusiasmo e la voglia di lavorare insieme ai nostri ragazzi. I piloti diventano le star delle squadre, ma io li ritengo dei dipendenti di "lusso" e quindi vanno trattati come dei dipendenti che devono essere capaci di lavorare in un contesto di gruppo. Non posso fare un confronto con Alonso perché non l'ho visto da vicino in questo genere di rapporto, ma ho visto come si è presentato Sebastian, il modo con cui si è approcciato ai ragazzi e sono convinto che porterà dell'entusiasmo. Inoltre va molto d'accordo con Kimi e questo è importante perché tutti e due dovranno aiutare me e James Allison a formare una squadra".

Una buona stagione di Raikkonen potrebbe portare ad un prolungamento del suo contratto?

"Raikkonen ha vissuto un 2014 difficile, ma l'anno prima aveva disputato una gran stagione. Non è proprio uno di quei piloti che definirei “fermi”. Vi ricordo che è l'ultimo campione del mondo della Ferrari. Diamo ai ragazzi il tempo di iniziare la stagione e di mostrare quello che sapranno fare sulla vettura dell'anno prossimo".

Come rappresentante di uno sponsor cosa gli piaceva della Formula 1 dal punto di vista finanziario e cosa non gli piace ora da team principal?

"La gestione finanziaria è un argomento abbastanza complicato. Diciamo che quello che non mi piaceva della gestione della Formula 1 è che è troppo lontana dalla gente. La Formula 1 dovrebbe dare agli appassionati quello che si aspettano a livello di spettacolo. Sulle tribune c'è gente che paga il biglietto e in alcuni casi lo paga anche abbastanza caro, quindi è necessario portare lo spettacolo più vicino alla esigenze di chi ama questo sport. Credo che questa sia una convenienza di tutti. Bisogna interrogarsi seriamente su quello che è lo spettacolo che sta offrendo oggi la Formula 1, perché penso che ci siano altri categorie che stanno facendo molto meglio e penso soprattutto al WEC. Dobbiamo fare una grande riflessione su come rispondere a queste esigenze, altrimenti un giorno ci ritroveremo a correre in circuiti vuoti e a premiarci a vicenda".

Riprendiamo il tema dei piloti: ha destato sensazione l’annuncio di Esteban Gutierrez come terzo pilota…

"Si è parlato molto delle sponsorizzazioni intorno a Gutierrez, ma poco del fatto che non è il primo messicano ad arrivare in Ferrari. Chi non ha la memoria corta può ricordare i fratelli Rodriguez. Detto questo, Gutierrez a mio parere è solo un pilota che ha esordito troppo presto in Formula 1. Ritengo che i giovani che hanno talento non debbano essere bruciati troppo in fretta. Sono convinto che Esteban abbia talento e nei prossimi anni avrà modo di dimostrarlo. Per quanto riguarda Vergne, il francese ha già una grande esperienza alle spalle, per cui il confronto tra lui e Esteban regge poco, anche perché guidavano due vetture con diversi valori prestazionali. Entrambi ci possono portare importanti esperienze su queste monoposto di nuova generazione e penso che potranno dare un grande contributo alla squadra lavorando sul simulatore".

Si è parlato della squadra e degli uomini: cosa ci può dire della 666?

"Vi anticipo una notizia: la settimana scorsa abbiamo superato brillantemente i crash test della scocca. Posso dirvi, quindi che i ragazzi dei materiali compositi hanno lavorato molto bene e siamo nei tempi previsti per la costruzione del telaio”.

Ripete spesso che bisogna fare fare squadra e creare appartenenza. Vuol dire che avete trovato un team carente da questo punto di vista?

"Fare squadra vuol dire lavorare insieme, darsi una mano a vicenda e rimboccarsi le maniche per raggiungere tutti insieme gli obiettivi che ci siamo prefissati. Diciamo che dopo un anno difficile come questo, i ragazzi avevano bisogno di tornare a sentirsi parte di un team. Il fare squadra consiste nel fare in modo che tutti quanti si sentano importanti nel progetto. La chiave è capire che ogni singola persona contribuisce al successo, perché ribadisco che non c'è una singola persona che vince. Per esempio Allison è il direttore tecnico, ma lavora insieme ad un gruppo di tecnici. Oggi riguardavo l'organigramma e devo dire che è davvero difficile dire di chi è figlia la prossima macchina, perché ci sono le idee di tanti padri".

Ma quali sono le aspettative per il 2015?

“Se il prossimo anno riusciremo a vincere un paio di Gp lo considereri un successo. Se arrivassimo a tre successi sarebbe un vero e proprio trionfo”. A questo punto interviene Marchionne che chiosa: "Se ne vinciamo quattro, allora andiamo in paradiso!".

Ci sono le persone adatte per far ricrescere la Ferrari, ma le infrastrutture sono adeguate ad un team vincente?

