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Fino all'ultimo bicchiere (storie di uomini e di vino)


Lisse

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Quanto al Chianti quasi tutti i prodotti migliori sono della tipologia Chianti Classico, unica eccezione che mi viene in mente al volo è il Chianti Rufina Castello di Nipozzano, di Frescobaldi, poi per sapere quali sono i migliori l'unica è leggere e assaggiare; a un prezzo relativamente contenuto (sui 15 euri) sempre ottimo è Il Grigio di San Felice (tutti i Chianti di questo produttore sono mediamente molto buoni), ottimi anche (ma non li assaggio da qualche anno) Brolio e castello di Brolio di Ricasoli, ecc... ecc... ecc...

Un piccolo consiglio, evita il Chianti dei Colli Senesi, specie se di Montalcino o Montepulciano; questo perchè in quei territori le uve migliori vanno a fare il Brunello (o il Nobile a seconda del territorio), le uve buone ma non ottime vanno a fare il rosso di Montalcino/Montepulciano, le rimanenti uve Sangiovese finiscono nel Chianti dei Colli Senesi, che rimane quindi il vino più scarso, spesso troppo acido e poco profondo.

:si:

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Quindi sempre rimanendo su uve Sangiovese posso buttarmi senza troppe remore anche su Brunello e Nobile e su Rosso di Montalcino/Montepulciano?

Per il discorso della quantità. col fatto che sono amante delle birre, se non sono in una compagnia che beve, spesso mi trovo a preferire un'ottima birra che saprò godermi fino all'ultima goccia piuttosto che lasciare una bottiglia di vino aperta (e nella maggior parte dei casi poi sprecata).

1986 Renault 4 950 TL

1994 Volvo 940 2.0i Polar

La mia pagina su bikepics: http://www.bikepics.com/members/caronte/

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Quindi sempre rimanendo su uve Sangiovese posso buttarmi senza troppe remore anche su Brunello e Nobile e su Rosso di Montalcino/Montepulciano?

Per il discorso della quantità. col fatto che sono amante delle birre, se non sono in una compagnia che beve, spesso mi trovo a preferire un'ottima birra che saprò godermi fino all'ultima goccia piuttosto che lasciare una bottiglia di vino aperta (e nella maggior parte dei casi poi sprecata).

Per uve Sangiovese la scelta è tantissima, è l'uva toscana per eccellenza, a base Sangiovese sono Chianti, Nobile, Brunello (questi due con i rispettivi rossi), Morellino e tanti altri magari non Doc o Docg e meno noti (doc Montecucco, doc Montescudaio per esempio).

Dipende quanto vuoi spendere e se cerchi una bottiglia per un pranzo speciale o per una situazione più ordinaria.

Con 10-15 euro, massimo 20 trovi buoni Morellini e Rossi di Montepulciano/Montalcino, con 6-10 euro puoi trovare dei buoni prodotti quasi da tutti i giorni (specie evitando le doc più rinomate), ma devi saper cercare, perchè in quella fascia di prezzo c'è tanta roba scadente.

Per una signora bottiglia (i migliori Classico riserva, Brunello, Nobile) calcola almeno alcune decine di euri.

R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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Posso reputarmi nipote indegno di nonno e bisnonno.

Il primo era stato per oltre vent'anni presidente del locale Circolo Cooperativo.

Il secondo (padre del primo) si vantava d'aver bevuto tanto vino quanto potrebbe contenerne il lago di Varese.

Il vino prodotto localmente era un vitigno di bassissima qualità: dava un vino legnoso, amaro, fermo ma soprattutto fortemente alcolico (cosa molto gradita alle generazioni fino al mio bisnonno) finché la filossera non cancellò il tutto.

Nel secondo dopoguerra, con le nuove generazioni "al potere del circolo", si cominciò ad importare (:lol:) uva Malvasia dalla Puglia, che veniva lavorata localmente nella cantina del Circolo. Il vino così prodotto era più amabile e meno alcolico dell'antico, oltre che leggermente frizzante. Mi han riportato di storiche litigate tra padre e figlio, col primo che lamentava di bere "acqua e zucchero" al figlio che lo produceva. Il vino, dopo breve invecchiamento nelle botti del Circolo, veniva venduto ai soci in damigiane e quindi imbottigliato dagli stessi nelle cantine di casa propria, a tempo (e fase lunare) debite.

