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Fino all'ultimo bicchiere (storie di uomini e di vino)


Lisse

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Conosci qualche cantina/produttore in zona .da consigliare?

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Il mio consiglio è quello di evitare le versioni "ripasso"..

...mmmmhhhh... per tuo gusto personale oppure perchè c'è qualche motivo reale occulto?

Mi butto nella mischia dal bassissimo della mia cultura enologica. Tanto per dirti: il ripasso di Zenato è uno dei miei vini preferiti, così come il Rosso di Montalcino (come tipologia di vino generale). Non amo particolarmente i vini più... come dire... 'strutturati' (è il termine giusto?) come Amarone (per rimanere in Veneto) ed il Brunello, ma molto probabilmente perchè non sono stato ancora in grado di berne qualcuno in modo decente oppure (sempre dal basso della mia ignoranza) perchè non sono in grado di apprezzarli...

Ho sentito parlare abbastanza bene de 'Il bruciato' di Bolgheri, che mi sono ripromesso di assaggiare. E' una bottiglia che al supermercato (perdonate la blasfemia...) ho visto che viaggia intorno ai 15/17neuri.

E siccome quello del saper bere un vino è una cosa che mi ha sempre incuriosito, proprio per questo allora vi chiedo: al di la delle 'norme tecniche' di degustazione postate poco più indietro, vi va di 'iniziare' un novellino come me ad un approccio non dico al livello vostro, ma ad un primo livello amatoriale di sapienza enologica?

Modificato da RossoPazzo
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Inviato (modificato)
...mmmmhhhh... per tuo gusto personale oppure perchè c'è qualche motivo reale occulto?

Mi butto nella mischia dal bassissimo della mia cultura enologica. Tanto per dirti: il ripasso di Zenato è uno dei miei vini preferiti

Benvenuto, RossoPazzo e grazie per la tua curiosità.

Premetto che i vini della Valpolicella hanno poco appeal sul sottoscritto, in passato ne ho assaggiati diversi, ora non li vado più a cercare, tranne qualche rara eccezione... nella mia cerchia di eno-depravati, però, sono presenti super-appassionati della zona e pure residenti in zona, quindi spesso ho occasione di confronto.

La convinzione mia e degli amici è che il "Ripasso" sia un concetto sbagliato di vino, un "vorrei ma non posso", un prodotto fatto per assecondare certi mercati che chiedono prodotti facili, morbidi, dove le sensazioni di appassimento siano percepibili... un prodotto che puoi "sistemare" in cantina senza grossi problemi, pure se hai lavorato uve di bassa qualità..

Spesso è un vino da grandi quantità, un finto Amarone a basso costo, un simulacro di un vino da appassimento, senza avere le uve di qualità superiore che servono per produrre un grande vino da appassimento.

Aggiungo che, tecnicamente, la rifermentazione sulle vinacce è una cosa che aborro: si fa di tutto per ottenere prodotti che preservano l'integrità di frutto e ci andiamo a gettare sopra le rimanenze di un altro vino?

Si usano vinacce esauste, che hanno costo zero e dovrebbero essere gettate, magari su una Valpolicella di scarsa qualità, per dargli un piccolo overboost e lucrando parecchio su questa operazione. Andava forse bene nei tempi dove l'importante era la quantità prodotta, non la qualità..

Comunque, se proprio si vuole sentire un "Ripasso" buono, mi dicono che i nomi siano due:

- MONTE DEI RAGNI

- MONTE DALL'ORA.

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

Ho sentito parlare abbastanza bene de 'Il bruciato' di Bolgheri, che mi sono ripromesso di assaggiare. E' una bottiglia che al supermercato (perdonate la blasfemia...) ho visto che viaggia intorno ai 15/17neuri.

Il "Bruciato" della TENUTA GUADO AL TASSO (galassia ANTINORI) è uno di quei vini fatti ("costruiti") per assecondare il gusto internazionale: Cabernet Sauvignon e Merlot, un tocco di Syrah e tanta barrique... ma fa parte del percorso di crescita di tutti gli appassionati di vino: io, ora, ne berrei un goccetto solo se offerto.. quando iniziai la trafila, invece, certamente l'avrei apprezzato.

Io spenderei quei soldi per un buon Chianti Classico, però, per salire, bisogna iniziare dal basso;)

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

E siccome quello del saper bere un vino è una cosa che mi ha sempre incuriosito, proprio per questo allora vi chiedo: al di la delle 'norme tecniche' di degustazione postate poco più indietro, vi va di 'iniziare' un novellino come me ad un approccio non dico al livello vostro, ma ad un primo livello amatoriale di sapienza enologica?

Certamente: dai livelli "neofita" fino ad arrivare alla "Divina Collina"...:angelo:

Modificato da Lisse

Il gatto Apocalisse... per gli amici 'Lisse.

