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Fino all'ultimo bicchiere (storie di uomini e di vino)


Lisse

Messaggi Raccomandati:

la ribolla gialla per me è un signor vitigno bianco italiano.

Buono, ma sono convinto che il top bianco dell'oriente italiano sia la Malvasia Istriana.

Il gatto Apocalisse... per gli amici 'Lisse.

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beh dai un classico scontro tra bianchisti e rossisti ci sta sempre, al netto dei bollicines lovers che pure diranno che ai vertici c'è il metodo classico champenois

io li metto alla pari, e non è poi così vero che in Italia non ci siano bianchi buoni (meno dei rossi sì ovvio)

quanto alla donna del lago complimenti per la scelta

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Dai. Facciamo la classifica ...ordina i primi 10 vitigni rossi e bianchi autoctoni italiani in ordine di crescente gradimento...vediamo cosa esce ...

sui rossi i primi due posti dovrebbero essere prenotati da mo' ma gli altri 8 ballano

Sui bianchi e già tanto conoscerle le 10 uve

Eh, impresa difficile, c'e' troppa roba da scegliere a cercare bene. Poi dipende da cosa cerchi. a livello personale, sono per i rossi grandi e potenti, ma alcuni produttori di barolo che lavorano di finezza sono spettacolari nel contesto giusto. Difficile farne solo dieci, su due piedi questi

Amarone dal Forno

Quintarelli

bertani

Sori' di Gaja

Sassicaia

Biondi santi

Barolo Sori Ginestra

Amarone Zenato

Lupicaia

I Sodi di San Nicolo'

Solaia

Masseto

Ornellaia

Amarone di Roccolo Grassi

taurasi radici riserva

Mascarello

Villa Gemma

Cepparello

poggio di Sotto

Col d'Orcia

Barolo di Ravera

Barolo di Vietti

ma me ne vegnono in mente molti altri, poi c'e' da discutere delle annate

sui bianchi tiro dentro per forza alcune bolle irrinunciabili

Annamaria Clementi di Ca' del Bosco

la Riserva dei Fondatore Giulo Ferrari

il Cervaro della Sala

Il suddetto Les Cretes

il Cabochon

lo Chardonnnay di Terlan

il Tunina di Jermann che e' si uno chardonnay ma ha dentro sia la Ribolla che la Malvasia Istriana, cosi facciamo contenti tutti ;)

il trebbaino di Valentini

il Breg di gravner

l'Esedra dell'Oasi degli angeli

Altri Franciacorta di produttori "minori" ma interessantissimi

il Gaja & Rey, che non vedo come possa dispiacere a Lisse pur mantenendo con un carattere tipicamente italiano e piemontese nello specifico

Poi ci sono i passiti che spaziano del Fiui a Pantelleria.

C'e' troppa roba e questi sono solo i presenti ora, ma nel futuro non vedo limiti con la ricchezza di vitigni autoctoni, il saper fare vino con gusto tipicamente italiano, e il sempre migliore perfezionamento della tecnica (gia ad alti livelli in media). Anche il vituperato prosecco dira la sua in futuro, vedrete, ha troppo dalla su aparte (le ultime parole famose, hahaha).

Poi c'e semrpe il discorse del rapporto qualita'/prezzo...

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Io non ho mai scritto del Foss Marai, il mio riferimento sul Valdobbiadene è GIOVANNI FROZZA (che puoi trovare anche negli U.S.A., di certo almeno sulla piazza di New York).

Sul Lugana, forse potrà avere successo sul mercato di massa, ma per gli appassionati, almeno per quello che si trova ora in commercio, è de profundis..

Per me, i tre vitigni bianchi autoctoni italiani che possono dare i vini migliori sono Fiano, Verdicchio e Soave.

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Magari...:D

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What else?:mrgreen:

Comunque, di default, le bollicine sono bianchi...:happy:

esistono bollicine rosa e nere

ad ogni modo sono in avanzata trattativa con rotari per l'alperegis zero d. (zero c. nomen omen) e ho appena concluso deal per vintage 2008 mastroberardino FDA nonchè domaine leflaive macon village '12 (più di quello in borgogna non posso :( e son già stracare)

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Eh, impresa difficile, c'e' troppa roba da scegliere a cercare bene. Poi dipende da cosa cerchi. a livello personale, sono per i rossi grandi e potenti, ma alcuni produttori di barolo che lavorano di finezza sono spettacolari nel contesto giusto. Difficile farne solo dieci, su due piedi questi

Amarone dal Forno

Quintarelli

bertani

Sori' di Gaja

Sassicaia

Biondi santi

Barolo Sori Ginestra

Amarone Zenato

Lupicaia

I Sodi di San Nicolo'

