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Fino all'ultimo bicchiere (storie di uomini e di vino)


Lisse

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2011 è buona annata a Barbaresco, meglio di 2012... il "Nervo" è un cru di buona reputazione e, anche se si tratta "solo" di una cantina sociale, dovresti bere bene..:agree:

:drink

in più è in offerta in questi giorni

Questi pareva a me maestro e donno,cacciando il lupo e ' lupicini al monte per che i Pisan veder Lucca non ponno.

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E' un amico, preferisco tacere..:muto:.. però i piatti abbinati erano ottimi:D

Di strada da percorrere ne ha ancora molta, prima di arrivare ad un vino decente, pure se di San Colombano.

Beh...le foto alle bottiglie non le hai caricate, o non le hai proprio fatte?

Immagino la prima delle due, altrimenti l'amico si sarebbe insospettito :mrgreen:

- '13 Toyota Auris Hybrid TS Lounge (dal 2024)

-'03 Ford StreetKa 1.6 Leather  (dal 2022)

 

My wife said to get things done. You'd better don't mess with Autopareri.com

 

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Beh...le foto alle bottiglie non le hai caricate, o non le hai proprio fatte?

Immagino la prima delle due, altrimenti l'amico si sarebbe insospettito :mrgreen:

Modificato da Lisse

Il gatto Apocalisse... per gli amici 'Lisse.

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Riprendiamo con un vino accessibile... il Verduno Pelaverga di BURLOTTO, annata 2013.

Il Pelaverga è vitigno poco conosciuto, caratteristico del comune di Verduno, uno dei comuni della DOCG Barolo... chi lo conosce, comumque, lo apprezza e la produzione è in crescita; molto profumato, fiori e fragole, ma soprattutto tanta speziatura, pepe in primis, una grande bevibilità, acidità accompagnata da un medio corpo; da servire fresco di cantina e capace di abbinarsi a molti piatti.

Oltre a quello di BURLOTTO, consiglio quello dei FRATELLI ALESSANDRIA, entrambi nella fascia di prezzo 12-14 euro; produttori minori possono costare 2-3 euro in meno.

Attenzione: la produzione limitata e la richiesta in crescita ne fanno un vino non facile da reperire a distanza di qualche mese dalla comercializzazione (di solito fra marzo e maggio).

In particolare, ora si dovrebbe trovare solo l'annata 2014, che è decisamente minore... la 2013 da me stappata, invece, è senz'altro ottima.

Grazie a Tinypic, che mi carica la foto in orizzontale:disag:

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Il gatto Apocalisse... per gli amici 'Lisse.

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Lisse, domanda, credo stupida, ma tant'è.

Io ogni tanto bevo il vino che compra mio padre. Bottiglie da supermercato, poco costose. Roba tipo Montepulciano d'Abruzzo, o Falanghina. Spesso non gradisco.

Negli anni abbiamo sempre bevuto un vino amabile fatto da un'enoteca locale, non molto forte, godibile, vino tipico quasi da osteria, ma poi la qualità è andata calando sempre più (anche se....dire che è andata "calando", dirlo a te, mi fa paura) e cambiò.

Visto che parli con competenza percepita come molto "tecnica", anche riguardo ai vocaboli finemente usati nella descrizione di aromi, retrogusti, ecc, ma non sembri un addetto ai lavori, bensì un "comune" appassionato, ti chiedo, se volessi imparare a "gustare" un po' di vini, da dove iniziare?

Come muovermi in questi infiniti meandri? Considera che conosco pochissimi vini, quindi figurati se volessi distinguere pure da produttore a produttore...

Il capo della faccenda, dov'è?

Altra curiosità: con un buon sushi, cosa che spesso amo mangiare, cosa ci sta bene? Di solito vado di Muller Thurgau, ma detto così capisco che per te voglia dire tutto e niente :mrgreen:

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Altra curiosità: con un buon sushi, cosa che spesso amo mangiare, cosa ci sta bene? Di solito vado di Muller Thurgau, ma detto così capisco che per te voglia dire tutto e niente :mrgreen:

Inizio dalla fine... io il sushi non lo mangio, quindi il mio consiglio riguarda il pesce crudo in genere: direi Chablis, Sancerre e/o Muscadet Sèvre-et-Maine... ma anche Riesling.

Restando in Italia e su vini più immediatamente reperibili (ma un poco meglio del M.T. citato)... starei su bianchi tipo Soave o Verdicchio (ma quelli light), in Alto Adige dei Pinot Bianco o Terlaner... anche della Malvasia Istriana.

Ed eviterei le versioni in legno.

