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Qatar 2015


Tommitel

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Uhmmm in una iquadratura degli ultimi giri del MotoGP mi è sembrato di vedere una somiglianza notevole tra la Ducato GP15 e la M1 2015 di Rossi (viste di 3/4 posteriore)...

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DucatiGP15..... mi sa che mezzo bonus è già andato....se fanno un altro podio non dovrebbero tornare in configurazione Factory normale? o calano solo 2 litri del serbatoio?

i due litri già vengono meno (quindi 22 in totale) col doppio podio di ieri da quanto ho capito.

Ducati: la Race Direction ufficializza i 2 litri in meno

Con tre podi nel biennio cala a 22 litri la capacità del serbatoio. Il provvedimento vale anche per i piloti Pramac

Ora c'è anche la comunicazione ufficiale da parte della Race Direction MotoGp: a partire dal Gp degli Stati Uniti, ad Austin, la Ducati dovrà fare i conti con un calo della capacità del carburante delle Desmosedici da 24 a 22 litri.

Con il secondo posto di Andrea Dovizioso ed il terzo di Andrea Iannone in Qatar, la Casa di Borgo Panigale ha raggiunto un totale di tre piazzamenti a podio in condizione d'asciutto dall'inizio della stagione 2014 (va considerato anche il terzo posto di Dovizioso in Texas un anno fa, perché il conteggio va fatto nel bienno 2014-2015), quindi la concessione dei 24 litri di carburante è stata revocata in base all'articolo 2.4.5.5 del regolamento.

La nuova condizione dovrà essere applicata non solo alle due GP15 ufficiali di Dovizioso e Iannone, ma a tutte le moto "Factory" della Casa di Borgo Panigale, quindi anche ai due portacolori del Pramac Racing, ovvero Yonny Hernandez e Danilo Petrucci.

Nessuna conseguenze invece per le due GP14 dell'Avintia Racing affidate ad Hector Barbera e Yonny Hernandez, essendo queste iscritte alla categoria "Open".

Ducati: la Race Direction ufficializza i 2 litri in meno

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Dubito che gli cambierà qualcosa,perchè non utilizzavano tutti e 24 i litri imho.

La gomma più morbida mi pare decada dopo 3 vittorie invece.

Le concessioni sullo sviluppo durante il campionato e i 12 motori a stagione invece,restano fino a fine anno a prescindere.

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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Mi sa che usavano intorno ai 22 litri di benza già da prima...

si praticamente confermato da dall'igna dopo la gara, ora magari dovranno rinunciare a quel mezzo litro di sicurezza, certo se tornasse stoner :b1 per sostituire pedrosa sarebbe un gran bel mondiale, oltre ad un bel metro di paragone per marco marchi

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Guest EC2277

Stoner non tornerà. Lo ha già detto più volte: non vuole avere più niente a che fare con la MotoGP, le sue regole ed i suoi protagonisti. Corre occasionalmente per divertirsi, ma niente di più.

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Questa volta ci siamo andati davvero vicino: Casey Stoner era pronto a rimettersi tuta e casco e correre ad Austin sulla Honda ufficiale al posto dell'indisponibile Dani Pedrosa, che si sottoporrà ad un intervento chirurgico per risolvere una volta per tutte il problema di sindrome compartimentale che lo tormenta dallo scorso anno. Il sogno dei tanti tifosi dell'australiano però è stato infranto proprio dalla HRC, che ha preferito puntare sul collaudatore Hiroshi Aoyama. A far nascere il caso è stato lo stesso due volte iridato, che questa notte ha postato un messaggio interessante su Twitter: "Mi dispiace per tutti, ma non correrò al Circuit of the Americas il prossimo fine settimana, sarebbe stato un onore correre al posto di Dani Pedrosa".

Una frase che ha lasciato intendere una sua volontà di salire in sella alla RC213V, moto che tra le altre cose conosce abbastanza bene, avendo contribuito alla sviluppo nei panni di tester, anche piuttosto recentemente a Sepang.

