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MotoGP, Dall'Igna: la GP15 non è una coperta corta

Venerdì 17 Aprile 2015 10:06 di rm - MotoGP

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Texas – Italia – Argentina, Luigi Dall’Igna negli ultimi giorni ha passato più tempo in cielo che a terra. Fra il GP di Austin e quello di Termas de Rio Hondo è infatti passato per Borgo Panigale in tempo per portare via qualche novità. Non che la GP15 abbia bisogno di rivoluzioni, ma qualche neo da sistemare c’è e non potrebbe essere altrimenti per una moto che “in praticata ha fatto le prime due simulazioni di gara negli ultimi Gran Premi”, scherza l’ingegnere in un’intervista pubblicata oggi sul Corriere dello Sport. E infatti ad Austin le due Desmosedici si sono fermate poco dopo il traguardo e non per mancanza di benzina, come già detto dai due piloti e come conferma ora il progettista. “Quando c'è poco carburante nel serbatoio la sua temperatura sale rapidamente, specie quando si rallenta nel giro di rientro, e si ha un fenomeno di cavitazione – cioè di forma del vapore all’interno della benzina che non permette alla pompa di pescare correttamente - Era un problema che conoscevamo già con la GP14, sulla GP15 è meno pronunciato, ma non cancellato. Comunque il mio rientro in Italia esula da questo inconveniente, era già previsto perché la moto completamente nuova e potevano sorgere degli imprevisti”. Il viaggio è comunque arrivato nel momento giusto e in Argentina sulle Ducati saranno già montanti delle parti per cercare di risolvere il problema. Che sembra essere una conseguenza delle alte temperature di esercizio del propulsore Ducati. Abbiamo fatto in modo di avere un maggior flusso d'aria fra motore e serbatoio e quella presa d’aria sul lato sinistro di cui si parla tanto non c’entra niente – continua Dall’Igna – E’ vero, invece, che il nostro motore può lavorare con la temperatura del liquido di raffreddamento oltre i 100° e con la GP14 era abbastanza normale farlo. Ora lavoriamo con temperature più basse”. Giustamente l’ingegnere non svela più di tanto i segreti della Desmosedici ma non può nascondere la soddisfazione per come sono andate le prime due gare. In Qatar potevamo vincere, ad Austin la situazione era meno chiara, anche perché abbiamo avuto poco tempo a disposizione. Sono contento di come si sono comportati la moto e i piloti - afferma - Credo che la GP15 margini di miglioramento. Uno degli aspetti da migliorare è la frenata, e non è detto che dovremo avere a che fare con un coperta corta: si può migliorare senza peggiorare in altre aree. Il rischio è quello di commettere errori, bisogna stare molto attenti”.

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Dall’Igna tocca un tasto importante, quello della sintonia fra moto e piloti. “Io sono contento dei due Andrea e sono certo che potremo fare grandi cose – assicura – Ho sempre detto che ho cercato quasi ogni anno Dovizioso e ora sono veramente contento di averlo in squadra. Iannone ha potenzialità incredibili ancora inespresse. E' cresciuto moltissimo rispetto al 2014: in Qatar ha fatto la gara più intelligente della sua vita e ad Austin, se non avesse dovuto recuperare, avrebbe potuto fare molto di più. Alla fine conta solo vincere, non è importante quanto peso abbia la moto, il pilota o la squadra: il successo è sempre del gruppo”. La Ferrari in questa stagione è già riuscita a vincere, Ducati potrà imitarla. “Arrivabene mi ha mandato dei messaggi per congratularsi con me e io ho fatto lo stesso con lui. Purtroppo non siamo riusciti a conoscerci molto, ma abbiamo stima reciproca”, conclude Dall’Igna.

http://www.gpone.com/2015041716589/Dall-Igna-la-GP15-non-e-una-coperta-corta.html

- - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - -

[h=1]MotoGP, Rossi: voglio fare sudare Marquez[/h]