“Credo molto nel lavoro che stanno facendo le persone della Gestuone Sportiva e ce lo stanno dimostrando giorno dopo giorno. A livello di infrastrutture credo che non siamo secondi a nessuno e che si tratti solo di dover ricompattare la squadra per tornare in alto…".

E lo dice con tono molto convinto...

Arrivabene: "Torneremo ad essere una vera squadra!"

Marchionne: "Siamo in ritardo per gli errori del 2014"

Il presidente della Ferrari vede una stagione 2015 difficile. Le regole? "Sembrano scritte da quattro amici al bar!"

"Cercheremo di non parlare del 2014, perché è un anno da dimenticare. Per quanto riguarda la Formula 1 è stato un autentico disastro, quindi preferisco parlare del futuro". Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, ha aperto così la conferenza stampa di Natale con i giornalisti di Formula 1 che ha preceduto il pranzo offerto nella saletta della pista di Fiorano. Vestito con l'inconfondibile maglioncino nero, dopo essersi scusato per la mezz'ora di ritardo non ha voluto perdere tempo rendendosi disponibile a rispondere alle domande dei cronisti.

Come mai ha cambiato idea su Marco Mattiacci che in primavera era stato indicato come l'uomo forte del Reparto Corse, e poi ha scelto Maurizio Arrivabene?

"Credo che nell'ambito commerciale Mattiacci abbia fatto un gran lavoro nella sua carriera in Ferrari, ma la Formula 1 è un campo completamente diverso e Maurizio ha un'esperienza di parecchi anni nel campo sportivo. Conosce la Formula 1 e tutti gli attori che vi sono coinvolti. Conosceva già la squadra perché rappresentava il nostro sponsor Philip Morris, quindi era molto vicino ai ragazzi, per cui a mio parere è la persona ideale. Il problema di Mattiacci è che stava ancora imparando questo mestiere e far ripartire il team dopo un 2014 difficile e, contemporaneamente, continuare questo percorso di apprendimento sarebbe stato un lavoro troppo grande. Ora, comunque, guardiamo al futuro e sono sicuro che Maurizio farà un grande lavoro...".

Avete rivoluzionato l'organigramma: le tante novità portano delle opportunità, ma anche delle incognite: che cosa teme di più in questo nuovo ciclo della Ferrari?

"Il punto di partenza, perché siamo partiti tardi con la vettura 2015 per le scelte strategiche che sono state fatte da altre persone. Scelte che, viste a posteriori, non necessariamente condivido. Il 2015 sarà un anno difficile, che metterà duramente alla prova la Scuderia".

Qual è il primo elemento di positività?

"Nell'ambito dell'ultimo incontro dello Strategy Group con Maurizio siamo riusciti a trovare un accordo sui motori per il 2015, quindi abbiamo la possibilità di dosare l'introduzione di certe soluzioni tecniche nel corso dell'anno. La variazione è nata da un'interpretazione corretta della regola che dà la possibilità a tutte le scuderie di usare i gettoni a loro scelta nell'arco della stagione 2015, cosa che non credo si potrà ripetere nel 2016. Ma siamo partiti in ritardo con il progetto e questo ritardo, purtroppo, ce lo porteremo dietro per tutto l'anno".

In termini di risorse tecniche e umane la squadra è già completa?

"Io credo che la maggior parte della squadra sia fatta. Ne abbiamo già parlato con Maurizio e se ci saranno delle persone da introdurre, lo faremo nel corso della stagione, ma solamente un pezzo alla volta. Insomma, non aspettatevi annunci strepitosi, perché la squadra ormai è fatta".

Nelle ultime settimane si è parlato molto di un ultimo assalto della Ferrari per prendere Adrian Newey o Ross Brawn: questo corrisponde al vero e sono opzioni già chiuse?

"Sono opzioni chiuse".

I due grandi sponsor della Ferrari sono Santander e Philip Morris, che hanno i contratti in scadenza a breve. La presenza in squadra di Arrivabene può favorirne il rinnovo?

"Spero che la relazione che Maurizio ha avuto con la Philip Morris nella sua lunga carriera in Philip Morris possa favorire il rinnovo del contratto che scadrà nel 2019. Abbiamo ancora un po' di tempo prima di guardare al per essere nelle condizioni migliori per parlare del rinnovo del contratto. Con Santander credo che valga lo stesso discorso. La cosa importante è che ad entrambi gli sponsor possiamo continuare a dare accesso ad una piattaforma unica al mondo. E' ancora presto per parlare del rapporto con Santander, soprattutto dopo la morte di Botin, ma non vedo problemi a continuare il rapporto".

E' vero che si è opposto alla presidenza di Montezemolo in Formula One Group?

"Chiariamo una cosa: in quel Consiglio d'Amministrazione non ci sono ruoli operativi. C'è un Amministratore Delegato, che è Bernie Ecclestone ed è stato confermato come consigliere. In quell'ambito la Ferrari ha la possibilità di opporsi alla nomina appunto del CEO, ma non è questo il caso di Montezemolo, perché era stato proposto come presidente. Se lo avessero candidato come CEO, però, non nego che ci saremmo opposti, perché per prima cosa i nostri concorrenti non avrebbero gradito una figura tanto legata alla Ferrari alla guida della Formula 1. Diciamo che lo avremmo fatto per fair play, ma che l'occasione non è neppure nata".