E un contatto in effetti con la HRC ci sarebbe stato (lo ha confermato Livio Suppo a GpOne), ma dopo aver provato più volte a convincerlo a tornare, questa volta la Casa giapponese si è tirata indietro. Del resto, Marc Marquez ha avuto il suo peggior avvio stagionale da quando è arrivato nella classe regina, quindi ci sta che la sua squadra non abbia voluto portargli all'interno del box ulteriori motivi di possibile tensione.

Inoltre, non bisogna dimenticare che Casey non ha mai corso ad Austin e a Termas de Rio Hondo, che sono le piste che ospiteranno le due gare in cui sicuramente mancherà Pedrosa. Ma questa sinceramente non sembra una scusante che faccia al caso di Stoner, visto che è sempre stato molto rapido ad adattarsi ai tracciati nuovi.

Insomma, tutto sommato le motivazioni per frenare questo ritorno potrebbero anche esserci, ma sicuramente ci sarà il rammarico di chi già sognava di tornare a vederlo battagliare con i rivali di un tempo, ma soprattutto ad armi pari con Marquez. In ogni caso potrebbe essersi aperto uno spiraglio: se lo stop di Pedrosa dovesse diventare più lungo del previsto...

Ufficiale: Pedrosa si opera e salta Austin e Argentina

Si prospetta uno stop di circa 6 settimane se tutto andrà per il meglio: la Honda sceglie Aoyama come sostituto

E' arrivata la decisione definitiva di Dani Pedrosa: lo spagnolo della Honda ha deciso di fermarsi e di sottoporsi ad un nuovo intervento chirurgico per provare a risolvere una volta per tutte il problema di sindrome compartimentale patito al braccio destro.

Un disagio fisico che lo tormenta dalla passata stagione e che è tornato ad infastidirlo domenica scorsa in Qatar, impedendogli di guidare al top delle sue possibilità e relegandolo al sesto posto finale. Una situazione che quindi lo ha portato a prendere la decisione drastica di scendere dalla sua RC213V fino a quando non avrà debellato il problema definitivamente.

L'intervento è previsto domani mattina, venerdì 3 aprile, con un periodo di recupero stimato in quattro-sei settimane: Dani Pedrosa salterà dunque i round di Austin, Texas, e di Termas de Rio Hondo, in Argentina. Il suo rientro nelle corse avverrà solo quando i medici confermeranno il successo dell’intervento.

"Ovviamente, queste non sono le notizie che avrei voluto dare. In ogni caso, dopo aver parlato con alcuni medici esperti in cui ho fiducia, siamo tutti d'accordo che questa è l'unica opzione per me. Mi opereranno venerdì e utilizzeranno una tecnica speciale per aiutare la ferita a chiudersi e per evitare questo problema si ripresenti ancora. Speriamo vada tutto per il meglio. Voglio ringraziare tutti i miei fans per il loro sostegno, ma soprattutto Honda, Repsol, Red Bull e tutti i nostri sponsor per la loro comprensione in questo momento delicato" ha commentato Dani.

C

ome era già stato annunciato nei giorni scorsi, a prendere il suo posto nelle prossime due gare sarà il collaudatore Hiroshi Aoyama. Il giapponese, ex campione della 250 Gp, avrà quindi la grande occasione di correre per la prima volta in sella ad una RC213V della squadra ufficiale, con la quale ha già partecipato ai test collettivi in pre-stagione.

Dani Pedrosa è uscito dalla sala operatoria: questa mattina il pilota della Honda HRC in MotoGP è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per risolvere la sindrome compartimentale al braccio destro che lo ha costretto a fermarsi dopo il Gp del Qatar disputato domenica a Losail.

L'operazione eseguita dal professor Angelo Villamor, l'ortopedico che è primario a Madrid nell'ospedale iQtra Avanzada, è durata due ore ed è perfettamente riuscita. Dani sarà dimesso nelle prossime ore, ma i tempi di recupero non saranno brevi visto che si parla da quattro a sei settimane.