Solaia

Masseto

Ornellaia

Amarone di Roccolo Grassi

taurasi radici riserva

Mascarello

Villa Gemma

Cepparello

poggio di Sotto

Col d'Orcia

Barolo di Ravera

Barolo di Vietti

ma me ne vegnono in mente molti altri, poi c'e' da discutere delle annate

sui bianchi tiro dentro per forza alcune bolle irrinunciabili

Annamaria Clementi di Ca' del Bosco

la Riserva dei Fondatore Giulo Ferrari

il Cervaro della Sala

Il suddetto Les Cretes

il Cabochon

lo Chardonnnay di Terlan

il Tunina di Jermann che e' si uno chardonnay ma ha dentro sia la Ribolla che la Malvasia Istriana, cosi facciamo contenti tutti ;)

il trebbaino di Valentini

il Breg di gravner

l'Esedra dell'Oasi degli angeli

Altri Franciacorta di produttori "minori" ma interessantissimi

il Gaja & Rey, che non vedo come possa dispiacere a Lisse pur mantenendo con un carattere tipicamente italiano e piemontese nello specifico

Poi ci sono i passiti che spaziano del Fiui a Pantelleria.

C'e' troppa roba e questi sono solo i presenti ora, ma nel futuro non vedo limiti con la ricchezza di vitigni autoctoni, il saper fare vino con gusto tipicamente italiano, e il sempre migliore perfezionamento della tecnica (gia ad alti livelli in media). Anche il vituperato prosecco dira la sua in futuro, vedrete, ha troppo dalla su aparte (le ultime parole famose, hahaha).

Poi c'e semrpe il discorse del rapporto qualita'/prezzo...

mmm vediamo i rossi

indichi

nebbioli n. 5

taglio veronese (corvina rondinella e aut.) n. 5

sangiovese grosso e assimilati n. 6

tagli bordolesi supertuscan e sim. n. 4

mpa n. 1

aglianico n. 1

una discreta sottovalutazione del piemonte meridionale e una addirittura totale estromissione di quello del nord...

mi sa è che l'aria... della florida :)

iperesposizione di amarone

tutto il resto d'italia concentrato in abruzzo e campania. okay. ci rifletto

ci penso su...

Modificato da Zero c.
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esistono bollicine rosa e nere

ad ogni modo sono in avanzata trattativa con rotari per l'alperegis zero d. (zero c. nomen omen) e ho appena concluso deal per vintage 2008 mastroberardino FDA nonchè domaine leflaive macon village '12 (più di quello in borgogna non posso :( e son già stracare)

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mmm vediamo i rossi

indichi

nebbioli n. 5

taglio veronese (corvina rondinella e aut.) n. 5

sangiovese grosso e assimilati n. 6

tagli bordolesi supertuscan e sim. n. 4

mpa n. 1

aglianico n. 1

una discreta sottovalutazione del piemonte meridionale e una addirittura totale estromissione di quello del nord...

mi sa è che l'aria... della florida :)

iperesposizione di amarone

tutto il resto d'italia concentrato in abruzzo e campania. okay. ci rifletto

ci penso su...

come ho detto, privilegio i rossi grandi e corposi. Barolo, Valpo, Toscana a macchia+costa. Del Piemonte trovo speciale l'uso del legno, molto tipico e riconoscibile, della valpolicella la forza e l'identità chiara della terra d'origine insieme al lavoro eccezionale fatto dai vari Bertani a partire da quasi 100 anni fa, quando ancora l'amaro ne era quasi sconosciuto. Ho fatto una degustazione di vari sessantenni fra cui un Bertani e un angelus, e l'amarone ha spento totalmente il francese: occhio imbottigliato anni 60, ma per invecchiare, pensa all'idea dell'enogo e dei proprietari già allora, una scommessa nel buio, stravinta con grande merito. Idem per la Franciacorta, un lavoro paziente pianificato su decenni e non anni.

Altre persone che conosco valutano favorevolmente il Trentino-AA o altre zone del Veneto, altri mettono dentro addirittura il Ghemme o il gattinara (bleh), altri si spingono verso Puglia e isole. Amen, i gusti sono gusti ;)

ho dimenticato alcuni Rossi stranoti tipo il Tignanello di cui ho fatto un'ottima verticale tempo fa, e sicuramente altre etichette, o anche l'isole e olena base, o lo Speri, o svariati altri nel Barolo ...ma comuqnue per i miei gusti i vini che mi piacciono di più sono quelli. Il Pinot noir non mi fa impazzire, e a parita di prezzi lascio un Haas Et similia li e mi butto su altri lidi. Merlot o Cabernet che non siano per taglio bordolese, li trovi migliori e a prezzi ottimi fuori IMO...