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In zona Valpolicella o in zona Pommard?

:mrgreen:

In zona valpolicella... magari li trascino tutti a farsi 'un gotto...' :D

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Benvenuto, RossoPazzo e grazie per la tua curiosità.

Premetto che i vini della Valpolicella hanno poco appeal sul sottoscritto, in passato ne ho assaggiati diversi, ora non li vado più a cercare, tranne qualche rara eccezione... nella mia cerchia di eno-depravati, però, sono presenti super-appassionati della zona e pure residenti in zona, quindi spesso ho occasione di confronto.

La convinzione mia e degli amici è che il "Ripasso" sia un concetto sbagliato di vino, un "vorrei ma non posso", un prodotto fatto per assecondare certi mercati che chiedono prodotti facili, morbidi, dove le sensazioni di appassimento siano percepibili... un prodotto che puoi "sistemare" in cantina senza grossi problemi, pure se hai lavorato uve di bassa qualità..

Spesso è un vino da grandi quantità, un finto Amarone a basso costo, un simulacro di un vino da appassimento, senza avere le uve di qualità superiore che servono per produrre un grande vino da appassimento.

Aggiungo che, tecnicamente, la rifermentazione sulle vinacce è una cosa che aborro: si fa di tutto per ottenere prodotti che preservano l'integrità di frutto e ci andiamo a gettare sopra le rimanenze di un altro vino?

Si usano vinacce esauste, che hanno costo zero e dovrebbero essere gettate, magari su una Valpolicella di scarsa qualità, per dargli un piccolo overboost e lucrando parecchio su questa operazione. Andava forse bene nei tempi dove l'importante era la quantità prodotta, non la qualità..

Comunque, se proprio si vuole sentire un "Ripasso" buono, mi dicono che i nomi siano due:

- MONTE DEI RAGNI

- MONTE DELL'ORA.

Ottimo, preso nota, tra l'altro sono di strada che passo di là che vado a Pastrengo... ;):clap:mrgreen::thx:

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Benvenuto, RossoPazzo e grazie per la tua curiosità.

...e di che, figurati! E' sempre un piacere leggere i pareri/commenti di "quelli che ne sanno", piacere che poi incoraggia la curiosità e la conseguente voglia di approfondire (come nel mio caso).

[...cut Valpolicella/Ripasso...]

Ok, quindi diciamo che come 'avvicinamento' da neofita, il ripasso è una tipologia di vino che si può 'apprezzare se piace', ma che approfondendo le conoscenze dovrebbe andare dritto filato nel dimenticatoio... Grazie per la segnalazione dei due produttori. Vedo se riesco a procurarmeli.

Il "Bruciato" della TENUTA GUADO AL TASSO (galassia ANTINORI) è uno di quei vini fatti ("costruiti") per assecondare il gusto internazionale: Cabernet Sauvignon e Merlot, un tocco di Syrah e tanta barrique... ma fa parte del percorso di crescita di tutti gli appassionati di vino: io, ora, ne berrei un goccetto solo se offerto.. quando iniziai la trafila, invece, certamente l'avrei apprezzato.

Io spenderei quei soldi per un buon Chianti Classico, però, per salire, bisogna iniziare dal basso;)

Ok, quindi altro vino 'da neofita' che come il Ripasso via via che si accumula esperienza si tenderà a far sprofondare in fondo (...se non ad escludere addirittura...) alla propria lista di preferiti

Certamente: dai livelli "neofita" fino ad arrivare alla "Divina Collina"...:angelo:

:o E da neofita la domanda successiva è: come si fa ad iniziare ad 'orientarsi' per fare esperienza? Che 'percorso di studio' consigli?

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[cut]

Il "Bruciato" della TENUTA GUADO AL TASSO (galassia ANTINORI) è uno di quei vini fatti ("costruiti") per assecondare il gusto internazionale: Cabernet Sauvignon e Merlot, un tocco di Syrah e tanta barrique... ma fa parte del percorso di crescita di tutti gli appassionati di vino: io, ora, ne berrei un goccetto solo se offerto.. quando iniziai la trafila, invece, certamente l'avrei apprezzato.

Che poi, il vero "Bruciato" fu solo il primo...

già Zarathustra

"la 4C sarà un trabiccolo per incompetenti" (Ipse dixit)

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:mrgreen:

In zona valpolicella... magari li trascino tutti a farsi 'un gotto...' :D

Oltre ai già citati MONTE DEI RAGNI e MONTE DALL'ORA, qualche nome random:

ZYMÉ

CORTE SANT'ALDA

BRIGALDARA

STEFANO ACCORDINI

CA' LA BIONDA

SPERI VITICOLTORI

TRABUCCHI

SAN CASSIANO

CAVALCHINA

MARCO MOSCONI

LE RAGOSE

Davanti a tutti, però, c'è il (fu) BEPI QUINTARELLI.. e poi ROMANO DAL FORNO... ma giocano un campionato a parte.