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

ma non sembri un addetto ai lavori, bensì un "comune" appassionato,

Come ho scritto nel primo post, pagina 1, sono un semplice appassionato, non ho mai fatto corsi da sommelier e non lavoro nel mondo del vino.

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

ti chiedo, se volessi imparare a "gustare" un po' di vini, da dove iniziare?

Come muovermi in questi infiniti meandri? Considera che conosco pochissimi vini, quindi figurati se volessi distinguere pure da produttore a produttore...

Il capo della faccenda, dov'è?

Una soluzione potrebbe essere frequentare un corso da sommelier, di quelli tenuti da AIS, ONAV, FISAR ecc.

Molti miei amici l'hanno fatto... ma tutti mi dicono che la validità del corso è data soprattutto dal docente che lo terrà; qualcuno è veramente bravo, qualcuno molto meno... ed i vini messi in degustazione mediamente molto scarsi.

Diciamo che quella del corso, magari solo il primo livello (quelli AIS sono tre livelli, per esempio), potrebbe essere una seconda fase.

La prima fase, allora? Assaggiare il più possibile, partecipando ad eventi, fiere, festival, degustazioni.

Per crearsi una base teorica servirebbe leggere... purtroppo, di periodici validi nel settore vino non ne vedo; riterrei utile acquistare una guida-vini (le meno peggio credo siano quella de L'Espresso e quella del Gambero Rosso), da leggere con calma ed attenzione, tanto per avere un quadro generale delle zone vinicole, di una parte dei buoni produttori (quelli che non inviano i campioni in degustazione non sono recensiti), delle denominazioni e dei nomi dei vini... tanto per imparare che, ad esempio, esiste il Verdicchio dei Castelli di Jesi ed il Verdicchio di Matelica, che il Timorasso non è un'imprecazione genovese ma un vitigno dell'alessandrino e che il Vin Santo lo fanno in Toscana, mentre il Vino Santo in Trentino..

Trovassi poi qualche amico con la stessa passione, magari in fase più avanzata di conoscenza...

Leggo ora che sei di Nocera: ti suggerisco di seguire il sito www.tipicamente.it, a volte organizzano degustazioni in Campania... e poi sono molto bravi, Paolo de Cristofaro è un amico, qualche anno fa venne a trovarci ed a degustare con noi, ogni tanto ci si sente...

Modificato da Lisse

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Grazie per le indicazioni! Ho anche l'amico giusto, alla prima occasione cercherò di coinvolgerlo.

In effetti già da parecchio avevamo pensato di andarcene un po' in giro per cantine, nell'avellinese...prima tappa è il 16 nov., ti terrò aggiornato!

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Questo 2015 sarà un buon anno, col caldo che ha fatto.

Nella mia zona è pieno di cantine, ogni frazione ha la sua. Quindi ormai sono ben informato. :D Lunga vita al montepulciano d'Abruzzo. :D

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Grazie per le indicazioni! Ho anche l'amico giusto, alla prima occasione cercherò di coinvolgerlo.

In effetti già da parecchio avevamo pensato di andarcene un po' in giro per cantine, nell'avellinese...prima tappa è il 16 nov., ti terrò aggiornato!

Il gatto Apocalisse... per gli amici 'Lisse.

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Che sappia io, il primo a coltivare ed imbottigliare Riesling Renano in Langa è stato VAJRA, di Barolo, negli anni '80... pare avesse una porzione di vigneto abbastanza in quota ed orientata poco felicemente, così decise di piantare questo vitigno nordico.. il suo Langhe Riesling è sempre stato fra i migliori d'Italia (meglio dopo qualche anno di vetro), anche se negli ultimi anni (quando ha preso il nome di Langhe Riesling "Petracine") l'ho un po' perso di vista..

Dopo il suo successo, si sono cimentati in diversi a piantare Riesling in Langa... per me, il migliore oggi è quello di ETTORE GERMANO di Serralunga d'Alba, il Langhe Riesling "Hérzu".

Coltivato nel comune di Cigliè, ai confini della Langa, a quote elevate (500-550 mt), è uscito per la prima volta con l'annata 2005 (mi ricordo bene: 1.500 bottiglie e due le comprai io:D) e da allora ha compiuto decisi progressi.

Stasera ho stappato la mia prima bottiglia dell'annata 2013, recentemente premiata dalle guide del settore... decisamente piaciuta, sviluppando già le tipiche note idrocarburiche del Riesling, con tanto agrume ed una bellissima bevibilità; produzione attuale sulle 13-15mila bottiglie, prezzo a scaffale enoteca 18-20 euro.

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