Lo spagnolo si dovrà sottoporre a un programma di fisioterapia personalizzato, mentre Villamor seguirà il decorso post operatorio.

"L'intervento è stato complicato - ha ammesso Villamor - per ottenere un buon risultato abbiamo utilizzato una tecnica microchirurgica con una lente microscopica. L'operazione è stata fatta in anestesia locale: abbiamo esaminato la fascia muscolare che era ipertrofica: è stata sezionata e rimossa dall'avanbraccio. L'aumento di volume nella fascia inelastica determinava l'aumento della pressione, causando un dolore intenso all'avambraccio di Daniel. Seguirò il decorso perché Pedrosa possa tornare in sella alla Honda in perfetta forma".

[h=1]Ufficiale: 7 motori e 22 litri di carburante dal 2016[/h] [h=2]Restano le concessioni Open, ma a punti. Per modifiche al software serve l'unanimità di Honda, Yamaha e Ducati[/h]E' arrivata anche la conferma ufficiale da parte della FIM per quanto riguarda l'anticipazione che circolava da un paio di giorni: a partire dalla stagione 2016 aumenta a sette il numero dei motori a disposizione per completare la stagione di MotoGp, con lo sviluppo che sarà congelato.

Aumenta anche la capacità del serbatoio, che non sarà più di 20 litri, ma che sarà portata a 22 litri per tutti. Inoltre il peso minimo delle moto è stato fissato a 157 kg.

La Federazione Internazionale ha anche rivelato qualche dettaglio in più relativo al software unico della centralina che verrà utilizzato dal 2016. Questo si baserà su quello "Open" realizzato dalla Magneti Marelli che viene già utilizzato in questa stagione.

Tuttavia, se Ducati, Honda e Yamaha dovessero trovare l'unanimità per apportare delle modifiche al software, queste diventeranno operative, ma a spese proprio dei costruttori. La cosa interessante però è che queste tre case avranno anche diritto di veto per quanto riguarda le modifiche richieste dall'organizzatore, che quindi richiederanno la loro unanimità.

Restano anche le concessioni Open per le Case che non sono state in grado di vincere almeno una gara sull'asciutto dal 2013 ad oggi, relative al carburante, ai test ed all'uso delle gomme più morbide, ma cambia leggermente il sistema che le gestisce.

E' stato infatti introdotto un nuovo sistema a punti, che si baserà sul seguente schema: tre punti per ogni vittoria, due per ogni secondo posto ed uno per un terzo posto. Al raggiungimento della soglia dei tre punti in gare su asciutto, ogni Costruttore verrà ridotta la capacità del suo serbatorio da 24 a 22 litri (condizione già applicata infatti alla Ducati).

Dal 2016 invece ogni Costruttore che arriverà a 6 punti, sia con l'asciutto che con il bagnato, perderà immediatamente la possibilità di continuare ad effettuare dei test con i piloti ufficiali, ma anche l'utilizzo di tutte le concessioni per la stagione seguente.

Di contro, se un costruttore non dovesse ottenere nessun punto concessione, quindi non dovesse mai riuscire a salire sul podio, potrà beneficiare dell'intero pacchetto di concessioni anche nella stagione successiva. Per quanto riguarda la perdita della gomma morbida, per il 2015 resta anche in vigore la regola secondo cui questa avviene in occasione della terza vittoria ottenuta in condizioni di asciutto.

Dall'Igna: "E' un piacere rinunciare a 2 litri di benzina"

Intervista esclusiva al capo di Ducati Corse: "Se avessimo vinto in Qatar, non avremmo rubato nulla!"

Ne è passata di acqua sotto ai ponti da quando Gigi Dall'Igna è arrivato alla Ducati. Nel suo primo giorno di lavoro nei box della Casa di Borgo Panigale, ai test di Valencia del 2013, le Rosse erano reduci da una domenica nera, con Nicky Hayden che aveva incassato un distacco di circa 40" sulla migliore delle GP13. Ora, a distanza di soli 16 mesi, Andrea Dovizioso ha addirittura sfiorato la vittoria nella gara di apertura della MotoGp 2015 in Qatar: sono stati appena 174 millesimi che lo hanno diviso dalla Yamaha di Valentino Rossi. Ma non è tutto, perché anche Andrea Iannone è salito sul podio.