A memoria, somigliava un poco al Labrusco frizzante.

Erano gli anni in cui, quando qualcuno telefonava alla ricerca di mio nonno, mia nonna rispondeva (gridando, così era sicura che al telefono si capisse) che il nonno era "a casa sua: al circolo!"

Tutto ebbe termine col trapasso di mio nonno, nel 2001 (4 mesi dopo la moglie).

Oggi, praticamente, non bevo vino: memore di come mio nonno lo "creava", non sono mai andato alla ricerca di un sostituto.

Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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Altra cosa, meglio un buon Morellino di un Chianti Classico mediocre, meglio un buon Rosso di Montalcino di un Brunello mediocre, inutile sperare di trovare un buon Brunello a meno di 30 euro, meglio spenderne 15-20 per un Rosso di Montalcino di qualità.

Prima o poi racconto due cose sulla sconosciuta doc Montecucco.

R: "Papà cosa è successo alla macchina?"

J: "Ho investito un uomo che attraversava la strada senza guardare"

R: "Ma è molto molto rovinata papà"

J: "Continuava a rialzarsi"

Rat-boy e Janus Valker, da Rat-Man

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Sai che i solfiti sono normalmente maggiormente utilizzati nei bianchi? Dovrebbero essere quelli a darti più problemi..

Si, e difatti i bianchi mi danno molti più problemi. Motivo per cui mi rimangono più impressi quelli che NON mi danno problemi (come i tre citati).

Sui Rossi dipende dalla provenienza. Delle Langhe tollero bene solo il Dolcetto.

ma dovrei parlare al passato, ultimamente non tollero più l'alcool....sto andando sulla strada dell'astemio assoluto.

[sIGPIC][/sIGPIC]

Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Posso reputarmi nipote indegno di nonno e bisnonno.

Il primo era stato per oltre vent'anni presidente del locale Circolo Cooperativo.

Il secondo (padre del primo) si vantava d'aver bevuto tanto vino quanto potrebbe contenerne il lago di Varese.

Il vino prodotto localmente era un vitigno di bassissima qualità: dava un vino legnoso, amaro, fermo ma soprattutto fortemente alcolico (cosa molto gradita alle generazioni fino al mio bisnonno) finché la filossera non cancellò il tutto.

Nel secondo dopoguerra, con le nuove generazioni "al potere del circolo", si cominciò ad importare (:lol:) uva Malvasia dalla Puglia, che veniva lavorata localmente nella cantina del Circolo. Il vino così prodotto era più amabile e meno alcolico dell'antico, oltre che leggermente frizzante. Mi han riportato di storiche litigate tra padre e figlio, col primo che lamentava di bere "acqua e zucchero" al figlio che lo produceva. Il vino, dopo breve invecchiamento nelle botti del Circolo, veniva venduto ai soci in damigiane e quindi imbottigliato dagli stessi nelle cantine di casa propria, a tempo (e fase lunare) debite.

A memoria, somigliava un poco al Labrusco frizzante.

Erano gli anni in cui, quando qualcuno telefonava alla ricerca di mio nonno, mia nonna rispondeva (gridando, così era sicura che al telefono si capisse) che il nonno era "a casa sua: al circolo!"

Tutto ebbe termine col trapasso di mio nonno, nel 2001 (4 mesi dopo la moglie).

Oggi, praticamente, non bevo vino: memore di come mio nonno lo "creava", non sono mai andato alla ricerca di un sostituto.

bellissimo racconto...varesotto eh?

chissà cosa usavano...ti ricordi?

ad ogni modo a angera c'è ancora un IGT ronchi varesini che mi pare contempli vitigni internazionali cs o merlot e barbera/bonarda se non ricordo male...l'ho bevuto un paio di volte. niente di che

anche bianco lo fanno

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Non sono un gran intenditore di vini, però amo sorseggiare... pardon bere un buon vino.