Il gatto Apocalisse... per gli amici 'Lisse.

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...mmmmhhhh... per tuo gusto personale oppure perchè c'è qualche motivo reale occulto?

Mi butto nella mischia dal bassissimo della mia cultura enologica. Tanto per dirti: il ripasso di Zenato è uno dei miei vini preferiti, così come il Rosso di Montalcino (come tipologia di vino generale). Non amo particolarmente i vini più... come dire... 'strutturati' (è il termine giusto?) come Amarone (per rimanere in Veneto) ed il Brunello, ma molto probabilmente perchè non sono stato ancora in grado di berne qualcuno in modo decente oppure (sempre dal basso della mia ignoranza) perchè non sono in grado di apprezzarli...

Ho sentito parlare abbastanza bene de 'Il bruciato' di Bolgheri, che mi sono ripromesso di assaggiare. E' una bottiglia che al supermercato (perdonate la blasfemia...) ho visto che viaggia intorno ai 15/17neuri.

E siccome quello del saper bere un vino è una cosa che mi ha sempre incuriosito, proprio per questo allora vi chiedo: al di la delle 'norme tecniche' di degustazione postate poco più indietro, vi va di 'iniziare' un novellino come me ad un approccio non dico al livello vostro, ma ad un primo livello amatoriale di sapienza enologica?

Ciao RP e welcome come dice lo zerbino...

Quanto agli acquisti al supermercato non farti intimidire dall'amico mullà Lisse (detto il talebano più felino del mondo:happy:)

È vero che nei supermercati - penso alla essecorta ma credo che gli altri non siano molto meglio - gli assortimenti e gli anni o millesimi sono ridotti, la conservazione quasi sempre mediocre e le tipologie limitate - ma con un po' di occhio e di testa troverai anche produttori buoni, molto buoni e anche eccelsi a prezzi a volte più convenienti che in cantina o dall'agente o in negozio.

Quindi calma e gesso e comincia con metodo cartesiano a verificare sul territorio come si sviluppa l'offerta

Detto questo un bel giro in cantina dai produttori veri e di buona fama con amici o meglio amiche e un enotecaro di fiducia sono soluzioni oltremodo raccomandabili

Ciao.

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Che poi, il vero "Bruciato" fu solo il primo...

Potresti chiarire? Non l'ho capita..

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

E da neofita la domanda successiva è: come si fa ad iniziare ad 'orientarsi' per fare esperienza? Che 'percorso di studio' consigli?

Sarebbe necessaria una base teorica... potresti seguire il primo livello del corso sommelier AIS (ma anche di altre associazioni), costicchia e devi essere fortunato a trovare un insegnante in gamba; tanti amici hanno seguito questi corsi, qualcuno ha fatto anche tutti e tre i livelli, fino al diploma (si studia veramente, non è una passeggiata... e si parla di 1.800-2.000 euros), ma tutti mi hanno detto che ne vale la pena solo se serve per sbocco professionale... altrimenti è solo togliersi uno sfizio; poi, tutti mi hanno parlato di vini portati a degustare di livello infimo.. rarissime le bocce degne.

Se il corso non ti interessa, devi leggere... purtroppo riviste degne non ne vedo, c'è qualcosa sul Gambero Rosso, ma rispetto a dieci anni fa il livello è sceso.. troppo tecnica, per un neofita, è ENOGEA di "Mapman" Masnaghetti, nettamente la migliore (disponibile solo in abbonamento).

Ti potrei consigliare l'acquisto di una guida (la meno peggio, per me, è quella de L'ESPRESSO.. a seguire GAMBERO ROSSO e SLOWFOOD), da leggerti per bene, ma solo per fare conoscenza/pratica dei nomi dei produttori, delle denominazioni e dei vini..*

Soprattutto, è importante fare pratica: stappare, stappare, stappare... aggrègati a qualche combriccola di appassionati, oppure crea la tua combriccola: facendo gruppetto si possono dividere le spese ed assaggiare più bottiglie in una volta.

Infine, segui qualche manifestazione enoica, dove frequentare i banchi di assaggio e togliersi qualche curiosità senza spendere (o spendendo molto poco).

Gli acquisti? Cerca una buona enoteca e bazzica la rete.. on-line si pesca bene... la GDO è più problematica: poca roba buona e l'eccessiva scelta può mettere in difficoltà il neofita; fra l'altro, le bottiglie top che vende la GDO spesso hanno prezzi superiori alla media.

Il gatto Apocalisse... per gli amici 'Lisse.

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