Giovedì 16 Aprile 2015 17:27 di Matteo Aglio - MotoGP

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Nonostante i due Gran Premi di fila, Valentino Rossi ha trovato comunque il tempo di salire in sella ed allenarsi. Prima di partire dal Texas in direzione dell’Argentina, Valentino Rossi ha fatto tappa al Boot Camp di Colin Edwards, dove si impara la guida di traverso e… a sparare.E’ stata una bella giornata quella passata con Colin, mi sono divertito – racconta - Sparare non è una delle cose che mi appassionano di più, ma farlo una volta è comunque divertente. Più che altro abbiamo girato in moto, è stato un modo per allenarsi, c’è una bella atmosfera”. Gli americani – con Kenny Roberts – sono stati i primi a capire l’importanza della guida sulla terra battuta come forma di allenamento. Rossi ha imparato la lezione e ha potuto fare un confronto diretto fra i due Ranch. “E’ diverso dal nostro, lo sono soprattutto le piste, la nostra è fatta per girare con moto di grossa cilindrata e serve per allenare i piloti, Colin invece ha tre circuiti, più piccoli, per andare con moto da 150 cc e che servono come scuola – sottolinea - Il problema è stato la pioggia e abbiamo potuto girare solo su quella indoor. È stato però interessante perché c’erano due piloti americani veloci di flat track ed è stato figo vedere come girano loro. Con le moto piccole abbiamo fatto un po’ di bagarre, peccato non potere avere usato altre due piste”. Messi da parte i giochi, è venuto il momento di fare sul serio e il circuito di Termas de Rio Hondo in teoria è più favorevole di quello di Austin. In teoria, ripetiamo, perché la Honda nel 2014 fece doppietta. “Su questa pista, sulla carta, possiamo essere più competitivi rispetto ad Austin, l’anno scorso la nostra moto funzionava bene. Il layout mi piace, è molto scorrevole e questo favorisce la M1 – spiega - I favoriti rimangono comunque la Honda e Marquez, ci sono due curve in cui si frena a moto piegata dove loro vanno bene e nella scorsa stagione Marc e Dani hanno fatto primo e secondo. Soprattutto questa è stata una delle gare in cui ha dominato di più, batterlo sarà difficile ma mi piacerebbe riuscire a stargli vicino e magari fare battaglia”. La tappa Argentina è l’ultima prima del ritorno in Europa e fina dall’inverno Valentino ha sottolineato quanto sia importante arrivarci in buona posizione. “Il primo obiettivo è arrivare a Jerez davanti a Dovizioso in campionato, so che sarà anche lui molto pericoloso. Poi stare davanti o molto vicino a Marquez, ma sono ragionamenti da giovedì. Batterlo sarà complicato, farlo sudare andrebbe già bene, non permettergli la solita passeggiata”, scherza. Ma non è solo il campione del mondo quello da tenere d’occhio, perché le Rosse ormai sono una certezza. “Mi piacerebbe fregare il Dovi qui, ad Austin è stato più bravo – continua - Bisogna sempre essere più realistici: lui sarà un avversario per il campionato, la Ducati va forte e Iannone ha fatto una gran gara in Texas, ha distrutto solo la gara in rimonta. Non sarà facile arrivare davanti a loro in questa pista”. Sia in Qatar che in Texas i Rossi e Dovizioso hanno fatto scintille, arrivando quasi al contatto nell’ultimo GP. “Andrea mi aveva detto che avevamo rischiato – ricorda – Quello era un momento in cui dovevo stare davanti a tutti i costi, è andata bene ed è stato bravo anche lui a riuscirsi a fermare. Per ora siamo quelli che se le sono date di più, speriamo di continuare così ma battendolo”. Bisognerà aspettare poco per la rivincita. “Spero che il tempo tenga e poi rimane il dubbio di quali condizioni dell’asfalto troveremo – le parole di Valentino – Lo scorso anno avevo fatto un buon fine settimana, non riuscendo a salire sul podio per un errore al primo giro. La M1 è migliorata molto rispetto a 12 mesi fa, penso che il più grande passo avanti lo abbiamo fatto a Motegi. Da quel momento in poi siamo stati più competitivi, nei test invernali abbiamo poi fatto qualche esperimento che non ha funzionato ma per la gara in Qatar siamo riusciti a metterci a posto. Ci manca ancora un po’ di velocità nei rettilinei. Inoltre anche questa è una pista molto esigente per quanto riguarda la gomma anteriore, anche se meno di quella di Austin, bisognerà capire come è cambiato l’asfalto rispetto all’anno scorso”.