All'estero oltre ai soliti noti del Bordeaux e Borgogna butto dentro Vega Sicilia e svariati grandi americani (anche se per questi ultimi è una filosofia diversa, non da pasto e spesso con malolattica molto/troppo pesante). Ho provato recentemente in un viaggio enologico ottimi vini in Grecia: impeccabili tecnicamente, figli di anni maturati facendo apprendistato in bordeaux, Trentino, Piemonte, Toscana...ma mancano di indentità IMO (potrebbero facilmente passare per francesi appunto).

la Patagonia sta producendo vini eccezionali, anni luce dalle schifezze del resto dell'argentina. L'Australia l'ho visitata in tutte le zone di produzione e fanno vini grossi e corposi, ma IMO sono dei succhi d'uva alcolici quasi indistinguibili l'uno dall'altro (a parte il solito penfolds a prezzi leggermente altini). Sud Africa invece lavora bene IMO, più vicino all'idea italiana e francese del vino.

Ma comunque cerco sempre quel profilo li.

Modificato da RVC
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come ho detto, privilegio i rossi grandi e corposi. Barolo, Valpo, Toscana a macchia+costa. Del Piemonte trovo speciale l'uso del legno, molto tipico e riconoscibile, della valpolicella la forza e l'identità chiara della terra d'origine insieme al lavoro eccezionale fatto dai vari Bertani a partire da quasi 100 anni fa, quando ancora l'amaro ne era quasi sconosciuto. Ho fatto una seguirai zone di vari sessantenni fra cui un Bertani è un angelus, e l'amarone ha spento totalmente il francese: occhio imbottigliato anni 60, ma per invecchiare, pensa all'idea dellenogo e dei proprietari già allora, una scommessa vinta con merito. Idem per la Franciacorta, un lavoro paziente pianificato su decenni e non anni.

Altre persone che conosco valutano favorevolmente il Trentino-AA o altre zone del Veneto, altri mettono dentro addirittura il Ghemme o il gattinara (bleh), altri si spingono verso Puglia e isole. Amen, i gusti sono gusti ;)

ho lasciato fuori alcuni Rossi stranoti tipo il Tignanello di cui ho fatto un verticale tempo fa, e sicuramente altre etichette, ma per i miei gusti i vini che mi piacciono di più sono quelli.

All'estero oltre ai soliti noti del Bordeaux e Borgogna butto dentro Vega Sicilia e svariati grandi americani (anche se per questi ultimi è una filosofia diversa, non da pasto e spesso con malolattica molto

/troppo pesante). Ho provato recentemente in un viaggio enologico ottimi vini in Grecia: impeccabili tecnicamente, figli di anni maturati facendo apprendistato in bordeaux, Trentino, Piemonte, Toscana...ma mancano di indentità IMO (poteebbero facilmente passare per francesi appunto).

la Patagonia sta producendo vini eccezionali, anni luce dalle schifezze del resto dell'argentina.

Ma ma cerco sempre quel profilo li.

gattinara e ghemme bleah?

:attorno:

mmm

in realtà anche lessona, carema, boca, bramaterra etc etc

si tratta di nebbioli - prevalentemente o esclusivamente - minerali, eleganti e verticali che non pare sia possibile ignorare parlando dei migliori rossi autoctoni da lungo invecchiamento quindi non so: o hai bevuto quelli sbagliati e ti stai perdendo un mondo o è la brezza oceanica :si:

se riprovi facci sapere

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Amarone dal Forno

Quintarelli

bertani

Sori' di Gaja

Sassicaia

Biondi santi

Barolo Sori Ginestra

Amarone Zenato

Lupicaia

I Sodi di San Nicolo'

Solaia

Masseto

Ornellaia

Amarone di Roccolo Grassi

taurasi radici riserva

Mascarello

Villa Gemma

Cepparello

poggio di Sotto

Col d'Orcia

Barolo di Ravera

Barolo di Vietti

ma me ne vegnono in mente molti altri, poi c'e' da discutere delle annate

sui bianchi tiro dentro per forza alcune bolle irrinunciabili

Annamaria Clementi di Ca' del Bosco

la Riserva dei Fondatore Giulo Ferrari

il Cervaro della Sala

Il suddetto Les Cretes

il Cabochon

lo Chardonnnay di Terlan

il Tunina di Jermann che e' si uno chardonnay ma ha dentro sia la Ribolla che la Malvasia Istriana, cosi facciamo contenti tutti ;)

il trebbaino di Valentini

il Breg di gravner

l'Esedra dell'Oasi degli angeli

Altri Franciacorta di produttori "minori" ma interessantissimi

il Gaja & Rey, che non vedo come possa dispiacere a Lisse pur mantenendo con un carattere tipicamente italiano e piemontese nello specifico

Poi ci sono i passiti che spaziano del Fiui a Pantelleria.