Dunque, la GP15 è una moto nata bene ed in grado di creare grandi aspettative. Alla presentazione il Direttore Generale di Ducati Corse aveva fissato in una vittoria l'obiettivo della stagione ed alla prima uscita il target era già lì ad un passo. Per questo, nonostante una grande prova, Dall'Igna non ha nascosto anche un pizzico di delusione sotto al podio. Oggi abbiamo avuto modo di intervistarlo ed era impossibile non partire da qui.

La gara di domenica vi ha portato il miglior risultato dal 2010 ad oggi (era dalla gara di Aragon di quell'anno che non c'erano due Ducati sul podio), ma a caldo hai subito manifestato una sorta di delusione. E' passata o c'è ancora?

"Quando uno può vincere e non vince, non può essere contento evidentemente. E' chiaro che il risultato è stato estremamente positivo, sia per me che per tutta la Ducati. Gli obiettivi però te li devi dare in funzione di quello che succede, quindi è chiaro che se domenica avessimo vinto non avremmo rubato assolutamente nulla. Diciamo che è stata una delusione assolutamente relativa".

Cosa è mancato per colmare quel decimo e mezzo circa che ha separato Dovizioso da Valentino?

"Credo che siano mancate un paio di cose: primo, forse la moto poteva comportarsi meglio in staccata, perché comunque Dovi durante la gara ha fatto un paio di errorini proprio in quella fase alla fine del dritto. Quindi sicuramente dobbiamo migliorare la messa a punto per quanto riguarda questo aspetto. Secondo me poi è mancata anche da parte di Andrea un pelino di malizia, perché probabilmente poteva gestire in maniera più aggressiva l'ultimo attacco di Valentino. Ma alla fine ci sta, perché mancavamo da tanto tempo a giocarci una gara con i piloti che contano: non è che si disimpara, ma magari un pelino di abitudine in più ad esserci aiuta".

Credi che Dovizioso avrebbe potuto superare Rossi di motore se si fosse presentato più vicino sul rettilineo finale?

"Secondo me si, lo aveva già fatto un paio di giri prima. Proprio per questo era importante stargli davanti all'inizio dell'ultimo giro. Così all'ultima curva saremmo stati davanti o poco dietro. Dovi invece ha perso dei metri proprio all'inizio della tornata conclusiva e non è riuscito a recuperarli nel resto della pista, anche se in uno split ha fatto il miglior tempo di tutta la gara e poi è stato velocissimo anche negli ultimi due".

Dopo la gara Dovizioso ha detto di aver patito un po' il consumo della gomma posteriore: credi che fosse un qualcosa legato alle caratteristiche di Losail o è un aspetto su cui dovrete lavorare sulla GP15?

"Chiaramente c'è stato un calo, ma penso per tutti i primi quattro. Probabilmente nel nostro caso è stato leggermente superiore, ma credo che ci stia anche, perché conosciamo ancora poco la moto per trovare la condizione ottimale".

In Qatar avete insistito abbastanza con le alette che sono comparse sulla carena della GP15: sembrano funzionare a dovere...

"Danno evidentemente qualche vantaggio, ma anche qualche svantaggio. E' un qualcosa che dobbiamo ancora analizzare tecnicamente per capire se evolverle, come evolverle e se continuare ad usarle. Sicuramente ad Austin faremo ancora delle prove per capire il da farsi".

Quindi è possibile anche che in futuro abbiano un disegno differente?

"A breve sicuramente no. Stiamo accumulando dati per capire se è vantaggioso o meno usarle. Se decidessimo che ne vale la pena, allora mi aspetto che ci possano essere delle evoluzioni nella forma delle ali, ma non è una cosa che succederà a breve termine".