Generalmente preferisco di gran lunga i rossi, anzi neri.

Amo il colore rosso intenso, rubino... quindi di conseguenza vini corposi e dal contenuto alcolico dai 13° in su.

PEr rimanere su una fascia di prezzo modesto:

Ultimamente ho scoperto Lacrima di Morro d'Alba, spesa molto esigua e davvero piacevole.

Normalmente bevo Sangiovese e Sangiovese Superiore, anche perchè vivo in una zona di produzione DOC di Sangiovese (Romagna).

Piacevole è il Cabernet molto meno "sgarbato" del Sangiovese (vabbè quello di infima qualità... )

UK Release 11th April 1994 - SUPERSONIC

Il mio Blog:

http://largo79.splinder.com/

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Quanto al Chianti quasi tutti i prodotti migliori sono della tipologia Chianti Classico, unica eccezione che mi viene in mente al volo è il Chianti Rufina Castello di Nipozzano, di Frescobaldi, poi per sapere quali sono i migliori l'unica è leggere e assaggiare; a un prezzo relativamente contenuto (sui 15 euri) sempre ottimo è Il Grigio di San Felice (tutti i Chianti di questo produttore sono mediamente molto buoni), ottimi anche (ma non li assaggio da qualche anno) Brolio e castello di Brolio di Ricasoli, ecc... ecc... ecc...

Un piccolo consiglio, evita il Chianti dei Colli Senesi, specie se di Montalcino o Montepulciano; questo perchè in quei territori le uve migliori vanno a fare il Brunello (o il Nobile a seconda del territorio), le uve buone ma non ottime vanno a fare il rosso di Montalcino/Montepulciano, le rimanenti uve Sangiovese finiscono nel Chianti dei Colli Senesi, che rimane quindi il vino più scarso, spesso troppo acido e poco profondo.

Mie opinioni (quindi opinabili):

- Chianti Rùfina nettamente meglio SELVAPIANA, adatto anche a lunghissimo invecchiamento;

- è vero quello che scrivi per il Chianti Colli Senesi, ma almeno un'eccezione c'è... quello prodotto da LE RAGNAIE a Montalcino (circa 10mila bottiglie/annue), proveniente da vigna che sarebbe classificabile "atta a Rosso di Montalcino", ma si trova a quota superiore rispetto al limite massimo (:pz).. quindi è venduto come Chianti Colli Senesi, ma nel bicchiere ti trovi un Rosso di Montalcino (9-10 euro a boccia).

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

spesso mi trovo a preferire un'ottima birra che saprò godermi fino all'ultima goccia piuttosto che lasciare una bottiglia di vino aperta (e nella maggior parte dei casi poi sprecata).

Una bottiglia di vino APERTA di decente qualità si conserva per almeno due-tre giorni.

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

Altra cosa, meglio un buon Morellino di un Chianti Classico mediocre, meglio un buon Rosso di Montalcino di un Brunello mediocre, inutile sperare di trovare un buon Brunello a meno di 30 euro, meglio spenderne 15-20 per un Rosso di Montalcino di qualità.

Quotissimo... i Brunello, poi, con la messa in commercio (in queste settimane) dell'annata 2010, di gran livello, subiranno un deciso rincaro generalizzato..:(((

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

quindi di conseguenza vini corposi e dal contenuto alcolico dai 13° in su.

Purtroppo, negli ultimi vent'anni trovare vini con gradazioni alcoliche accettabili sta diventando impossibile... sui bianchi sono ormai la norma i 13,5° e si trovano diffusamente (pure in zone nordiche come l'Alto Adige ed il Friuli), vini a 14-14,5-15°.

Per i rossi, peggio ancora... il Barolo ormai è standard a 14,5° e bottiglie a 15° non sono infrequenti.

Cause: modifiche del clima, modalità di lavorazione in vigna ed in cantina.

Il gatto Apocalisse... per gli amici 'Lisse.

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