I gusti non si possono discutere.. alcuni etichette citate piacciono pure a me, altre invece le evito.

Non lo sapessi, ti segnalo che il Trebbiano "Esedra" di OASI DEGLI ANGELI non viene più prodotto da qualche anno.

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gattinara e ghemme bleah?

:attorno:

mmm

in realtà anche lessona, carema, boca, bramaterra etc etc

si tratta di nebbioli - prevalentemente o esclusivamente - minerali, eleganti e verticali che non pare sia possibile ignorare parlando dei migliori rossi autoctoni da lungo invecchiamento quindi non so: o hai bevuto quelli sbagliati e ti stai perdendo un mondo o è la brezza oceanica :si:

se riprovi facci sapere

Il Nord Piemonte produce grandissimi Nebbioli ed è un peccato non considerarli fra i migliori italiani.

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il Gaja & Rey, che non vedo come possa dispiacere a Lisse pur mantenendo con un carattere tipicamente italiano e piemontese nello specifico

Per quello che costa, vado direttamente in Borgogna... se qualcuno me ne offre un calice, non ho problemi a degustarlo:mrgreen:

Il gatto Apocalisse... per gli amici 'Lisse.

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Il Nord Piemonte produce grandissimi Nebbioli ed è un peccato non considerarli fra i migliori italiani.

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Abbiamo gusti diversi, per me sono validi ma deficitari rispetto ai loro cugini, come lo sono quelli della Valtellina. Sull' Esedra non sapevo, l'ho provato in alcune occasione e mi e' sempre piaciuto molto. L'ultimo era del '98, degustato ormai un paio di anni fa. Uno dei migliori della serata ed erano una dozzina di vini.

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gattinara e ghemme bleah?

:attorno:

mmm

in realtà anche lessona, carema, boca, bramaterra etc etc

si tratta di nebbioli - prevalentemente o esclusivamente - minerali, eleganti e verticali che non pare sia possibile ignorare parlando dei migliori rossi autoctoni da lungo invecchiamento quindi non so: o hai bevuto quelli sbagliati e ti stai perdendo un mondo o è la brezza oceanica :si:

se riprovi facci sapere

Uno degli amici sommelier delle degustazioni alla cieca lavora in zona e ne proponeva un paio tutte le volte che era il suo turno. Ne ho provati fin troppi ma non li trovo particolarmente eccitanti, e alcuni anni fa mi sono fatto anche la loro festa del vino al castelletto di Ghemme per sicurezza ;)

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Zero ti aveva chiesto i vitigni, sicuramente è molto più semplice..;)

Ach, ho letto troppo in fretta, LOL

Modificato da RVC
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Abbiamo gusti diversi, per me sono validi ma deficitari rispetto ai loro cugini, come lo sono quelli della Valtellina. Sull' Esedra non sapevo, l'ho provato in alcune occasione e mi e' sempre piaciuto molto. L'ultimo era del '98, degustato ormai un paio di anni fa. Uno dei migliori della serata ed erano una dozzina di vini.

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Uno degli amici sommelier delle degustazioni alla cieca lavora in zona e ne proponeva un paio tutte le volte che era il suo turno. Ne ho provati fin troppi ma non li trovo particolarmente eccitanti, e alcuni anni fa mi sono fatto anche la loro festa del vino al castelletto di Ghemme per sicurezza ;)

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Ach, ho letto troppo in fretta, LOL

sì dess damm a traa a mi, vist che la to murusa l'è dal lach quand ti gh'è temp passa dent a ghemm e gatinèra che l'è lì visin e ti see comod, tira al coll a un par da buteli da chel bun (2004/06/07/08/10) e peu ti me se dii

NDT per gli alloglotti:

prendo atto, tuttavia accetta un consiglio, visto che la tua amata compagna è del verbano, quando hai tempo e voglia puoi verificare sul posto, che non è distante, la bontà di quanto si afferma magari stappando un paio di bocce di ghemme o gattinara giusti :)

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apparte gli scherzi

il gattinara riserva '06 di giancarlo travaglini è al 73esimo posto dela classifica di gardini (non dei rossi italiani ma dei vini del pianeta) solo per fare un esempio

allora farei dei nomi S.E.O. per chi fosse interessato ai nap

le piane e barbaglia - boca doc

antoniolo, torraccia del piantavigna, vigne cantalupo di arlunno, rovellotti - ghemme docg

g. travaglini e paride iaretti - gattinara docg

ferrando - carema doc

tenute sella - lessona doc

tutti piccolini o quasi ma orgogliosi produttori

per le annate giovanissime e di reperibilità easy direi eccelse le 2004/07/08/09/ mitica la 10

lascerei perdere 02 e 03

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