Intanto, con il doppio podio di Losail, ci sarà sicuramente una novità ad Austin: perderete parte delle concessioni Open e dovrete calare di 2 litri la capacità del serbatoio. E' una cosa che può creare problemi?

"Direi che non sarà un problema in funzione gara e non la sarà a maggior ragione in funzione delle prove. Lo sapevamo già che prima o poi sarebbe successo, quindi è stato un piacere rinunciare a questi due litri dopo un risultato così".

A proposito di rinunce, in Qatar si diceva che avevate chiesto anche alla Grand Prix Commission di rinunciare alla gomma morbida e di mettervi in situazione di parità rispetto alle altre Factory. E' vero?

"No, assolutamente, anche se la gomma morbida l'anno scorso ci ha dato dei vantaggi solamente in qualifica. Le volte che l'abbiamo usata anche in gara è stata più per fare qualche esperimento che per motivi prestazionali o tecnici. A fine gare poi abbiamo sempre valutato come peggiorativo il suo utilizzo rispetto a quella dura. Per contro, ci sono date delle corse come quelle di Indianapolis o dell'Argentina dove tutti i piloti Factory hanno usato la loro gomma dura, che a noi non è permessa, quindi per Ducati è stato uno svantaggio. La gomma morbida quindi va bene per la qualifica, ma per la gara non è mai stata d'aiuto".

La settimana prossima si va ad Austin, che potremmo quasi dire che è casa di Marquez vista la differenza che ha fatto negli ultimi due anni. Pensi che sarete in grado di provare a dargli fastidio? E' una pista adatta alla GP15?

"E' una pista che sulla carta ha dei punti che mi sembrano adatti alla GP15, ma anche altri che ci potrebbero creare qualche problema sui quali dovremmo lavorare, perché ci sono delle staccate abbastanza importanti, nelle quali frenare bene la moto conta. Per il discorso di provare a dare fastidio a Marquez, penso che sia difficile e prematuro dirlo, perché abbiamo provato la moto nuova solo su due piste, quindi è presto per fare una valutazione complessiva. Sicuramente ha degli indubbi vantaggi rispetto alla GP14, ma anche qualche piccolo problema che va risolto, quindi non so dire cosa dobbiamo aspettarci ad Austin".

A Losail avete toccato la velocità di 354 km/h. Che soglia contate di poter raggiungere sul lunghissimo rettilineo di Austin?

"Sinceramente la valutazione non l'abbiamo ancora fatta, ma senza dubbio la moto è veloce. La Honda però lo è stata ancora di più lì in Qatar. Credo che sarà una bella lotta".

Negli ultimi anni, con una Ducati un po' in difficoltà, i top rider puntavano soprattutto a salire sulla Honda e sulla Yamaha. La prestazione di Losail ha già fatto arrivare qualche telefonata inattesa?

"Per prima cosa dobbiamo tenere presente che noi siamo contenti dei piloti che abbiamo in questo momento. E' la stessa cosa che ho detto anche a caldo, subito dopo la gara. Siamo soddisfatti delle scelte che abbiamo fatto e questo è quello che mi interessa dire".

Del resto, abbiamo parlato soprattutto di Dovizioso, ma anche Iannone domenica ha aspettato il momento giusto per attaccare Lorenzo, dando un bel segnale di maturità...

"Credo che Iannone abbia fatto di gran lunga la gara più intelligente di tutta la sua vita. Non era a posto come Dovizioso nell'arco di tutta la corsa, pur essendo molto veloce in alcuni giri. Lui ha avuto qualche problemino in più durante le prove e fino al warm-up non è riuscito ad avere un set-up che gli consentisse di esprimersi a questo livello per tutta la gara. Le ultime modifiche gli hanno dato più fiducia, però è stato bravissimo ad aspettare il momento giusto per portare l'attacco a Lorenzo. Ma in generale ha gestito molto bene la sua gara e credo che difficilmente avrebbe potuto fare meglio di così".

omnicorse

I motori sono come le donne, bisogna saperli toccare nelle parti più sensibili.(Enzo Ferrari)

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