In un'intervista Jean Todt ha detto che si aspetta idee innovative da lei per la Formula 1?

"Todt è un grandissimo gestore e in passato ha fatto un ottimo lavoro qui in Ferrari. Quello di cui abbiamo già discusso insieme, e su cui siamo concordi, è che dobbiamo fare in modo di semplificare la Formula 1 e di renderla più accessibile al mondo dei giovani. Il rischio è di ritrovarsi a farsi i selfie in autodromi vuoti. Serve qualcosa di rivoluzionario, ma sono sicuro che riusciremo a fare qualcosa di positivo, anche se siamo un po' vincolati dalle regole attuali. La cosa più importante è prendersi l'impegno cercare dei miglioramenti e non nascondo che anche Montezemolo avesse delle idee simili alle mie da questo punto di vista".

Fernando Alonso ha detto che la Ferrari è la favorita per il 2015 perché dispone di un grande budget...

"Vi posso garantire che non abbiamo il più grande budget della Formula 1, da quello che so io ci sono dei nostri concorrenti che hanno più risorse. Però posso anche dire che ci sono squadre che nel 2014 hanno speso meno di noi, ma hanno ottenuto dei risultati eccezionali".

Quanto è stato difficile spiegare a Vettel che genere di stagione lo aspetta nel 2015?

"Sebastian non è un ingenuo. Vedeva la Ferrari in pista e sapeva a cosa andava incontro. La grande forza del Cavallino rampante è che riesce ad attrarre per il suo potenziale, che ovviamente non è stato espresso nel 2014. La grande scommessa di Vettel, come quella di tutta la Ferrari, è cominciare a far vedere i frutti della ricostruzione della squadra. L'impegno che ci siamo presi io e Maurizio è di garantire al team di avere le spalle coperte per il 2015".

Quale sarà la prossima richiesta che farete in tema di regolamenti?

"Il regolamento attuale di Formula 1 è veramente un labirinto costruito male, quindi una delle prime cose da fare sarebbe quella di semplificare le norme per rendere la vita un po' più semplice a tutti. A leggerle queste regole sembrano scritte da quattro amici al bar".

Perché teme che il 2014 possa riflettersi anche sul prossimo anno?

"Nel 2014 sono state fatte delle scelte che riguardavano la vettura in essere, con lo scopo di provare a recuperare il gap sui primi ed evitare di riproporre gli stessi problemi sulla monoposto del prossimo anno. Con il senno di poi è facile dire che queste scelte non siano state azzeccate vista la posizione in cui abbiamo conlcuso la stagione, ma hanno creato un ritardo sulla progettazione della vettura 2015. Ci attende una stagione in salita, ma vi posso garantire che la squadra ci sta mettendo un impegno fenomenale e i ragazzi hanno tutto il mio massimo appoggio. Non è facile far parte della Scuderia Ferrari in una stagione come quella che è appena finita, quindi hanno tutta la mia comprensione".

Nel progetto manca un pilota italiano. E' un tema che in futuro può essere al centro delle vostre strategie?

"L'italianità in un'azienda come la Ferrari ha dei limiti piuttosto precisi, perché c'è una lunga tradizione internazionale a livello di manager, tecnici e piloti. Io credo che avere un pilota italiano sarebbe una cosa "carina", ma non essenziale per la Ferrari".

Di F.1 si parla solo in occasione dei Gp, mentre in passato i test erano una grande opportunità di aggregazione. Ma dei collaudi in pista non si parla più...

"Quello dei test è un tema che è stato riaperto in vista della stagione 2016. La conclusione di tutti i team è che sicuramente sarebbe un buon mezzo per attrarre nuovi fan, ma è anche vero che generano dei costi troppo pesanti, specialmente in questo momento di difficoltà".

Qual è la posizione della Ferrari sui regolamenti 2016?

"Se vogliamo attirare il pubblico sono due le cose da fare: rendere le vetture più accattivanti dal punto di vista estetico e cercare di raggiungere dei valori importanti per quanto riguarda la potenza dei motori, ma senza andare a cambiare quelli che sono i concetti base di queste power unit".

Pensate di riuscire a stringere il gap dalla Mercedes nel corso dell'anno potendo diluire i gettoni di sviluppo nel corso dell'anno?

"La possibilità di stringere il gap credo che esistesse anche prima, ma ora è aumentata con i gettoni diluiti, anche se non di molto. Il problema fondamentale è che qualsiasi cambiamento nella power unit comporta dei costi esorbitanti".

State pensando ad una presenza più massiccia a Le Mans che non sia nel GT dove avete vinto il mondiale?

"Sì, ma non nel 2015..."

Marchionne: "Siamo in ritardo per gli errori del 2014"

Modificato da AleMcGir
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