http://www.gpone.com/2015041616581/Rossi-voglio-fare-sudare-Marquez.html

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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Gp Argentina è il circuito piu' veloce del Motomondiale (assieme ad Australia)

Pista larghissima , con tante traiettorie possibili

A detta del progettista della pista (italiano) , MM è quello che , nel 2014, lo ha saputo "leggere" meglio

Spero in un bel duello

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Solita pole del marziano MM.

Eccellenti Espargaro (Alex) e la sua Suzuki, cosi come Iannone con la sua Ducati !

Crutchlow sempre velocissimo, ma scontento.

Senza parole la performance di Petrucci

Va-lentino è tornato...

PS Di Melandri non scrivo piu' nulla...lui stesso conferma di NON volersi impegnare , la Aprilia è da rifare COMPLETAMENTE (secondo lui)

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Il miracolo di Vale ha offuscato la meravigliosa gara di Dovi e la GP15...

Tutti affermano che Marquez ha "sbagliato" a voler resistere SUBITO a Vale: probabilmente voleva mettergli subito i bastoni fra le ruote, altrimenti Vale se ne sarebbe andato

In ogni caso mai nessuno ha ripreso MM: grazie Vale per averci fatto sognare..

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Su questa gara impossibile dire solamente "2 cents".

Quanto bello è vedere la "vecchia leggenda" (pilota dichiarato finito nel 2007) lottare con il "nuovo mostro"? io lo trovo un duello romantico.

A metà gara il conduttore ha detto (parlando dei due):

Non mi piace fare confronti tra eroi, ma... seriamente... credo che Rossi sia il più grande della storia...

Non parlo di quel fazioso di Meda... parlo dello speaker del canale inglese BTSPORT 2.... :D

Sinceramente dopo una manciata di giri, visto il vantaggio di Marquez, avevo già in mente cosa avrei scritto qui come commento:

Ricordate cosa avevo detto una settimana fa? che Marquez avrebbe faticato a vincere le gare? mi rimangio tutto.. :D

A questo punto invece mi tocca rimangiarmi quello non ho nemmeno fatto in tempo a scrivere!

Ero certo che Rossi al massimo sarebbe riuscito a lottare per il podio. Invece non si può mai darlo per morto... e non l'ho imparato nemmeno dopo 20 anni che lo seguo.

Piccola parentesi: ma Lorenzo? cosa gli succede? faccio fatica a pensare che sia un problema di adattamento alla moto, ma in 3 gare non ha mai avuto uno spunto interessante.

Arrivando al dunque... che finale ragazzi.

Da sportivo non può che dispiacermi l'incidente con Marquez, ma sono cose che possono capitare... ma diciamocelo: lo sapevamo tutti che prima o poi in un duello tra Rossi e Marquez sarebbe successo il patatrac.

Dal punto di vista del tifoso di Rossi invece è impossibile che lo 0 nel tabellino di Marquez non faccia piacere.

Ma anche dal punto di vista del mondiale lo 0 di Marquez dovrebbe far piacere. Se ne gioverà lo spettacolo, con un Marquez che si troverà nella nuova situazione di dover inseguire, con la consapevolezza di non essere più imbattibile come l'anno scorso.

http://dl.dropbox.com/u/1126539/nexus_s_boot_animation.gif

 

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Il problema di Rossi è il suo limite attuale come pilota e che tra:

1)sue caratteristiche (mai stato velocissimo sul giro secco)

2)modalità attuali di qualifica che non ama (lo ha già detto apertamente)

Parte ad handicap. Poi per il resto è una spanna sopra tutti tranne Marquez ancora oggi

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Guardo la gara su Cielo e poi dico..,,,,

Sai che cosa diceva quel tale? In Italia sotto i Borgia, per trent'anni, hanno avuto assassinii, guerre, terrore e massacri, ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e che cos' hanno prodotto? Gli orologi a cucù.( O.Welles)

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